• Non ci sono risultati.

[segue]

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "[segue]"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

68 FEBBRAIO 2012

cerca e sperimentazione Ri

TUTELA AMBIENTALE

MARIANGELA SOLDANO,

SERGIO PICCININI CRPA spa, Reggio Emilia

T

utte le fasi che caratterizzano le attività agri- cole e la produzione zootecnica - la stabu- lazione, il trattamento, lo stoccaggio e lo spandimento agronomico degli effl uenti - comportano un impatto ambientale che, partico- larmente nelle zone ad alta densità di allevamenti, determina un deterioramento qualitativo dell’aria (dovuto alle emissioni di ammoniaca, protossido di azoto e metano), dell’acqua (per la produzione di nitrati e fosfati) e del suolo (fosfati e metalli pe- santi). Inoltre, la possibile emissione di odori mo- lesti è spesso motivo di proteste pubbliche.

L’applicazione della “Direttiva nitrati” (91/676/Cee, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamen- to provocato dai nitrati da fonti agricole) ha spinto le aziende zootecniche ad adottare soluzioni per la ge-

stione degli effl uenti e la riduzione delle eccedenze di azoto. Di conseguenza, negli ultimi anni si è assistito a un notevole aumento di soluzioni impiantistiche per il trattamento degli effl uenti zootecnici.

In Italia le regioni del bacino padano-veneto sono maggiormente coinvolte in queste realtà, in par- ticolare per l’inquinamento diff uso da nitrati con eff etti specifi ci nelle aree più sensibili.

In Emilia-Romagna, le “Zone vulnerabili ai nitra- ti” (ZVN) rappresentano il 56,9% (6.020 km2) dell’area di pianura. Questa situazione è dovuta sia alle caratteristiche idro-geologiche del territorio, sia all’attuale carico di azoto che causa un rischio di con- taminazione da nitrati nelle acque sotterranee e di eutrofi zzazione dei corsi d’acqua superfi ciali.

Indubbiamente, la designazione delle aree ZVN ha creato condizioni di mercato irregolari. Infatti i costi di gestione degli effl uenti zootecnici sono signifi cativamente più alti nelle zone vulnerabili rispetto alle zone ordinarie; considerando poi che in Italia la fl uttuazione dei prezzi della carne suina è elevata, i costi di gestione degli effl uenti contri- buiscono a determinare situazioni di scarsa o nulla redditività aziendale.

Diventano quindi necessari, per gestire il surplus di azoto, trattamenti a basso costo.

Lo scopo e le tappe

Manev, acronimo di “Evaluation of manure mana- gement and treatment technology for environmental protection and sustainable livestock farming in Eu- rope” (Valutazione delle tecniche di gestione e di trattamento degli effl uenti zootecnici per la prote- zione ambientale e per lo sviluppo di una zootec- nica sostenibile in Europa), è un progetto avviato nel 2011, fi nanziato nell’ambito del programma Life+ dalla Comunità europea e cofi nanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Il suo scopo è miglio- rare la protezione dell’ambiente e la qualità e la sostenibilità degli allevamenti zootecnici, promuo- vendo l’uso di tecnologie avanzate di gestione e

Ue e Regione finanziano

l’allevamento sostenibile

Il progetto Manev, a scala europea, inserito nel programma comunitario Life+, promuove l’uso di tecnologie avanzate di gestione e trattamento degli effluenti zootecnici.

Figura 1:

schema generale del progetto Manev

(2)

69

FEBBRAIO 2012

TAB. 1 - TECNICHE DITRATTAMENTO EGESTIONE DEGLIEFFLUENTI ZOOTECNICI CHEVERRANNO VALUTATE NELLAMBITO DELPROGETTO DAIVARIPARTNER. PARTNER SCHEMA DI GESTIONE TRATTAMENTO/GESTIONE SUBSTRATI

Sodemasa (Spagna)

Scala reale consortile AD + BT (N/DN) Liquame suino

Scala reale consortile AD + BT (N/DN) Liquame suino

Università di Aahrus (Danimarca)

Impianto a scala reale Separazione (flocculazione) + strippaggio + AD Liquame suino Impianto pilota

(scala aziendale) Reattore AF Liquame suino

Università di

Milano (Italia) Scala reale consortile AD + BT (SBR) Effluenti (suino, bovino, avicolo)

CRPA (Italia)

Impianto pilota

(scala aziendale) AD + Processo Sharon Liquame suino

Impianto centralizzato AD + BT (N/DN) (effluente liquido nelle fogne pubbliche)

Liquame suino e bovino, scarti agroindustriali (categoria 3) Scala aziendale AD + Separazione (centrifuga verticale) Liquame suino

Scala aziendale AD + Strippaggio dell'ammoniaca Liquame suino

GIRO (Spagna) Scala aziendale AD + Compostaggio Liquame bovino co-substrato

frazione vegetale ITACyL (Spagna) Scala aziendale Separazione (flocculazione + coagulazione) +

BT (N/DN) Liquame suino

CSIC (Spagna) Scala aziendale Compostaggio Liquame suino

Warmia - Masuria

(Polonia) Scala reale Uso diretto del refluo come

fertilizzante organico Liquame suino

AD: Digestione anaerobica; BT: Trattamento biologico; N/DN: nitrificazione/denitrificazione; AF: Filtro anaerobico;

SBR: Sequencing Batch Reactor.

(3)

70 FEBBRAIO 2012

trattamento degli effl uenti zootecnici, in partico- lare la digestione anaerobica.

Il progetto prevede di raggiungere questo obietti- vo tramite lo sviluppo di un innovativo sistema di supporto alle decisioni basato su criteri unifi cati per la valutazione di diverse tecnologie di tratta- mento e gestione degli effl uenti zootecnici in im- pianti in scala reale, considerando, tutti i fattori che possono infl uenzare il processo (ambientali, energetici, economici, normativi e sociali) (fi gura 1 a pag. 68).

È prevista la valutazione di 13 diff erenti tecnologie di trattamento e sistemi di gestione degli effl uenti zootecnici, localizzati in otto zone con eccedenze azotate di Spagna, Italia, Danimarca e Polonia, per dimostrare il loro contributo alla riduzione delle emissioni dei gas ad eff etto serra (GHG).

Ogni partner partecipa con attività di monitorag- gio e di valutazione di impianti di trattamento e di diff erenti schemi di gestione degli effl uenti zo- otecnici (tabella 1 a pag. 69), seguendo il proto- collo comune che unifi ca i criteri e tutti i tipi di indicatori. I risultati delle varie valutazioni in scala reale riguarderanno le emissioni dei gas a eff etto serra, l’eutrofi zzazione, l’acidifi cazione, il bilancio energetico, la fattibilità economica, gli aspetti nor- mativi e la compatibilità sociale.

Il ruolo del Centro ricerche produzioni animali

Coordinatore del progetto è Sodemasa, un Cen- tro di ricerche ambientali di Saragozza, in Spagna, che ha il compito di monitorare su scala reale due impianti di trattamento biologico di nitri-deni- trifi cazione e di digestione anaerobica, di cui uno ubicato a Peñarroya de Testavins, in Aragona.

L’impianto tratta liquame suino proveniente dalle aziende limitrofe e ha una capacità di 120.000 m3 all’anno. L’impianto di biogas è costituito da due reattori da 3.000 m3 ciascuno e un cogeneratore per la produzione di energia elettrica e termica con potenza elettrica pari a 500 kWe.

In tabella 2 sono riportati i vari partner del progetto.

Il Crpa partecipa con attività fi nalizzate al monitorag- gio e alla valutazione di quattro tecnologie:

1) sistemi per la dissipazione dell’azoto contenuto nei liquami con particolare attenzione al tipo di emissione in atmosfera;

2) sistemi di concentrazione dell’azoto e del fosfo- ro contenuti nei liquami per la loro valorizzazione ai fi ni fertilizzanti;

3) digestione anaerobica + separazione solido/liquido;

4) digestione anaerobica + strippaggio dell’am- moniaca.

cerca e sperimentazione Ri

TUTELA AMBIENTALE

PARTNER SEDE DESCRIZIONE

SODEMASA (Coordinatore) SPAGNA

(Saragozza -Aragona)

Azienda pubblica per la gestione dell’ambiente della Regione Aragona

REGIONE

WARMIA - MASURIA

POLONIA (Warmia - Masuria)

Regione con importante produzione di suini

UNIVERSITÀ DI AARHUS

DANIMARCA

(Aarhus – Jutland centrale) Facoltà di Scienze agrarie

UNIVERSITÀ DI MILANO

ITALIA

(Milano - Lombardia)

Dipartimento di Ingegneria Agraria (DIA)

CRPA

(Centro ricerche produzioni animali)

ITALIA

(Reggio Emilia-Emilia Romagna)

Centro di ricerca nel settore agrozootecnico - Settore Ambiente

GIRO

(Centre Tecnològic)

SPAGNA (Mollet de Vallès- Catalogna)

Centro tecnologico per la gestione dei residui organici

ITACyL

SPAGNA

(Valladolid – Castiglia e Leòn)

Istituto Pubblico di ricerca del dipartimento di Agricoltura della Regione di Castiglia e Leòn CEBAS - CSIC (Consejo

superior de investigaciones cientificas)

SPAGNA (Murcia)

Il Centro di Scienze del suolo e biologia applicata (CEBAS) è uno degli istituti dell’Agenzia di Stato per il Consiglio nazionale delle ricerche

TAB. 2 - I PARTNERDEL PROGETTO MANEV.

Riferimenti

Documenti correlati

Vitale, Analisi e valutazione del comportamento dell’assorbitore di energia nei sistemi di arresto caduta con differenti masse di prova, Report della ricerca, La problematica del

Mais granella Frumento granella Cover crop Orzo. oggi

Il progetto EMILIA BLU, “Agricoltura Blu per i sistemi zoo- tecnici emiliani”, è un progetto finanziato dall'Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna (LR n. 28/98,

• le basi azotate (di natura idrofobica) sono disposte verso l’interno della doppia catena e formano legami idrogeno trasversali (doppio legame tra adenina e timi- na; triplo

Tra gli strumenti minimamente invasivi a lettura retro- spettiva, quelli di maggiore affidabilità e successo sono il continuous glucose monitoring system (CGMS®) e il GlucoDay®;

La tipologia di impianto (fl usso superfi ale, fl usso sotto su- perfi ciale orizzontale o fl usso sotto superfi ciale verticali), il tipo di acqua refl ua trattata e di

Questo policy brief riassume le principali raccomandazioni scaturite da quattro studi di valutazione condotti in altrettanti Stati membri europei nell’ambito del progetto

In particolare, si fa riferimento, in primo luogo, al problema della deforestazione praticata per creare i pascoli destinati a bovini e bufalini e, in secondo