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cerca e sperimentazione Ri
TUTELA AMBIENTALE
MARIANGELA SOLDANO,
SERGIO PICCININI CRPA spa, Reggio Emilia
T
utte le fasi che caratterizzano le attività agri- cole e la produzione zootecnica - la stabu- lazione, il trattamento, lo stoccaggio e lo spandimento agronomico degli effl uenti - comportano un impatto ambientale che, partico- larmente nelle zone ad alta densità di allevamenti, determina un deterioramento qualitativo dell’aria (dovuto alle emissioni di ammoniaca, protossido di azoto e metano), dell’acqua (per la produzione di nitrati e fosfati) e del suolo (fosfati e metalli pe- santi). Inoltre, la possibile emissione di odori mo- lesti è spesso motivo di proteste pubbliche.L’applicazione della “Direttiva nitrati” (91/676/Cee, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamen- to provocato dai nitrati da fonti agricole) ha spinto le aziende zootecniche ad adottare soluzioni per la ge-
stione degli effl uenti e la riduzione delle eccedenze di azoto. Di conseguenza, negli ultimi anni si è assistito a un notevole aumento di soluzioni impiantistiche per il trattamento degli effl uenti zootecnici.
In Italia le regioni del bacino padano-veneto sono maggiormente coinvolte in queste realtà, in par- ticolare per l’inquinamento diff uso da nitrati con eff etti specifi ci nelle aree più sensibili.
In Emilia-Romagna, le “Zone vulnerabili ai nitra- ti” (ZVN) rappresentano il 56,9% (6.020 km2) dell’area di pianura. Questa situazione è dovuta sia alle caratteristiche idro-geologiche del territorio, sia all’attuale carico di azoto che causa un rischio di con- taminazione da nitrati nelle acque sotterranee e di eutrofi zzazione dei corsi d’acqua superfi ciali.
Indubbiamente, la designazione delle aree ZVN ha creato condizioni di mercato irregolari. Infatti i costi di gestione degli effl uenti zootecnici sono signifi cativamente più alti nelle zone vulnerabili rispetto alle zone ordinarie; considerando poi che in Italia la fl uttuazione dei prezzi della carne suina è elevata, i costi di gestione degli effl uenti contri- buiscono a determinare situazioni di scarsa o nulla redditività aziendale.
Diventano quindi necessari, per gestire il surplus di azoto, trattamenti a basso costo.
Lo scopo e le tappe
Manev, acronimo di “Evaluation of manure mana- gement and treatment technology for environmental protection and sustainable livestock farming in Eu- rope” (Valutazione delle tecniche di gestione e di trattamento degli effl uenti zootecnici per la prote- zione ambientale e per lo sviluppo di una zootec- nica sostenibile in Europa), è un progetto avviato nel 2011, fi nanziato nell’ambito del programma Life+ dalla Comunità europea e cofi nanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Il suo scopo è miglio- rare la protezione dell’ambiente e la qualità e la sostenibilità degli allevamenti zootecnici, promuo- vendo l’uso di tecnologie avanzate di gestione e
Ue e Regione finanziano
l’allevamento sostenibile
Il progetto Manev, a scala europea, inserito nel programma comunitario Life+, promuove l’uso di tecnologie avanzate di gestione e trattamento degli effluenti zootecnici.
Figura 1:
schema generale del progetto Manev
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TAB. 1 - TECNICHE DITRATTAMENTO EGESTIONE DEGLIEFFLUENTI ZOOTECNICI CHEVERRANNO VALUTATE NELL’AMBITO DELPROGETTO DAIVARIPARTNER. PARTNER SCHEMA DI GESTIONE TRATTAMENTO/GESTIONE SUBSTRATI
Sodemasa (Spagna)
Scala reale consortile AD + BT (N/DN) Liquame suino
Scala reale consortile AD + BT (N/DN) Liquame suino
Università di Aahrus (Danimarca)
Impianto a scala reale Separazione (flocculazione) + strippaggio + AD Liquame suino Impianto pilota
(scala aziendale) Reattore AF Liquame suino
Università di
Milano (Italia) Scala reale consortile AD + BT (SBR) Effluenti (suino, bovino, avicolo)
CRPA (Italia)
Impianto pilota
(scala aziendale) AD + Processo Sharon Liquame suino
Impianto centralizzato AD + BT (N/DN) (effluente liquido nelle fogne pubbliche)
Liquame suino e bovino, scarti agroindustriali (categoria 3) Scala aziendale AD + Separazione (centrifuga verticale) Liquame suino
Scala aziendale AD + Strippaggio dell'ammoniaca Liquame suino
GIRO (Spagna) Scala aziendale AD + Compostaggio Liquame bovino co-substrato
frazione vegetale ITACyL (Spagna) Scala aziendale Separazione (flocculazione + coagulazione) +
BT (N/DN) Liquame suino
CSIC (Spagna) Scala aziendale Compostaggio Liquame suino
Warmia - Masuria
(Polonia) Scala reale Uso diretto del refluo come
fertilizzante organico Liquame suino
AD: Digestione anaerobica; BT: Trattamento biologico; N/DN: nitrificazione/denitrificazione; AF: Filtro anaerobico;
SBR: Sequencing Batch Reactor.
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trattamento degli effl uenti zootecnici, in partico- lare la digestione anaerobica.
Il progetto prevede di raggiungere questo obietti- vo tramite lo sviluppo di un innovativo sistema di supporto alle decisioni basato su criteri unifi cati per la valutazione di diverse tecnologie di tratta- mento e gestione degli effl uenti zootecnici in im- pianti in scala reale, considerando, tutti i fattori che possono infl uenzare il processo (ambientali, energetici, economici, normativi e sociali) (fi gura 1 a pag. 68).
È prevista la valutazione di 13 diff erenti tecnologie di trattamento e sistemi di gestione degli effl uenti zootecnici, localizzati in otto zone con eccedenze azotate di Spagna, Italia, Danimarca e Polonia, per dimostrare il loro contributo alla riduzione delle emissioni dei gas ad eff etto serra (GHG).
Ogni partner partecipa con attività di monitorag- gio e di valutazione di impianti di trattamento e di diff erenti schemi di gestione degli effl uenti zo- otecnici (tabella 1 a pag. 69), seguendo il proto- collo comune che unifi ca i criteri e tutti i tipi di indicatori. I risultati delle varie valutazioni in scala reale riguarderanno le emissioni dei gas a eff etto serra, l’eutrofi zzazione, l’acidifi cazione, il bilancio energetico, la fattibilità economica, gli aspetti nor- mativi e la compatibilità sociale.
Il ruolo del Centro ricerche produzioni animali
Coordinatore del progetto è Sodemasa, un Cen- tro di ricerche ambientali di Saragozza, in Spagna, che ha il compito di monitorare su scala reale due impianti di trattamento biologico di nitri-deni- trifi cazione e di digestione anaerobica, di cui uno ubicato a Peñarroya de Testavins, in Aragona.
L’impianto tratta liquame suino proveniente dalle aziende limitrofe e ha una capacità di 120.000 m3 all’anno. L’impianto di biogas è costituito da due reattori da 3.000 m3 ciascuno e un cogeneratore per la produzione di energia elettrica e termica con potenza elettrica pari a 500 kWe.
In tabella 2 sono riportati i vari partner del progetto.
Il Crpa partecipa con attività fi nalizzate al monitorag- gio e alla valutazione di quattro tecnologie:
1) sistemi per la dissipazione dell’azoto contenuto nei liquami con particolare attenzione al tipo di emissione in atmosfera;
2) sistemi di concentrazione dell’azoto e del fosfo- ro contenuti nei liquami per la loro valorizzazione ai fi ni fertilizzanti;
3) digestione anaerobica + separazione solido/liquido;
4) digestione anaerobica + strippaggio dell’am- moniaca.
cerca e sperimentazione Ri
TUTELA AMBIENTALE
PARTNER SEDE DESCRIZIONE
SODEMASA (Coordinatore) SPAGNA
(Saragozza -Aragona)
Azienda pubblica per la gestione dell’ambiente della Regione Aragona
REGIONE
WARMIA - MASURIA
POLONIA (Warmia - Masuria)
Regione con importante produzione di suini
UNIVERSITÀ DI AARHUS
DANIMARCA
(Aarhus – Jutland centrale) Facoltà di Scienze agrarie
UNIVERSITÀ DI MILANO
ITALIA
(Milano - Lombardia)
Dipartimento di Ingegneria Agraria (DIA)
CRPA
(Centro ricerche produzioni animali)
ITALIA
(Reggio Emilia-Emilia Romagna)
Centro di ricerca nel settore agrozootecnico - Settore Ambiente
GIRO
(Centre Tecnològic)
SPAGNA (Mollet de Vallès- Catalogna)
Centro tecnologico per la gestione dei residui organici
ITACyL
SPAGNA
(Valladolid – Castiglia e Leòn)
Istituto Pubblico di ricerca del dipartimento di Agricoltura della Regione di Castiglia e Leòn CEBAS - CSIC (Consejo
superior de investigaciones cientificas)
SPAGNA (Murcia)
Il Centro di Scienze del suolo e biologia applicata (CEBAS) è uno degli istituti dell’Agenzia di Stato per il Consiglio nazionale delle ricerche
TAB. 2 - I PARTNERDEL PROGETTO MANEV.