MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“PACINOTTI–ARCHIMEDE”
Via Montaione n.15– 00139 ROMA Tel. 06121123545 – Fax. 068120054
DISTRETTO SCOLASTICO 12 – p.e.o.: [email protected]p.e.c.: [email protected] www.pacinottiarchimede.edu.it
CF: 80194510584
LICEO SCIENTIFICO – LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE – LICEO SCIENTIFICO SPORTIVO – IST. TECNICO PER ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA – IST. TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI SEDE: Via Montaione 15 00139 ROMA SEDE: Via Vaglia 6/10 00139 ROMA SEDE: Via Pasquariello 27 00139 ROMA
PIANO PER L’INCLUSIONE (ex P.A.I.)
D. Lgs 66/17 e 96/19(livello di inclusivita' del Piano triennale dell'offerta formativa come concretizzato nel Piano per l'inclusione scolastica)
La scuola è una comunità educante, che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo.
Una scuola non solo per sapere dunque ma anche per crescere, attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, autonomia, nei margini delle capacità individuali, mediante
interventi specifici da attuarsi sia nell’istruzione che nella socializzazione.
“Crescere è tuttavia un avvenimento individuale che affonda le sue radici nei rapporti con gli altri e non si può parlare di sviluppo del potenziale umano o di centralità della persona considerandola avulsa da un sistema di relazioni la cui qualità e la cui ricchezza è il patrimonio fondamentale della crescita di ognuno” (Nota MIUR del 4/08/2009 “Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità”).
Non si può parlare di inclusione, nella scuola, se la comunità educante non sceglie un linguaggio comune a cui riferirsi. Il fine è costruire una “buona prassi” che poggia sia su presupposti teorici normativi che su un’azione operativa, per questo si deve avere una visione completa dell’inclusione che inizia dall’accoglienza dell’alunno BES fino al progetto di vita, analizzando e costruendo un percorso educativo e didattico efficace per tutta la comunità scolastica.
Seguendo dunque il più recente orientamento della normativa sull’inclusione scolastica (vedi la Direttiva del 27/12/12, la Circolare n. 8 del 6/03/13, la Nota MIUR 1143 del 17 maggio 2018, DLgs 66/17, 96/19), una DIDATTICA INCLUSIVA è equa e responsabile, fa capo a tutti i docenti e non soltanto agli insegnanti di sostegno, ed è rivolta a tutti gli alunni non soltanto agli allievi diversamente abili. Tutti gli insegnanti devono essere in grado di PROGRAMMARE IN MODO INCLUSIVO, adottando una didattica creativa, adattiva, flessibile e il più possibile vicino alla realtà dell’alunno.
Questo comporta il superamento di ogni rigidità metodologica e l’apertura a una relazione dialogica/affettiva, che garantisca la comprensione del bisogno e l’attuazione di bisogni formativi funzionali.
Prima di proporre strategie al singolo ragazzo, dunque, occorre lavorare sul contesto scuola, che deve:
● offrire una molteplicità di opportunità, di metodologie e di percorsi, attraverso flessibilità nei tempi, negli spazi e nei ruoli
● connotarsi come ambiente di relazioni ricche, positive, improntate alla collaborazione e al dialogo
● favorire la costruzione attiva del proprio sapere, grazie ad attività di tipo laboratoriale Occorre un coinvolgimento esplicito di tutti i docenti, nessuno escluso, nel progettare e realizzare una didattica generalmente più inclusiva e forme specifiche di personalizzazione, una didattica ordinaria inclusiva per tutta la classe.
Occorre riuscire a trasformare la classe in una comunità di apprendimento che veda tutti gli attori coinvolti a cooperare per aiutare ogni studente.
Parte I 2021-22 – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti ( disagio prevalente ) : n°
1. DISABILITÀ CERTIFICATE (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 36
Minorati vista 1
Minorati udito 4
Psicofisici 32
Altro -
2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI 237
DSA 208
ADHD/DOP 7
Borderline cognitivo 6
Altro (disturbo coordinazione motoria, disturbo sfera emozionale,
disturbo della condotta, plusdotazione cognitiva) 16
3. SVANTAGGIO 37
Socio-economico 2
Linguistico-culturale 3
Disagio comportamentale/relazionale 10
Altro (diabete, Sindrome di Ehlers-Danlos, disturbo evolutivo lievi
senza codici) 23
Totali 310
% su popolazione scolastica 15
N° PEI redatti dai GLHO 36
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione
sanitaria 293
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione
sanitaria 10
B. Risorse professionali
specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccologruppo Sì
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) Sì
AEC Attività individualizzate e di piccolo
gruppo No
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) No
Assistenti specialistici e alla
comunicazione Attività individualizzate e di piccolo
gruppo Sì
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) Sì
Funzioni strumentali /
coordinamento Sì
Referenti di Istituto Sì
Psicopedagogisti e affini
esterni/interni Sì
Docenti tutor/mentor No
Altro: Sportello d’ascolto per supporto psicologico alunni, insegnanti e
genitori Sì
C. Coinvolgimento
docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Sì
Altro: -
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Sì
Altro: -
Altri docenti
Partecipazione a GLI No
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni No
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva No
Altro: -
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili No
Progetti di inclusione / laboratori
integrati No
Altro: -
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età
evolutiva No
Coinvolgimento in progetti di
inclusione Sì
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante No
Altro: -
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità Sì
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili Sì
Procedure condivise di intervento
sulla disabilità No
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili No
Progetti territoriali integrati No
Progetti integrati a livello di singola
scuola No
Rapporti con CTS / CTI No
Altro: -
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati Sì
Progetti integrati a livello di singola
scuola Sì
Progetti a livello di reti di scuole Sì
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie
educativo-didattiche / gestione della
classe Sì
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva No
Didattica interculturale / italiano L2 No
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) No
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…) No
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento
inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno
della scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno
della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di
scuola e il successivo inserimento lavorativo x
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II 2022-23 – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
DIRIGENTE SCOLASTICO:
● cura la documentazione agli atti della scuola, anche in collaborazione con le figure di sistema;
● definisce, con proprio decreto, la configurazione del GLO;
● presiede o delega la presidenza del GLO;
● supervisiona la diversa modulazione nell’attribuzione delle risorse professionali – invia richiesta ai soggetti preposti;
● valorizza tutte le professionalità presenti;
● accompagna il Collegio dei Docenti verso una corresponsabilità educativa ai fini dell’inclusione;
● cura i rapporti interistituzionali;
● coordina tutte le fasi del processo;
● acquisisce e valuta la verifica finale dei singoli PEI, con la proposta del numero di ore di sostegno e delle risorse per gli interventi di assistenza igienica e di base, nonché per le tipologie di figure professionali da destinare all’assistenza all’autonomia e/o alla comunicazione, per l’anno scolastico successivo (proposta approvata dal GLO), al fine di:
● formulare la richiesta complessiva d’Istituto delle misure di sostegno da trasmettere al competente Ufficio Scolastico Regionale entro il 30 di giugno;
● formulare la richiesta complessiva d’Istituto delle misure di sostegno ulteriori rispetto a quelle didattiche, da proporre e condividere con l’Ente Territoriale.
FUNZIONE STRUMENTALE PER L’INCLUSIONE (nella I.S. questa figura svolge anche la funzione del coordinatore di sostegno):
● collabora con il Dirigente Scolastico e con la Vicepresidenza per predisporre tutte le attività volte ad assicurare l’integrazione e l’inclusione scolastica;
● coordina, sia all’interno che all’esterno della scuola, le attività deputate ad assicurare l’integrazione e l’inclusione scolastica (classi aperte, laboratori integrati misti, tirocini di orientamento al lavoro);
● intrattiene i rapporti tra la scuola e i soggetti esterni (famiglie, ASL, Enti territoriali, volontari, cooperative, aziende);
● svolge attività di aggiornamento, informazione e di divulgazione sulle tematiche della disabilità, dell’integrazione e dell’inclusione;
● partecipa a riunioni ufficiali organizzate dal Ministero e dagli altri Enti pubblici e privati sul tema dell’inclusione;
● cura l’aggiornamento del sito della scuola riguardo alle Attività per l’inclusione scolastica
● segue la continuità tra ordini di scuola (orientamento in ingresso e orientamento in uscita)
COLLEGIO DEI DOCENTI: discute e delibera il P.I triennale
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI) Composizione
● Dirigente scolastico
● Primo collaboratore del Dirigente scolastico
● Funzioni strumentali e referenti per l’inclusione
● Referente ASL RM
● Docenti di sostegno
● Docenti collaboratori con la Dirigenza in rappresentanza dei docenti delle tre sedi dell’istituto
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione d’Istituto presiede alla programmazione generale dell’inclusione scolastica nella scuola ed ha il compito di “collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano educativo individualizzato” dei singoli alunni (Legge 104/92; D.Lgs. n.66/2017 e D.Lgs.
96/19).
Per la definizione e l’attuazione del Piano di inclusione, il GLI si avvale della consulenza e del supporto di: studenti, genitori ed eventualmente della consulenza dei rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative del territorio nell’ambito dell’inclusione scolastica.
Tempi
Si riunisce, in seduta plenaria, in media 2 volte l’anno (ottobre, maggio) e comunque indicativamente dopo il completamento dell’organico di sostegno.
Compiti:
● supporta il collegio docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione;
● supporta i docenti contitolari e i consigli di classe nell’attuazione dei PEI.
● discute ed approfondisce tematiche rispetto agli studenti B.E.S. presenti nella scuola in collaborazione con i Servizi Sociali e Sanitari del territorio
Il GLO
Composizione
● Dirigente scolastico o suo delegato (presidente)
● Docenti del consiglio di classe, compresi gli insegnanti specializzati per il sostegno didattico
● Genitori o tutori dello studente o della studentessa
● Studenti e le studentesse nel rispetto del principio di autodeterminazione
● Figure professionali interne alla scuola, quali lo psicopedagogista (ove esistente) ovvero docenti referenti per le attività di inclusione o docenti con incarico nel GLI per il supporto alla classe nell’attuazione del PEI
● Figure professionali esterne alla scuola, quali l’assistente all’autonomia e alla comunicazione ovvero un rappresentante del GIT territoriale
● L’unità di valutazione multidisciplinare dell’ASL di residenza dell’alunno o dell’ASL nel cui distretto si trova la scuola, partecipa tramite un rappresentante designato dal Direttore sanitario della stessa (ASL). Nel caso
in cui l’ASL non coincida con quella di residenza dell’alunno, la nuova unità multidisciplinare prende in carico lo stesso dal momento della visita medica nei suoi confronti, acquisendo la copia del fascicolo sanitario dello stesso dall’ASL di residenza
● Un eventuale esperto autorizzato dal Dirigente scolastico su richiesta della famiglia, che partecipa solo a titolo consultivo e non decisionale
● Eventuali altri specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, psico-pedagogici e di orientamento, oltre che i collaboratori scolastici che coadiuvano nell’assistenza di base.
Il GLO è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza. Ai componenti del GLO non spetta alcun compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso spese e qualsivoglia altro emolumento.
Tempi
● Un incontro del GLO all'inizio dell'anno scolastico per l'approvazione del PEI valido per l'anno in corso
● Incontri intermedi di verifica (se necessari) per «accertare il
raggiungimento degli obiettivi e apportare eventuali modifiche ed integrazioni»
● Un incontro finale, da tenere entro il mese di maggio, che ha la duplice funzione di verifica conclusiva per l'anno scolastico in corso e di formalizzazione delle proposte di sostegno didattico e di altre risorse per quello successivo
Compiti
● Definizione del PEI
● Verifica del processo di inclusione
● Quantificazione delle ore di sostegno
● Quantificazione delle altre misure di sostegno.
CONSIGLIO DI CLASSE
Partecipa al GLO per la redazione e monitoraggio del PEI; sulla base del PEI, mette in atto le strategie e soluzioni operative previste in presenza e in assenza della risorsa sostegno in classe; valuta l’efficacia degli interventi messi in atto e il raggiungimento degli obiettivi del PEI; esamina e valuta la situazione educativa, formativa ed inclusiva di ogni singolo alunno con BES, predisponendo il PDP, in caso di studenti con DSA o altri disturbi evolutivi, o una relazione con le strategie personalizzate; verifica che il documento PEI e PDP sia completo in tutte le sue parti impegnandosi a rispettare la tempistica a norma di legge.
COORDINATORI DI CLASSE
Prendono atto della diagnosi, si rapportano alla famiglia, coordinano le attività della classe volte ad assicurare l’inclusività dell’alunno che evidenzia
BES, seguono il protocollo per gli alunni con DSA e BES come previsto dalla normativa, curano la compilazione del PDP.
REFERENTE PER LE PERSONE CON DSA:
● Collabora con il Dirigente Scolastico e con la Vicepresidenza per una b buona prassi del protocollo d’Istituto per gli alunni con DSA
● Fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti
● Fornisce indicazioni di base su metodologie, strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato
● Svolge attività di aggiornamento, informazione e di divulgazione sui DSA
REFERENTE PER GLI ASSISTENTI
● Intrattiene rapporti tra la scuola e i soggetti esterni (famiglie, ASL, Regione Lazio, Rete, Enti territoriali, volontari, cooperative, aziende)
● Svolge attività di aggiornamento, informazione e di divulgazione sulle tematiche della disabilità, dell’integrazione e dell’inclusione
● Coordina il gruppo di assistenti specialistici
ASSISTENTI SPECIALISTICI E ALLA COMUNICAZIONE
● Figura professionale prevista dalla legge 104/1992, è un operatore socio-educativo con funzione di mediatore e facilitatore della comunicazione, dell’apprendimento, dell’integrazione e della relazione tra lo studente con disabilità, la famiglia, la scuola, la classe ed i servizi territoriali specialistici;
● Hanno il compito di favorire l’inclusione e facilitare la comunicazione LA FAMIGLIA
● Informa il coordinatore di classe della situazione/problema
● Si attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario
● Partecipa agli incontri con la scuola e con il territorio, condivide il progetto e collabora alla sua realizzazione
ASL RM1 o ALTRO ENTE SANITARIO TERRITORIALE
● Effettua l’accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione
● Incontra la famiglia per la restituzione relativa all’accertamento effettuato
● Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
OBIETTIVI del triennio 2022-23/ 2024-25:
● Adeguare le risorse scolastiche alla nuova normativa sull’inclusione D.lgs. n. 66/2017 e 96/19
● Aggiornare all’anno scolastico la documentazione relativa agli allievi con BES (a cura della segreteria didattica)
● Archiviare digitalmente le documentazioni per tutti gli studenti con BES (a cura della segreteria didattica)
● Utilizzare la buona prassi già sperimentata degli archivi condivisi con i docenti del Consiglio di classe per una compilazione più accurata di piani personalizzati e delle relazioni
● Tavoli di lavoro con i coordinatori dei dipartimenti
● Redigere i PDP/PEI in versione digitale (documento condiviso in G-Suite)
● Attivare modalità di firma debole (a distanza)
● Sviluppare una collaborazioni efficace tra i diversi organi responsabili dell’inclusività attraverso il confronto, la consulenza e la condivisione di pratiche (i soggetti coinvolti sono: ASL RM1, consulenti esterni di supporto, referenti della scuola, rappresentanti delle famiglie, tavolo di lavoro inclusione, dipartimenti)
● Armonizzare la calendarizzazione dei GLO all’inizio dell’anno per permettere una più diffusa partecipazione della ASL e dei docenti
● Offrire consulenza ai docenti delle classi con studenti con BES e
aggiornare i protocolli in funzione delle necessità scuola-famiglia e in base alle nuove direttive ministeriali (a cura della funzione strumentale per l’inclusione e del referente per i DSA)
● Conoscere e utilizzare le risorse presenti sul sito della scuola sezione
"Attività per l’inclusione scolastica” per coordinare tutti i soggetti coinvolti Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
OBIETTIVI del triennio 2022-23/ 2024-25:
● Organizzare corsi sulla valutazione e su tematiche inclusive con speciale attenzione agli alunni con BES per tutti i docenti dell’istituto
● Formazione specifica per i Consigli di classe su strategie didattiche e di relazione sui casi peculiari presenti in classe
● Offrire ai docenti l’informativa sulla possibilità di partecipare a corsi di formazione organizzati in ambito territoriale o dalle diverse Fondazioni/Associazioni che si occupano dell’inclusione, in particolare in riferimento all’aggiornamento della normativa e del nuovo PEI
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
● Elaborare o aggiornare gli obiettivi minimi disciplinari per gli studenti con disabilità che non si avvalgono di una programmazione differenziata:
sono saperi essenziali propri di ogni disciplina, dettagliati per conoscenze, abilità/capacità e competenze (a cura dei dipartimenti nel mese di settembre)
● Adattare adeguatamente ai singoli allievi con BES metodologie,
strumenti e valutazione in coerenza con il PEI o il PDP, come previsto dalla normativa
● Valorizzare nella pratica didattica la valutazione dei processi e non solo la valutazione della performance adottando strategie di valutazione personalizzate che valorizzino i progressi degli alunni con BES
Organizzazione delle diverse azioni di sostegno presenti all’interno della scuola
● Proporre all’interno dell’anno scolastico progetti che favoriscano l’inclusione in base all’interesse dei ragazzi e al loro progetto di vita
● Progettare PCTO il più possibile coerenti col progetto di vita degli studenti con BES
● Proseguire e migliorare le attività dei laboratori inserite nei progetti per l’integrazione della scuola (Green Eden, Note a colori, Divers’arte, Spesa e gestione dei soldi, ECDL senza barriere) e proporre nuove attività
● Favorire eventuali proposte di Enti esterni per tirocini formativi per l’autonomia all’interno della scuola
● Favorire e valorizzare l’utilizzo di metodologie didattiche inclusive (classi aperte, lezione capovolta, laboratori integrati misti, pubblicazione online di materiali didattici)
● Favorire la partecipazione degli alunni con disabilità ai viaggi di istruzione e alle uscite didattiche (eventuale coordinamento tra referenti inclusione e commissione viaggi)
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
● Organizzare attività di supporto su specifiche situazioni coinvolgendo le strutture del territorio
● Supporto della Regione Lazio al trasporto degli alunni
● Supporto della Regione Lazio all’assistenza specialistica degli alunni attraverso la rete di scuole “Musicanti di Brema”
● Supporto della Regione Lazio all’assistenza alla comunicazione degli alunni con disabilità sensoriale con cooperative specialistiche
● Partecipazione degli alunni nei tirocini protetti p.e. Aldo e Lella Fabrizi e Capodarco per l’orientamento al lavoro con i Municipi II e III di Roma;
● Condividere, attraverso la rete di scuole “Musicanti di Brema”, accordi e intese con i servizi sociosanitari territoriali (ASL, Servizi sociali e scolastici provinciali, enti del privato sociale) finalizzati all’integrazione dei servizi “alla persona” in ambito scolastico
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
● Favorire la partecipazione attiva dei genitori degli alunni con disabilità alla formulazione del PEI, nonché alle sue verifiche;
● Favorire la partecipazione dei genitori di alunni con DSA alla produzione di documenti utili a definire e supportare il percorso educativo didattico dell’alunno a scuola, nel rispetto delle competenze : consigli di classe di accoglienza per le classi prime e consigli di classe dedicati alle terze e alle quinte; schede di accoglienza; patto esplicito scuola-famiglia con condivisione delle responsabilità; Piano Didattico Personalizzato;
● Condividere metodologie, strumenti e misure adottate nel PDP
attraverso convocazioni per monitorare una prassi educativa e didattica efficace durante l’anno
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
● Osservare e raccogliere, nelle riunioni dei dipartimenti di materia e di sostegno e nei consigli di classe dedicati, tutte le informazioni utili alla buona compilazione del PEI e del PDP, che rappresentano gli strumenti cardine nella proposta di un percorso educativo e formativo volto ad assicurare lo sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi e inclusivi
● Apportare correttivi ai curricoli e raccogliere nelle riunioni dei
dipartimenti nuove proposte dei consigli di Classe, alla luce delle esperienze del corrente anno scolastico, per elaborare percorsi formativi rivolti al successo scolastico
● Sviluppare percorsi PCTO e progetti di vita partendo dalle potenzialità e in stretta relazione col percorso scolastico dello studente con BES;
● Sollecitare nei dipartimenti una scelta di libri di testo inclusivi anche attraverso la partecipazione dei docenti di sostegno
Valorizzazione delle risorse esistenti
● Valorizzare l’uso dei software e delle risorse in rete in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire l’inclusione e la partecipazione di tutti gli studenti con BES
● Prevedere l’assegnazione di aule attrezzate con LIM e tecnologie preferibilmente alle classi con studenti con BES
● Utilizzare i laboratori presenti nella scuola per creare un ambiente di apprendimento personalizzato che sappia trasformare, valorizzandole, anche le situazioni di potenziale difficoltà
● Valorizzare le competenze specifiche di ogni docente e le metodologie didattiche inclusive sperimentate negli ultimi anni nell’Istituto (p.e. la classe capovolta, la didattica laboratoriale e il peer tutoring).
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
● Partecipare ad eventuali bandi a favore della scuola inclusiva creando commissioni di progetto ad hoc
● Coinvolgere personale esterno specializzato per garantire interventi qualificati di figure professionali per l’inclusione;
● Organizzare laboratori integrati di arte e orto per la realizzazione di manufatti e prodotti ortofrutticoli a cura degli alunni;
● Allestire una mostra “Arti e mestieri”, alla fine dell’anno curata dagli studenti che hanno partecipato ai laboratori
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
● Favorire e migliorare l’accoglienza degli allievi con BES provenienti dalle scuole secondarie di primo grado o da altre scuole superiori, ma anche nel passaggio dal biennio al triennio con:
○ schede di accoglienza da compilare a cura della famiglia e consegnare al coordinatore di classe (solo per le classi prime)
○ elenco condiviso e aggiornato degli alunni con BES
○ consigli di classe zero (per l’accoglienza dei BES nelle classi prime)
○ nelle classi dove sono inseriti alunni con BES viene organizzato nei consigli di ottobre uno spazio dedicato alla pianificazione dell’Esame di Stato per valutare gli strumenti e le strategie più utili
● Proporre e promuovere progetti di accoglienza nelle classi prime con attenzione alle problematiche dell'adolescenza e alle emozioni
● Orientare gli alunni in uscita, attraverso il Centro per l’Impiego e attraverso i tirocini protetti (p.e. Aldo e Lella Fabrizi e Capodarco) dei Municipio II e III, fornendo alle famiglie tutte le informazioni utili ad assicurare l’inserimento mirato dei propri figli (L.68/1999).
Il presente documento è approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data: 6 giugno 2022 ed è passibile di modifiche e/o revisioni, se necessarie, alla luce della specifica circolare in fase di pubblicazione.
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 27/06/2022