LAVORO E COVID-19
Analisi parziale dei risultati raccolti mediante questionario anonimo diffuso tramite canali social dal 10/04/20 al 03/05/20.
I risultati sono stati elaborati dal Comitato Scientifico LabMond 2020.
Per eventuali specifiche e dati
contattare labmond@sism.org
Le regioni più rappresentate sono l’Emilia Romagna
(31%) e il Veneto (19%), seguite da Puglia, Liguria e Lombardia (7%).
Provenienza
Tipo di contratto
Conseguenze dell’emergenza sul lavoro
Le percentuali in figura sono calcolate su un totale di 559 soggetti. Nel questionario, la domanda prevedeva la possibilità di selezionare più opzioni
contemporaneamente. Si
noti come, seppure il lavoro
agile sia la conseguenza più
rappresentata (39%), più di
un quinto dei partecipanti
(27%) segnali conseguenze
relativamente alla propria
condizione lavorativa
(disoccupazione, cassa
integrazione).
Conseguenze dell’emergenza sul reddito
5%
16%
22%
55%
2%
Conseguenze dell’emergenza sul reddito
Età e nucleo familiare
Tipo di contratto - associazioni
Si illustra l’associazione tra tipo di contratto e conseguenze della pandemia in termini lavorativi, secondo le risposte, per 559 questionari. Nel questionario era possibile selezionare più opzioni contemporaneamente; nel grafico, le persone che hanno risposto selezionando due opzioni si visualizzano come due persone distinte. Le percentuali indicate sono calcolate sulla reale numerosità della categoria più rappresentata.
48%
21% 0,4% 21% 18%
Tipo di contratto - associazioni
Associazione tra tipo di contratto e conseguenze della pandemia in termini di reddito, secondo le risposte, per 559 questionari.
Le percentuali indicate sono relative alla categoria “nessun reddito”. A lato di ogni categoria si indica la numerosità del campione.
Data media di interruzione del lavoro
Per questa indagine sono stati presi in considerazione 397 soggetti, ovvero tutti coloro che hanno smesso di lavorare con le consuete modalità lavorative, includendo quindi sia chi ha lavorato con forme di lavoro agile, sia chi ha continuato a recarsi sul luogo di lavoro, ove sono state prese misure legate all’emergenza. Inoltre sono state considerate solamente le regioni con un campione di almeno 15 lavoratori.
La media nazionale è di 19.82 giorni: come GIORNO 1 è stato preso a riferimento VENERDÌ 21 FEBBRAIO, quindi il 19° giorno corrisponde a MARTEDÌ 10 MARZO. Le medie di tutte le regioni rientrano nella settimana tra il 9 marzo e il 15 marzo.
Conseguenze sul lavoro: chi resta a casa?
In questo grafico si evidenziano le
conseguenze lavorative che hanno comportato la possibilità di restare a casa. Si noti che nessuno dei soggetti segnalava di essere in cassa
integrazione prima
dell’emergenza.
Conseguenze sul lavoro: chi resta a casa?
● Secondo quanto riportato, durante la fase 1 ogni sette persone due hanno continuato ad uscire di casa per recarsi sul luogo di lavoro.
● Delle persone che restano a casa
(protetti dal virus), due su cinque
sono in cassa integrazione o
disoccupazione (non protetti dal
punto di vista lavorativo)
Differenze regionali: quanti hanno continuato a recarsi sul luogo di lavoro?
Per questa indagine sono stati presi in considerazione 500 soggetti, divisi in due gruppi:
1) da una parte coloro che segnalano una data (vedi slide 11) che rappresenta il momento in cui sono state prese misure di sicurezza (con modalità di lavoro agile o con misure mirate sul luogo di lavoro) 2) dall'altra tutti quelli che segnalano di non aver avuto
conseguenze lavorative in termini di misure di sicurezza.
Per ogni regione (sono state considerate solamente quelle con un campione di almeno 15 lavoratori) è stata poi calcolata la percentuale del primo gruppo sul totale.
La media nazionale si attesta a 20.6%; quindi in base ai nostri dati circa 1 italiano su 5 ha continuato a lavorare indistintamente durante l'emergenza Covid-19.
Ti senti protetto?
1
2
Ti senti protetto?
Il primo grafico (1) riguarda il totale delle risposte, considerando quindi anche il lavoro agile come misura di sicurezza sul lavoro.
Nel secondo (2) si analizzano selettivamente le risposte di
coloro i quali hanno continuato a recarsi sul luogo di lavoro
durante la fase 1.
Correlazione fra conseguenze lavorative e reddito
Correlazione fra aumento del carico di lavoro e reddito
4%
Il 4% dei soggetti che in conseguenza
dell’emergenza sanitaria
hanno rilevato un aumento
del proprio carico di lavoro
si trova in condizioni di
difficoltà dal punto di vista
economico .
Conseguenze del lavoro agile sul carico di lavoro percepito
Reddito e nuclei familiari
Reddito e nuclei familiari
Età, tipo di contratto e conseguenze sul lavoro
Fascia 21-30
*
Età, tipo di contratto e conseguenze sul lavoro
Fascia 31-40 *
Età, tipo di contratto e conseguenze sul lavoro
Fascia 41-50
*
Età, tipo di contratto e conseguenze sul lavoro
Fascia 51-60
*
Età, tipo di contratto e conseguenze sul lavoro
Fascia 51-60
*
* si segnala che le percentuali indicate sono relative al totale delle risposte, considerando che al quesito si potevano dare più risposte contemporaneamente.