Oscillatore armonico quantistico [30 punti]
Vediamo come differiscono le trattazioni classiche e quantistiche dell’oscillatore armonico.
In meccanica classica un oscillatore armonico in una dimensione è un oggetto che ha un’energia
𝐸 = 𝑝2 2𝑚 +
1
2 𝑚𝜔2𝑥2
Dove (𝑝, 𝑥) sono rispettivamente impulso e posizione. Tuttavia in meccanica quantistica queste due quantità non assumono un valore esatto: possono assumere diversi valori, ognuno con una certa probabilità.
1. Sapendo che 〈𝑥〉 = 0 e 〈𝑝〉 = 0, trova un limite minimo per l’energia dello stato fondamentale dell’oscillatore armonico, senza effettuare alcun integrale [20 punti]
2. Trova la legge oraria classica per un oscillatore armonico che ha una energia media pari al valore trovato al punto precedente [5 punti]
3. Confronta l’ampiezza media classica 𝐴𝑐𝑙 con 〈Δ𝑥〉 = 𝐴𝑞 per lo stato fondamentale, ovvero lo stato che ha l’energia trovata al punto 1: qual è il rapporto 𝐴𝐴𝑐𝑙
𝑞 [5 punti]
NOTE:
• 〈𝐻〉 indica il valore medio che si ottiene misurando la quantità 𝐻
Suggerimenti:
1. La parte di meccanica quantistica del Syllabus contiene solo 2 leggi, una di quelle serve qua…
2. Risolvere il problema classico con una ampiezza generica e trovare l’energia 3. Si dovrebbe ottenere un numero puro…ricordarsi la media temporale
Oscillatore armonico quantistico [30 punti]
1. Limite inferiore energia minima 𝐸𝑚𝑖𝑛≥
2. Legge oraria classica 𝑥(𝑡) =
3. Rapporto 𝐴𝐴𝑐𝑙
𝑞 𝐴𝑐𝑙
𝐴𝑞 =
Oscillatore armonico quantistico [30 punti]
1. Poiché
〈𝑝〉 = 0
〈∆𝑝〉 = �〈𝑝2〉 − 〈𝑝〉2= �〈𝑝2〉 Lo stesso vale per 𝑥, da cui
𝐸 =〈∆𝑝〉2 2𝑚 +
1
2 𝑚𝜔2〈∆𝑥〉2 Usando la disuguaglianza delle medie o facendo la derivata si trova
𝐸 =〈∆𝑝〉2 2𝑚 +
1
2 𝑚𝜔2〈∆𝑥〉2≥ �𝜔2〈∆𝑥〉2〈∆𝑝〉2≥ℏ𝜔 2 2. La legge orario per un oscillatore armonico classico è
𝑥 = 𝐴𝐶𝑜𝑠𝜔𝑡 Da cui si ricava
𝑣 = 𝑥̇ = −𝜔𝐴𝑆𝑖𝑛𝜔𝑡 𝑝 = 𝑚𝑣 = −𝑚𝜔𝐴𝑆𝑖𝑛𝜔𝑡 𝐸[𝑡] =1
2 𝑚𝜔2𝐴2𝑆𝑖𝑛2𝜔𝑡 +1
2 𝑚𝜔2𝐴2𝐶𝑜𝑠2𝜔𝑡 =1
2 𝑚𝜔2𝐴2=ℏ𝜔 2 Da cui
𝐴 = � ℏ 𝑚𝜔
𝐴𝑐𝑙 = �𝐴〈𝐶𝑜𝑠2𝜔𝑡〉 = � ℏ 2𝑚𝜔 3. Dal punto 1 si era ricavato
𝐴𝑞 = 〈Δ𝑥〉
Come il punto del minimo dell’energia, ovvero quando 1
2 𝑚𝜔2〈∆𝑥〉2=𝐸 2 =
ℏ𝜔 4
𝐴𝑞 = � ℏ 2𝑚𝜔 𝐴𝑐𝑙
𝐴𝑞 = 1
Reti di trasmissione [150]
Parte I: Rete LC [100]
Consideriamo una rete LC infinita come in figura
Chiamare 𝐼𝑛(𝑡) la corrente nell’ennesima induttanza (escludendo la prima, come in figura), e 𝑇𝑛(𝑡) la corrente nell’ennesimo condensatore. Un generatore di corrente fornisce una corrente
𝐼0(𝑡) = 𝐼̃0𝑒−𝑖𝜔𝑡
1. Scrivere l’equazione dei nodi per l’ennesimo nodo del circuito [5]
2. Scrivere l’equazione dell’ennesima maglia del circuito [10]
3. Ottenere un’equazione che relazioni le correnti in 3 induttanze consecutive [10]
4. Cercare una soluzione nella forma di onda propagante 𝐼𝑛(𝑡) = 𝐼̃0𝑒𝑖𝜑𝑛−𝑖𝜔𝑡 Dove 𝜑 è un parametro reale [20]
5. Tale soluzione non è sempre valida: qual è la frequenza di taglio del sistema? [10]
6. Trovare la soluzione anche nel regime di frequenze dove la soluzione di onda propagante non è più valida, ma ci attendiamo un’onda smorzata
𝐼𝑛(𝑡) = 𝐼̃0𝛼𝑛𝑒𝑖𝜑𝑛−𝑖𝜔𝑡 Dove sia 𝜑 che 𝛼 > 0 sono parametri reali [20]
7. Se la rete invece che infinita deve terminare dopo 𝑁 maglie, con che induttanza 𝑍 posso terminarla in modo da non modificare il comportamento di trasmissione della rete? [15]
8. Per ottenere tale impedenza voglio usare uno o al più due fra resistenza, condensatore e
induttanza, messi in serie. Quali di questi componenti devo usare? Considerare il caso del punto 4 [10]
Parte II: Rete meccanica [50]
Consideriamo stavolta una rete infinita costituita da due tipi di masse 𝑚 ed 𝑀, collegate fra loro da molle di costante elastica 𝑘 (nella figura un piccolo pezzo della rete).
9. Scrivere le equazioni di newton per le masse 𝑚 le cui posizioni sono 𝐴𝑛(𝑡) = 𝐴̃𝑛𝑒𝑖𝜑𝑛−𝑖𝜔𝑡 e per le masse 𝑀 le cui posizioni sono 𝐵𝑛(𝑡) = 𝐵�𝑛𝑒𝑖𝜑𝑛−𝑖𝜔𝑡 [15]
10. Ripetere le domande 3,4,5,6 anche in questo caso. Quanto vale il rapporto 𝐴̃𝑛/𝐵�𝑛? [35]
Suggerimenti:
1. Easy
2. Considerare una maglia contenente solo 3 componenti. Usare le impedenze complesse per facilitarsi i conti…
3. Le equazioni scritte precedentemente valgono per ogni n…
4. Easy
5. La condizione nasce dal fatto che 𝜑 è reale e quindi il suo seno/coseno è…
6. Porre attenzione alle condizioni sui parametri
7. L’induttanza fra…può cambiare avanzando lungo la rete?
8. Per la parte reale dell’impedenza serve…per quella immaginaria invece…
9. Easy
10. L’equazione che si ottiene è analoga alla precedente, dopo opportune sostituzioni. C’è la frequenza di taglio stavolta?
Reti di trasmissione [150]
Parte I: Rete LC [100]
1. Equazione del nodo
2. Equazione della maglia
3. Equazione per la corrente nell’induttanza
4. Valore del parametro 𝜑 =
5. Frequenza di taglio 𝜔 =
6. Valore dei parametri
𝜑 = 𝛼 =
7. Induttanza 𝑍 =
8. Discussione
Parte II: Rete meccanica [50]
9. Equazioni
10. Discussione
Reti di trasmissione [150]
Parte I: Rete LC [100]
1. Si trova
𝐼𝑛= 𝑇𝑛+ 𝐼𝑛+1 2. Per una maglia generica
𝑇𝑛
𝑖𝜔𝐶 = 𝑖𝜔𝐿𝐼𝑛+1+𝑇𝑛+1 𝑖𝜔𝐶 3. Binando le equazioni si ottiene
𝐼𝑛+1− �2 −𝜔2
𝜔02� 𝐼𝑛+ 𝐼𝑛−1= 0 Dove
𝜔02 = 1 𝐿𝐶
4. L’equazione diventa
𝑒𝑖𝜑+ 𝑒−𝑖𝜑− �2 −𝜔2 𝜔02� = 0
𝐶𝑜𝑠(𝜑) = 1 − 𝜔2 2𝜔02
𝑆𝑖𝑛2�𝜑
2� = 𝜔2 4𝜔02 𝜑 = 2𝐴𝑟𝑐𝑠𝑖𝑛 � 𝜔
2𝜔0� 5. Se 𝜑 è reale allora
𝑆𝑖𝑛2�𝜑
2� = 𝜔2 4𝜔02< 1 Quindi
𝜔 ≤ 2𝜔0 6. Posto
𝑥 = 𝛼𝑒𝑖𝜑 Allora deve soddisfare l’equazione
𝑥2− �2 −𝜔2
𝜔02� 𝑥 + 1 = 0 𝑥 = 1 − 𝜔2
2𝜔02± ��1 − 𝜔2 2𝜔02�
2
− 1 ∈ ℝ
Quindi 𝜑 = 0 o 𝜑 = 𝜋 a seconda del segno di 𝑥.
Inoltre per essere accettabile deve essere anche
|𝑥| < 1 Da cui
�1 − 𝜔2
2𝜔02± ��1 − 𝜔2 2𝜔02�
2
− 1�
2
< 1
Questa condizione, unita a
𝜔 < 2𝜔0
Implica che solo la soluzione col + è accettabile. Tale soluzione risulta inoltre essere sempre negativa per 𝜔 < 2𝜔0.
Quindi
𝛼 = − �1 − 𝜔2
2𝜔02+ ��1 − 𝜔2 2𝜔02�
2
− 1�
𝜑 = 𝜋
7. L’induttanza che vedo fra la terra e il capo di una induttanza non deve cambiare lungo la rete, quindi
�1
𝑍 + 𝑖𝜔𝐶�
−1
+ 𝑖𝜔𝐿 = 𝑍 Da cui
𝑍 =𝑖𝜔𝐿
2 �1 ±�1 − 4 𝜔𝜔022� 8. Siamo nel caso
𝜔 < 2𝜔0 Quindi l’impedenza contiene una parte reale:
𝑍 =𝑖𝜔𝐿
2 �1 ±�− �−1 + 4𝜔02
𝜔2�� =𝑖𝜔𝐿
2 �1 ± 𝑖��−1 + 4𝜔02 𝜔2��
=𝑖𝜔𝐿 2 ∓
𝜔𝐿
2 ��4𝜔02
𝜔2− 1� = 𝐿 �∓��𝜔02 1 −
𝜔2 4 � +
𝑖𝜔 2 �
E ovviamente solo la soluzione col + è accettabile.
𝑍 = 𝐿 ���𝜔02 1 −
𝜔2 4 � +
𝑖𝜔 2 �
Essendo la parte immaginaria positiva, devo usare una resistenza e una induttanza in serie.
Parte II: Rete meccanica [50]
9. Le equazioni del moto sono
−𝜔2𝑀𝐵𝑛= 𝑘(𝐴𝑛+1+ 𝐴𝑛− 2𝐵𝑛)
−𝜔2𝑚𝐴𝑛+1 = 𝑘(𝐵𝑛+1+ 𝐵𝑛− 2𝐴𝑛+1) 10. L’equazione per le masse 𝑚 è
𝐴𝑛+1+ �2 − �2 − 𝜔2
𝜔𝑀2� �2 −𝜔2
𝜔𝑚2�� 𝐴𝑛+ 𝐴𝑛−1 = 0
𝜔𝑚2 = 𝑘 𝑚 𝜔𝑀2 = 𝑘
𝑀 𝐶𝑜𝑠(𝜑) = −1 +1
2 �2 − 𝜔2
𝜔𝑀2� �2 − 𝜔2 𝜔𝑚2� > 1
𝐶𝑜𝑠2�𝜑
2� = �1 − 𝜔2
2𝜔𝑀2� �1 − 𝜔2 2𝜔𝑚2�
𝜑 = 2𝐴𝑟𝑐𝐶𝑜𝑠 ��1 − 𝜔2
2𝜔𝑀2� �1 − 𝜔2 2𝜔𝑚2��
Perché tale soluzione sia valida è necessario che
−1 ≤ �1 − 𝜔2
2𝜔𝑀2� �1 − 𝜔2
2𝜔𝑚2� ≤ 1 Questo avviene per
0 ≤ 𝜔2 ≤ 2𝜔𝑀2 ∪ 2𝜔𝑚2 < 𝜔2< 2𝜔𝑚2 + 2𝜔𝑀2 Dove abbiamo ipotizzato
𝜔𝑚2 ≥ 𝜔𝑀2 Ovvero
𝑚 ≤ 𝑀 Negli altri range di frequenze abbiamo soluzioni smorzate Posto
𝑥 = 𝛼𝑒𝑖𝜑 Allora deve soddisfare l’equazione
𝑥2+ �2 − �2 − 𝜔2
𝜔𝑀2� �2 −𝜔2
𝜔𝑚2�� 𝑥 + 1 = 0 Con soluzioni
𝑥 = −1 +1 2 �2 −
𝜔2
𝜔𝑀2� �2 − 𝜔2
𝜔𝑚2� ± ��1 −1
2�2 −𝜔2
𝜔𝑀2� �2 −𝜔2 𝜔𝑚2��
2
− 1 ∈ ℝ
Quindi 𝜑 = 0 o 𝜑 = 𝜋 a seconda del segno di 𝑥.
Inoltre per essere accettabile deve essere anche
|𝑥| < 1
Da cui si trova che solo la soluzione col + è accettabile. Tale soluzione risulta inoltre essere sempre negativa. Quindi
𝛼 = −1 +1 2 �2 −
𝜔2
𝜔𝑀2� �2 −𝜔2
𝜔𝑚2� + ��1 −1
2�2 −𝜔2
𝜔𝑀2� �2 −𝜔2 𝜔𝑚2��
2
− 1
𝜑 = 𝜋 Il rapporto fra le ampiezze lo si può ricavare dalla relazione
−𝜔2𝑀𝐵𝑛= 𝑘(𝐴𝑛+1+ 𝐴𝑛− 2𝐵𝑛)
(2𝜔𝑀2 − 𝜔2)𝐵�𝑛𝑒𝑖𝜑𝑛−𝑖𝜔𝑡 = (2𝜔𝑀2 − 𝜔2)𝐵𝑛= 𝜔𝑀2(𝐴𝑛+1+ 𝐴𝑛) = 𝜔𝑀2𝐴̃𝑛𝑒𝑖�𝜑+12�𝑛−𝑖𝜔𝑡�𝑒𝑖𝜑/2+ 𝑒−𝑖𝜑/2�
�1 − 𝜔2
2𝜔𝑀2� 𝐵�𝑛 = 𝐴̃𝑛𝐶𝑜𝑠(𝜑/2)
𝐵�𝑛
𝐴̃𝑛= 𝐶𝑜𝑠(𝜑/2)
�1 − 𝜔2𝜔2𝑀2�=
��1 − 𝜔2𝜔2𝑀2� �1 − 𝜔2𝜔2𝑚2�
�1 − 𝜔2𝜔2𝑀2� = ��1 − 𝜔2𝜔2𝑚2�
�1 − 𝜔2𝜔2𝑀2�