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iii) trovare tutti i punti critici del sistema, studiarne la stabilit`a e calcolarne l’indice

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Academic year: 2022

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(1)

Equazioni differenziali ordinarie - 24 luglio 2018

Dato il sistema differenziale

 ˙x = 3y2− 1

˙

y = 2x(y3− y), (1)

i) dire quale tra ex2, ey2, ex2+y2 `e un fattore integrante inverso, e calcolare un integrale primo;

ii) trovare eventuali rette invarianti o dimostrare la non esistenza di rette invarianti;

iii) trovare tutti i punti critici del sistema, studiarne la stabilit`a e calcolarne l’indice;

iv) discutere l’esistenza di centri e localizzarli, se ne esistono;

v) scrivere le equazioni delle separatrici, se ne esistono;

vi) disegnare il ritratto di fase.

Soluzione.

i) La divergenza del campo vettoriale 

(3y2− 1)e−x2, 2x(y3− y)e−x2

`e identicamente nulla, quindi ex2 `e un fattore integrante inverso. Il sistema

 ˙x = (3y2− 1)e−x2

˙

y = 2x(y3− y)e−x2, (2)

`e hamiltoniano, con hamiltoniana

H(x, y) = (y3− y)e−x2 + h, h ∈ IR, che `e un integrale primo di (2) e di (1). Per semplicit`a prendiamo h = 0.

ii) L’insieme di livello 0 di H(x, y) `e invariante. Esso consiste dell’unione di tre rette parallele:

H(x, y) = (y3− y)e−x2 = 0 ⇐⇒ y = −1, 0, 1.

Ognuna di esse `e a sua volta invariante. Se esistesse un’altra retta invariante r, avremmo due casi possibili:

1. r `e parallela all’asse x, quindi ha equazione y = k, per un k ∈ IR, k 6= −1, 0, 1. In tal caso H(x, y) sarebbe costante su y = k, ed avremmo

H(x, k) = (k3− k)e−x2 = C, C ∈ IR.

Essendo k3− k 6= 0, ptremmo dividere per k3− k:

e−x2 = C k3− k, da cui

x = ± s

− log

 C

k3− k

 .

In conclusione r sarebbe parallela all’asse y, contraddicendo l’assunzione che `e parallela all’asse x.

2. r non `e parallela all’asse x. In tal caso incontrerebbe le tre rette y = −1, 0, 1 in tre punti distinti R−1, R0, R1. Tali intersezioni sarebbero invarianti, quindi sarebbero punti critici del sistema, ma i punti critici del sistema sono solo due:

 0, 1

√3

 ,

 0, − 1

√3

 .

1

(2)

Quindi il sistema ha solo 3 rette invarianti, di equazioni y = −1, 0, 1.

iii) e iv) I punti critici sono stati determinati in ii). La matrice hessiana di H(x, y) `e HH(x, y) = (y3− y)(4x2− 2)e−x2 −2xe−x2(3y2− 1)

−2xe−x2(3y2− 1) 6ye−x2

 . Nei punti critici abbiamo:

HH

 0, 1

√3



=

 4 3

3 0

0 2√ 3

 , HH

 0, − 1

√3



=

−343 0

0 −2√

3

 .

Gli autovalori di queste matrici sono sulle diagonali principali, quindi il primo punto critico `e un punto di minimo per H(x, y), il secondo `e un punto di massimo. Entrambi sono centri dei sistemi (2) e (1), quindi stabili sia nel futuro che nel passato, con indice 1.

v) Tutti i punti critici del sistema sono centri, per cui non esistono separatrici associate a punti critici.

Le rette y = −1, 0, 1 separano il piano in regioni in cui il comportamento delle orbite `e differente.

Una delle loro possibili equazioni `e H(x, y) = 0. Un’altra `e y3− y = 0.

vi) Il ritratto di fase `e nella figura seguente.

Figura 1: Alcune orbite del sistema (1)

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