DIDATTICA A DISTANZA
LA NOTA SCONTENTA
Un mattino, nel bosco, il sole era caldo e c’era un silenzio che faceva pensare all’arrivo di novità. Nel primo
pomeriggio ci sarebbe stato un concerto di uccellini.
Gufo GI, il direttore d’orchestra, avrebbe accompagnato il loro canto dolcemente con la sua bacchetta.
Gli uccellini riposavano tranquillamente e ogni tanto svolazzavano a bere nel laghetto sotto il bosco.
Le note musicali dondolavano sui piccoli rami e si
rinfrescavano muovendo le foglioline ancora tenere di inizio primavera.
La bacchetta del Gufo GI era infilata per metà in un grosso tronco e ripassava mentalmente la melodia musicale.
Sì, sarebbe stato veramente un bel concerto!
Ma……c’è sempre un ma in ogni storia…..una nota non era soddisfatta del suo lavoro.
La nota RE era scontenta; non riusciva ad accettare che nella scala delle note lei veniva dopo la DO, si sentiva
offesa. “ La RE è RE” si diceva “Perché mai doveva passare dopo il DO. Lei si riteneva una nota importante, più
importante del DO:
Detto fatto, saltò giù dal piccolo ramo e andò a parlare con la bacchetta di Gufo GI: lui sapeva sempre cosa doveva fare e come doveva comportarsi, quindi le avrebbe chiesto aiuto.
“Ciao bacchetta!” disse la nota RE “ C’è un problema che dobbiamo risolvere riguardo al concerto di questo
pomeriggio”.
“Ah, sì. C’è un problema?” rispose la bacchetta. “Pensavo fosse tutto a posto! Abbiamo provato tanto!”.
“E’ proprio questo il punto; abbiamo provato, ma non sono d’accordo sul mio ruolo come seconda nota” si lamentò la nota RE.
“Ma cosa vuol dire? La scala delle note è sempre stata questa e non si può cambiare a tuo piacere!” disse la bacchetta riflettendo sul tipo di problema che stava
sorgendo per colpa di una nota. A quanto pareva la nota RE voleva fare la parte della protagonista.
“Sai, ehm,…” disse la bacchetta “Quello delle note è un lavoro di gruppo! Tutte insieme formate una scala
melodiosa su cui è stata creata la musica! Non si può cambiare qualcosa soltanto per un tuo capriccio! IL DO è l’apertura, ma tutte siete importanti! Non deve mancarne nessuna per suonare! Se una di voi dovesse assentarsi, non
si capirebbe più nessuna opera, nessuna melodia, nessuna sinfonia! Sarebbe il caos totale!”:
“Ebbene!” rispose la RE “E caos sia!!!” e si allontanò saltellando.
Alla bacchetta parve che il bosco le crollasse addosso in un istante; non poteva fare questo a Gufo GI; non poteva
neanche raccontargli cosa stava succendo! Doveva trovare una soluzione a quel dramma che si stava svolgendo
all’insaputa delle note e del direttore d’orchestra.
Che fare?
L’unica cosa era parlare con gli uccellini: loro erano un coro molto affiatato e forse avrebbero trovato un modo per
risolvere o per far capire alla nota RE che ogni nota era indispensabile, anche lei.
La bacchetta corse dagli uccellini, li chiamò a raccolta e spiegò loro perché la RE era scontenta e cosa voleva fare.
Gli uccellini risposero tutti in coro con un “Oooohhhh!”
colmo di terrore. Era tutto pronto, ormai da giorni! Cosa avrebbero potuto fare?
Nessuno era pronto a risolvere questo problema. Sarebbe dunque mancata una nota, per la prima volta nella storia della musica! Che cosa orrenda!! Era come leggere senza parole.
Bene bimbi! Ci fermiamo qui con il racconto.
Leggeremo la parte finale in un altro momento.
Ora potete animare voi la storia.
Provate a disegnare il bosco….. con gli alberi pieni di foglioline piccole…. le note appese ai rami……….e i personaggi che si incontrano per parlare.
I grandi potrebbero ricostruire la storia in due o più
momenti diversi: ad esempio il bosco con le note musicali, la nota RE che parla con la bacchetta, la bacchetta che parla con gli uccellini.
Potete raccontare la storia ai vostri fratellini o alle vostre sorelline, o a mamma e papà come facevate a scuola con i vostri compagni! Come in un teatrino.