• Non ci sono risultati.

Professoressa CORONA PAOLA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Professoressa CORONA PAOLA"

Copied!
27
0
0

Testo completo

(1)

Professoressa CORONA PAOLA

(2)

Il fatto che un corpo sia in quiete o compia un moto

accelerato dipende dalla forza totale, somma di tutte le forze applicate.

La forza-peso è la stessa, ma la forza totale no:

F !

tot

= !

F

p

+ !

F

v

= 0 !

F

tot

= !

F

p

≠ 0

Quali forze agiscono su un pallone fermo e su uno che cade?

(3)

Le forze, quando non sono bilanciate, modificano il moto dei corpi.

Modificare il moto significa produrre un’accelerazione, ossia modificare la velocità.

La dinamica si basa su tre principi enunciati da Isaac Newton (1643- 1727):

§ il primo principio, o principio di inerzia;

§ il secondo principio, o legge fondamentale della dinamica;

§ il terzo principio, o principio di azione e reazione.

La relazione tra forze e movimento è studiata dalla dinamica.

(4)

E’ la parte della fisica che descrive ciò che si muove sulla Terra e nello spazio (*)

studia l’equilibrio dei corpi

descrive le

proprietà dei moti (non le loro

cause)

studia la relazione tra

forze e movimento

(*) non è applicabile ai corpi microscopici, né a quelli che si muovono a velocità prossime a quella della luce.

si divide in:

(5)

Secondo Aristotele per far muovere in linea retta un

corpo a velocità costante è necessario applicare una forza costante.

Un corpo in movimento continua a muoversi di moto rettilineo uniforme se non è soggetto a forze che lo costringono a muoversi diversamente.

Invece Galileo Galilei osservò che un corpo che si muove di moto

rettilineo uniforme non accelera;

quindi è simile a un corpo fermo e su di esso la forza totale è nulla.

(6)

Primo principio della dinamica (o principio d’inerzia):

§ se la forza totale applicata a un punto materiale è uguale a zero, allora esso si muove a velocità costante;

§ se un punto materiale si muove a velocità costante, allora la forza totale a esso applicata è uguale a zero.

La tendenza dei corpi a mantenere invariata la propria velocità si chiama inerzia.

(7)

Un sistema di riferimento in cui vale il principio di inerzia è detto sistema di riferimento inerziale.

Sono inerziali:

§ un sistema di riferimento che ha l’origine nel centro del Sole e i tre assi che puntano a tre stelle molto lontane.

§ tutti i sistemi di riferimento che si muovono rispetto al Sole con

velocità costante in modulo, direzione e verso.

(8)

§ La Terra

Rispetto al sistema di riferimento del Sole, la Terra compie due moti accelerati:

§ il moto annuale di rivoluzione

§ il moto giornaliero di rotazione

quindi, a rigore, non è un sistema di riferimento inerziale.

Tuttavia, per analizzare i fenomeni quotidiani, la Terra viene considerata come un sistema di riferimento

inerziale poiché le accelerazioni che subisce sono troppo piccole per avere impatto su di essi.

(9)

In un sistema di riferimento accelerato il principio di

inerzia non è valido: si osservano accelerazioni che non sono causate da nessuna forza reale.

Invece, rispetto al sistema di riferimento accelerato

dell’autobus, il ragazzo si muove come se gli fosse applicata una forza rivolta in avanti.

Durante la frenata, continua a muoversi per inerzia con la

stessa velocità.

Il ragazzo si muove assieme all’autobus, rispetto alla strada, con velocità costante.

(10)

Nel sistema di riferimento accelerato dell’autobus è

necessario introdurre una forza apparente per descrivere il moto del ragazzo.

(11)

Galileo osservò che i moti dei corpi su una nave ferma sono indistinguibili dai moti che si avrebbero se la nave si muovesse di moto rettilineo uniforme.

le leggi della meccanica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali.

Ciò è generalizzato dal principio di relatività galileiana:

Invece, nei sistemi di riferimento non inerziali, è necessario modificare le leggi della dinamica

introducendo forze apparenti per descrivere il moto (es.:

autobus in frenata).

(12)

Se il dinamometro resta allungato sempre dello stesso tratto, la forza applicata all’oggetto è costante.

In queste condizioni, misurando lo spazio percorso in intervalli di tempo uguali, si verifica che:

un corpo su cui agisce una forza totale costante si muove con accelerazione costante.

(13)

Ripetendo l’esperimento con una forza doppia (il

dinamometro è allungato di un tratto doppio) il valore dell’accelerazione raddoppia.

Se la forza è triplicata, anche l’accelerazione risulta triplicata, e così via.

L’accelerazione di un corpo è direttamente

proporzionale alla forza totale che agisce su di esso.

(14)

Se raddoppiamo gli oggetti (che equivale ad avere un corpo di massa doppia) il valore dell’accelerazione si dimezza.

Se la massa è triplicata, l’accelerazione si riduce a un terzo, …..

A parità di forza applicata, l’accelerazione di un corpo è inversamente proporzionale alla sua massa.

Ciò significa che:

quanto maggiore è la massa di un corpo, tanto maggiore è la resistenza che oppone al tentativo di modificare la sua velocità.

(15)

Gli esperimenti illustrati hanno dimostrato che:

§ l’accelerazione di un corpo è direttamente

proporzionale alla forza totale che agisce su di esso;

§ l’accelerazione è inversamente proporzionale alla massa del corpo su cui agisce la forza.

Ciò è riassunto dalla seguente formula (in cui la costante di proporzionalità è stata posta uguale a 1):

il vettore accelerazione ha la stessa direzione e lo stesso verso del vettore forza.

a = ! F ! m

Poiché la massa è sempre positiva, la formula indica che:

(16)

Vale 1 N la forza che imprime un’accelerazione di 1 m/s2 a una massa di 1 kg.

1 N = 1 kg m s× 2

Nel S.I. l’unità di misura della forza è il newton (simbolo N):

Secondo principio della dinamica (o legge fondamentale della dinamica):

la forza totale che agisce su un corpo è uguale al

prodotto della massa

m

per l’accelerazione del corpo:

F ! !

a

(17)

§ La formula dice che:

§ Se varia nel tempo, varia proporzionalmente, istante per istante. Quindi la formula è applicabile anche nel caso di forze variabili.

N.B.: il secondo principio, come il primo, vale solo nei sistemi di riferimento inerziali.

§ Il primo principio è un caso particolare del secondo: se è nulla anche è nulla, perciò il corpo si muove di

moto rettilineo uniforme oppure resta fermo.

F !

F ! a !

a !

§ La massa è la costante di proporzionalità tra la forza e l’accelerazione.

(18)

§ L’accelerazione è prodotta dalla forza totale

Sull’aereo agiscono le seguenti forze:

§ la forza-peso diretta verso il basso;

§ la portanza verso l’alto;

§ la spinta dei motori in avanti;

§ la forza di attrito dell’aria all’indietro.

Il simbolo che compare nella formula del secondo principio si riferisce alla forza totale che agisce sul corpo, data dalla somma vettoriale di tutte le forze.

F!p

F !

F !

port

F !

spinta

F !

a

La forza totale che agisce sull’aereo è data da:

!

F = !

F

p

+ !

F

port

+ !

F

spinta

+ !

F

a

(19)

La formula del secondo principio della dinamica fornisce un altro modo per determinare la massa di un corpo,

senza usare la bilancia a bracci uguali:

La massa di un corpo può essere ricavata calcolando il rapporto tra la forza totale a esso applicata e

l’accelerazione che ne consegue.

(20)

Il secondo principio della dinamica dice che se un corpo si muove con un’accelerazione molto elevata significa che è sottoposto a una forza molto intensa.

I materassi di protezione

usati negli sport e gli airbag delle automobili allungano il tempo di arresto e quindi

riducono l’accelerazione e la forza che agisce sul corpo.

Negli urti si ha una variazione di velocità in tempi

brevissimi, perciò l’accelerazione è molto grande e la forza è elevata.

= D

a v t

(21)

Si definisce caduta libera il moto di un corpo soggetto soltanto alla forza-peso.

Quindi, se l’attrito con l’aria è

trascurabile, tutti i corpi lanciati dalla stessa altezza e con la stessa velocità iniziale compiono moti identici,

indipendentemente dalla loro massa.

Nel moto di caduta libera, vicino alla superficie terrestre, l’accelerazione di gravità c è costante e uguale per tutti i corpi, è orientata verso il basso lungo la verticale e ha modulo pari a 9,8 m/s2 (o N/kg).

g r

(22)

tutte le volte che un corpo A esercita una forza su un corpo B, anche il corpo B esercita una forza sul corpo A.

L’esperienza insegna che una forza non esiste mai da sola, ma è sempre parte di un’interazione tra due corpi:

Durante il contatto, la palla e la racchetta si deformano

entrambe, quindi anche la palla esercita una forza sulla

racchetta.

L’aquilone tira il surfista e questi tira l’aquilone che è spinto

dall’aria e respinge l’aria; la tavola preme sull’acqua ed è sostenuta dall’acqua.

(23)

a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.

Una delle due forze può essere chiamata azione e l’altra reazione. Il terzo principio può quindi essere riformulato così:

Terzo principio della dinamica (o principio di azione e reazione):

la forza di A su B e la forza di B su A hanno la stesssa direzione e lo stesso modulo, ma versi opposti:

F !

A→B

!

F

B→A

(24)

§ Il principio dice che:

§ le due forze hanno la stessa intensità, ma non

producono le stesse accelerazioni perché le masse dei corpi su cui agiscono sono diverse.

La Terra attrae il saltatore con la forza-peso ed egli attrae la Terra con la forza ;

l’accelerazione del saltatore è , mentre per la Terra, che ha

massa molto maggiore,

l’accelerazione è impercettibile.

F!p

g !

§ le due forze e sono opposte, ma non si

annullano a vicenda perché agiscono su corpi diversi;

F !

A→B

! F

B→A

− !

F

p

(25)

Il terreno risponde spingendoci in avanti con una forza uguale e

opposta.

Quando camminiamo spingiamo indietro il terreno.

Tutti i sistemi di locomozione si basano sul terzo pricipio della dinamica.

All’azione del piede sul suolo corrisponde una reazione uguale e contraria del suolo sul piede.

(26)

La pagaia spinge l’acqua indietro e riceve la spinta che fa avanzare la barca.

La ruota dell’automobile

spinge indietro il terreno ed è spinta in avanti.

(27)

Il terzo principio spiega anche la propulsione a reazione:

§ la turbina del motore applica una forza sui gas di

scarico che vengono espulsi all’indietro con grande velocità;

§ i gas di scarico, a loro volta, esercitano una forza

uguale e opposta sulla turbina, spingendola in avanti (assieme all’aereo a cui è collegata).

Riferimenti

Documenti correlati

Il baricentro o centro di gravità di un corpo rigido è il punto di applicazione della forza-peso totale del corpo.. I corpi

Macchine semplici: mezzi che permettono di bilanciare e superare una forza resistente, applicando una forza motrice di intensità o direzione diversa.. Vantaggio di una

La velocità istantanea v è il valore limite a cui tende la velocità media v m quando questa è calcolata su intervalli di tempo sempre più piccoli, comprendenti l’istante

Il segno «–» descrive il fatto che la forza, essendo opposta allo spostamento, si oppone al moto: il lavoro compiuto dalla forza è negativo ed è detto lavoro resistente... *

Un ulteriore abbassamento della temperatura raffredda l’acqua vicina alla superficie, diminuendone la densità e portandola al congelamento mentre l’acqua sul fondo resta a

Un corpo viene lasciato cadere da una certa altezza sotto l’azione della sola gravità.. Un giocatore di pallacanestro, fermo vicino al canestro, salta verticalmente per un’altezza

Guida rettilinea a cuscino d’aria, carrello per la guida, due fototraguardi, metro, cronometro elettronico collegato ai fototraguardi, piattello portapesi, pesetti, dinamometro..

IL SECONDO PRINCIPIO E’ ANCHE CHIAMATO “LEGGE FONDAMENTALE DELLA DINAMICA”, INFATTI GRAZIE A QUESTA LEGGE BASTA SOLO CONSOCERE LA VELOCITA’ E LA POSIZIONE DEL CORPO PER