CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA
Docente Prof. Ventrone
L’Italia liberale (lez. 16)
II SEMESTRE
A.A. 2013-2014
Liberalismo piemontese
(Cavour)
Repubblicanesimo democratico
(Mazzini)
16.1
1849-60: progressiva accelerazione per
l’indipendenza e l’unità nazionale l’indipendenza e l’unità nazionale
Due linee politiche
Espansione dello Stato sabaudo in Alta Italia e solo più tardi per l’unità della penisola
Indipendenza e l’unità
16.2
Cavour
Cavour Mazzini Mazzini
Iniziativa popolare ed insurrezionale contro lo
straniero e i regimi dispotici
Consolidare il regime liberale in Piemonte e modernizzare lo Stato +
dividere i democratici assorbendo le forze
moderate Cavour
Cavour vince ma Mazzini pone le basi per Mazzini l’affermazione dello Stato unitario
16.3
Liberismo economico e sviluppo sono possibili solo con libertà politica + è necessario integrare il
Piemonte all’Europa
Cavour
Contrario al dispotismo ed al suffragio universale ma alleanza con sinistra moderata contro
l’abolizione della libertà di stampa
CONNUBIO
CONNUBIO = primo esempio di trasformismo nella storia parlamentare italiana
F
avorevole alla costruzione del Regno dell’Alta Italia avorevole alla costruzione del Regno dell’Alta Italia
16.4
Fallimento dei moti del 1848 + nuovo fallimento 1853 e allontanamento dei moderati
Mazzini
Mazzini fonda invece il Partito d’Azione
Società nazionale
Società nazionale
(1857) = rete cospirativa liberale e moderata con l’adesione di GaribaldiCritiche dalla sinistra di Ferrari e Pisacane RIVOLUZIONE SOCIALE
RIVOLUZIONE SOCIALE, non solo politicapolitica
Accordo Mazzini e Pisacane per una rivoluzione nel meridione
16.5
Cause del fallimento Cause del fallimento 1857 1857
Organizzative Rifiuto della borghesia
meridionale di schierarsi con l’insurrezione contadina
Conseguenza:
Favorita la linea di Cavour
16.6
In Piemonte, con Cavour = notevole
progresso progresso economico
economico
.Cavour = favorevole a SPESA STATALE PER LO SVILUPPO invece che pareggio di bilancio
Si comincia a delineare una classe dirigente nazionale
Arrivo di 20-30 mila esuli da altri Stati
16.7
Inserire l’Italia in Europa con lo sviluppo dell’agricoltura
Liberismo di Cavour e Destra storica
Gramsci/Romeo
Divisione del lavoro continentale
Fornire derrate con agricoltura
moderna
Sviluppo di imprese di trasformazione dei
prodotti agricoli
Accumulo di capitali e progressiva
industrializzazione
Fine della collocazione subordinata dell’Italia nel sistema internazionale
Ma
nel primo decennio post-unitàcresce il
divario
con il resto dell’Europa occidentale16.8
Il Paese reale
Unificazione troppo “rapida”
Ristrettezza dell’italofonia (78-90% analfabeti) Limiti dell’organizzazione scolastica
Limiti diffusione della stampa
Ristrettezza numerica della classe dirigente
Necessità di azione amministrativa che riduca differenze regionali e assorba ceti burocratici
degli altri Stati
Legge Rattazzi e altri
codici legislativi
suffragio ristretto
accentramento (modello francese)
1865 = nuova legge elettorale: voto = 25 anni + saper leggere e scrivere + 40 £ di tasse annue (2% popolaz.
totale e 7% maschi,ma 50% di assenteismo)
1865 = legge amministrativa comunale e prov + pubblica istruzione + opere pie + pubbl sicurezza
1867 = liquidazione asse ecclesiastico e
corporazioni religiose + divisione terreni demaniali
Riforme
16.9
16.10
3 modi per arrivare
all’unificazione
Petizione municipale
Rappresenta politicamente le popolazioni locali
Voti di assemblee dei vecchi Stati
Plebiscito
Es. delBonapartismo (1866 anche
Veneto)
“ Italia una ed indivisibile con Vittorio Italia una ed indivisibile con Vittorio Emanuele Re costituzionale”
Emanuele Re costituzionale”
16.11
1870: prime
ELEZIONI NAZIONALI
Vince la
Destra
Premessa per Legge delle Guarentigie (prerogative del Sommo Pontefice: capo di Stato + guardie armate +
rappresentanza diplomatica + extraterritorialità per Vaticano e Laterano
Giuramento di fedeltà dei vescovi (ma placet ed placet ed exequatur
exequatur)
Questione romana
16.12
ma
Dura politica fiscale
Moti popolari a livello nazionale Moti popolari a livello nazionale
Imposte indirette 1868: tassa sul macinato
repressione repressione 1875: pareggio del bilancio
1875: pareggio del bilancio
16.13
Sinistra storica
Al potere anche per protesta contro le alte tasse
PRESSIONE ELETTORALE DEI PREFETTI (Nicotera)
Depretis
Suffragio + decentramento amministrativo + abolizione tassa sul macinato + istruzione elementare laica ed
obbligatoria
16.14
1882: legge elettorale
21 anni + esame finale del corso elementare o essere comunque alfabetizzati
Pagare una determinata quota di imposte dirette
Voto = 7% della popolazione e 25% dei maschi maggiorenni (anche artigiani ed operai del Nord)
Elezione di
Andrea Costa Andrea Costa
16.15 TRASFORMISMO
Necessità trasformazione dei moderati in
“progressisti” (Depretis)
IN REALTA’ = “grande centro”: si esce dal sistema bipolare, compare la confluenza delle ali moderate,
sono emarginate le ali estreme
Maggioranze di governo non più costituite in base a programmi precisi, ma a patteggiamenti “giorno per patteggiamenti “giorno per
giorno”
giorno”
Incapacità di grandi riforme + nessuna alternanza + non ricambio ma crollo di regime
16.16
Crisi agraria orienta verso protezionismo che accelera il processo di accumulazione capitalistica
Stato imprenditore + Banche miste + ind. pesante
CRISPI (1887):
Rinuncia a suffragio universale + Senato elettivo + indennità parlamentare
Riconosce maggiore potere all’esecutivo
Sindaci = elettivi in paesi con più di 10 mila abit. (1888)
Presidenti deputazioni provinciali = elettivi
Allarga suffragio amministrativo
Abolizione pena di morte
Non formalizzato divieto diritto di sciopero
Ampi poteri discrezionali a FFOO
16.17
Età crispina Età crispina
Tentativi coloniali
Adua dimissioni di Crispi Adua
Assenza di consenso nel paese a politica imperialistica + mancanza di basi politiche ed
economiche per realizzarla
Processi di concentrazione industriale + protezionismo + esportazione dei capitali + maggiore rivalità internazionale
16.18
Giolitti Giolitti
1892 e poi 1903
Progressività delle imposte Minori spese militari
Uso di Prefetti e burocrazia
Alleanze con cattolici (da 1904)
Neutralità dello Stato nei conflitti di lavoro e contro l’uso dell’esercito per mantenere l’ordine pubblico
16.19
Ricerca del consenso dei ceti popolari per ampliare le
basi dello Stato
Leggi sugli infortuni + su lavoro femminile e
minorile + Cassa di maternità + Municipalizzazioni + Regolamentato il lavoro settimanale + Consiglio
superiore del lavoro
1905: statalizzazione delle ferrovie
1912: monopolio statale sulle assicurazioni sulla vita
1912: suffragio universale maschile
Patto GENTILONI
16.20
Favorisce lo sviluppo delle organizzazioni della CLASSE
OPERAIA
Camere del lavoro
Federterra (1901) e CGL (1906)
Comunque: debolezza del PSI
Isole rosse Organizzazione debole Massimalismo
16.21 Anche il MONDO
CATTOLICO è differenziato Piccoli proprietari
rurali Mezzadri Piccola e media borghesia
Associazionismo sempre più
radicato Stato nello Stato
Opera dei Congressi (1875)
Unioni professionali, cantine sociali, cooperative, Assicurazioni sociali, Casse di risparmio, Segretariati
del popolo, Municipi
16.22
Accelerazione dell’industrializzazione italiana + struttura finanziaria efficiente
Industrie leggere + siderurgia, automobili (Fiat), industrie elettriche
1896-1907: tasso di crescita maggiore d’Europa
Migliora la qualità della vita
calo malattie infettive minore mortalità
maggior reddito pro-capite (+ 30%)
Progresso economico e sociale
16.23 Ma
Reddito pro-capite = metà di quello tedesco + analfabetismo è elevato + agricoltura di sussistenza