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Allegato P - Valutazione impatto acustico (5101 KB)

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(1)

VALUTAZIONE IMPATTO ACUSTICO EUROASFALTI SRL

Via Passo Lovadina 5 Comune di Cimadolmo (TV)

L.R. 21/1999

Oggetto: Valutazione di impatto acustico previsionale relativo all’attività dell’Unità Produttiva della Ditta Euroasfalti srl nel Comune di Cimadolmo (TV) in Via Passo Lovadina 5

Bondeno (FE), Settembre 2016

(2)

SOMMARIO

PREMESSA ... 3

1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ... 3

2 RIFERIMENTI NORMATIVI ... 4

3 LIMITI ACUSTICI ... 4

4 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ ... 6

5 ANALISI E RILIEVI ... 8

5.1 ANALISI DELLA RUMOROSITÀ ESISTENTE ... 8

5.2 ANALISI DELLA RUMOROSITÀ SU ANALOGO IMPIANTO DI FERRARA ... 10

6 STRUMENTAZIONE DI MISURA... 11

7 PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO... 12

7.1 ANALISI DELLA RUMOROSITÀ DI PROGETTO ... 13

7.2 VERIFICA DEI LIMITI NELLA SITUAZIONE “POST-OPERAM”... 13

8 CONCLUSIONI ... 17

(3)

PREMESSA

La presente relazione di impatto acustico previsionale è relativa all’attività dell’Unità Produttiva della Ditta Euroasfalti srl nel Comune di Cimadolmo (TV) in Via Passo Lovadina 5.

Il presente studio, prodotto ai sensi dell’articolo 8 comma 4 della Legge 447/95, è volto a valutare la compatibilità del territorio rispetto all’attività in esame. Lo studio qui presentato si focalizza sull’area in cui insiste l’attività che dal Giugno 2009 risulta ferma. Si è quindi resa necessaria l’elaborazione di un apposito modello acustico.

1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE

L’esercizio in esame sorge a nord ovest rispetto all’abitato di Cimadolmo, lungo Via Passo Lovadina all’interno della golena del Piave. L’Unità produttiva si compone in maniera molto schematica di una zona impianti, e di diversi piazzali adibiti al deposito di inerti vergini e rifiuti inerti non pericolosi. L’intero stabilimento sorge a ridosso del Piave che scorre ad una distanza di 370 m in direzione sud (Fig.1).

Fig.1 Intorno del sito in esame

L’area dell’U.P. è così delimitata (Fig.1):

- a sud oltre il confine di proprietà si localizzano i piazzali, gli impianti e gli Uffici (R1) della ditta Zanardo srl che si occupa dell’estrazione e della lavorazione della ghiaia del fiume Piave;

(4)

- a ovest sono presenti campi agricoli a seminativo e a ridosso dell’argine un fabbricato residenziale a tre piani fuori terra (R2);

- a nord è presente un piazzale di proprietà della ditta Zanardo srl, oltre il quale a ridosso dell’argine sono presenti alcune abitazioni a schiera a due piani fuori terra (R3);

- a est oltre Via Passo Lovadina si localizzano campi agricoli seminativo.

Le coordinate del baricentro dell’attività sono Lat 45°47'39.364"Long 12°19'49.741"

33T 286476.22 m E 5058805.88 m N. Non si sono individuati nell’area circostante recettori altrimenti classificabili come sensibili (scuole, strutture sanitarie, ecc.). In allegato si riporta la planimetria in scala con indicazione delle stazioni di misura.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

É la legge n. 447 del 26/10/95 "Legge quadro sull'inquinamento acustico" che stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dall'inquinamento acustico, di conseguenza la presente relazione è stata redatta ai sensi dell’articolo 8 comma 4 della Legge 447/95 e successive modifiche ed integrazioni in accordo con la normativa vigente in materia di inquinamento acustico, con particolare riferimento a:

• D.P.C.M. 01/03/91 – Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi;

• D.P.C.M. 14/11/1997 – Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore;

• Decreto 16/3/98 – Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico;

• D.P.R. 18/11/98 n.459 – Inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario;

• D.P.R. 30/3/2004 n. 142 “Disposizioni per il contenimento e prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’articolo 11 della legge 26/10/1995 n. 447”;

• Legge Regionale 10/05/1999 n. 21 “Disposizioni in materia di inquinamento acustico”.

Il relativo decreto attuativo D.P.C.M. 14/11/97 stabilisce i nuovi valori limite di emissione e di immissione delle sorgenti sonore. I primi si riferiscono al “valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa”, mentre i secondi al “valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente esterno, misurato in prossimità del ricettore”.

Per quanto riguarda l’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, il decreto 142/04 stabilisce per ogni tipologia di infrastruttura stradale le fasce di pertinenza acustica ed i limiti ad esse relative per entrambi i periodi di riferimento. Finalità analoghe sono ricoperte dal decreto 459/98 in merito al traffico ferroviario.

3 LIMITI ACUSTICI

Secondo la zonizzazione acustica del Comune di Cimadolmo, (Fig.2) l’U.P. in esame così come i ricettori individuati ricade in Classe III “Aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici”.

(5)

Fig.2 Zonizzazione acustica

Ai sensi del DPCM 14/11/97 tali classi presentano i limiti riportati nelle seguenti tabelle.

Tabella B del DPCM 14/11/97 – Valori limite assoluti di emissione – Leq in dB(A)

Classe Tipo di area Tempo di riferimento

diurno notturno

I Aree particolarmente protetta 45 35

II Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale 50 40

III Aree di tipo misto 55 45

IV Aree di intensa attività umana 60 50

V Aree prevalentemente industriali 65 55

VI Aree esclusivamente industriali 65 65

Tabella C del DPCM 14/11/97 – Valori limite assoluti di immissione – Leq in dB(A)

Classe Tipo di area Tempo di riferimento

diurno notturno

I Aree particolarmente protetta 50 40

II Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale 55 45

III Aree di tipo misto 60 50

IV Aree di intensa attività umana 65 55

V Aree prevalentemente industriali 70 60

VI Aree esclusivamente industriali 70 70

(6)

Per quanto concerne l’applicabilità del limite espresso con il criterio differenziale (differenza tra rumore ambientale LA e rumore residuo LR), valgono i limiti di 5 dB(A) in periodo diurno e di 3 dB(A) in periodo notturno. Relativamente a tali limiti il comma 4 del D.P.C.M. 14/11/97 stabilisce come questi “non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile:

a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno;

b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.

4 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ

Euroasfalti srl opera nella produzione e commercializzazione di conglomerati bituminosi. Nel sito produttivo di Cimadolmo, attualmente fermo dal 2009, si realizzano conglomerati bituminosi anche tramite il recupero di rifiuti non pericolosi. In estrema sintesi, si recuperano determinate tipologie di rifiuti che in ossequio a quanto previsto dal D.lgs 152/2006 e D.M. 05.02.1998 rientrano, assieme al bitume e ai materiali lapidei inerti (sabbia, ghiaia, filler) sostituendoli in quota parte, nel ciclo produttivo finalizzato alla produzione di conglomerati bituminosi.

L’area in esame, è di circa 15.200 m2 e comprende gli impianti ed i piazzali di deposito. Nello specifico si possono distinguere le seguenti macro aree (Fig.2):

A. area di produzione conglomerato bituminoso di circa 2288 m2, comprensiva di rampa per il carico delle tramogge, predosatori, nastri trasportatori, cilindro di essiccazione, filtro a maniche, vagli, elevatore a tazze, sili di stoccaggio filler, cisterne stoccaggio bitume, mescolatore, cabina di comando, pese;

Fig.2 Organizzazione dello stabilimento

(7)

B. area di stoccaggio rifiuti non pericolosi di circa 2900 m2;

C. aree di stoccaggio materie prime inerti lapidei di circa 4747 m2.

Per le movimentazioni interne, l’alimentazione dell’impianto, la realizzazioni di opere stradali in genere, Euroasfalti srl dispone di un parco mezzi sintetizzato come di seguito:

• 1 pala meccanica (ad uso esclusivo dell’impianto)

• 1 muletto (ad uso esclusivo dell’impianto)

• impianto di vagliatura ed eventuale macinazione

• mini pale meccaniche tipo bobcat

• spazzatrice stradale

Sotto il profilo impiantistico Euroasflati dispone di diverse attrezzature fisse brevemente descritte di seguito e disposte come in Fig.3:

Fig.3. Impianto di produzione conglomerato bituminoso

(8)

• 1 Impianto per la produzione di conglomerato bituminoso Marca Marini” tipo discontinuo Ultimap 2700 E 250 L/R sopraelevato, capacità massima di 200 tons/h.

Tale impianto a sua volta si compone dei seguenti elementi:

1. Predosatori

2. Nastri trasportatori 3. Tamburo essiccatore 4. Bruciatore

5. Filtro a maniche 6. Silos filler

7. Elevatore a tazze 8. Vaglio vibrante 9. Mescolatore 10. Cisterne bitume

11. Caldaie riscaldo bitume 12. Silos conglomerati 13. Cisterne emulsione 14. Cabina comandi 15. Pese a ponte

I punti di emissione convogliata afferenti al medesimo impianto sono 3:

- E1 Essiccatore

- E2 Riscaldo cisterne bitume - Punto di sfiato silo filler a torre.

Il numero medio di automezzi pesanti in ingresso allo stabilimento durante il periodo di attività si attestava sulle 3 unità all’ora. Gli orari di lavoro del settore produzione conglomerati bituminosi variano in funzione della richiesta di mercato, spesso molto legata all’esigenza di non far interferire i lavori stradali con il traffico veicolare nelle ore diurne di punta. Si lavora principalmente nelle prime ore della mattinata dalle 6 alle 12 e nel pomeriggio dalle 13 alle 18. A seconda della necessità espressa dalla committenza può presentarsi l’eventualità di lavorare anche durante il periodo notturno per alcune ore dopo le 22 o prima delle 6. Si precisa che durante le ore notturne l’attività è solo quella di produzione del conglomerato bituminoso indipendentemente dal momento del suo reale utilizzo, previo trasporto, nei cantieri di posa; utilizzo che può avvenire anche in un secondo momento e pertanto all’inizio dell’orario diurno. Il traffico indotto quindi per il periodo di riferimento notturno è in pratica estremamente ridotto, limitandosi eventualmente al solo trasporto del conglomerato bituminoso nei cantieri di posa.

La stima del flusso veicolare pesante, calcolata sulla massima produttività prevista per il conglomerato bituminoso pari a circa 350.000 ton/anno e per la produzione di manufatti e prodotti per l’edilizia (pari a circa 97.800 ton/anno di rifiuti appartenenti alla tipologia 7.6 impiegati) indica sulle 16 ore per camion da 30 ton l’uno, l’ingresso di circa 7 automezzi/ora per 220 giorni lavorativi annui.

5 ANALISI E RILIEVI

5.1 Analisi della rumorosità esistente

L’analisi della rumorosità esistente, si è basata sulle misure effettuate nelle seguenti occasioni:

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• Campagna di monitoraggio, effettuata dallo scrivente tecnico in acustica ambientale Giovedì 10 e Venerdì 11 Marzo del 2016, durante la quale sono state effettuate misurazioni in coincidenza con i limiti di proprietà dell’area e nei punti ritenuti maggiormente significativi (v. planimetria allegata). Si ribadisce che l’attività è attualmente ferma e quindi le misure sono state finalizzate a misurare il rumore residuo.

Tale monitoraggio ha preso in considerazione i periodi di riferimento diurno e notturno, con misure di breve e lunga durata. In tab.1 si riportano i livelli di pressione misurati.

Tabella 1 Rilievi effettuati

Stazione di Misura Misura TM Data

(Ora) Livello Equivalente

dB(A)

Note

S1

Sulla facciata nord di R1

1 15’ 10/03/2016 (15:56)

55,5 Rumore della ditta Zanardo srl S2

Sulla facciata sud di R3 2 18h 10/03/2016

(16:26) Diurno 59,5

Notturno 39,5 Rumore della ditta Zanardo srl e del traffico

sulla via arginale

Nella stazione di misura 2 si è proceduto ad effettuare un monitoraggio di lunga durata per indagare il clima acustico presente durante le ore notturne nell’area. In Fig.3 si riporta il tracciato temporale di tale misura, mentre in tab.2 si evidenziano i livelli equivalenti orari. I valori diurni rilevati sono stati condizionati da alcune lavorazioni effettuate dalla ditta Zanardo srl nel piazzale antistante R2.

Fig.3 Tracciato temporale relativo alla misura effettuata presso la stazione 2

Tabella 2 Livelli equivalenti orari rilevati dalla centralina nella postazione S5

Data Periodo di riferimento Fascia oraria Livello equivalente [dB (A)]

10/03/2016 DIURNO 16:26-17 67,55

10/03/2016 DIURNO 17-18 61,21

10/03/2016 DIURNO 18-19 52,11

10/03/2016 DIURNO 19-20 48,17

10/03/2016 DIURNO 20-21 45,43

10/03/2016 DIURNO 21-22 43,00

10/03/2016 NOTTURNO 22-23 41,75

(10)

10/03/2016 NOTTURNO 23-24 40,46

11/03/2016 NOTTURNO 00-01 38,26

11/03/2016 NOTTURNO 01-02 34,96

11/03/2016 NOTTURNO 02-03 34,81

11/03/2016 NOTTURNO 03-04 33,70

11/03/2016 NOTTURNO 04-05 39,69

11/03/2016 NOTTURNO 05-06 43,18

11/03/2016 DIURNO 06-07 48,56

11/03/2016 DIURNO 07-08 59,25

11/03/2016 DIURNO 08-09 61,79

11/03/2016 DIURNO 09-10 61,53

11/03/2016 DIURNO 10-10:29 61,85

5.2 Analisi della rumorosità su analogo impianto di Ferrara

Al fine di quantificare il reale disturbo dell’U. P. in esame, non essendo stato possibile misurarla direttamente per via del fatto che la stessa risulta ferma del 2009, si è optato per l’utilizzo di misure eseguite dallo scrivente nel maggio del 2015 su un analogo impianto della Società comproprietaria dell’impianto in questione, Sintexcal S.p.A. a Ferrara. Le misure svolte nell’ambito di uno specifico studio finalizzato al rilievo della rumorosità della torre di confezionamento sono state impiegate per la modellizzazione dell’impianto di Cimadolmo.

Nello specifico la campagna di monitoraggio a cui si fa riferimento, svoltasi a Ferrara nell’U.P. della ditta Sintexcal spa Martedì 12 Maggio 2015, ha visto la realizzazione di rilievi principalmente in coincidenza con gli impianti presenti nella torre di confezionamento (Fig.4). Tale monitoraggio ha preso in considerazione il periodo di riferimento diurno, con misure di breve durata. In tab.3 si riportano i livelli di pressione misurati. Dai rilievi effettuati non è emersa la presenza di rumori con componenti tonali e/o impulsive.

Tabella 3 Rilievi effettuati sull’U.P. della Sintexcal spa Stazione di Misura Misura TM Data

(Ora) Livello Equivalente

dB(A)

Note

S3

Davanti alla navetta 3 2’ 12/05/2015

(07:45) 79,4 Impianto in attività.

7 1’ 12/05/2015

(08:54) 67,4 Impianto fermo. Solo navetta in funzione. Colpi di martello

(esclusi) S4

Davanti al mescolatore

4 1’ 30’’ 12/05/2015 (07:48)

79,3 Impianto in attività.

8 1’ 12/05/2015

(09:03) 75,8 Impianto fermo. Solo

mescolatore in funzione.

S5

Davanti alle tramogge

5 1’ 12/03/2015

(07:53)

72,9 Impianto in attività.

S6

Davanti al vaglio e alle teste degli elevatori

6 1’ 30’’ 12/03/2015

(07:50) 73,3 Impianto in attività.

9 1’ 12/03/2015

(09:08) 67,3 Impianto fermo. Solo

elevatore a caldo in funzione.

S7

Sopra al vaglio 10 1’ 12/03/2015

(09:09) 72,6 Impianto fermo. Solo vaglio in funzione a vuoto.

S8 Davanti al filler

11 1’ 12/03/2015

(09:12)

66,4 Impianto fermo. Solo filler in funzione

(11)

Fig. 4 Ubicazione misure presso l’U.P di Ferrara

6 STRUMENTAZIONE DI MISURA

L’apparecchiatura utilizzata, o catena di misura, è rispondente interamente a quanto richiesto dall’articolo 2 del Decreto Ministero dell’Ambiente 16/03/1998 in modo da soddisfare le specifiche di cui alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994;

i filtri sono conformi alla norma EN 612690/1995 (IEC 1260); il microfono è conforme alla EN 61094-1/1994 – EN 61094-2/1995 – EN 61094-3/1995 – EN 61094-4/1995; il calibratore è conforme alle norme CEI 29-4.

(12)

La strumentazione è stata controllata con calibratore di classe 1, secondo la norma IEC 942/1988.

• Fonometro Analizzatore ed integratore di classe 1 - costruttore SVANTEK modello SVAN 959, matricola 12914 con microfono 01-dB modello MCE 212 matricola 39695, certificati di taratura LAT 068 34440-A del 29/09/2014 eseguita presso il Centro LAT n. 068;

• Calibratore costruttore 01-dB modello CAL01, matricola 11070, certificato di taratura n. LAT 171 A0490416 del 19/04/2016 rilasciato dal Centro LAT n. 171.

La localizzazione e la durata della misurazione sono state stabilite per una rappresentatività dei valori ottenuti, anche in relazione alle caratteristiche del rumore, e dei fattori ambientali.

Prima e dopo la rilevazione è stata eseguita la taratura dello strumento con calibratore acustico confermando la validità delle misure stesse.

Le condizioni meteorologiche sono risultate prive di precipitazioni e con velocità del vento inferiore a 5 m/s nei tempi di misura.

Le misure sono state eseguite secondo le modalità citate nel Dec. del 16/03/98

“Tecniche di rilevamento e misurazione dell’inquinamento acustico”, mentre i valori rilevati sono stati riferiti al D.P.C.M. del 14/11/97 “Determinazione dei valori limiti delle sorgenti sonore”. Sono stati utilizzati i seguenti simboli:

Tr - tempo di riferimento nel periodo diurno tra le ore 6,00 e le ore 22,00 e notturno dalle ore 22:00 alle ore 6:00;

To - tempo di osservazione diurno e notturno nei giorni 10-11/03/2016;

Tm - tempo di misura di 15 minuti per i rilievi a spot e di 18h per il rilievo con centralina;

Leq - livello continuo equivalente ponderato “A” per un tempo sufficientemente rappresentativo della rumorosità in oggetto;

Velocità del vento – inferiore a 5 m/s;

Assenza di precipitazioni, cielo sereno.

7 PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO

La valutazione previsionale di impatto acustico è stata condotta con il Software MITHRA 5.1.20 munito anche di modello per il rumore da traffico veicolare, dotato di algoritmo per il calcolo dei livelli equivalenti della pressione sonora a partire dai livelli di potenza sonora in bande di ottava. Quando i dati di potenza sonora non sono disponibili direttamente, essi vengono ricavati mediante il modulo calcolo “inverse” del programma computazionale. L’attivazione di questa funzione richiede in ingresso dati di livello equivalente di pressione sonora e fornisce in uscita i livelli di potenza sonora espressa in dB (A)/m per le sorgenti lineari e in dB (A) per le sorgenti puntiformi.

Algoritmo di calcolo

La formula applicata per il calcolo del livello sonoro continuo equivalente ponderato A, Lp sui ricettori virtuali è la seguente:

Lp = Lw - (Adiv + Aatm + Aground + Ascreen + Aref) dove:

Lw = livello di potenza sonora

Adiv = attenuazione dovuta a divergenza geometrica Aatm = attenuazione dovuta all’assorbimento atmosferico

(13)

Aground = attenuazione dovuta all’effetto suolo Ascreen = attenuazione dovuta a diffrazione

Aref = attenuazione dovuta a riflessione da superfici verticali

La formula applicata per il calcolo del livello di potenza sonora per metro delle strade LW è la seguente (usata per i mezzi interni):

LW = LWVL+ 10log((flow + flow x %PL x (EQ – 1)/100/V50) – 30

LWVL= 46 + 30logV50 + C Dove

LWVL= livello di potenza sonora di un veicolo leggero flow = numero di veicoli per ora

%PL = percentuale di veicoli pesanti

EQ = fattore di equivalenza veicoli leggeri – veicoli pesanti V50 = velocità dei veicoli

c = costante di correzione dovuta alla tipologia di traffico (fluido, interrotto, accelerato) La tipologia di sorgente scelta per la simulazione dei contributi acustici derivanti dalle differenti sorgenti fisse individuate è stata di tipo areale. Tale geometria è risultata infatti più rispondente alla situazione reale rispetto ad un sorgente puntiforme.

In accordo con la norma ISO 9613, la tipologia di sorgente scelta per la simulazione del traffico veicolare in ingresso all’attività è di tipo lineare. La direttività della sorgente è supposta emidirezionale, con raggio di 2000 m., sul piano di appoggio riflettente: è stato supposto che la sorgente emetta cento raggi diversi il cui contributo energetico decade a zero entro tre riflessioni; per il terreno è stato impostato un parametro di riflessione uguale a 600 (standard ground).

7.1 Analisi della rumorosità di progetto

Considerando le informazioni ricevute in merito alle attività svolte ed al traffico indotto, assieme a quanto oggettivamente rilevato durante le campagne di misura, si può affermare che la rumorosità sui confini di proprietà varia principalmente in funzione delle attività svolte sul piazzale dell’Unità Produttiva, in particolar modo dal funzionamento dell’impianto per la produzione del conglomerato bituminoso e dai movimenti della pala.

Nello specifico le sorgenti più rilevanti sono rappresentate dall’essiccatore, dall’impianto di aspirazione, da alcune parti meccaniche mobili dell’impianto individuate lungo la torre e in generale dagli impatti delle materie prime (essenzialmente la ghiaia) con le pareti metalliche dell’impianto lungo tutto il ciclo di lavorazione. Per quanto riguarda il traffico indotto i flussi sono tali da risultare ininfluenti dal punto di vista acustico anche in previsione di un potenziale massimo che li vedrebbe passare da 3 a 7 autocarri/ora .

Si rappresenta nell’immagine di Fig.5 la modellizzazione grafica dell’area ai fini della valutazione acustica.

7.2 Verifica dei limiti nella situazione “post-operam”

Calcolo dei livelli sonori per il periodo di riferimento DIURNO

Considerando le informazioni ricevute in merito alle attività svolte ed al traffico indotto, assieme a quanto oggettivamente rilevato durante le campagne di misura, si può affermare che la rumorosità sui confini di proprietà varia principalmente in funzione delle

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attività svolte sul piazzale dell’Unità Produttiva, in particolar modo dal funzionamento dell’impianto per la produzione del conglomerato bituminoso e dai movimenti della pala.

Nello specifico le sorgenti più rilevanti sono rappresentate dall’essiccatore, da alcune parti meccaniche mobili dell’impianto individuate lungo la torre e in generale dagli impatti delle materie prime (essenzialmente la ghiaia) con le pareti metalliche dell’impianto lungo tutto il ciclo di lavorazione. Per quanto riguarda il traffico indotto i flussi sono tali da risultare ininfluenti dal punto di vista acustico anche in previsione di un potenziale massimo che li vedrebbe passare da 3 a 7 autocarri/ora .

Fig. 5: vista 3D sito Limiti assoluti di immissione ai ricettori

Il limite assoluto di immissione presso i ricettori in periodo diurno è pari a 60 dB(A) per la Classe III (R1, R2, R3). Dall’esame della mappatura isofonica relativa allo scenario di progetto durante il periodo diurno, riportata in Fig.6, nella quale sono state valutate tutte le sorgenti attuali e future, emerge il sostanziale rispetto del limite assoluto di immissione ai ricettori considerati. La tab.4 riporta i valori attesi ad 1m dalle facciate. Si tenga presente che presso R3 il contributo maggiore è dato dalla lavorazione misurata sul piazzale antistante della ditta Zanardo srl.

Ricettore Piano LA dB(A)

R1 Terra 55,7

I 57

R2 Terra 49,2

I 49,9

II 50,5

R3 Terra 56,8

I 59,6

Tab.4 Verifica dei limiti assoluti in facciata ai ricettori considerati durante il periodo diurno

(15)

Criterio differenziale ai ricettori

Per verificare il rispetto o meno del criterio differenziale, presso i ricettori considerati nelle condizioni post operam diurne descritte, si sono calcolati i contributi acustici sulle facciate più esposte dei ricettori individuati. Nel fare ciò si è confrontata la situazione misurata attualmente ad impianto fermo con quella di progetto considerando anche il traffico indotto (Fig.5).

Fig.6: Mappa isofonica (h.3m) relativa alla situazione di progetto nel periodo di riferimento diurno

Nella seguente tabella si riportano i livelli ambientali (LA) attesi a 1 m dalle facciate, quelli residui (LR) calcolati nella medesima posizione sulla base dei rilievi effettuati, e la differenza tra i due, cioè il livello differenziale .

Ricettore Piano LA dB(A) LR dB(A) LA-LR dB(A) Limite vigente

R1 Terra 55,7 55,5 0,2 ≤5

I 57 56,5 0,5 ≤5

R2 Terra 49,2 47,1 2,1 ≤5

I 49,9 48 1,9 ≤5

II 50,5 48,8 1,7 ≤5

R3 Terra 56,8 56,2 0,6 ≤5

I 59,6 59,2 0,4 ≤5

Tab.5 Verifica dei limiti differenziali in facciata ai ricettori considerati durante il periodo diurno

(16)

Dall’esame della tabella 5 emergerebbe il rispetto del limite differenziale presso tutte le facciate dei ricettori considerati.

Calcolo dei livelli sonori per il periodo di riferimento NOTTURNO

In questo scenario si è indagato il contributo di rumorosità dato dal funzionamento degli impianti e dal traffico indotto. Cautelativamente il traffico notturno sulle vie limitrofe inputato nel modello è stato quello desunto dal tracciato registrato nell’ora più silenziosa tra quelle monitorate dalla centralina (03:00-04:00). Le verifiche si sono concentrate sui ricettori residenziali R2 ed R3 gli unici abitati durante le ore notturne.

Limiti assoluti di immissione ai ricettori

Il limite assoluto di immissione in periodo notturno è pari a 50 dB(A) per la Classe III. Dall’esame della mappatura isofonica relativa allo scenario di progetto durante il periodo notturno, riportata in Fig.7, nella quale sono state valutate tutte le sorgenti attuali e future, emergere il pieno rispetto dei limiti imposti dalla zonizzazione vigente . La tab.6 riporta i valori attesi ad 1m dalle facciate.

Fig.7: Mappa Isofonica (h.3 m) relativa alla situazione di progetto nel periodo di riferimento notturno

(17)

Ricettore Piano LA dB(A)

R2 Terra 34,6

I 36,1

II 37,1

R3 Terra 42,6

I 43,3

Tab.6 Verifica dei limiti assoluti in facciata ai ricettori considerati durante il periodo notturno

Criterio differenziale ai ricettori

Per verificare il rispetto o meno del criterio differenziale, presso i ricettori considerati nelle condizioni post operam notturne descritte, si sono valutati i contributi acustici sulle facciate più esposte dei ricettori individuati. Dall’esame della tabella 6 il valore maggiore atteso è quello previsto al primo piano di R3 pari a 43,3 dB(A). Tale contributo è tale da far ipotizzare un livello interno all’abitazioni irrilevante ai fini dell’applicabilità del criterio differenziale. Al fine della verifica del limite espresso con il criterio differenziale infatti, da tale contributo atteso esternamente vanno detratti 2 ÷ 2,5 dB, in funzione dell’altezza delle finestre dal piano del cortile e 3 dB per effetto “imbocco finestra”, ottenendo un contributo pari a circa 38,3 dB(A) a finestre aperte. Tale verifica appare positiva anche considerando le finestre chiuse ed un infisso semplice con un valore di isolamento acustico Rw minimo pari a 20 dB(A). Svolgendo il calcolo si avrebbero 23,3 dB(A) a finestre chiuse quindi un contributo irrilevante ai fini della verifica del limite differenziale nelle condizioni descritte.

8 CONCLUSIONI

Lo studio qui proposto sulla base delle caratteristiche progettuali, dei rilievi effettuati e del modello di simulazione elaborato permette di giungere alla seguenti considerazioni conclusive:

• I livelli di pressione sonora calcolati presso i ricettori più esposti mostrano il rispetto dei limiti assoluti di immissione fissati dalla classificazione acustica per i periodi diurno e notturno.

• La verifica del rispetto dei limiti espressi con il criterio differenziale eseguita nei confronti dei ricettori più esposto ha dato esito positivo in entrambi i periodi di riferimento.

Si può concludere, che l’attività in esame risulta compatibile con la classificazione acustica comunale.

Bondeno (FE), Settembre 2016

Allegati:

- Schede Rilievi - Certificati di taratura - Certificati impianti - Planimetrie in scala

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Stazione di Misura Misura TM Data

(Ora) Livello Equivalente

dB(A)

Note

S1

Sulla facciata nord di R1 1 15’ 10/03/2016

(15:56) 55,5 Rumore della ditta

Zanardo srl

L01 L10 L50 L60 L70 L80 L90 L95 L99

67.5 55.7 51.9 51.3 50.6 49.9 49.0 48.2 46.5

Logger results (aggregation degree = 4) User title...

Main cursor 15:56:34.800 10/03/2016 RMS (Ch1, P1) 53.68 dB LEQ run (1, Whole data, Cumulated) (Ch1, P1) 53.58 dB 55.66 dB

(19)

Stazione di Misura Misura TM Data

(Ora) Livello Equivalente

dB(A)

Note

S2

Sulla facciata sud di R3 2 18h 10/03/2016

(16:26) Diurno 59,5

Notturno 39,5 Rumore della ditta Zanardo srl e del traffico

sulla via arginale

LN Diurni

L01 L10 L50 L60 L70 L80 L90 L95 L99

70.3 60.7 51.8 47.9 44.7 41.0 35.7 33.4 31.4

LN Notturni

L01 L10 L50 L60 L70 L80 L90 L95 L99

52.6 41.6 32.9 32.2 31.4 30.5 29.5 28.9 27.8

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