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Errori di misura:

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Academic year: 2021

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(1)

Errori di misura:

errore = | valore misurato – valore vero |

cause di errore: → Limiti strumentali

di solito vengono effettuate molte misure indipendenti della stessa grandezza,

si definisce

ma a causa degli errori di misura il risultato varia sensibilmente da misura a misura fino a collezionare un numeroso campione di misure

→ Cause accidentali

→ Metodi di misura errati

(2)

categorizzazione degli errori:

misura di un intervallo di tempo usando un orologio che va troppo lento, o troppo veloce.

incertezze dovute a cause accidentali e alla limitatezza del campione di misure

casuali o “statistici”

sistematici misura della lunghezza di

un oggetto non in modo

perpendicolare all’oggetto ( errore di parallasse)

gli errori statistici sono riducibili aumentando il numero di misure indipendenti della stessa grandezza → aumentando la dimensione del campione

(3)

“ valore vero

ma , ammesso che esista, quale e’ il

potrebbe anche non esistere se alla base del fenomeno in esame vi fosse in

solo tentare di “ stimarlo ”

errore = | valore misurato – valore medio |

ma quanto vale il valor medio ?

in questo caso sarebbe meglio parlare di errore

una infinita’ di misure ripetute e se si ha un numero finito di misure si puo’

con il minimo margine di errore possibile gioco una variabile aleatoria

per saperlo con certezza si dovrebbero fare come di

(4)

es. : si siano effettuate

n

misurazioni della stessa grandezza fisica

x

1

,x

2

…x

n

si assume come

la media aritmetica delle

n

misure e’ :

1 2

1

...

n

1

n

i i

x x x

x x

n n

=

+ + +

= = 

la media aritmetica stima il valor “vero” m ,

( x )

m =   unita' di misura

problema : come stimare l’errore statistico  ? la media aritmetica

ma con un certo errore  del valor medio

stima

dei risultati ottenuti nelle varie misure

➢ la cosiddetta media aritmetica campionaria

( vero ? )

m

della grandezza in esame

(5)

2 1

. 1 ( )

1

n

x i

i

dev stand. camp. x x

n

=

 = −

− 

si usa la

commento sull’uso di

n

o di

n1

come indicatore di dispersione

in inglese “root mean square” o rms

deviazione standard campionaria o “ errore quadratico medio”,

2 1

( )

n

i i

x x

=

 −

2

1

( )

n

i i

x m

=

 −

al posto di Nota Bene:

Nota Bene: 2

1

1 ( )

1

n

i i

x x

n

=

− 

2

1

1 ( )

n

i i

x x n

=

al posto di

di una distribuzione intorno al suo valor medio

che e’ definito come :

commento sull’uso di o di

x m

(6)

una tra le proprieta’ piu’ importanti

( ) dev stand. camp. .

x

x n n

 =  

della media aritmetica e’ che l’ errore statistico della media aritmetica stessa e’ dato da:

2 1

1 ( )

( 1)

n

i i

x x

n n

=

= −

− 

(7)

Intervallo di confidenza

si sono effettuate

n

misurazioni indipendenti

la miglior stima del valor medio incognito

1

1

n

i i

x x

n

=

= 

ma ripetendo una seconda volta

la miglior stima campionaria

1

' 1 '

n

i i

x x

n

=

= 

si potrebbe ottenere un diverso insieme di risultati :

della stessa grandezza fisica

x

,

ottenendo :

x

1

, x

2

… x

n

n

misure della stessa grandezza fisica,

x’

1

, x’

2

… x’

n

e’ la media aritmetica

continuerebbe ad essere la media aritmetica

del valor medio incognito

' x

x

delle

n

misure dove

dove

(8)

dunque anche la media aritmetica campionaria varia, imprevedibilmente, ossia e’ essa stessa una

➢ come stima della

da campione a campione

si assume la

➢ come errore sulla media aritmetica campionaria, si assume la divisa per la radice di

n

variabile aleatoria

ma essendo gli

x

i

diversi dagli

x

i la nuova media aritmetica sarebbe diversa

'

xx

dispersione della v.a.

deviazione standard campionaria

x

x

n

deviazione standard campionaria 2

1

1 ( )

1

n

i i

x x

n =

= −

’’media aritmetica campionaria’’

( ) x

 =

(9)

➢ istogrammando i risultati di molte misure ripetute ed

che le misure si distribuiscono molto spesso

indipendenti tra loro risulta,

➢ se la distribuzione di una serie di

n

variabili aleatorie

x

i con

i =

1,

n

la media aritmetica delle

n

v. a.

si puo’ dimostrare che

sara’ distribuita in modo gaussiano segue la forma funzionale gaussiana

in modo gaussiano infine

ma non sempre,

se

n

>> 1 grazie al teorema del limite centrale,

che la distibuzione della

rilevanza della distribuzione gaussiana

➢ anche se la distribuzione delle

n

v. a.

x

i non fosse gaussiana si puo’ assumere

sia gaussiana media campionaria

(10)

- se si stima il valor medio ( vero ) come

. .( ) 2 dev st x

x n

m = 

si ha il 95% di

- se si stima il valor medio ( vero ) come

. .( ) 3 dev st x

x n

m = 

si ha il 99.7% di

dunque nella maggior parte dei casi,

. .(

dev st x)

x n

m = 

si ha il 68% di

ma non sempre, - se si stima il valor medio ( vero ) come

probabilita’

di fare una stima esatta

probabilita’

di fare una stima esatta

probabilita’

di fare una stima esatta

x

x

n m =  

2

x

x n

m =  

3

x

x n

m =  

(11)

il valore della percentuale di probabilita’

che si desidera raggiungere, ossia la attendibilita’

e’ detto

che si desidera ottenere,

della stima del valor “vero”

(affidabilita’, credibilita’, grado di fiducia …)

“ livello di confidenza ”

(12)

postulando che il fenomeno in esame abbia un carattere aleatorio

e’ ragionevole attendersi che i risultati

supponiamo siano state molte fatte misure di precisione ed indipendenti tra loro,

ossia che l’esito della misura sia descrivibile in termini di una stessa grandezza fisica,

non si riproducano perfettamente

si potranno applicare i metodi statistici

di una variabile aleatoria per il trattamento dei dati sperimentali vale a dire per stimare i parametri della variabile aleatoria incognita

(13)

il risultato ottenuto in una misura equivale al verificarsi di uno in conclusione:

fare una misura sperimentale e’ assimilabile all’effettuare un esperimento aleatorio

tra i tanti possibili risultati che una opportuna v.a. puo’ assumere

Prezzo da pagare :

Vantaggio : questa impostazione permette di riconciliare la non riproducibilita’ degli esperimenti con i principi galileiani

si deve rinunciare al determinismo della fisica classica

(14)

la statistica predittiva, utilizzando i risultati rigorosi della teoria della probabilita’,

ossia di determinare quale sia l’errore

• quale sia il margine di errore con cui si puo’ fare la stima in funzione della

• come valutare quale sia l’attendibilita’ di questa misura in termini di probabilita’,

• quale sia caso per caso il miglior stimatore possibile

e’ chiaro che si tratta di previsioni

in esame e’ impossibile prevedere esattamente quale risultato si presentera’ all’ atto di ogni singola prova (misura)

ossia come determinare quale sia il livello di confidenza della stima numerosita’ del campione,

sulla media aritmetica

che di solito,

e che per la aleatorieta’ stessa del fenomeno del valor medio,

e’ la media aritmetica campionaria ma non sempre,

o valor “vero”,

e’ in grado di suggerire:

Nota bene:

(15)

non avendo altre informazioni a disposizione

calcoliamo la media campionaria sono state fatte 25 misure

1.720, 1.651, 1.811, 1.722, 1.721, 1.670, 1.710, 1.721, 1.740, 1.701, 1.730, 1.700, 1.761, 1.721, 1.751, 1.712, 1.710, 1.721, 1.691, 1.790, 1.740, 1.730, 1.760, 1.731, 1.712

i risultati,

in

grammi,

sono :

e’ evidente che i risultati della misura fisica,

impropriamente detto peso “vero”

campione di misure effettuate si dovra’ stimare il

usando soli i dati del

ripetute ed indipendenti tra loro della stessa grandezza ad es. il peso di un oggetto

della grandezza incognita,

per stimare il valor medio

utilizziamo l’ errore sulla media

per stimare l’errore associato a questa misura

valor medio, del peso ossia il peso medio

misurato con una bilancia di precisione

non si riproducono perfettamente Esempio

(16)

25 1

1 1.7244

25 i i

x = 

=

x =

1

1

n

i i

x x

n

=

= 

2 1

. . 1 ( )

1

n i i

dev st x x

n

=

= −

− 

251 2

1

25 1 ( i 1.7244) 0.0337

i= x

=

− =

se

x

i e’ la

i

-esima misura

l’errore sulla media aritmetica e’

. . ( ) dev st

x n

 =

0.007

 =

0.0337

0.0074

= 25 =

arrotondando l’errore ad una sola cifra

(17)

se il livello di confidenza prescelto e’ il 68 %

(1.72 0.01) gm

m = 

al 95% di livello di confidenza al 99% di livello di confidenza

(1.72 0.02) gm

m = 

(1.724 0.007) gm

m = 

da notare la relazione tra oppure

a parita’ di numerosita’ del campione, oppure

la precisione

a parita’ di

n

, se una cresce l’altra cala

Livello di confidenza

Errore assoluto

Errore relativo

68% 0.007 0.41 % 95% 0.01 0.58 % 99% 0.02 1.16 %

misura molto precisa

misura poco precisa ma ci credo molto ma ci credo poco…

e il grado di fiducia, ( livello di confidenza) il risultato della misura e’ :

(18)

in effetti

se l’errore sulla media fosse risultato minore di 0.004

(1.724 0.007) gm

m = 

m

e’ compreso tra 1.717 e 1.731 dunque la seconda cifra del risultato,

significa che,

Nota Bene:

avremmo dovuto scrivere

m

= 1.724

gm

se per presentare il risultato di livello di confidenza

Nota sulla presentazione del risultato

ottenuto operando con il 68%

in questo particolare caso

si utilizzasse la convenzione delle cifre significative

il risultato andrebbe presentato come

m

= 1.72

gm

il 2 , non e’ una cifra certa secondo la nostra stima,

(19)

avremmo dovuto presentare il risultato come

m

= 1.72

gm

se avessimo operato al 95 e 99 % di livello di confidenza infine

(20)

produciamo un istogramma :

1.65 1.66 1.67 1.68 1.69 1.70 1.71 1.72 1.73 1.74 1.75 1.76 1.77 1.78 1.79 1.80 1.81

1) disponiamo le misure in ordine crescente

2) se necessario raggruppiamo i dati in intervalli ( bins)

1.720 1.651 1.811 1.722 1.721 1.670 1.710 1.721 1.740 1.701 1.730 1.700 1.761 1.721 1.751 1.712 1.710 1.721 1.691 1.790 1.740 1.730 1.760 1.731 1.712

binnaggio ’’naturale’’

intervallo di valori :

= 160 bins

160 bins con soli 25 dati a disposizione produrrebbero un istogramma con moltissimi bins vuoti

dati originali

raggruppiamo i dati in bin di larghezza = 0.01

ma

bin

1.650 1.659 1.660 1.669 1.670 1.679 1.680 1.689 1.690 1.699 1.700 1.709 1.710 1.719 1.720 1.729 1.730 1.739 1.740 1.749 1.750 1.759 1.760 1.769 1.770 1.779 1.780 1.789 1.790 1.799 1.800 1.809 1.810 1.819

intervallo

1.651 1.670 1.691 1.700 1.701 1.710 1.710 1.712 1.712 1.720 1.721 1.721 1.721 1.721 1.722 1.730 1.730 1.731 1.740 1.740 1.751 1.760 1.761 1.790 1.811

dati ordinati

bins di 0.001

i dati stessi

e a definire il bin ci guidano

il binnaggio ’’naturale’’

la numerosita’ del campione

= larghezza del minimo intervallo tra i dati

l’ intervallo di valori

= larghezza del massimo intervallo tra i dati

(1.811 - 1.651)/0.001

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

÷

per farsi un idea della forma della distribuzione dei dati

numero di bins

basta valutare la numerosita del camione e’ di 25

molto poco significativo da 1.651 a 1.811

quali siano :

(21)

0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25 0.3

1.65 1.67 1.69 1.71 1.73 1.75 1.77 1.79 1.81

1.65 1.66 1.67 1.68 1.69 1.70 1.71 1.72 1.73 1.74 1.75 1.76 1.77 1.78 1.79 1.80 1.81

0.04 0 0.04 0 0.04 0.08 0.16 0.24 0.12 0.08 0.04 0.08 0 0 0.04 0 0.04 Misure

’’binnate’’

Frequenza Frequenza relativa

= Fi / N tot

N tot = S Fi = 25 ( xi ) ( Fi ) ( Fri)

istogramma delle frequenze relative

1 0 1 0 1 2 4 6 3 2 1 2 0 0 1 0 1

3) calcoliamo la frequenza ( Fi) con la quale si presenta un particolare

risultato nei vari bins

5) grafichiamo la frequenza relativa

Nota Bene: la frequenza deve essere normalizzata all’unita

affinche’ l’istogramma rappresenti una distribuzione di probabilita’

4) Calcoliamo la

frequenza relativa ( Fri) dividendo la frequenza per il numero totale di misure, ossia

’’normalizziamo’’ i dati binnati alla frequenza relativa

la forma dell’istogramma da’ una idea di quale sia la distribuzione di probabilita’ della variabile misurata

(22)

Nota bene : questo costituisce l’approccio frequentistico

ma oggigiorno e’ sempre piu’ adoperato anche l’approccio bayesiano

(23)

possiamo ’’recuperare’’

postulando che effettuare Ricapitolando:

ad effettuare

sia assimilabile

la non riproducibilita’ degli esperimenti una misurazione

un esperimento aleatorio

(24)

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