4
1. Introduzione
L'ictus cerebrale (o stroke) è la causa più frequente di disabilità in persone adulte e la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Due terzi dei casi si verificano sopra i 65 anni, ma possono essere colpite anche persone molto giovani.
I sintomi sono dovuti alla perdita transitoria o permanente di determinate funzioni cerebrali e dipendono dalla localizzazione del danno anatomico all'interno del sistema nervoso centrale, causato da una riduzione del flusso sanguigno (ischemia, infarto, 90% dei casi) o dalla rottura di un vaso sanguigno (emorragia, 10% dei casi).
Il termine TIA ('transient ischemic attack') individuava nella vecchia definizione un'ischemia transitoria i cui sintomi si risolvono entro 24 ore (ma solitamente nell’arco di 1 ora). In base all’evidenza fornita dalle moderne tecniche di neuroimmaging è stata proposta una nuova definizione di TIA (AHA, Stroke 2009;
40:2276-2293): “episodio di disfunzione neurologica causato da ischemia focale dell’encefalo, midollo spinale o della retina senza infarto acuto”.
Il TIA rappresenta spesso la prima manifestazione di un'ischemia più seria con sintomi non reversibili.
Con l’espressione “disturbo neurologico focale” intendiamo indicare i pazienti che si presentano al Triage del Pronto Soccorso con una sindrome clinica possibilmente imputabile ad uno stroke;
pertanto rientreranno in questi dicitura tutti i pazienti che
accedono al Pronto Soccorso per emiparesi, emianestesia, cecità
5