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Negro La verità è che non potete fare a meno di noi PIEMME, Milano febbraio 2018 (pagg.120)

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Academic year: 2021

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Presentazione del volume

Francesco Ohazuruike con Luca Crippa e Maurizio Onnis

Negro

La verità è che non potete fare a meno di noi PIEMME, Milano febbraio 2018 (pagg.120)

Presentazione tratta da http://www.edizpiemme.it/

Ci invadono. Ci rubano il lavoro. Attentano alla nostra cultura. Portano le malattie. Rubano.

Mentono. Sono ignoranti. Complottano per prendersi il nostro Paese...

La verità, invece, è che senza "negri" non possiamo stare.

I negri ci rubano il lavoro. I negri si prendono le case popolari e i contributi. I negri vogliono la nostra terra. E ancora: portano malattie, rubano, violentano le nostre donne. All'indomani di qualche fatto di cronaca, in Tv e sui giornali i titoli forti sugli immigrati − spesso costruiti su di- chiarazioni di politici − sovrastano la realtà delle cifre. Eppure i numeri dicono tutt'altro. Dicono che senza gli immigrati l'Italia semplicemente si fermerebbe. Come attestano Confindustria e associazioni degli agricoltori, il Made in Italy senza i lavoratori immigrati crollerebbe. Persino le eccellenze enogastronomiche per cui siamo giustamente famosi nel mondo − vino, olio, for- maggi, ortaggi, salumi − senza manodopera "negra" rischierebbero il tracollo. Altro che inva- sione. La verità è che non possiamo fare a meno di "loro". L'amato Belpaese faticherebbe per- sino a erogare le pensioni senza i contributi versati dai lavoratori immigrati. È lo stesso presi- dente dell'Inps a certificarlo.

Ingegnere chimico, figlio di due nigeriani arrivati in Italia negli anni Settanta, l'autore, com- mentando i dati reali sull'immigrazione e analizzando fatti di cronaca, cerca di capire come stanno davvero le cose. Chi meglio di un "negro" italiano può raccontare questa realtà? E aiu- tarci a valutare se ci conviene davvero mandarli tutti a casa. Oppure se è vera l'invocazione che qualcuno ha scritto su un muro: «Immigrati, vi prego, non lasciateci soli con gli italiani».

Francesco Ohazuruike è nato nel 1982 a Catania. È cittadino italiano dall'età di 18 anni, avendo pronunciato il giuramento di rito. I suoi genitori, entrambi nigeriani, si sono trasferiti in Italia a metà degli anni Settanta. Il padre oggi è medico ed esercita nel nostro Paese.

Ha studiato in Sicilia, poi si è trasferito a Torino, dove si è laureato in Ingegneria chimica. Oggi lavora come responsabile della programmazione e della produzione in un'azienda del settore.

Vive a Saronno con la moglie Mariapaola, antropologa, e i loro due figli, Ambra e Samuele.

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