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Si indica un vettore numerico anche con un unico simbolo lettera minuscola in grassetto

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Academic year: 2021

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Lezione del 27.09. Alcuni argomenti in dettaglio.

Spazio vettoriale numerico R2

Nozioni e notazioni. Insieme R2 delle coppie ordinate (x, y) di numeri reali x, y; si intende che (x, y) = (x, y) se e solo se x = x e y = y. Ciascuna coppia ordinata (x, y) viene preferibilmente indicata con una colonna a due componenti e viene detta

“vettore numerico”. Si indica un vettore numerico anche con un unico simbolo lettera minuscola in grassetto.

Il vettore[0

0

] si dice vettore nullo e si indica con 0.

Ogni vettore [x

y

]

ha un vettore opposto [−x

−y

]

, se si indica un vettore con x allora si indica il suo opposto con −x.

Somma di vettori numerici:

per x = [x

y ]

, x = [x

y ]

∈ R2 si pone x + x =

[x + x y + y ]

.

Prodotto di uno scalare per un vettore numerico:

per α∈ R, x = [x

y ]

∈ R2, si pone αx = [αx

αy ]

.

Fatto. L’insieme R2 con queste operazioni `e uno spazio vettoriale (le propriet`a della somma di vettori numerici e le propriet`a che legano le operazioni fra numeri reali, la moltiplicazione di scalari per vettori, e la somma di vettori derivano direttamente dalle propriet`a delle operazioni sui numeri reali).

Combinazioni lineari. Indipendenza lineare. Esempi. Dati a =

[0 2 ]

, b = [√2

0 ]

, c = [−1

1 ]

.

Si ha

2a + 3b− c = . . . = [

1 + 3 2 3

]

Ci chiediamo se i vettori a, b, c sono linearmente indipendenti cio`e se l’equazione αa + βb + γc = 0

nelle incognite α, β, γ ha solo la soluzione α = β = γ = 0. Questa equazione in α, β, γ equivale al sistema di due equazioni lineari in α, β, γ

{ √2β− γ = 0 2α + γ = 0

Questo sistema ha infinite soluzioni date da α = −γ/2, β = γ/√

2 e γ qualsiasi; ...

dunque a, b, c sono linearmente dipendenti.

Commento. Il senso di questo esempio `e mostrare come un’equazione fra vettori numerici equivalga ad un sistema di equazioni lineari. Pi`u avanti mostreremo come trattare questioni sui sistemi lineari.

Compito. Stabilire se le seguenti sono basi di R2, usando solo la definzione di base.

(1) Il singolo vettore[1

1

];

1

(2)

2

(2) i vettori[1

0

],[2

1

];

(3) i vettori[3

2

], [1/2

1/3

] .

Base canonica La coppia di vettori e1 =

[1 0 ]

, e2 = [0

1 ]

ha le seguenti propriet`a: genera R2 in quanto ogni vettore di R2 si pu`o scrivere come loro combinazione lineare: [

x y ]

= x [1

0 ]

+ y [0

1 ]

;

`e linearmente indipendente. e1, e2 `e una base, detta base canonica, di R2. Identificazione degli spazi vettoriali Vo2 e R2.

Sia v1, v2 una base di Vo2 (due vettori del piano applicati nel punto O, non allineati).

Associando a ciscun vettore geometrico in Vo2 il vettore numerico dato dalle sue coor- dinate rispetto a questa base ottengo una funzione Vo2 → R2. Specificamente

v7→

[x y ]

se e solo se v = xv1+ yv2.

Questa funzione Vo2 → R2 `e biiettiva (cio`e ogni vettore numerico `e l’associato di uno ed un solo vettore geometrico), ed `e compatibile con le operazione vettoriali in Vo2 e in R2; specificamente:

se v7→ x, v 7→ x allora v + v 7→ x + x, e αv 7→ αx (α ∈ R).

Commento. Ogni scelta di una base di Vo2 fornisce una identificazione di Vo2 con R2. Dunque ogni scelta di una base permette di tradurre problemi geometrici in problemi numerici; per uno specifico problema geometrico, si cerca di scegliere una base che porti ad un problema numerico il pi`u semplice possibile.

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