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Motore in corrente alternata Parte prima : generalità

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Academic year: 2022

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(1)

Motore in corrente alternata

Parte prima : generalità

(2)

Flange

pressapacco

Cave per barrotti

Lamierini di testa Lamierini magnetici

I lamierini di testa sono realizzati con spessori maggiori , per esempio 1 mm e sono punzonati insieme per costituire un pacchetto rigido . Hanno la funzione di evitare dopo la pressatura del pacco la deformazione dei denti .

Le flange pressapacco sono sagomate in modo tale da consentire il flusso dell’aria nei canali di

ventilazione e pressare la maggiore area consentita dei lamierini magnetici.

(3)

Pacco saldato e lavorato di un motore per trazione leggera

Nelle zone dove sono saldati i barrotti le

caratteristiche magnetiche del pacco sono alterate.

Come è noto le caratteristiche magnetiche dei barrorri e delle saldature sono inferiori a quelle dei lamierini magnetici. In queste zone le linee di flusso preferiscono passare al di sotto dei barrotti determinando un incremento della sollecitazione magnetica nei gioghi. Si tratta però di sollecitazioni localizzate che nei normali dimensionamenti magnetici dei motori asincroni non modificano in modo apprezzabile il valore della corrente magnetizzante .

Fori per il fissaggio degli scudi.

Fori per la movimentazione dei motori in officina e sui depositi.

(4)

Pacco saldato e lavorato

Il pacco una volta formato può stare per diverso tempo in magazzino prima di passare alle successive fasi di lavorazione. Per evitare l’attacco della ruggine che è molto attiva sui lamierini si applica sulla parte esterna del pacco una vernice con particolari caratteristiche protettive agli agenti atmosferici.

(5)

Statore avvolto prima delle connessioni

(6)

Connessioni fra bobine dello stesso gruppo

(7)

Connessioni fra poli

Connessioni centro stella

(8)

Connessioni realizzate tutte nello stesso piano

(9)

Connessioni ai cavi di uscita

(10)

Statore impregnato loto opposto connessioni

Anello contenimento testate dopo impregnazione

(11)

Connessioni dopo impregnazione Terminali per i cavi

(12)

Montaggio dei cavi sullo statore impregnato lato connessioni

(13)

Statore con cavi montati lato opposto connessioni

(14)

Statore impregnato ricoperto da una vernice protettiva

(15)

Gabbia

Canale per i pesi di equilibratura

Ventola con anello dentato

(16)

Barre

Anelli di corto circuito

Ventola

Anello dentato per il rilievo della velocità

Pesetti per l’equilibratura

(17)

Foto della gabbia in rame durante la saldatura con cannello

(18)

Anello di corto circuito Bobine induttrici

Sistema di alimentazione bobine e sistema di raffreddamento

Lega saldante

(19)

Fase di raffreddamento controllato

(20)

Nel caso di rotori con prestazioni elevate bisogna prevedere anelli di blindaggio . In questa eventualità gli anelli di rame sono lavorati per ricevere gli anelli di blindaggio.

Gli anelli di acciaio vengono riscaldati e poi calettati su quelli di rame.

(21)

Rotore provvisto di anelli di blindaggio

(22)

Rotore con ventola nella fase di equilibratura

(23)

Rotore equilibrato

(24)

Filtri dinamici Connettore per sconnessione rapida

Cassetta di protezione rilevatori di velocità

Uscita aria

(25)

Connettore cavi motore (parte fissa )

(26)

Semigiunto

Cassetta di derivazione per pick-up e termosonde

Ingrassatore Poppette per il fissaggio

al riduttore

Bulloni di fissaggio scudo pacco

(27)

Motore con silenziatori Estremità albero

(28)

Sistemi di fissaggio sul carrello

Ingresso aria per motore a

ventilazione forzata

Estremità albero per collegamento al riduttore

(29)

Motore in corrente alternata

Parte terza : compatibilità

(30)

Problematiche motori

asincroni

(31)
(32)

Ripartizione carico fra assi motori

-Concentrazione potenza nei convertitori -N° motori in parallelo

-Differenza diametro ruota ammissibile Soluzione adottata :

aumentare la resistenza della gabbia rotorica per avere una ripartizione più equilibrata del carico con l’utilizzo di :

-Rotori in leghe di alluminio -Rotori il lega di rame ( ottone)

Migliorare il raffreddamento della gabbia sede di

un incremento di perdite( ottimizzazione perdte

complessive fondamentali e armoniche)

(33)

Gabbia in lega alluminio

(34)

Trasmissione coppie armoniche torsionali

La rottura a fatica delle gabbie rotoriche è dovuta alla presenza di coppie alternative prodotte dall’alimentazione non sinusoidale dei convertitori. Nella figura seguente è riportata la fenomenologia riscontrata su una gabbia.

Soluzione adottata :

-Conoscere nei dettagli il contenuto armonico della coppia prodottaattraverso metodi di calcolo sofisticati ;

-Spostare la frequenza naturale delle barre in un campo esterno ai

forzamenti ( ridurre la lunghezza delle barre).

(35)

Tratto barra fuori cava

(36)

Fig. 1 Fig. 2

Rottura a fatica della barra

(37)

Valutazione delle coppie alternative prodotte dalla macchina in condizioni di addensamento dei parametri elettrici di rotore. Si riportano nella figura – fig2 – le frequenze armoniche, rispetto alle quali si registrano le ampiezze di coppie alternative maggiori, in funzione della frequenza inverter.

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100

0 20 40 60 80 100 120 140 160

f_inv [Hz]

freq_Cop_Alt [Hz]

Cop_Alt [Nm]

fig.2

(38)

Come si nota dal diagramma di fig.2 i valori maggiori (nell’intorno dei 900Hz) per le frequenze delle coppie armoniche (linea blu) si registrano nella regione dell’onda quadra, dove le ampiezze delle coppie alternative (linea rosa) assumono, però, i valori più bassi.

D’altra parte i valori maggiori delle coppie alternative più critiche (linea rosa) si registrano durante la fase di modulazione vettoriale (20Hz - 30Hz):

in tale fascia però le corrispondenti frequenze armoniche sono incentrate intorno ai 600Hz, valore ben lontano dalla soglia di risonanza meccanica delle macchine asincrone (900Hz-1200Hz)

(39)

Convertitori elettronici

(40)

dV/dt elevati nella tensione prodotta dai convertitori

Gradienti di tensione elevati sono all’origine del collasso degli

isolamenti delle macchine elettriche specialmente le bobine di testa . dv/dt pari a 2000-3000 Volt a microsecondo sono valori normali per i nuovi IGBT .

Inoltre correnti capacitive indotte dai forti gradienti compromettono anche la vita dei cuscinetti sia del motore che del riduttore.

Nella figura seguente è schematizzata l’accoppiamento capacitivo tra le varie parti del sistema.

Soluzione adottata :

-Migliorare l’isolamento dei conduttori con materiali corona resistent ( Kapton );

-Utilizzare cuscinetti isolati ;

-Migliorare i collegamenti a massa;

-Mettere un filtro LC in ingresso ai motori

(41)
(42)
(43)

Filtri RLC per ridurre dV/dt

(44)

Filtro RLC

Estremità albero per accoppiamento

(45)

Giunto

accoppiamento

Riduttore

Assile

(46)

Emissioni elettromagnetiche

(47)
(48)

Disturbi indotti dai motori sui sistemi di sicurezza

Le emissioni dei motori asincroni possono interferire con i sistemi di sicurezza marcia treno. Si tratta il più delle volte di sensori magnetici localizzati sui carrelli e quindi in prossimità dei binari che rilevano le correnti codificate preposte a gestire il traffico dei treni in sicurezza.

Se questi sensori captano anche altri segnali ,estranei alla logica del segnalamento, (disturbi) le cose si complicano ed è quindi necessario trovare i rimedi.

Questo non è sempre facile in quanto le maschere di questi captatori sono nel range di funzionamento dei motori 0 -150 Hz .

Nella figure seguenti sono riportate i captatori ed i sistemi di protezione.

Soluzione adottata :

-Ricoprire con pannelli altamente magnetici sia le parti del motore in prossimità del captatore che i cavi di alimentazione;

-Proteggere il captatore con campane magnetiche ( vedi figure)

(49)
(50)
(51)
(52)
(53)
(54)

Rumore magnetico

(55)

Rumore magnetico

Le emissioni acustiche prodotte dai motori asincroni possono produrre in alcuni casi un fastidio , insopportabile sia alle persone che sono sul veicolo che a quelle fuori.

Si tratta il più delle volte di un rumore magnetico dai forti toni puri prodotto da forze magnetiche che vanno ad eccitare le frequenze proprie della struttura magnetica del motore facendolo diventare un diapason .

Nella figure seguenti sono riportate i risultati delle misure di rumore su un motore asincrono montato sul Tram di Oslo SL 95 prima e dopo

l’intervento di modifica.

Soluzione adottata :

-Cambio del numero delle barre da 28 a 25;

(56)

Pressione magnetica al traferro

   

     

  

t F

F

p

r

cos

2

0 0 0

2 0

p Z

1

p Z

2

 

r

r = 0,2 sono da evitare

(57)
(58)
(59)

Calcolo step harmonic

Z1 = 36 stator stots Z2 = 28 rotor stots p = 3 pole pairs

1 = 36+3 = 39 order of statoric step harmonics

2 = 36-3 = 33 magnetomotive force

µ1 = 28+3 = 31 order of rotoric harmonics µ2 = 28-3 = 25 magnetomotive force

r = -µ

39-31 = 8

39-25 = 14 order of radial force

33-31 = 2

33-25 = 8

r

minimo

= 2

(60)

70 75 80 85 90 95 100 105 110

65 70 72 74 76 76,5 77 77,5 78 78,5 79 79,5 80 80,5 81 81,5 82 84 86

freq

dBA

MOTOR 25 bars MOTOR 28bars

Figure 2 - Noise overall comparison between 25/28 rotor bars traction motors

(61)

Calcolo step harmonic dopo cambio numero cave rotore

Z1 = 36 stator stots Z2 = 28 rotor stots p = 3 pole pairs

1 = 36+3 = 39 order of statoric step harmonics

2 = 36-3 = 33 magnetomotive force

µ1 = 25+3 = 28 order of rotoric harmonics µ2 = 25-3 = 22 magnetomotive force

r = -µ

39-28 = 11

39-22 = 17 order of radial force

33-28 = 5

33-22 = 11

r

minimo

> 4

(62)

Figure 3 - Noise overall reduction between 25/28 rotor bars traction motors D=Lp28rotor bars - Lp25rotor bars (mean values)

0 5 10 15 20 25 30 35

65 70 72 74 76 76,5 77 77,5 78 78,5 79 79,5 80 80,5 81 81,5 82 84 86

(63)

Motore in corrente alternata

Parte quarta : calcoli FEM

(64)

La metodologia FEM (finite element method) oggi è applicata alle seguenti analisi di dettaglio:

-Calcoli elettromagnetici -Calcoli meccanici

-Calcoli fuidodinamici -Calcoli termici

-Calcoli di analisi modale/fatica

(65)

FEM

ELETTROMAGNETICO

(66)

Il calcolo elettromagnetico fem è stato eseguito con il programma FLUX nella versione 2D attraverso il modulo magnetodinamico, il calcolo riportato è relativo alla condizione continuativa del funzionamento a

frequenza = 80,4 Hz scorrimento = 0,00597.

(67)
(68)

Mesh

(69)

Color Shade Results

Quantity : |Flux density| Tesla Pos (deg): 0Phase (Deg): 0 Scale / Color

1,91589E-6 / 241,22874E-3 241,22874E-3 / 482,45555E-3 482,45555E-3 / 723,6824E-3 723,6824E-3 / 964,90926E-3 964,90926E-3 / 1,20614 1,20614 / 1,44736 1,44736 / 1,68859 1,68859 / 1,92982 1,92982 / 2,17104 2,17104 / 2,41227 2,41227 / 2,6535 2,6535 / 2,89472 2,89472 / 3,13595 3,13595 / 3,37718 3,37718 / 3,6184 3,6184 / 3,85963

(70)

Isovalues Results

Quantity : Equi flux Weber Pos (deg): 0Phase (Deg): 0 Line / Value

1 / -21,9529E-3 2 / -17,77058E-3 3 / -13,58827E-3 4 / -9,40596E-3 5 / -5,22365E-3 6 / -1,04134E-3 7 / 3,14097E-3 8 / 7,32328E-3 9 / 11,5056E-3 10 / 15,68791E-3 11 / 19,87022E-3

(71)

MOTORENTV_MD1

-1 -0,5 0 0,5 1

0 0,5 1

(E3) mm Tesla

CURVE C2D_4

Flux density / Normal component Path_2

Phase (Deg): 0

Induzione al traferro

(72)

Color Shade Results

Quantity : |Current density| A/(square mm) Pos (deg): 0Phase (Deg): 0

Scale / Color 7,2371 / 7,42716 7,42716 / 7,61722 7,61722 / 7,80728 7,80728 / 7,99734 7,99734 / 8,1874 8,1874 / 8,37745 8,37745 / 8,56751 8,56751 / 8,75757 8,75757 / 8,94763 8,94763 / 9,13769 9,13769 / 9,32775 9,32775 / 9,51781 9,51781 / 9,70787 9,70787 / 9,89793 9,89793 / 10,08799 10,08799 / 10,27804

(73)

FEM

MECCANICO

(74)

Il calcolo meccanico fem è stato eseguito con il programma MSC Nastran nella versione 3D .

Il calcolo riportato è relativo alla condizione di dimensionamento della

gabbia di un motore asincrono per veicoli ad alta velocità .

(75)

(76)
(77)

FEM

FLUIDODINAMICI E TERMICI

(78)

Il calcolo fluidico FEM è stato eseguito con il programma FLUENT 6.0 nella versione 3D .

Il calcolo riportato è relativo alla condizione di verifica fluidodinamica di un motore per tram autoventilato chiuso .

Questa tipologia di verifiche sono propedeutiche per le analisi termiche

FEM.

(79)
(80)
(81)
(82)
(83)

Superficie

Coefficiente di convezione

[W/m2 °C]

configurazione originale – caso F

Coefficiente di convezione [W/m2 °C]

configurazione ipotizzata – caso

F+25

Coefficiente di convezione

[W/m2 °C]

configurazione modificata

Temperatura dell'aria25 ° Teste avvolgimenti di

statore * 30.6 38.25 48.7

Inviluppo degli

avvolgimenti * 28 35 28

Tratto rettilineo

avvolgimenti * 44.7 55 47.9

Anello rotorico di CC

esterno 70 87.5 70

Tratto rettilineo gabbia di

rotore 52 65 91

Flangia sul rotore 57 71.25 62

Superficie interna dei

coperchi 31 38.75 31

(84)

FEM

ANALISI MODALE E DINAMICA

(85)

Le analisi previste per questa tipologia di calcolo sono le seguenti:

a) analisi modale del rotore completo per la determinazione dei modi propri e delle frequenze torsionali critiche;

b) analisi dinamica del rotore completo per la determinazione del massimo spostamento relativo tangenziale tra pacco rotore e anello di corto circuito, alla frequenza torsionale critica;

c) analisi statica e dinamica della sola gabbia per la determinazione della sollecitazione massima m agente sulla barra in corrispondenza della saldatura con l’anello di corto circuito.

d) Le analisi sono di tipo numerico, e sono svolte mediante modelli previsionali ad elementi finiti FEM, utilizzando come pre-post Precessor il software MSC/PATRAN 2004, e come solutore il software MSC/NASTRAN 2004.

Metodologia di calcolo per la determinazione della resistenza a fatica delle barre

(86)

Mesh del rotore

(87)

Analisi modale

L’analisi modale effettuata sul tale modello FEM, ha fornito le seguenti frequenze torsionali:

1° modo torsionale: fa = 968 Hz (Tors_1);

2° modo torsionale: fs = 1087 Hz (Tors_2).

Il 1° modo torsionale (antisimmetrico) si verifica a fa = 968 Hz, e corrisponde ad un modo proprio in cui gli anelli di cortocircuito sono in controfase tra loro, ed entrambi in fase col pacco lamierini rotore.

Il 2° modo torsionale (simmetrico) risulta a fs = 1087 Hz, e corrisponde ad un modo proprio in cui gli anelli di cortocircuito sono in fase tra loro, ed entrambi in controfase col pacco rotore.

Il 2° modo torsionale, simmetrico, corrisponde al modo proprio più critico, in quanto produce i massimi spostamenti relativi tangenziali Ds tra pacco rotore ed anello di corto circuito. Di conseguenza, la coppia torcente pulsante generata dal motore determina nella barra una flessione alternata, e quindi delle sollecitazioni aggiuntive di fatica.

Alla frequenza critica di fs = 1087 Hz corrisponde una coppia pulsante di 40 Nm

(88)

Tors_1

(89)

Tors_2

(90)

ANALISI DINAMICA DEL ROTORE COMPLETO

Successivamente è stata svolta un’ analisi dinamica (risposta in frequenza) allo scopo di determinare il massimo spostamento relativo tangenziale Ds tra anello di cortocircuito e pacco rotore (in corrispondenza della sezione di incastro della barra) in condizioni di risonanza del sistema.

La geometria presa in esame è quella del rotore completo dell’analisi modale.

L’analisi dinamica, utilizzando quindi lo stesso modello FEM , è stata effettuata in condizioni di risonanza del sistema alla frequenza torsionale critica di fs = 1087 Hz; conservativamente, la coppia pulsante applicata è stata pari a 150 Nm (maggiore della coppia effettiva di 40 Nm), mentre il valore dello smorzamento utilizzato è di 0.008.

Tale analisi, in condizioni di risonanza, ha fornito il seguente spostamento relativo tangenziale:

Ds_max = 0.0135 mm.

Essendo la coppia torcente generata dal motore di trazione di natura pulsante, il massimo spostamento relativo tangenziale Ds (tra pacco rotore e anello di cortocircuito) determina nella barra una flessione alternata, e quindi si inducono delle sollecitazioni aggiuntive di fatica in corrispondenza della saldatura tra la barra e l’anello di corto circuito.

(91)

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100

0 20 40 60 80 100 120 140 160

f_inv [Hz]

freq_Cop_Alt [Hz]

Cop_Alt [Nm]

(92)

Analisi statica per calcolare il limite a fatica

L’analisi statica, non lineare, della sola gabbia è stata effettuata allo scopo di determinare la sollecitazione statica massima m agente sulla barra in corrispondenza della saldatura con l’anello di corto circuito.

La gabbia presenta una simmetria circolare intorno all’asse di rotazione;

questo ha consentito, ai fini dell’analisi strutturale, di estrarre da essa un settore circolare pari a 2/50, essendo 50 il numero delle barre. In tal modo, con le opportune condizioni al contorno, è possibile simulare il comportamento dell’intera gabbia mediante un numero minore di elementi strutturali FEM.

La geometria della gabbia presa in esame è costituita, quindi, da una sola barra e da un settore circolare ( = 7.2°) dell’anello di corto circuito e dell’anello di blindaggio .

Su tale geometria, con la barra considerata incastrata al pacco lamierini rotore, è stato generato il modello FEM utilizzando gli elementi tridimensionali Hexa, Penta.

Analisi statica per calcolare il limite a fatica

(93)

Modello ridotto per

l’analisi a fatica

(94)

Essendo la gabbia un organo in rotazione, la condizione di carico imposta al modello FEM è quella relativa all’azione della forza centrifuga (che agisce su ogni elemento solido del settore circolare in esame) corrispondente alla velocità massima di n = 5278 giri/min., cui sono state addizionate le tensioni statiche relative all’interferenza di calettamento (tra gli anelli di blindaggio e di corto circuito).

Per l’analisi statica, non lineare, è stata utilizzata la SOL 106 (Nonlinear Static Analysis) del software MSC/NASTRAN. Tale analisi ha fornito la seguente tensione massima m , agente sulla barra in corrispondenza della saldatura con l’anello di corto circuito:

m = 48.2N/mm2.

Inoltre, il massimo spostamento relativo tangenziale Ds = 0.0135 mm tra pacco rotore e anello di cortocircuito (ottenuto dall’analisi dinamica del rotore completo), determina una flessione alternata della barra in corrispondenza della saldatura con l’anello di corto circuito.

La sollecitazione flessionale alternata indotta nella barra in corrispondenza del valore massimo di Ds risulta:

a = 9.81 N/mm2.

(95)

0 10 20 30 40 50 60 70 80 0

4 8 12 16 20 24 28 32 36

Limiti di fatica

S tr e s s d in a m ic i (N /m m 2 )

Stress statici (N/mm2)

p(48.2 ; 9.81)

Il punto “p” giace al di sotto della prima curva limite a fatica

(96)

Controllo vettoriale delle macchine

asincrone

(97)

Schema macchina asincrona trifase

(98)

Modello : Equazioni elettriche nel sistema di riferimento

statorico e rotorico

(99)

Dettaglio matrici

(100)

Coefficienti della matrice funzione della

posizione del rotore

(101)

[Vs] = [ Vabc_s]

[Vr] = [ Vabc_r]

(102)
(103)

Trasformazione degli assi

Matrice [ C]

(104)
(105)

Equazioni di

trasformazione degli

assi di riferimento

(106)
(107)
(108)

Equazioni prendendo come riferimento il

flusso di rotore

(109)

La macchina asincrona come la macchina in corrente continua

(110)

Ids = come la corrente di eccitazione di una macchina DC

Iqs =come la corrente di armatura di una

macchina DC

(111)
(112)

Equazioni fondamentali per realizzare

il controllo vettoriale indiretto

(113)
(114)

IFOC ( indirect flux control )

(115)

Equazioni fondamentali per realizzare

il controllo vettoriale diretto

(116)

Riferimento assi

DFOC ( direct flux control )

(117)

DFOC ( direct flux control )

(118)
(119)
(120)

Riferimenti

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