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4. PROGETTAZIONE DELLA PROCEDURA DI PROVA

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4. PROGETTAZIONE DELLA PROCEDURA DI PROVA

Il Laboratorio adotta dei Metodi di Prova Ufficiali emessi da Organizzazioni nazionali e internazionali riconosciute nel campo delle attività in cui il Laboratorio opera; quando, invece, deve effettuare delle prove di cui non sono disponibili Metodi Ufficiali, o è necessario utilizzare dei Metodi Ufficiali al di fuori del loro campo di applicazione, o integrarli con delle Procedure per adattarle alle proprie necessità, il Laboratorio crea al proprio interno dei Metodi di Prova idonei per l’esecuzione della prova che successivamente verranno verificati e validati.

Una volta che la Direzione Tecnica dell’area competente ha individuata l’esigenza di creare un metodo di prova interno, la Direzione Tecnica stessa nomina un Supervisore, opportunamente scelto tra il personale che fa parte dell’Ufficio Tecnico dell’area competente, in questo caso Sistemi Frenanti, a cui viene demandato il compito di coordinare il progetto.

Il Supervisore definisce, con la maggiore chiarezza possibile, quello che è l’oggetto e lo scopo del progetto, utilizzando come riferimento norme, norme di prova, regole tecniche, documentazione scientifica e pubblicazioni esistenti, impegnandosi in una loro scrupolosa selezione.

Fatto questo, con la collaborazione del personale dell’Ufficio Tecnico, si avvia la fase di pianificazione della progettazione il cui risultato è il Piano del progetto.

Al suo interno si trovano:

• riferimenti alla documentazione tecnica e bibliografia, con lista di documenti gestionali tecnici e tecnico-specialistici,

• programma delle attività di progetto suddiviso nelle diverse fasi, definendo quelli che sono i dati di ingresso e riportando i risultati elaborati,

• assegnazione delle responsabilità da assegnare a ciascuna fase, in base alle competenze necessarie,

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• modalità e responsabilità con cui saranno effettuate le attività di riesame e verifica del progetto.

Terminata l’attività di pianificazione si avvia l’attività progettuale vera e propria, facendo particolare attenzione nel redigere le varie fasi in cui è diviso il piano secondo quanto pianificato e nel verificare che i dati e i requisiti d’ingresso siano sufficientemente approfonditi e dettagliati per lo sviluppo del lavoro, inoltre è sempre bene tenere in opportuna considerazione eventuali progetti simili già sperimentati.

Attività fondamentali della progettazione sono:

• definizioni delle fasi operative che compongono la prova,

• definizione delle attività per il trattamento dei campioni di prova,

• disponibilità delle apparecchiature necessarie per l’esecuzione della prova,

• preparazione e qualifica del personale,

• determinazione dell’incertezza associata alle misure da eseguire,

• identificazione dei parametri ambientali necessari per la corretta realizzazione della prova,

• definizione delle condizioni che influenzano la ripetibilità e la riproducibilità della prova.

Completato questo lavoro, il risultato è una serie di documenti che costituiscono le bozze dei capitoli che andranno a costituire, dopo aver superato una o più fasi di riesame e di verifica, il Metodo di Prova Interno, o la Procedura di Prova (nel caso di procedura correlata ad un Metodo di Prova Ufficiale) che sarà redatto secondo l’indice seguente:

• scopo della prova,

• campo di applicazione,

• abbreviazioni,

• definizioni,

• riferimenti normativi e bibliografia,

• modalità di campionamento e preparazione del campione sottoposto alla prova,

• modalità di esecuzione della prova, compresa la formazione richiesta e l’eventuale qualifica del personale addetto alle varie fasi per l’esecuzione della prova,

• apparecchiature di prova,

• valori dei parametri ambientali,

• caratteristiche del Rapporto di prova,

• campi di misura,

• incertezza di misura,

• ripetibilità e riproducibilità del metodo.

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34 Durante lo sviluppo del progetto possono essere previste, come già accennato in precedenza, eventuali fasi, una o più, di:

• riesame (Design Review) della progettazione per determinare se la bozza del metodo di prova, risultato dell’attività progettuale, permetta di raggiungere gli obiettivi fissati in fase di pianificazione. In particolare bisogna verificare la corrispondenza tra le varie fasi di sviluppo del metodo di prova con gli obiettivi fissati, la veridicità e la completezza dei dati di ingresso e di uscita nelle diverse fasi e il rispetto delle normative di riferimento,

• verifica della progettazione durante lo sviluppo del metodo di prova per controllare, tramite l’utilizzo di dati oggettivi, il soddisfacimento di specifici requisiti.

Infine la bozza subirà un processo di validazione per attestare la capacità del metodo di rispondere all’utilizzazione prevista, eseguito impiegando una o più combinazioni delle tecniche seguenti:

• utilizzando un metodo di prova diverso e confrontando i risultati,

• utilizzando un campione di riferimento e confrontando i risultati ottenuti dall’applicazione del metodo con le proprietà note del campione,

• confrontando i risultati ottenuti da un altro laboratorio utilizzando lo stesso metodo,

• eseguendo una analisi dei fattori che possono influenzare i risultati valutando, per ognuno di essi, il contributo fornito all’incertezza dei risultati.

Il processo di validazione viene documentato in ciascuna sua fase e, in caso di risultato positivo, viene rilasciato una Dichiarazione di idoneità del metodo di prova.

Il metodo di prova progettato, verificato e validato consente al Laboratorio di dare garanzia del suo operato; operato che permette di valutare le prestazioni di un determinato prodotto, oggetto della prova, attraverso l’analisi dei risultati ottenuti da una serie di misurazioni (come stabilito dal metodo di prova); risultati che inevitabilmente sono caratterizzati dalla presenza di possibili errori nel modo con cui è stata affrontata la misurazione stessa, errori la cui valutazione quantitativa è rappresentata dall’incertezza associata (vedi anche Allegato D).

I risultati delle prove sono riportati in documenti con la dicitura Rapporto di Prova, la cui redazione, che viene effettuata in base a procedure gestionali (vedi sotto) che il Laboratorio stesso ha emesso, è basilare nel Sistema Qualità del Laboratorio in quanto è il prodotto che viene fornito al cliente.

Al suo interno i risultati delle prove vengono espressi in modo chiaro ed oggettivo, al fine di evitare il sorgere di incomprensioni, dubbi, equivoci, o errate interpretazioni.

Nel seguito della progettazione si lavorerà non soltanto con Metodi di prova e Procedure di prova, ma anche con Procedure gestionali e Piani di prova e controllo:

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• le Procedure gestionali sono dei documenti che descrivono le attività gestionali, precisando modalità e responsabilità, da compiere per svolgere le diverse sezioni del Sistema Qualità aziendale (progettazione, approvvigionamento, gestione della documentazione…)

In particolare specificano:

• responsabilità di coloro che sono coinvolti nel processo,

• flusso informativo,

• attività previste,

• documentazione con le annesse attività relative alla sua distribuzione e archiviazione,

• i Piani di prova e controllo sono dei documenti attraverso i quali il Laboratorio riesce a controllare la sua attività e a rispettare i requisiti di Qualità che si è imposto.

Per ogni singola prova viene preparato un piano di prova e controllo nel quale vengono definite le varie fasi che costituiscono la prova stessa:

• i documenti di riferimento,

• i compiti e le relative responsabilità,

• le apparecchiature,

• i tempi,

• i documenti da emettere e i dati da fornire,

• i controlli da eseguire con le indicazioni relative a:

• la tipologia del punto di controllo,

• i documenti di riferimento,

• le responsabilità,

• le registrazioni da eseguire.

Il Piano di Prova e Controllo, se contrattualmente stabilito, può anche essere inviato al Cliente per la sua approvazione e per la definizione di eventuali punti di controllo che il Cliente stesso può avere la necessità di inserire specificandone la tipologia, se vincolante o notificante.

Nel capitolo seguente si affronta l’attività progettuale vera e propria, con la definizione dell’oggetto, la stesura del Piano del progetto, l’attività di esecuzione delle varie fasi secondo quanto pianificato e la redazione finale della procedura di prova, dopo le varie fasi di controllo intermedio.

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