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Integrazione: Valutazione previsionale di impatto acustico (4337 KB)

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(1)

Sistema di gestione per la qualità certificato da DNV UNI EN ISO 9001:2008

CERT-12313-2003-AQ-MIL-SINCERT

Sistema di gestione ambientale certificato da DNV UNI EN ISO 14001:2004

CERT-98617-2011-AE-ITA-ACCREDIA

Progettazione ed erogazione di servizi di ricerca, analisi, pianificazione e consulenza nel campo dell’ambiente e del territorio

AZIENDA AGRICOLA MAGGIOLO

ALLEVAMENTO DI POLLI DA CARNE NEL COMUNE DI

CASTELFRANCO VENETO (TV)

Valutazione previsionale di impatto acustico Relazione

Settembre 2015

(2)

PAGINA 2 / 47 Settembre 2015

Società proponente

Az. Agricola Maggiolo

Via Bella Venezia 147, Castelfranco

Società responsabile per la valutazione previsionale di impatto acustico

AMBIENTE ITALIA S.R.L.

Via Carlo Poerio 39 - 20129 Milano tel +39.02.27744.1 / fax +39.02.27744.222 www.ambienteitalia.it

Posta elettronica certificata:

ambienteitaliasrl@pec.ambienteitalia.it

La valutazione previsionale dell'impatto acustico, inclusa la campagna di monitoraggio acustico, è stata eseguita:

Ing. Teresa Freixo Santos

Tecnico competente nel campo dell’acustica ambientale riconosciuto con DGR Lombardia

n. 12714 del 3 Dicembre 2010

Dott. Mario Zambrini

Tecnico competente in acustica ambientale riconosciuto con DGR Lombardia

n. 10602 del 23 giugno 2004

(3)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 3 / 47

INDICE

1 PREMESSA 4

1.1 Oggetto della valutazione previsionale di impatto ambientale 4

2 AZIENDA AGRICOLA 6

2.1 Caratteristiche dei capannoni di allevamento 8

2.2 Sistema di ventilazione 10

3 ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO – DESCRIZIONE DELLE FASI DI ALLEVAMENTO NELLA SITUAZIONE ATTUALE E NELLO SCENARIO DI

PROGETTO 12

4 ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO NELLA SITUAZIONE ATTUALE 12

5 ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO NELLO SCENARIO DI PROGETTO 13

5.1 Motivazione dell’intervento di ampliamento 13

5.2 Dimensionamento dell’allevamento in caso di ampliamento 13

6 FLUSSI DI TRAFFICO INDOTTI DALL’ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO 14

6.1 Assi viari interessati dal traffico indotto 14

6.2 Stima del traffico indotto dall’attività di allevamento 16

7 STIMA DELL’IMPATTO ACUSTICO – MODELLO DI SIMULAZIONE 23

8 CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE 24

8.1 Riferimenti generali 24

8.2 Classificazione acustica dell’area d’interesse ed individuazione dei potenziali

recettori acustici 26

9 CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE LEGATE ALL’ATTIVITÀ

DI ALLEVAMENTO 28

9.1 Sorgenti fisse e sorgenti mobili 28

10 LIVELLI AMBIENTALI ANTE OPERAM 32

10.1 Indagine fonometrica 32

10.2 Livelli ambientali rilevati 33

11 LIVELLI AMBIENTALI NELLA SITUAZIONE ATTUALE E NELLO SCENARIO

DI PROGETTO 41

12 ALLEGATO CARTOGRAFICO 47

(4)

PAGINA 4 / 47 Settembre 2015

1 PREMESSA

1.1 Oggetto della valutazione previsionale di impatto ambientale

L’Azienda Agricola Maggiolo è localizzata in Via Bella Venezia 147, Castelfranco Veneto in Provincia di Treviso. Nell’azienda agricola si svolge l’attività di allevamento di polli a terra fino ad un massimo di 39.500 polli per ciclo. L’azienda intende sfruttare la potenzialità massima pari a 110.000 capi per ciclo.

Per tanto l’azienda intende avviare le seguenti procedure:

 Valutazione di impatto ambientale ai sensi del D. Lgs 152/2006 smi “Norme in materia ambientale”, in quanto ricadente al punto ac) dell’Allegato III “Impianti per l'allevamento intensivo di pollame o di suini con più di 85.000 posti per polli da ingrasso, 60.000 posti per galline”.

 Valutazione di incidenza ai sensi del DPR 357/97 Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” in quanto rientrare all’interno della area Natura 2000 ZPS IT3240026 “Prai di Castello di Godego”.

 Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ai sensi del D. Lgs 152/2006 smi, in quanto ricadente al punto 6.6. a) dell’Allegato I “Impianti per l'allevamento intensivo (…) con più di 40.000 posti pollame”.

La presente relazione costituisce quindi la valutazione previsionale di impatto ambientale funzionale allo espletamento della procedura di Valutazione di impatto ambientale e di Autorizzazione Integrata Ambientale di competenza della Provincia di Treviso.

(5)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 5 / 47

ELEMENTI PROGETTUALI

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PAGINA 6 / 47 Settembre 2015

2 AZIENDA AGRICOLA

L’Azienda Agricola Maggiolo è localizzata in Via Bella Venezia 147, Comune di Castelfranco, Provincia di Treviso. Nell’azienda agricola si svolge l’attività di allevamento di polli a terra potendo quindi i capi muoversi liberamente all’interno del capannone.

L’azienda è costituita dai seguenti fabbricati1:

N. 1 fabbricato ad uso civile (abitazione) del proprietario dell’azienda agricola nonché gestore dell’allevamento;

N. 5 capannoni adibiti all’allevamento dei polli;

N. 1 fabbricato adibito a magazzino;

N. 1 tettoia coperta adibita a magazzino.

L’area sulla quale insiste l’azienda occupa una superficie di circa 25.000 m2 di cui: circa 6.200 m2 coperti; 3.900 m2 scoperti pavimentati e i rimanenti scoperti non pavimentati.

Fabbricati – capannoni di allevamento

Larghezza, m Lunghezza, m

Superficie Utile di allevamento,

m2

Superficie dell’anticamera,

m2

Superficie totale, m2

Capannone 1 9 102 918 13,5 932

Capannone 2 9 121 1.089 22,5 1.112

Capannone 3 9 128 1.152 18 1.170

Capannone 4 9 128 1.152 18 1.170

Capannone 5 10 117 1.170 30 1.200

totale 5.481 102 5.583

1 Si rimanda alla Tavola “Inquadramento territoriale – foto aerea” inserita nell’Allegato Cartografico.

(7)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 7 / 47

Azienda Agricola Maggiolo – Capannoni e silos per stoccaggio mangime

Azienda Agricola Maggiolo – Magazzino segatura per lettiera

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PAGINA 8 / 47 Settembre 2015

2.1 Caratteristiche dei capannoni di allevamento

L’allevamento è costituito da 5 capannoni per l’allevamento con caratteristiche costruttive pressoché identiche. I capannoni sono dotati di adeguato isolamento della copertura che permette di ottimizzare i consumi di energia termica ed elettrica.

I capannoni sono dotati di anticamera, in cui sono presenti gli impianti e i quadri di controllo.

Il sistema di alimentazione automatica. Le mangiatoie sono regolarmente disposte nello spazio a disposizione degli animali che si alimentano direttamente. Installate su strutture mobili in senso verticale, percorrenti l’intera area dei capannoni, sono dotate di dispostivi che consentono di dosare il mangime in uscita sul vassoio della mangiatoia, in relazione alle necessità di allevamento.

Il sistema di abbeveraggio automatico è di tipo a gocce (nipples).

Lo spazio utile calpestabile di allevamento (escludendo la superficie di anticamera) risulta pari a 5.481 m2. Per la lettiera viene utilizzato truciolo collocata su tutta la superficie utile di allevamento.

Il raffrescamento è garantito dal sistema di pannelli cooling inseriti intestata a ciascuno dei capannoni: il pannello è in fibra dotata di canali attraverso cui scorre l’acqua, l’aria passa attraverso e si raffredda consumando in evaporazione una parte dell’acqua in circolo, la parte restante vien raccolta in cisterne interrate e riutilizzata.

La ventilazione dei capannoni è garantita mediante l’azionamento di ventilatori assiali a parete collocati nel lato ovest di ciascun capannone.

Caratteristiche strutturali capannoni Capanno

ne

Superficie Utile di allevamen

to, m2

Superficie dell’antica

mera, m2

Superfici e totale,

m2

Materiale costruttivo Isolamento coperture

1 918 13,5 932 Struttura metallica e telo PVC doppio pannella lana di vetro da 4 cm ( 8 cm)

2 1.089 22,5 1.112 Struttura metallica e telo PVC doppio pannella lana di vetro da 4 cm ( 8 cm)

3 1.152 18 1.170 Struttura metallica e telo PVC doppio pannella lana di vetro da 4 cm ( 8 cm)

4 1.152 18 1.170 Struttura metallica e telo PVC doppio pannella lana di vetro da 4 cm ( 8 cm)

5 1.170 30 1.200 Struttura metallica e telo PVC doppio pannella lana di vetro da 4 cm ( 8 cm)

Totale 5.481 102 5.583

(9)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 9 / 47

Azienda Agricola Maggiolo – interno di un capannone

Azienda Agricola Maggiolo – piazzale anteriore (lato est)

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PAGINA 10 / 47 Settembre 2015 Azienda Agricola Maggiolo – piazzale posteriore e recinzione (lato ovest)

Azienda Agricola Maggiolo – recinzione (lato ovest)

2.2 Sistema di ventilazione

La ventilazione dei capannoni è di tipo artificiale e viene effettuata mediante ventilatori assiali a parete collocati nel lato ovest di ciascun capannone.

Ventilazione dei capannoni

Capannone Modello EM50 Modello ED36HE

Portata 30.000 13.140 m3/h

1 4 2

2 8 -

3 8 -

4 8 -

5 6 -

(11)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 11 / 47

Azienda Agricola Maggiolo – sistema di ventilazione e ventole di areazione

Fonte: Munters, specifiche tecniche dei modelli: EM/EMS – EDHE/EDSHE-EC air extraction / circulation fan – Declaration of conformity (2013)

(12)

PAGINA 12 / 47 Settembre 2015

3 ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO – DESCRIZIONE DELLE FASI DI ALLEVAMENTO NELLA SITUAZIONE ATTUALE E NELLO SCENARIO DI PROGETTO

Al fine di un inquadramento dettagliato del processo produttivo attuale e in caso di ampliamento del numero di polli allevati, si riporta di seguito una descrizione per fasi.

 Accasamento: i pulcini arrivano, su mezzi adeguati al trasporto, in contenitori che vengono svuotati direttamente all’interno di ciascun capannone. L’incubatoio da cui provengono i pulcini di norma è ubicato nel Comune di San Pietro in Gù a circa 25 km circa di distanza dall’azienda agricola Maggiolo. Dopo avere sistemato gli animali, le casse sono accatastate sul mezzo e spedite all’incubatoio senza che vengano lavate.

 Allevamento: Le tipologie di capi richiesti dal soccidante dipendono dal mercato e dalla stagione; a conclusione di un ciclo, il soccidante pianifica l’accasamento successivo nel rispetto dei vincoli di densità imposti dalla normativa vigente. La maggior parte dei cicli sarà di tipo misto.

 Caricamento: a fine ciclo, i polli vengono caricati su apposite gabbie previamente pulite e disinfettate e quindi trasportati da trasportatori autorizzati fino al macello che venga effettuata alcuna sosta in altri allevamenti.

 Svuotamento dei capannoni e preparazione per un nuovo ciclo: pulizia e disinfezione dell’ambiente e di tutte le attrezzature presenti all’interno del ricovero, compresi i silos, i sistemi di distribuzione del mangime e dell’acqua e ventilatori, nonché la cella frigorifera.

 Gestione della pollina e della lettiera: consegna della pollina e lettiera ad una ditta specializzata.

 Vuoto sanitario: durante questo periodo, l’allevamento rimane completamente libero di capi di allevamento. Durante questo periodo l’azienda effettua le attività di manutenzione che consistono nella verifica della funzionalità: dei dispositivi per distribuzione di acqua e cibo e della centralina di controllo delle condizioni interna dei capannoni, punti di illuminazione e dei punti di illuminazione. L’esecuzione delle manutenzioni viene fatta nel rispetto dei tempi del vuoto sanitario.

4 ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO NELLA SITUAZIONE ATTUALE

L’azienda opera fino ad una capacità massima pari a 39.500 capi di peso variabile tra 1,8 e 3,6 kg/capo. Indicativamente il pollo leggero da leggero da 1,6/1,8 kg circa ha bisogno di circa 34/37 giorni di crescita, il pollo da 2,5/2,7 kg ha bisogno di circa a 45/47 giorni (utilizzato prevalentemente nel circuito dei supermercati) ed il pollo pesante da 3,5/3,7 kg ha bisogno di circa 55/60 giorni. Quindi un tipico ciclo misto ha una durata di circa 60 giorni complessivi con due momenti di sfoltimento: uno dopo circa 34/37 giorni quando i capi raggiungono un peso medio di 1,8 kg; un secondo dopo 45/47 giorni quando i capi rimanenti raggiungono un peso di 2,7 kg circa. I rimanenti capi verranno quindi caricati verso il macello al raggiungimento di circa 3,6 kg dopo 60 giorni circa.

Tra due cicli di allevamento, viene garantito il periodo di vuoto sanitario previsto dalle normative vigenti per un periodo di 21 giorni. L’azienda realizza quindi un totale massimo di 5 cicli ogni anno (di cui

(13)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 13 / 47

l’ultimo ricade parzialmente nell’anno successivo). Prima dell’inizio del vuoto sanitario viene asportata la lettiera, segue la pulizia e disinfezione dell’ambiente e di tutte le attrezzature presenti all’interno del ricovero, compresi i sistemi di distribuzione del mangime e dell’acqua. Questa pratica è prevista dal piano di profilassi sanitaria per evitare propagazione di agenti patogeni sul ciclo successivo.

Il ciclo produttivo consiste quindi nell’allevamento di polli da carne in 5 capannoni per una superficie utile di allevamento complessiva di 5.481 m2. L’azienda lavora in soccida con il gruppo Veronesi pertanto riceve dal soccidante pulcini, mangime, farmaci e disinfettanti e consegna i capi a fine ciclo.

5 ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO NELLO SCENARIO DI PROGETTO

5.1 Motivazione dell’intervento di ampliamento

L’allevamento era di proprietà del Sig Bonifacio Maggiolo, padre dell’attuale gestore; nel 2008, il figlio Cesare Maggiolo prende in affitto i capannoni e inizia la sua gestione, utilizzandone solo tre, in quanto gli altri due necessitavano di interventi di miglioramento. Dal 2014, Cesare Maggiolo diventa proprietario dell’allevamento e decide di procedere alla sistemazione dei due capannoni non utilizzati, per poter arrivare a sfruttare la potenzialità complessiva delle superfici: non sono state eseguite opere di edilizia, si è trattato prevalentemente di sistemazione degli impianti elettrici, con installazione delle centraline di controllo. A seguito della sistemazione è possibile utilizzare tutta al superficie utile di allevamento disponibile.

Considerata la superficie utile di allevamento disponibile, l’Azienda Agricola Maggiolo intende ampliare la propria capacità di allevamento di polli da carne fino ad una massimo pari a 110.000 capi per ciclo.

Si tratta quindi esclusivamente di un ampliamento del numero di capi allevato senza alcun ampliamento delle strutture o costruzione di nuove.

5.2 Dimensionamento dell’allevamento in caso di ampliamento

L’azienda intende quindi operare fino ad una consistenza massima di allevamento pari a 110.000 capi di peso variabile tra 1,8 e 3,6 kg/capo, ricorrendo allo stesso schema di allevamento già in pratica attualmente. Quindi realizzando cicli di allevamento di tipo misto di durata complessiva pari a circa 60 giorni complessivi con due momenti di sfoltimento: uno dopo circa 34/37 giorni quando i capi raggiungono un peso medio di 1,8 kg; un secondo dopo 45/47 giorni quando i capi rimanenti raggiungono un peso di 2,7 kg circa. I rimanenti capi verranno quindi caricati verso il macello al raggiungimento di circa 3,6 kg dopo 60 giorni circa.

Tra due cicli di allevamento, verrà allo stesso modo garantito il periodo di vuoto sanitario previsto dalle normative vigenti per un periodo di 21 giorni. L’azienda realizzerà un totale massimo di 5 cicli ogni anno (di cui l’ultimo potrà ricadere parzialmente nell’anno successivo). Prima dell’inizio del vuoto sanitario verrà sempre asportata la lettiera, seguendo la fase di pulizia e disinfezione dell’ambiente e di tutte le attrezzature presenti all’interno del ricovero, compresi i sistemi di distribuzione del mangime e dell’acqua.

(14)

PAGINA 14 / 47 Settembre 2015

6 FLUSSI DI TRAFFICO INDOTTI DALL’ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO

6.1 Assi viari interessati dal traffico indotto

I flussi di traffico indotto dall’attività di allevamento dell’azienda agricola Maggiolo è legato al trasporto dei capi da e per l’allevamento, all’approvvigionamento di materie prime (in particolare, mangime) ed al trasporto dalla pollina a fine ciclo.

I pulcini arrivano da San Pietro in Gù. Dallo stesso comune arriva il mangime dai mangimifici del gruppo Veronesi. I capi sono portati ai macelli di Vazzola e San Martino Buonalbergo. La pollina viene tutta consegnata ad una fungaia Agrifung localizzata a Trevignano.

La tabella che segue riporta le distanze tra l’azienda agricola e le realtà aziendali.

Distanze percorse dai mezzi

Consegna Distanza, km Tipologia di strade San Pietro in Gù Pulcini

Mangime

24,5 ca. Viabilità idonea al transito di veicoli pesanti

Vazzola Capi a fine ciclo 51,5 ca. Viabilità idonea al transito di veicoli pesanti San Martino

Buonalbergo

Capi a fine ciclo 87,9 ca. Viabilità idonea al transito di veicoli pesanti

Trevignano Pollina 16,7 ca. Viabilità idonea al transito di veicoli pesanti

Nelle immagine sotto riportate, viene indicata la viabilità interessata dai mezzi di trasporto e che verranno utilizzate per il trasporto dei capi a inizio e fine ciclo e delle materie.

Viabilità di accesso all’azienda agricola da/verso Vazzola (da Google map)

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Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 15 / 47

Viabilità di accesso all’azienda agricola da/verso San Pietro in Gù (da Google map)

Viabilità di accesso all’azienda agricola da/verso San Martino Buon Albergo (da Google map)

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PAGINA 16 / 47 Settembre 2015 Viabilità di accesso all’azienda agricola da/verso Trevignano (da Google map)

6.2 Stima del traffico indotto dall’attività di allevamento

Durante il periodo di carico (accasamento) dei capi, sono necessari, attualmente, 2 mezzi per ciclo quando nello scenario di progetto si prevedono circa 6 mezzi per ciclo.

Per il trasporto del mangime sono necessari, attualmente, circa 12 mezzi per ciclo (con autocisterne da 30 t) quando nello scenario di progetto si prevedono circa 30 mezzi per ciclo (sempre con autocisterne da 30 t).

Per il trasporto della pollina prodotta sono necessari, attualmente, circa 2 mezzi per ciclo (con mezzi da 30 t di cui il 70% di portata utile) quando nello scenario di progetto si prevedono circa 5 mezzi per ciclo (sempre da 30 t).

Durante il periodo di scarico dei capi, sono necessari, attualmente, considerando un tipico ciclo misto (come indicato nel quadro di riferimento progettuale): 2 mezzi per il primo sfoltimento (polli da 1,8 kg); 2 mezzi per il secondo sfoltimento (polli da 2,7 kg) e quindi 6 mezzi per l’ultimo lo scarico dei polli da 3,6 kg. Nello scenario di progetto, considerando sempre lo stesso tipico ciclo misto, saranno necessari: 5 mezzi per il primo sfoltimento (polli da 1,8 kg); 4 mezzi per il secondo sfoltimento (polli da 2,7 kg) e quindi 16 mezzi per l’ultimo lo scarico dei polli da 3,6 kg.

Contemporaneamente è possibile che il trasporto di mangime possa coincidere con il periodo si carico dei capi, essendo quindi possibile che il traffico indotto dall’attività di allevamenti sia pari ad un massimo giornaliero (svolto nel solo periodo diurno) di 3 mezzi pesanti nella situazione attuale e 5 mezzi pesanti nello scenario di progetto.

(17)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 17 / 47

Situazione attuale e scenario di progetto – trasporto di materie

Trasporto capi

situazione attuale

scenario di progetto

Mezzi di trasporto inizio ciclo n. capi 39.500 110.000

Mezzi di trasporto n. 2,0 6,0

Mezzi di trasporto fine ciclo al macello

situazione attuale

scenario di progetto

sfoltimento a 1,8 kg n. capi 11.131,8 31.000,0

Mortalità (cautelativamente assente) 0% 11.131,8 31.000,0

Peso vivo kg/capo 1,8 20,0 55,8

Numero di gabbie n. capi per gabbia 48 231,9 645,8

Mezzi di trasporto (160 gabbie / mezzi) n. 2,0 5,0

sfoltimento a 2,7 kg n. capi 7.181,8 20.000,0

Mortalità (cautelativamente assente) 0% 7.181,8 20.000,0

Peso vivo kg/capo 2,7 19,4 54,0

Numero di gabbie n. capi per gabbia 32 224,4 625,0

Mezzi di trasporto (160 gabbie / mezzi) n. 2,0 4,0

sfoltimento a 3,6 kg n. capi 21.186,4 59.000,0

Mortalità (cautelativamente assente) 0% 21.186,4 59.000,0

Peso vivo kg/capo 3,6 76,3 212,4

Numero di gabbie n. capi per gabbia 24 882,8 2.458,3

Mezzi di trasporto (160 gabbie / mezzi) n. 6,0 16,0

Mangime

situazione attuale

scenario di progetto

Fabbisogno di mangime t / ciclo 314,4 839,2

Mezzo di trasporto (autocisterne da 30 t) n. / ciclo 12,0 30,0

Pollina a fine ciclo

situazione attuale

scenario di progetto Produzione di pollina (dato medio considerata la

consistenza media al netto della mortalità) kg/capo 1,35 1,41

Produzione di pollina t / ciclo 32,0 89,2

Mezzo di trasporto (30 t di cui 70% portata utile) n. 2,0 5,0

situazione attuale

scenario di progetto

Mezzi di trasporto complessivi per ciclo n / ciclo 26,0 66,0

Flusso massimo contemporaneo n. / giorno

3,0 per rifornimento mangime fino ad una capacità dei silos pari a 85 t

5,0 per rifornimento mangime fino ad una capacità dei silos pari a 85 t contemporanea.

allo sfoltimento dei capi

(18)

PAGINA 18 / 47 Settembre 2015 Situazione attuale – tipico ciclo misto

numero di capi

Scorta di

Mangime Mezzi mangime

Mezzi polli inizio / fine

ciclo

Mezzi pollina Totale mezzi massimo / gg

85,0 3,0 3,0

1 19.750 84,4 1,0 1,0

2 39.500 83,3 1,0 1,0

3 39.500 82,2 -

4 39.500 81,1 -

5 39.500 79,9 -

6 39.500 78,8 -

7 39.500 77,7 -

8 39.500 76,6 -

9 39.500 75,4 -

10 39.500 74,3 -

11 39.500 71,2 -

12 39.500 68,2 -

13 39.500 65,1 -

14 39.500 62,0 -

15 39.500 58,9 -

16 39.500 55,9 -

17 39.500 52,8 -

18 39.500 49,7 -

19 39.500 46,6 -

20 39.500 43,6 -

21 39.500 40,5 -

22 39.500 32,6 -

23 39.500 24,7 -

24 39.500 16,8 -

25 39.500 8,9 -

26 39.500 1,0 -

27 39.500 78,1 3,0 3,0

28 39.500 70,2 -

29 39.500 62,3 -

30 39.500 54,4 -

31 39.500 46,5 -

32 39.500 38,6 -

33 39.500 30,7 -

34 39.500 22,8 -

35 39.500 14,9 -

36 28.368 9,2 2,0 2,0

37 28.368 3,5 -

38 28.368 82,9 3,0 3,0

39 28.368 77,2 -

(19)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 19 / 47

numero di capi

Scorta di

Mangime Mezzi mangime

Mezzi polli inizio / fine

ciclo

Mezzi pollina Totale mezzi massimo / gg

40 28.368 71,5 -

41 28.368 65,9 -

42 28.368 60,2 -

43 28.368 54,5 -

44 28.368 48,8 -

45 28.368 43,2 -

46 21.186 35,2 2,0 2,0

47 21.186 27,3 -

48 21.186 19,3 -

49 21.186 11,4 -

50 21.186 3,4 -

51 21.186 80,5 3,0 3,0

52 21.186 72,5 -

53 21.186 64,6 -

54 21.186 56,7 -

55 21.186 48,7 -

56 21.186 40,8 -

57 21.186 32,8 -

58 13.506 27,8 2,0 2,0

59 5.826 25,6 2,0 2,0

60 - 25,6 2,0 2,0

61 2,0

(20)

PAGINA 20 / 47 Settembre 2015 Scenario di progetto – tipico ciclo misto

numero di capi

Scorta di

Mangime Mezzi mangime

Mezzi polli inizio / fine

ciclo

Mezzi pollina Totale mezzi massimo / gg

85,0 3,0 3,0

1 18.333 84,5 1,0 1,0

2 36.667 83,4 1,0 1,0

3 55.000 81,9 1,0 1,0

4 73.333 79,8 1,0 1,0

5 91.667 77,2 1,0 1,0

6 110.000 74,0 1,0 1,0

7 110.000 70,9 -

8 110.000 67,8 -

9 110.000 64,6 -

10 110.000 61,5 -

11 110.000 52,9 -

12 110.000 44,4 -

13 110.000 35,8 -

14 110.000 27,2 -

15 110.000 18,7 -

16 110.000 10,1 -

17 110.000 1,6 -

18 110.000 78,0 3,0 3,0

19 110.000 69,4 -

20 110.000 60,9 -

21 110.000 52,3 -

22 110.000 30,3 -

23 110.000 8,3 -

24 110.000 71,3 3,0 3,0

25 110.000 49,3 -

26 110.000 27,3 -

27 110.000 5,3 -

28 110.000 68,3 3,0 3,0

29 110.000 46,3 -

30 110.000 24,3 -

31 110.000 2,3 -

32 110.000 65,3 3,0 3,0

33 110.000 43,3 -

34 110.000 21,3 -

35 94.640 2,4 2,0 2,0

36 79.280 68,5 3,0 2,0 5,0

37 79.000 52,7 1,0 1,0

(21)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 21 / 47

numero di capi

Scorta di

Mangime Mezzi mangime

Mezzi polli inizio / fine

ciclo

Mezzi pollina Totale mezzi massimo / gg

38 79.000 36,9 -

39 79.000 21,1 -

40 79.000 5,3 -

41 79.000 74,5 3,0 3,0

42 79.000 58,7 -

43 79.000 42,9 -

44 68.760 29,1 2,0 2,0

45 59.000 7,0 2,0 2,0

46 59.000 69,9 3,0 3,0

47 59.000 47,7 -

48 59.000 25,6 -

49 59.000 3,5 -

50 59.000 66,4 3,0 3,0

51 59.000 44,2 -

52 59.000 22,1 -

53 59.000 85,0 3,0 3,0

54 51.320 65,7 2,0 2,0

55 43.640 49,4 2,0 2,0

56 35.960 35,9 2,0 2,0

57 28.280 25,3 2,0 2,0

58 20.600 17,6 2,0 2,0

59 12.920 12,7 2,0 2,0

60 5.240 10,8 2,0 2,0

61 - 2,0 2,0

62 2,0 2,0

63 2,0 2,0

64 1,0 1,0

(22)

PAGINA 22 / 47 Settembre 2015

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

(23)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 23 / 47

7 STIMA DELL’IMPATTO ACUSTICO – MODELLO DI SIMULAZIONE

Per la stima dell’impatto acustico determinato dalle attività di allevamento è stato utilizzato il software Soundplan (versione 7.4) che utilizza, quale riferimento di calcolo, la norma internazionale ISO 9613- 2:1996 “Acoustics – Attenuation of sound during propagation outdoors – Part 2: general method of calculation” per le sorgenti sonore puntuali.

Il metodo di stima proposto dalla norma internazionale ISO 9613, consente di calcolare, in corrispondenza dei recettori acustici, i livelli di pressione sonora associati alla presenza di un insieme di sorgenti sonore.

Tale modello calcola i livelli di pressione sonora determinati da una o più sorgenti sonore in corrispondenza di un numero potenzialmente infinito di recettori (LAT), al netto delle attenuazioni della pressione sonora che ne influenzano la propagazione; nel caso dell’allevamento oggetto di valutazione il modello considera dunque l’attenuazione determinata dalla barriere (attenuazione determinata dalla presenza di schermi/barriere fisiche tra la sorgente ed il recettore, Abar, ovvero in questo caso prevalentemente dall’orografia del territorio ed i manufatti esistenti), divergenza geometrica (Adiv) (in base all’ipotesi di propagazione del rumore in campo sferico), dall’assorbimento dell’atmosfera (Aatm) ed alla cosiddetta “rugosità” del terreno (Agr).

ISO 9613-2:1996

(estratto riassuntivo illustrativo dei parametri utilizzati nella presente simulazione) LAT = LW + Dc – (Adiv + Aatm + Agr + Abar) - Cmet in cui

LAT, livello equivalente di pressione sonora in corrispondenza del recettore acustico LW, livello di potenza sonora

Dc, correzione che tiene conto della eventuale direttività della propagazione del rumore, che nel caso di una sorgente omnidirezionale risulta pari a 0 dB(A)

Adiv (si rimanda alla lettura della norma ISO 9613-2:1996) Aatm (si rimanda alla lettura della norma ISO 9613-2:1996) Agr (si rimanda alla lettura della norma ISO 9613-2:1996) Abar (si rimanda alla lettura della norma ISO 9613-2:1996)

Cmet, fattore di correzione meteoclimatico dipendente dalla direzione e velocità del vento e del gradiente di temperatura (si rimanda alla lettura della norma ISO 9613-2:1996) – non considerato nelle presenti simulazioni

Nell’ambito delle simulazioni condotte, tutte le sorgenti sonore sono considerate omnidirezionali

Nella stima dell’AGr è stato utilizzato nelle simulazioni relative alle situazione attuale e allo scenario di progetto, un coefficiente “G” pari a 0,6 legato alla presenza di terreni porosi (che includono prato e pascolo, presenza di vegetazione e alberi o aree a seminativi).

Nell’ambito delle simulazioni condotte si sono assunti valori di temperatura, umidità e pressione atmosferica, rispettivamente pari a 10ºC, 70% e 1.013,25 mbar

Per la stima del contributo dei flussi di traffico indotto dalle attività dell’allevamento, è stato utilizzato lo software Soundplan adottando, quale riferimento di calcolo, il codice NMP – Routes – 96 (sviluppato da

(24)

PAGINA 24 / 47 Settembre 2015 SETRA-CERTU-LCP-CSTB) raccomandato dalla Commissione Europea per la determinazione dei livelli sonori generati da traffico veicolare2.

Le simulazioni acustiche sono state elaborate adottando i seguenti parametri: numero di riflessioni pari a 3 (utilizzato anche nel calcolo dei livelli di pressione in corrispondenza dei singoli edifici); griglia di calcolo di 10 m di lato; livello di interpolazione massimo di 9x9 (equivalente ad una stima dei livelli per 81 recettori interni alla cella); stima dei livelli di pressione ad una altezza di 4 m dal terreno nel caso delle mappe acustiche ed in corrispondenza dei singoli recettori collocati al piano terreno e/o al primo piano.

Sulla base di tali input il modello è quindi in grado di elaborare e rappresentare le curve isofoniche corrispondenti ad altrettanti livelli di pressione sonora (espressi, in questo caso, come Livello sonoro equivalente ponderato A – LAeq) previsti nell’intorno dell’allevamento di progetto, ovvero determinare il livello di pressione sonora ipotizzabile in facciata ad ogni edificio individuato. Le simulazioni tengono inoltre in considerazione la presenza dei manufatti presenti sul territorio.

Gli esiti delle simulazioni effettuate vengono rappresentati in forma grafica mediante mappe che riportano le curve isofoniche per la visualizzazione dei livelli di pressione sonora (come contributo delle sorgenti simulate) relativamente a tutto il territorio potenzialmente interessato.

In corrispondenza dei singoli edifici presenti sul territorio, si restituiscono invece, puntualmente, i livelli di pressione sonora in facciata.

Mappe acustiche riportate in allegato cartografico

Griglia di calcolo Scala di restituzione cartografica Situazione attuale e scenario di progetto

Mappa acustica relativa al periodo diurno, serale e notturno senza

traffico indotto – solo sistema di ventilazione alla massima potenza 10 x 10 m 1:10.000 1:3.500 Situazione attuale

Mappa acustica relativa al periodo diurno durante le giornate con traffico indotto (sistema di ventilazione sempre alla massima potenza)

10 x 10 m 1:10.000

1:3.500 Scenario di progetto

Mappa acustica relativa al periodo diurno durante le giornate con traffico indotto (sistema di ventilazione sempre alla massima potenza)

10 x 10 m 1:10.000

1:3.500

8 CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE

8.1 Riferimenti generali

La Legge Quadro sull’Inquinamento acustico, n. 447 del 26 ottobre 1995 definisce i criteri generali di valutazione, gli obiettivi di qualità e le linee di intervento in materia di tutela del territorio e della popolazione dal rumore. I numerosi regolamenti attuativi adottati successivamente all’approvazione

2 Raccomandazione della Commissione del 6 Agosto 2003 concernente le linee guida relative ai metodi di calcolo aggiornati per il rumore dell’attività industriale, degli aeromobili, del traffico veicolare e ferroviario e relativi dati di rumorosità (2003/613/CE).

(25)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 25 / 47

della norma concorrono a definire un quadro ormai completo di norme e standard. In particolare, i valori limite sono stati determinati con il DPCM 14 novembre 1997, e sono articolati, secondo l’impostazione di cui al precedente DPCM 1 marzo 1991, in sei classi di zonizzazione acustica alle quali corrispondono altrettanti valori limite da rispettare nei due periodi di riferimento (notturno e diurno) e per le quali vengono definiti dei valori limite da conseguire nel medio e nel lungo periodo. La tabella che segue riassume i valori limite ed i valori obiettivo definiti, per ogni classe, dal DPCM 14/11/97.

Valori limite di emissione ed immissione, Legge n. 447/95 e DPCM 14/11/97 Legge n. 447/95 (art. 2)

DPCM 14/11/97 (tabelle B, C, D in allegato) Diurno, PD

(6-22), Leq dB(A)

Notturno, PN (22-6), Leq dB(A)

Valore limite di emissione

Valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente, misurato in corrispondenza della sorgente stessa.

Si riferiscono alle sorgenti fisse e mobili.

Classe I: 45 Classe II: 50 Classe III: 55 Classe IV: 60 Classe V: 65 Classe VI: 65

(I) 35 (II) 40 (III) 45 (IV) 50 (V) 55 (VI) 65

Valore limite di

immissione

Valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore

nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori.

Valori assoluti (Leq ambientale) e Valori relativi (Leq ambientale – Leq residuo).

Classe I: 50 Classe II: 55 Classe III: 60 Classe IV: 65 Classe V: 70 Classe VI: 70

(I) 40 (II) 45 (III) 50 (IV) 55 (V) 60 (VI) 70

Criterio Differenziale:

 5 dB (A) per il PD; e

 3 dB (A) per il PN,

all’interno degli ambienti abitativi.

Non si applicano nelle aree di classe VI e se presso l’abitazione, a finestre aperte

 Leq <50 dB(A) (PD) e 40 dB(A) (PN);

 a finestre chiuse Leq <35 dB(A) (PD) e 25 dB(A) (PN).

Non si applicano nelle fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, aeroportuali e le altre sorgenti sonore di cui all’11 comma 1 di cui Legge 477/95.

Valore di attenzione

Valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana e per l’ambiente.

Sull’intero tempo di riferimento (diurno o notturno) il valore di attenzione è uguale al valore di immissione riferito ad un’ora aumentati di:

 10 dB (PD)

 5 dB (PN).

Non si applicano nelle fasce di pertinenza delle infrastrutture di trasporto.

Valori di qualità

Valori di rumore da conseguire nel breve, medio e lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla presente legge.

Classe I: 47 Classe II: 52 Classe III: 57 Classe IV: 62 Classe V: 67 Classe VI: 70

(I) 37 (II) 42 (III) 47 (IV) 52 (V) 57 (VI) 70

Classi di azzonamento acustico

Classi Definizioni

I Particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.

II Prevalentemente residenziali: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali.

III Di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

IV Di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie, aree portuali, aree con limitata presenza di piccole industrie.

V Prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

VI Esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

Con la Legge Regionale n° 21 del 10/05/1999 “Norme in materia di inquinamento acustico”, la Regione Veneto, nel recepire i contenuti e le disposizioni della legge 26 ottobre 1995, n. 447 "Legge quadro

(26)

PAGINA 26 / 47 Settembre 2015 sull'inquinamento acustico", detta per parte sua le norme finalizzate alla tutela dell'ambiente e della salute pubblica dall'inquinamento acustico prodotto dalle attività antropiche, disciplinandone l'esercizio al fine di contenere la rumorosità entro i limiti normativamente stabiliti.

Con il DPR n. 142 del 30 marzo 2004 (Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare), vengono stabilite le norme per la prevenzione ed il contenimento dell'inquinamento da rumore avente origine dall'esercizio delle infrastrutture stradali.

DPR 142/2004 valori limite di immissione associati alle relative fasce di pertinenza

Strade esistenti (ampliamenti in sede, affiancamenti e varianti) (tipologie presenti sul territorio interessato dal presente SIA)

Tipo di strada (secondo Codice della

strada)

Sottotipi a fini acustici (secondo norme CNR 1980 e direttive

PUT)

Ampiezza fascia di pertinenza

acustica (m)

Scuole, ospedali, case di cura

e di riposo Altri Ricettori

Diurno dB(A)

Notturno dB(A)

Diurno dB(A)

Notturno dB(A) C -

extraurbana secondaria

Cb

(tutte le altre strade extraurbane secondarie)

100 (fascia A)

50 40

70 60

50

(fascia B) 65 55

F - locale 30

Definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al DPCM in data 14 novembre 1997 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come prevista dall'articolo 6, comma 1, lettera a) della legge n. 447 del 1995

* per le scuole vale il solo limite diurno

8.2 Classificazione acustica dell’area d’interesse ed individuazione dei potenziali recettori acustici

Secondo il Piano di Classificazione Acustica del comune di Castelfranco Veneto, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 103 del 31.7.2003, si rileva che l’area oggetto di analisi si colloca all’interno della classe III – aree di tipo misto. Come specifica anche la Relazione Illustrativa:

“rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici”. 3

Il Piano di Classificazione Acustica del Comune di Riese Pio X classifica l’area a sud ovest del comune, al confine con i comuni di Castelfranco Veneto e Castello di Godego, in classe acustica II: “aree destinate a uso prevalentemente residenziale.” Per tali aree “Il DPCM 1.3.91 determina che siano inserite in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali e assenza di attività industriali e artigianali. In linea di massima si tratta di quartieri residenziali in cui l’abitare è evidentemente la funzione prioritaria, e in cui mancano, o comunque non sono significative, le attività commerciali, che se presenti sono prevalentemente a servizio delle abitazioni, (negozi di generi

3Si rimanda alla Tavola “Piano di Classificazione Acustica dei comuni di Castelfranco Veneto, Riese Pio X e Castello di Godego (stralcio)” riportata in Allegato Cartografico.

(27)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 27 / 47

alimentari, artigianato di servizio, ecc.). L’assenza di importanti assi di attraversamento e di strade principali di connessione urbana, l’assenza di attività industriali e dell’artigianato produttivo, assieme alla bassa densità di popolazione, consentono di individuare, indicativamente, tali aree solo in alcune zone C del PRG vigente. In particolare l’assenza di attività di artigianato produttivo diventa elemento di riconoscimento delle zone C da inserire in classe II.”

Il Piano di Classificazione Acustica del Comune di Castello di Godego individua la zona a nord est, al confine con il comune di Castelfranco Veneto, in classe III – aree di tipo misto. Come per il Piano di Classificazione Acustica del Comune di Castelfranco Veneto sopra menzionato, per le aree che ricadono in questa classe, valgono le prescrizioni del DPCM 1.3.91.

L’individuazione dei potenziali recettori acustici è stata effettuata sulla base della Carta Tecnica Regionale e sulla base del sopraluogo effettuato in loco nonché delle foto aeree.

La tavola “Classificazione acustica del territorio” (inclusa nell’allegato cartografico) riporta lo stralcio delle classificazioni acustiche dei tre comuni. Nella stessa tavola vengono indicati i potenziali recettori acustici selezionati collocati a minor distanza della azienda agricola ovvero degli assi viari interessati dal traffico indotto dall’attività di allevamento.

La seguente tabella riporta l’elenco dei manufatti selezionati ai fini della presente valutazione e relativamente ai quali sono stati posizionati i recettori sul lato più esposto all’attività di allevamento e relativo traffico indotto.

Potenziali recettori acustici (coordinate in sistema UTM WGS 84 zona 32 N) Identificativo

recettore X Y Classe acustica VL immissione, PD VL immissione, PN

1 1.726.859 5.064.272 III 60 50

2 1.726.864 5.064.266 III 60 50

3 1.726.856 5.064.232 III 60 50

4 1.726.922 5.064.206 III 60 50

5 1.726.949 5.064.191 III 60 50

5n 1.726.941 5.064.196 III 60 50

5o 1.726.936 5.064.188 III 60 50

6 1.726.959 5.064.155 III 60 50

7 1.727.065 5.064.088 III 60 50

8 1.727.050 5.064.031 III 60 50

9n 1.727.023 5.064.026 III 60 50

9o 1.727.002 5.064.016 III 60 50

10 1.727.012 5.063.904 III 60 50

11 1.726.990 5.063.891 III 60 50

12 1.726.507 5.063.724 III 60 50

13 1.726.500 5.063.705 III 60 50

14 1.726.466 5.063.737 III 60 50

15 1.726.444 5.063.767 III 60 50

16 1.726.343 5.063.718 III 60 50

(28)

PAGINA 28 / 47 Settembre 2015 Identificativo

recettore

X Y Classe acustica VL immissione, PD VL immissione, PN

17 1.726.312 5.063.786 III 60 50

18 1.726.289 5.063.814 III 60 50

19 1.726.226 5.063.793 III 60 50

20 1.726.164 5.063.784 III 60 50

21 1.726.290 5.063.869 III 60 50

22 1.726.554 5.064.499 III 60 50

23 1.726.579 5.064.501 III 60 50

24 1.726.603 5.064.543 III 60 50

25 1.726.613 5.064.568 III 60 50

26 1.726.674 5.064.584 III 60 50

27 1.726.676 5.064.569 III 60 50

28 1.726.685 5.064.555 III 60 50

29 1.726.700 5.064.539 III 60 50

30 1.726.712 5.064.518 III 60 50

31 1.726.730 5.064.494 III 60 50

32 1.726.748 5.064.476 III 60 50

Az 1.726.547 5.064.199 III 60 50

S1 1.727.237 5.063.387 III 60 50

S2 1.727.215 5.063.351 III 60 50

9 CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE LEGATE ALL’ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO

9.1 Sorgenti fisse e sorgenti mobili

Le principali sorgenti sonore dell’allevamento polli da carne sono costituite dal sistema di ventilazione forzata che garantisce idonee condizioni interne ai capannoni di allevamento. La ventilazione dei capannoni è di tipo artificiale e viene effettuata mediante ventilatori assiali a parete collocati nel lato ovest di ciascun capannone; nel capannone 1, 2 ventilatori sono collocati nella parete laterale (sempre lato ovest).

Ventilazione dei capannoni Capannone Modello EM50

Modello ED36HE

1 6 -

(29)

Valutazione previsionale di impatto acustico

COD: 15V055 PAGINA 29 / 47

Capannone Modello EM50

Modello ED36HE

2 8 -

3 8 -

4 8 -

5 4 2

Ricostruzione del modello 3D dell’azienda agricola: 5 capannoni con relative sorgenti puntuali (ventilatori assiali a parete); edificio residenziale del proprietario e gestore dell’azienda agricola; 3 manufatti (ricovero materiali e attrezzature agricole)

(immagine 3D non orientata, ruotata per meglio visualizzare le strutture)

Riferimenti

Documenti correlati

e considerando la forma del capannone, una attenuazione delle strutture di facciata del capannone di 15 dB (capannone a portoni chiusi), per rumore interno a 85 dB(A),

Il valore limite di immissione è il valore di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno

Di seguito le mappe e i risultati dell’indagine di rumore effettuata durante il periodo diurno ai confini di proprietà e relative alla situazione attuale con la

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