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Oscillatore Armonico in M.Q.

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Academic year: 2021

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(1)

Oscillatore Armonico in M.Q.

Oscillatore Armonico Unidimensionale Risoluzione in coordinate cartesiane

L’oscillatore armonico unidimensionale è un sistema che ha la seguente Hamiltoniana:

𝐻 = 𝑃2 2𝑀 +

1

2 𝑀𝜔2𝑥2

Tale Hamilatoniana è indipendente dal tempo, l’equazione di Shroedinger da risolvere è quindi quella indipendente dal tempo degli auto valori dell’energia:

𝐻�𝜓 = 𝐸𝑛𝜓

L’operatore 𝐻� è quello corrispondente all’Hamiltoniana precedente:

𝐻� = −2 2𝑀

𝜕2

𝜕𝑥2+1

2 𝑀𝜔2𝑥2 Quindi l’equazione è

2 2𝑀

𝜕2

𝜕𝑥2𝜓𝑛+1

2 𝑀𝜔2𝑥2𝜓𝑛= 𝐸𝑛𝜓𝑛

Questa equazione è comunemente risolta nei testi base di Meccanica Quantistica.

Per la risoluzione si osserva che asintoticamente

𝜕2

𝜕𝑥2𝜓 ∝ 𝑥2𝜓 Quindi si cerca una soluzione del tipo

𝜓𝑛= 𝐶𝑛𝑃𝑛(𝛼𝑥)𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑥2

Dove 𝐶𝑛 è un coefficiente di normalizzazione, 𝑃𝑛 è un polinomio (soluzione in serie di potenze) ed 𝛼 è una costante che ha le dimensioni dell’inverso di una lunghezza per rendere adimensionale la variabile del polinomio 𝛼𝑥.

Ponendo

𝛼 = �𝑚𝜔

12

L’equazione che si ottiene per 𝑃𝑛 è allora

𝑃̈(ℰ) − 2ℰ𝑃̇(ℰ) + �2𝐸

ℏ𝜔 − 1� 𝑃(ℰ) = 0 Scrivendo il polinomio

(2)

𝑃(ℰ) = � 𝑎𝑘𝑘

𝑘=0

Otteniamo la relazione

(𝑘 + 2)(𝑘 + 1)𝑎𝑘+2= �2𝑘 + 1 −2𝐸 ℏ𝜔� 𝑎𝑘

Dal fatto ce il polinomio deve contenere un numero finito di termini, altrimenti la soluzione sarebbe non normalizzabile, otteniamo che deve esistere k intero tale che

2𝑘 + 1 −2𝐸 ℏ𝜔 = 0 Da qui otteniamo che gli auto valori del sistema devono essere

𝐸𝑛= ℏ𝜔 �1 2 + 𝑛�

La relazione lega ogni coefficiente k-esimo a quello k-2-esimo, quindi a priori per ogni n ci potrebbero essere due serie indipendenti, una di coefficienti di potenze pari ed una di potenze dispari.

Però per n pari terminerà solo la serie dei coefficienti di potenze pari, e per n dispari solo quella dispari, e quindi la soluzione può contenere solo potenze pari per n pari e solo potenze dispari per n dispari.

Questo è coerente col fatto che poiché l’Hamiltoniana commuta con la parità le soluzioni devono essere auto stati della parità, cioè avere parità definita.

I primi coefficienti non nulli sono sempre necessariamente quello per k=0 nel casi pari e k=1 nel caso dispari, in quanto (𝑘 + 2)(𝑘 + 1) non si annulla per nessun 𝑘 ≥ 0.

I polinomi soluzioni dell’equazione sono i polinomi di Hermite 𝐻𝑛

Tali polinomi sono ortogonali rispetto al prodotto

� 𝑑ℰ+∞

−∞ 𝑒−ℰ2𝐻𝑛(ℰ)𝐻𝑚(ℰ)

Come ci aspettavamo essendo auto vettori dell’Hamiltoniana riferiti a differenti auto valori.

I primi polinomi di Hermite sono:

𝐻0(𝑥) = 1 𝐻1(𝑥) = 2𝑥 𝐻2(𝑥) = 4𝑥2− 1 𝐻3(𝑥) = 8𝑥3− 12𝑥 𝐻4(𝑥) = 16𝑥4− 48𝑥2+ 12 𝐻5(𝑥) = 32𝑥5− 160𝑥3+ 120𝑥

(3)

Dalla condizione di ortonormalità delle funzioni d’onda otteniamo

𝐶𝑛 = �𝑚𝜔 𝜋ℏ

14

1 2𝑛𝑛!�

12

E otteniamo l’espressione generale per la funzione d’onda:

𝜓𝑛 = �𝑚𝜔 𝜋ℏ

14

1 2𝑛𝑛!�

12

𝐻𝑛��𝑚𝜔

12

𝑥� 𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑥2

Elenchiamo qui le prime funzioni d’onda in ordine di 𝑛 crescente:

𝜓0(𝑥) =𝑒−𝑚𝜔𝑥2ℏ2(𝑚𝜔ℏ )1 4 𝜋1 4

𝜓1(𝑥) =𝑒−𝑚𝜔𝑥2ℏ2𝑥(𝑚𝜔ℏ )3 4 𝜋1 4

𝜓2(𝑥) =𝑒−𝑚𝜔𝑥2ℏ2(−2 + 4𝑚𝜔𝑥ℏ )(2 𝑚𝜔 ℏ )1 4 8𝜋1 4

𝜓3(𝑥) =𝑒−𝑚𝜔𝑥2ℏ2𝑥(2𝑚𝜔𝑥2− 3ℏ)(𝑚𝜔ℏ )3 4 12𝜋1 4

𝜓4(𝑥) =𝑒−𝑚𝜔𝑥2ℏ2(𝑚𝜔ℏ )1 4 (4𝑚2𝜔2𝑥4+ 3ℏ(−4𝑚𝜔𝑥2+ ℏ)) 96𝜋1 4

Oscillatore Armonico Bidimensionale

L’oscillatore armonico bimensionale è un sistema che ha la seguente Hamiltoniana:

𝐻 = 𝑃2 2𝑀 +

1

2 𝑀𝜔2𝑟2= 𝑃𝑥2 2𝑀 +

1

2 𝑀𝜔2𝑥2+𝑃𝑦2

2𝑀 + 1

2 𝑀𝜔2𝑦2

Risoluzione in coordinate cartesiane

Tale Hamilatoniana è indipendente dal tempo, l’equazione di Shroedinger da risolvere è quindi quella indipendente dal tempo degli auto valori dell’energia, ma stavolta serviranno 2 auto valori per determinare lo stato del sistema:

𝐻�𝜓 = 𝐸𝑎,𝑏𝜓

L’operatore 𝐻� è quello corrispondente all’Hamiltoniana precedente:

𝐻� = − 2 2𝑀

𝜕2

𝜕𝑥2 2 2𝑀

𝜕2

𝜕𝑦2+1

2 𝑀𝜔2𝑥2+1

2 𝑀𝜔2𝑦2

(4)

Quindi l’equazione è

2 2𝑀

𝜕2

𝜕𝑥2𝜓𝑎,𝑏 2 2𝑀

𝜕2

𝜕𝑦2𝜓𝑎,𝑏+1

2 𝑀𝜔2𝑥2𝜓𝑎,𝑏+1

2 𝑀𝜔2𝑦2𝜓𝑎,𝑏= 𝐸𝑎,𝑏𝜓𝑎,𝑏

Vediamo che l’equazione ammette come soluzioni normalizzabili solo soluzioni a variabili separabili, cioè del tipo

𝜓𝑎,𝑏(𝑥, 𝑦) = Ψ𝑎(𝑥)Ψ𝑏(𝑦) Se dividiamo da entrambe la parti per la funzione d’onda otteniamo

2 2𝑀

Ψ𝑎̈ (𝑥) Ψ𝑎(𝑥) −

2 2𝑀

Ψ𝑏̈ (𝑦) Ψ𝑏(𝑦) +

1

2 𝑀𝜔2𝑥2+1

2 𝑀𝜔2𝑦2 = 𝐸𝑎,𝑏

Il termine

2 2𝑀

Ψ𝑎̈ (𝑥) Ψ𝑎(𝑥) +

1

2 𝑀𝜔2𝑥2 Dipende al più da da 𝑥, mentre l’altro termine

2 2𝑀

Ψ𝑏̈ (𝑦) Ψ𝑏(𝑦) +

1

2 𝑀𝜔2𝑦2

Dipende al più da 𝑦, e la loro somma è una costante. Allora i due termini devono essere entrambi indipendenti sia da 𝑥 che da 𝑦, ed essere delle costanti. Possiamo allora scomporre l’equazione nel seguente sistema:

⎧− ℏ2𝑀2 Ψ𝑎̈ (𝑥) Ψ𝑎(𝑥) +

1

2 𝑀𝜔2𝑥2+1

2 𝑀𝜔2𝑥2= 𝐸𝑎

2 2𝑀

Ψ𝑏̈ (𝑦) Ψ𝑏(𝑦) +

1

2 𝑀𝜔2𝑥2+1

2 𝑀𝜔2𝑦2 = 𝐸𝑏 𝐸𝑎+ 𝐸𝑏= 𝐸𝑎,𝑏

Le due equazioni differenziali sono uguali a quelle dell’oscillatore armonico unidimensionale, quindi le soluzioni sono quelle già trovate. Otteniamo così che gli auto valori sono

𝐸𝑎,𝑏 = ℏ𝜔 �1

2 + 𝑎� + ℏ𝜔 � 1

2 + 𝑏� = ℏ𝜔(1 + 𝑎 + 𝑏) E le funzioni d’onda sono in forma generale:

𝜓𝑎,𝑏(𝑥, 𝑦) = �𝑚𝜔 𝜋ℏ

12

1 2𝑎𝑎!�

12

1 2𝑏𝑏!�

12

𝐻𝑎��𝑚𝜔

12

𝑥� 𝐻𝑏��𝑚𝜔

12

𝑦� 𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑥2𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑦2

(5)

Risoluzione in coordinate polari

L’operatore 𝐻� va scritto ora in coordinate polari:

𝐻� = − 2 2𝑀 �

1 𝑟

𝜕

𝜕𝑟 �𝑟

𝜕

𝜕𝑟� + 1 𝑟2

𝜕2

𝜕𝜃2� +1

2 𝑀𝜔2𝑟2

𝐻� = − 2 2𝑀

1 𝑟

𝜕

𝜕𝑟 �𝑟

𝜕

𝜕𝑟� − 2 2𝑀

1 𝑟2

𝜕2

𝜕𝜃2+1

2 𝑀𝜔2𝑟2

Si può riconoscere nel secondo termine il quadrato dell’operatore 𝐿𝑧:

𝐻� = − 2 2𝑀

1 𝑟

𝜕

𝜕𝑟 �𝑟

𝜕

𝜕𝑟� − 𝐿�𝑧2

2𝑀𝑟2+1

2 𝑀𝜔2𝑟2 𝐿�𝑧 = −𝑖 ℏ 𝜕

𝜕𝜃

In queste coordinate allora si possono trovare soluzioni che siano auto sati sia dell’energia che di 𝐿𝑧. L’equazione è:

2 2𝑀

1 𝑟

𝜕

𝜕𝑟 �𝑟

𝜕

𝜕𝑟 𝜓𝑛,𝑚� − 2 2𝑀

1 𝑟2

𝜕2

𝜕𝜃2𝜓𝑛,𝑚+1

2 𝑀𝜔2𝑟2𝜓𝑛,𝑚= 𝐸𝑛,𝑚𝜓𝑛,𝑚

Ponendo

𝜓𝑛,𝑚(𝑟, 𝜃) = 𝐴𝑛,𝑚ϱ𝑛,𝑚(𝑟)φ𝑚(𝜃)

dove 𝐴𝑛 è un opportuno coefficiente di normalizzazione, dividendo per la funzione d’onda e moltiplicando per 𝑟2 troviamo

2 2𝑀

𝑟2 𝑟ϱ𝑛,𝑚(𝑟)

𝜕

𝜕𝑟 �𝑟

𝜕

𝜕𝑟 ϱ𝑛,𝑚(𝑟)� − 2 2𝑀

φ𝑚̈ (𝜃) φ𝑚(𝜃) +

1

2 𝑀𝜔2𝑟4= 𝐸𝑛,𝑚𝑟2 Il termine

2 2𝑀

𝑟2 𝑟ϱ𝑛,𝑚(𝑟)

𝜕

𝜕𝑟 �𝑟

𝜕

𝜕𝑟 ϱ𝑛,𝑚(𝑟)� +1

2 𝑀𝜔2𝑟4− 𝐸𝑛,𝑚𝑟2 Dipende al più da da 𝑟, mentre l’altro termine

2 2𝑀

φ𝑚̈ (𝜃) φ𝑚(𝜃)

Dipende al più da 𝜃, e la loro somma è una costante. Allora i due termini devono essere entrambi indipendenti sia da 𝑟 che da 𝜃, ed essere delle costanti.

Ponendoli uguali a una costante osservo che il termine in 𝜃 da gli auto stati di 𝐿𝑧:

(6)

2 2𝑀

φ𝑚̈ (𝜃) φ𝑚(𝜃) =

𝐿𝑧2 2𝑀 =

2𝑚2 2𝑀 Dove 𝑚 sarà detto numero quantico azimutale.

Le soluzioni sono

φ𝑚(𝜃) = 𝑒𝑖𝑚𝜃

Perché la funzione d’onda sia periodica di 2𝜋 come deve essere poiché una rotazione di 2𝜋 lascia il sistema invariato, m deve essere un numero intero.

L’equazione per la componente radiale diventa:

2 2𝑀

1 𝑟

𝜕

𝜕𝑟 �𝑟

𝜕

𝜕𝑟 ϱ𝑛,𝑚(𝑟)� + 2 2𝑀

𝑚2

𝑟2 ϱ𝑛,𝑚(𝑟) +1

2 𝑀𝜔2𝑟2ϱ𝑛,𝑚(𝑟) = 𝐸𝑛,𝑚ϱ𝑛,𝑚(𝑟) Con lo stesso ragionamento fatto per il sistema unidimensionale separiamo la dipendenza asintotica:

ϱ𝑛,𝑚= 𝑃𝑛,𝑚(𝛼𝑟)𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2 Con

𝛼 = �𝑚𝜔

12

L’equazione per P diventa:

𝑃̇(ℰ)

ℰ − 𝑃̈(ℰ) + 𝑚2 𝑃

2 = 2 ��𝐸𝑛,𝑚

ℏ𝜔 − 1� 𝑃(ℰ) − ℰ𝑃̇(ℰ)�

Scrivendo il polinomio

𝑃(ℰ) = � 𝑎𝑘𝑘

𝑘=0

Otteniamo la relazione

(𝑚2− 𝑘2)𝑎𝑘= 2 �𝐸𝑛,𝑚

ℏ𝜔 + 1 − 𝑘� 𝑎𝑘−2

Dal fatto che il polinomio deve contenere un numero finito di termini, altrimenti la soluzione sarebbe non normalizzabile, otteniamo che deve esistere k intero tale che

𝐸𝑛,𝑚

ℏ𝜔 + 1 − 𝑘 = 0 Quindi troviamo che gli auto valori sono, come ci attendevamo:

𝐸𝑛,𝑚= 𝐸𝑛= ℏ𝜔(1 + 𝑛) E la relazione diventa

(7)

(𝑚2− 𝑘2)𝑎𝑘= 2(𝑛 + 2 − 𝑘)𝑎𝑘−2

Il primo termine non nullo di ogni polinomio sarà dato da 𝑘 che annulla i coefficiente del membro sinistro, e quindi per 𝑘 = |𝑚|, mentre l’ultimo sarà dato dal 𝑘 − 2 tale che si annulli il coefficiente del membro destro, quindi per 𝑘 = 𝑛.

Il numero quantico 𝑚 dovrà avere la stessa parità di 𝑛 ed inoltre dovrà rispettare la disequazione

|𝑚| ≤ 𝑛

Anche in questo caso il coefficiente k-esimo è legato al coefficiente k-2-esimo, e i polinomi sono contengono solo potenze pari o dispari, infatti l’equazione per r è invariante per parità.

Elenchiamo ora i primi polinomi:

𝑃0,0(𝑟) = 1 𝑃1,1(𝑟) = 𝑟 𝑃2,0(𝑟) = 1 − 𝑟2

𝑃2,2(𝑟) = 𝑟2 𝑃3,1(𝑟) = 𝑟 −1

2 𝑟3 𝑃3,3(𝑟) = 𝑟3

𝑃4,0(𝑟) = 1 −1 2 𝑟2+1

2 𝑟4 𝑃4,2(𝑟) = 𝑟21

3 𝑟4 𝑃4,4(𝑟) = 𝑟4

𝑃5,1(𝑟) = 𝑟 − 𝑟3+1 6 𝑟5 𝑃5,3(𝑟) = 𝑟31

4 𝑟5 𝑃5,5(𝑟) = 𝑟5 Ricordandoci che

𝑃𝑛,−𝑚 = 𝑃𝑛,𝑚

E le funzioni d’onda sono allora

𝜓𝑛,𝑚(𝑟, 𝜃) = �1 2𝜋�

12 𝑃𝑛,𝑚(𝛼𝑟)𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2

∫ 𝑑𝑟 �𝑃0+∞ 𝑛,𝑚(𝛼𝑟)�2𝑒−𝑚𝜔ℏ 𝑟2𝑟𝑒𝑖𝑚𝜃

(8)

Elenchiamo qui le prime funzioni d’onda, in ordine di 𝑛 crescente, e quindi di 𝑚 crescente:

𝜓0,0(𝑟, 𝜃) = 𝑒−𝑚𝜔𝑟2ℏ2

√𝜋� ℏ𝑚𝜔

𝜓1,1(𝑟, 𝜃) =𝑒−𝑚𝜔𝑟2ℏ2𝑒𝑖𝜃𝑟

√𝜋� ℏ𝑚22𝜔2

𝜓2,0(𝑟, 𝜃) =𝑒−𝑚𝜔𝑟2ℏ2�1 − 𝑚𝑟2𝜔 ℏ �

√𝜋� ℏ𝑚𝜔

𝜓2,2(𝑟, 𝜃) =𝑒−𝑚𝜔𝑟2ℏ2𝑒2𝑖𝜃𝑟2

√2𝜋� ℏ𝑚33𝜔3

𝜓3,1(𝑟, 𝜃) =𝑒−𝑚𝜔𝑟2ℏ2𝑒𝑖𝜃�2𝜋�𝑟 −𝑚𝑟3𝜔 2ℏ �

� ℏ𝑚22𝜔2

𝜓3,3(𝑟, 𝜃) =𝑒−𝑚𝜔𝑟2ℏ2𝑒3𝑖𝜃𝑟3

√6𝜋� ℏ𝑚44𝜔4

𝜓4,0(𝑟, 𝜃) =𝑒−𝑚𝜔𝑟2ℏ2�1 + 𝑚𝑟2𝜔(𝑚𝑟2𝜔 − 4ℏ)

2ℏ2

√𝜋� ℏ𝑚𝜔

𝜓4,2(𝑟, 𝜃) =𝑒−𝑚𝜔𝑟2ℏ2𝑒2𝑖𝜃𝑟2(−𝑚𝑟2𝜔 + 3ℏ)

√6𝜋ℎ𝑡� ℏ3 𝑚3𝜔3

𝜓4,4(𝑟, 𝜃) =𝑒−𝑚𝜔𝑟2ℏ2𝑒4𝑖𝜃𝑟4 2√6𝜋� ℏ𝑚55𝜔5

(9)

Oscillatore Armonico Tridimensionale

L’oscillatore armonico trimensionale è un sistema che ha la seguente Hamiltoniana:

𝐻 = 𝑃2 2𝑀 +

1

2 𝑀𝜔2𝑟2= 𝑃𝑥2 2𝑀 +

1

2 𝑀𝜔2𝑥2+𝑃𝑦2

2𝑀 + 1

2 𝑀𝜔2𝑦2+𝑃𝑧2 2𝑀 +

1

2 𝑀𝜔2𝑧2

Risoluzione in coordinate cartesiane

Analogamente al caso in due dimensioni, si ha:

𝜓𝑎,𝑏,𝑐(𝑥, 𝑦, 𝑧) = Ψ𝑎(𝑥)Ψ𝑏(𝑦)Ψ𝑐(𝑧) E quindi avremo

𝐸𝑎,𝑏,𝑐 = ℏ𝜔 �1

2 + 𝑎� + ℏ𝜔 � 1

2 + 𝑏� + ℏ𝜔 � 1

2 + 𝑐� = ℏ𝜔 � 3

2 + 𝑎 + 𝑏 + 𝑐�

E per le funzioni d’onda 𝜓𝑎,𝑏,𝑐(𝑥, 𝑦, 𝑧)

= �𝑚𝜔 𝜋ℏ

34

1 2𝑎𝑎!�

12

1 2𝑏𝑏!�

12

1 2𝑐𝑐!�

12

𝐻𝑎��𝑚𝜔

12

𝑥� 𝐻𝑏��𝑚𝜔

12

𝑦� 𝐻𝑐��𝑚𝜔

12

𝑧� 𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑥2𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑦2𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑧2

Risoluzione in coordinate cilindriche

L’operatore 𝐻� va scritto ora in coordinate cilindriche:

𝐻� = − 2 2𝑀 �

1 𝑟

𝜕

𝜕𝑟 �𝑟

𝜕

𝜕𝑟� + 1 𝑟2

𝜕2

𝜕𝜃2+ 𝜕2

𝜕𝑧2� +1

2 𝑀𝜔2𝑟2+1

2 𝑀𝜔2𝑧2

𝐻� = − 2 2𝑀

1 𝑟

𝜕

𝜕𝑟 �𝑟

𝜕

𝜕𝑟� − 2 2𝑀

1 𝑟2

𝜕2

𝜕𝜃2 2 2𝑀

𝜕2

𝜕𝑧2+1

2 𝑀𝜔2𝑟2+1

2 𝑀𝜔2𝑧2 Ancora una volta si vede che le uniche soluzioni sono a variabili separabili:

𝜓𝑛,𝑚,𝑐(𝑟, 𝜃, 𝑧) = 𝐴𝑛,𝑚,𝑐ϱ𝑛,𝑚(𝑟)φm(θ)Ψ𝑐(𝑧)

⎧= −2 2𝑀 �

1 𝑟

𝜕

𝜕𝑟 �𝑟

𝜕

𝜕𝑟� + 1 𝑟2

𝜕2

𝜕𝜃2+ 𝜕2

𝜕𝑧2� +1

2 𝑀𝜔2𝑟2= 𝐸𝑛

2 2𝑀

Ψ𝑐̈ (𝑧) Ψ𝑐(𝑧) +

1

2 𝑀𝜔2𝑧2= 𝐸𝑐 𝐸𝑛+ 𝐸𝑐 = 𝐸𝑛,𝑚,𝑐

E quindi

𝐸𝑛,𝑚,𝑐 = 𝐸𝑛,𝑐 = ℏ𝜔(1 + 𝑛) + ℏ𝜔 �1

2 + 𝑐� = ℏ𝜔 � 3

2 + 𝑛 + 𝑐�

e

𝜓𝑛,𝑚,𝑐(𝑟, 𝜃, 𝑧) = � 1 2𝜋�

12 𝑃𝑛,𝑚(𝛼𝑟)𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2

0+∞𝑑𝑟 �𝑃𝑛,𝑚(𝛼𝑟)�2𝑒−𝑚𝜔ℏ 𝑟2𝑟𝑒𝑖𝑚𝜃𝑚𝜔 𝜋ℏ

14

1 2𝑐𝑐!�

12

𝐻𝑐��𝑚𝜔

12

𝑧� 𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑧2

(10)

Anche in questo caso abbiamo trovato delle soluzioni che sono contemporaneamente auto vettori sia di 𝐻�

che di 𝐿�𝑧.

Risoluzione in coordinate polari sferiche

L’operatore 𝐻� va scritto ora in coordinate sferiche:

𝐻� = − 2 2𝑀 �

1 𝑟

𝜕2

𝜕𝑟2(𝑟) + 1 𝑟2𝑠𝑖𝑛𝜃

𝜕

𝜕𝜃 �𝑠𝑖𝑛𝜃

𝜕

𝜕𝜃� + 1 𝑟2𝑠𝑖𝑛2𝜃

𝜕2

𝜕𝜑2� +1

2 𝑀𝜔2𝑟2

𝐻� = − 2 2𝑀

1 𝑟

𝜕2

𝜕𝑟2(𝑟) − 2 2𝑀

1 𝑟2𝑠𝑖𝑛𝜃

𝜕

𝜕𝜃 �𝑠𝑖𝑛𝜃

𝜕

𝜕𝜃� − 2 2𝑀

1 𝑟2𝑠𝑖𝑛2𝜃

𝜕2

𝜕𝜑2+1

2 𝑀𝜔2𝑟2 Possiamo riconoscere al suo interno l’operatore 𝐿2

Pongo

𝜓𝑛,𝑙,𝑚(𝑟, 𝜃, 𝜑) = 𝐵𝑛,𝑙𝜒𝑛,𝑙(𝑟)

𝑟 Y𝑙,𝑚(𝜃, 𝜑) Ottengo per 𝜒𝑛,𝑙(𝑟) l’equazione

2

2𝑀 𝜒̈𝑛,𝑙(𝑟) + 2 2𝑀

𝑙(𝑙 + 1)

𝑟2 𝜒𝑛,𝑙(𝑟) +1

2 𝑀𝜔2𝑟2𝜒𝑛,𝑙(𝑟) = 𝐸𝑛,𝑙,𝑚𝜒𝑛,𝑙(𝑟) Ponendo

𝜒𝑛,𝑙(𝑟) = 𝑃𝑛,𝑙(𝛼𝑟)𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2 Ottengo per 𝑃𝑛,𝑙(𝑟) l’equazione:

𝑙(𝑙 + 1)𝑃(ℰ)

2 − 𝑃̈(ℰ) = 2 ��𝐸𝑛,𝑙,𝑚

ℏ𝜔 − 1

2� 𝑃(ℰ) − ℰ𝑃̇(ℰ)�

Scrivendo il polinomio (non includiamo il termine noto altrimenti la funzione d’oda divergerebbe nell’origine):

𝑃(ℰ) = � 𝑎𝑘𝑘

𝑘=1

Otteniamo la relazione

(𝑙(𝑙 + 1) − 𝑘(𝑘 + 1))𝑎𝑘+1 = 2 �𝐸𝑛,𝑙,𝑚 ℏ𝜔 +

1

2 − 𝑘� 𝑎𝑘−1

Dal fatto che il polinomio deve contenere un numero finito di termini, altrimenti la soluzione sarebbe non normalizzabile, otteniamo che deve esistere 𝑘 ≥ 2 intero tale che

𝐸𝑛,𝑙,𝑚 ℏ𝜔 +

1

2 − 𝑘 = 0 Quindi troviamo che gli auto valori sono, come ci attendevamo:

(11)

𝐸𝑛,𝑙,𝑚 = 𝐸𝑛= ℏ𝜔 �3 2 + 𝑛�

E la relazione diventa

(𝑙(𝑙 + 1) − 𝑘(𝑘 − 1))𝑎𝑘 = 2(𝑛 + 3 − 𝑘)𝑎𝑘−2

Il primo termine non nullo di ogni polinomio sarà dato da 𝑘 che annulla i coefficiente del membro sinistro, e quindi per 𝑘 = 𝑙 + 1, mentre l’ultimo sarà dato dal 𝑘 − 2 tale che si annulli il coefficiente del membro destro, quindi per 𝑘 = 𝑛 + 1

Il numero quantico 𝑙 dovrà avere la stessa parità di 𝑛 ed inoltre dovrà quindi rispettare la disequazione 𝑙 ≤ 𝑛

Mentre m essendo il numero quantico azimutale delle armoniche sferiche dovrà rispettare

|𝑚| ≤ 𝑙

Anche in questo caso il coefficiente k-esimo è legato al coefficiente k-2-esimo, e i polinomi sono contengono solo potenze pari o dispari, infatti l’equazione per r è invariante per parità.

Per scrivere le soluzioni è più conveniente usare i

𝑄(ℰ) =𝑃(ℰ) Scriviamo i primi 𝑄𝑛,𝑙(ℰ):

𝑄0,0(𝑟) = 1 𝑄1,1(𝑟) = 𝑟 𝑄2,0(𝑟) = 1 − 3𝑟2

𝑄2,2(𝑟) = 𝑟2 𝑄3,1(𝑟) = 𝑟 − 𝑟3

𝑄3,3(𝑟) = 𝑟3

𝑄4,0(𝑟) = 1 − 5𝑟2+5 2 𝑟4 𝑄4,2(𝑟) = 𝑟23

5 𝑟4 𝑄4,4(𝑟) = 𝑟4

𝑄5,1(𝑟) = 𝑟 −5 3 𝑟3+1

2 𝑟5 𝑄5,3(𝑟) = 𝑟33

7 𝑟5

(12)

𝑄5,5(𝑟) = 𝑟5 E le funzioni d’onda sono allora

𝜓𝑛,𝑙,𝑚(𝑟, 𝜃, 𝜑) = 𝑄𝑛,𝑙(𝛼𝑟)𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2

0+∞𝑑𝑟 �𝑄𝑛,𝑙(𝛼𝑟)�2𝑒−𝑚𝜔ℏ 𝑟2𝑟2𝑌𝑙,𝑚(𝜃, 𝜑)

Elenchiamo qui le prime funzioni d’onda, in ordine di 𝑛 crescente, quindi di 𝑙 crescente, e quindi di 𝑚 crescente:

𝜓0,0,0(𝑟, 𝜃, 𝜑) = 𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2 𝜋3 4 1

(𝑚𝜔ℏ )3 2

𝜓1,1,0[𝑟, 𝜃, 𝜑],√2𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2𝑟Cos[𝜃]

𝜋3 4 1 (𝑚𝜔ℏ )5 2

𝜓1,1,1[𝑟, 𝜃, 𝜑], −𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2𝑒𝑖𝜑𝑟Sin[𝜃]

𝜋3 4 1 (𝑚𝜔ℏ )5 2

𝜓2,0,0[𝑟, 𝜃, 𝜑],2𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2(1 − 3𝑚𝜔𝑟ℏ )2

√103𝜋3 4 1 (𝑚𝜔ℏ )3 2

𝜓2,2,0[𝑟, 𝜃, 𝜑],𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2𝑟2(−1 + 3Cos[𝜃]2)

√3𝜋3 4 1

�𝑚𝜔ℏ �

7 2

𝜓2,2,1[𝑟, 𝜃, 𝜑], −√2𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2𝑒𝑖𝜑𝑟2Cos[𝜃]Sin[𝜃]

𝜋3 4 1 (𝑚𝜔ℏ )7 2

𝜓2,2,2[𝑟, 𝜃, 𝜑],𝑒−𝑚𝜔2ℏ 𝑟2𝑒2𝑖𝜑𝑟2Sin[𝜃]2

√2𝜋3 4 1 (𝑚𝜔ℏ )7 2

Anche in questo caso abbiamo trovato delle soluzioni che sono contemporaneamente auto vettori sia di 𝐻�

che di 𝐿� e di 𝐿�2 𝑧.

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