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Partito Separatista delle Due Sicilie

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Academic year: 2022

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Partito Separatista delle Due Sicilie

Premessa

1) Dopo 157 anni di colonialismo interno subito dalle popolazioni meridionali da parte dello Stato unitario, reo della spoliazione ed appropriazione indebita dei beni (oro, fabbriche, opifici ecc), reo di aver creato una disoccupazione endemica, specialmente giovanile, e reo, in connubio con la criminalità organizzata, di avere avvelenato le nostre terre; i Popoli dell’ex Regno di Napoli e dell’ex Regno di Sicilia, decidono di voltare pagina e di fondare il Partito Separatista delle Due Sicilie.

2) Il nuovo soggetto politico riguarda le regioni meridionali che in periodo pre-unitario, erano unite tra di loro. Esse sono: l’Abruzzo, il Molise, la Puglia, la Campania, la Basilicata, la Calabria ed il basso Lazio. Discorso a parte va fatto per la Sicilia. Visto e considerato che, già dal secondo dopoguerra, la regione gode di uno statuto speciale e mira all’indipendenza dell’isola senza alcun legame con le popolazioni Napoletane. Saranno i Siciliani stessi a scegliere se aggregarsi o meno alla via prescelta dal neonato Partito separatista. In ogni caso, sarebbe auspicabile poter collaborare, al fine di conseguire, in minor tempo, l’indipendenza dei nostri rispettivi territori.

3) L’esigenza di separare il meridione dallo Stato italiano è imprescindibile. Solo i fessi possono credere che il divario sociale ed economico Nord – Sud, si possa risolvere all’interno dello Stato unitario. Solo con uno Stato nostro indipendente e non più colonia, possiamo rinascere e riscattarci, ritrovare la dignità perduta e prospettare un futuro migliore, alle nuove generazioni.

Programma

4) L’azione politica volta a riconquistare l’indipendenza si svolgerà nelle forme previste dalle leggi dello Stato italiano, attraverso la conquista democratica dei Comuni, delle Province e delle Regioni dello stesso, e l’elezione al parlamento italiano di candidati del Partito separatista.

5) L’indipendenza sarà proclamata attraverso la procedura di revisione costituzionale prevista dall’art. 138 della legge costituzionale della Repubblica italiana.

6) Una tappa intermedia tra l’attuale condizione di sudditanza e l’indipendenza politica potrebbe essere la formazione di una macroregione comprendente le regioni sopra elencate .

7) Conseguita l’indipendenza, il nuovo Stato sarà risanato dalla corruzione dall’inefficienza, dalla immoralità civica, dall’improduttività, che pesano sulla vita dei suoi abitanti.

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8) Il nuovo Stato sarà guidato da un Reggente provvisorio, che nominerà ed eventualmente revocherà il capo del governo e i ministri.

9) La durata in carica del Reggente sarà di 2 anni, allo scadere di tale termine, il nuovo Stato sarà affidato al Capo della Real Casa di Borbone, che lo amministrerà per i successivi 3 anni, in forma di monarchia costituzionale. Scaduto il mandato, il Re indirà un referendum popolare, in cui si possa scegliere la forma monarchica o repubblicana dello Stato. E’ più che un dovere affidare, almeno per un triennio, l’amministrazione dello Stato alla dinastia Borbone, tanta amata dal Popolo, che produsse per il Nostro territorio uno sviluppo economico e culturale, tra il ‘700 e l’800, tale da far impallidire l’Inghilterra e la Francia di allora. In secondo luogo, non va dimenticato che avendo il Re il carattere di un mito terreno, la forma monarchica darà coesione a un paese moralmente disgregato e degradato, che non riconosce più se stesso.

10) Il nuovo Sato avrà come obiettivo l’equità sociale ed economica. Saranno bandite tutte le attività di criminalità organizzata, con pene severe per chi ne aderisce o ne forma delle nuove.

Sarà vietato possedere armi, tranne il fucile da caccia per chi è in possesso della licenza.

Nessun cittadino, al di fuori delle forze di polizia ed esercito, potrà possedere una pistola o altra arma da fuoco. Per la difesa del focolare familiare, si installeranno delle videocamere a circuito chiuso, il costo delle stese sarà totalmente detraibile nella dichiarazione dei redditi.

11) Altri obiettivi significativi saranno: la lotta ai reati ambientali, alla corruzione ed allo sfruttamento lavorativo.

12) Pene severissime saranno inflitte a chi si macchierà del reato di disastro ambientale, in questo specifico caso, sarà inflitta una pena di anni 20 di reclusione da scontare in regime di isolamento.

13) La corruzione, i falsi in bilancio, i furti, le truffe e lo sfruttamento dei lavoratori saranno egualmente puniti con la reclusione. Per questi reati, non sarà concesso il beneficio della pena sospesa.

14) Sarà riformata la scuola, che sarà gratuita per tutti, fino al conseguimento del diploma di maturità. L’università, dovrà avere costi contenuti ed essere accessibile a tutti. I testi scolastici saranno riscritti da docenti e storici meridionalisti.

15) Al fine di riappropriarci della Nostra Identità storica e culturale, i comuni avranno l’obbligo di rimuovere dalla toponomastica i nomi dei massacratori del Sud, reintroducendo il vecchio nome per le strade o piazze già esistenti ed intitolerà quelle nuove a personalità meritevoli, nel campo dell’arte, della cultura in generale e della storia del nostro popolo.

16) Nasceranno le banche statali che, coadiuvate da comuni, province e regioni, faranno investimenti mirati allo sviluppo di ogni singolo territorio. L’accesso al credito dovrà essere

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garantito facilmente, senza troppi cavilli burocratici ed il tasso di interesse debitorio non potrà superare la soglia del 4%.

17) Il nuovo Stato batterà una moneta propria che sarà ancorata alle riserve auree e a tutte le altre valute forti. Non farà parte dell’unione europea e, a livello internazionale, aprirà rapporti commerciali e di scambio con i Paesi del Mediterraneo.

18) Per garantire la solidità economica statale, lo sviluppo e la valorizzazione del territorio e per garantire un elevato tasso di occupazione, saranno imposti dei dazi doganali in import ed export.

19) Saranno incentivate le produzioni agricole e gli allevamenti di bestiame, tipici delle nostre terre: olio d’oliva, vino, agrumi, mozzarelle di bufala, formaggi, salumi, carnagione ecc.

20) I supermercati, e le altre catene alimentari, avranno l’obbligo di avere nei loro punti vendita l’80% dei beni di prima necessità prodotti nel nostro Stato.

21) Sarà intensificata la produzione di tabacco, il quale, una volta essiccato e pronto per la lavorazione, dovrà essere puro, senza l’aggiunta nociva di catrame e monossido di carbonio.

I terreni incolti da oltre 10 anni passeranno nelle mani dello Stato, che verserà al proprietario un canone annuale di locazione. Tali terreni saranno destinati alle coltivazioni tipiche di ogni area geografica, creando nuova occupazione.

22) Le acque sorgive, ricche nel nostro territorio, saranno analizzate e, se idonee, verranno imbottigliate ed immesse sul mercato.

23) Per l’imbottigliamento di acqua, bibite e bevande, si userà quasi esclusivamente il vetro con il vuoto a rendere. Stesso discorso per le buste, le quali dovranno essere o in cartone rinforzato oppure di tela, in modo da poter garantire un facile riciclaggio ed evitare di creare inquinamento.

24) In campo energetico, si sfrutterà massicciamente il solare e l’eolico ed anche il gas, ricco nel nostro territorio. Storia a parte, per quanto riguarda il petrolio. Cesseranno definitivamente le trivellazioni in cerca dello stesso, i giacimenti già esistenti, passeranno nelle mani dello Stato e non verranno prorogate le licenze alle compagnie presenti sul territorio, alle quali, come indennizzo, verranno versate delle royalty per un lasso di tempo non superiore 10 anni.

Nasceranno automobili di nuova generazione, che verranno alimentate ad idrogeno o con combustibili non inquinanti.

25) Saranno liberalizzate le droghe leggere, acquistabili in farmacia o in erboristeria, su prescrizione medica. Bandite quelle pesanti. Pene severe per chi le commercia.

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26) Verrà valorizzata anche la pesca, che tuttavia sarà scrupolosamente monitorata e saranno imposti dei mesi di fermo, nei periodi riproduttivi. In tale settore, sarà pure intensificato l’import con i Paesi del Mediterraneo, vedi Algeria e Tunisia.

27) Il nuovo Stato sarà laico, ma imprescindibilmente legato alla religione cattolica e alla dottrina cristiana, nel rispetto reciproco di amore, solidarietà e moralità del Popolo.

28) Ogni singolo comune dovrà dotarsi di centri di accoglienza e raccolta di beni di prima necessità, per aiutare i bisognosi. Gli esercizi commerciali, che producono prodotti reperibili nell’arco delle 24 ore, si impegneranno a distribuire l’invenduto a tali centri, invece di buttarli nella pattumiera.

29) In campo lavorativo, lo stipendio minimo per ogni lavoratore, non potrà essere inferiore agli attuali 800 euro mensili. Dicasi lo stesso per le pensioni minime. L’età pensionabile avverrà al compimento del 65° anno di età per gli uomini e del 60° per le donne. Anche in mancanza del versamento minimo contributivo (20 anni), alle suddette età verranno elargiti gli assegni pensionistici. Non ci sarà la possibilità di prolungare la vita lavorativa nel settore dipendente, sia esso pubblico o privato; ciò, al fine di agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro ai giovani in attesa di occupazione.

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Organizzazione del Partito

30) Viene costituita un'Associazione denominata “Partito Separatista delle Due Sicilie”.

Gli aderenti al nuovo soggetto politico dovranno essere persone di sani principi che intendano impegnarsi nella realizzazione del su elencato programma. Potranno farne parte gli abitanti dell’attuale Meridione ed i Nostri emigranti sparpagliati per il globo.

31) Il percorso politico partirà dal basso, ovvero dai comuni, è inutile pensare di andare a farsi massacrare nelle competizioni elettorali a livello provinciale o regionale.

32) Il Partito adotterà come simbolo lo stemma dell’antico Stato del Regno delle Due Sicilie.

33) Gli iscritti al Partito, verseranno una quota di tesseramento, il cui importo verrà deciso dal Consiglio Direttivo.

34) La sede legale del partito è fissata in Napoli in via San Giacomo dei Capri n. 105

La sede principale potrà essere spostata eventualmente altrove con delibera dell'Assemblea dei soci.

Sedi secondarie e uffici amministrativi potranno essere costituiti in aggiunta altrove con delibera del Consiglio Direttivo.

35) Gli iscritti si distinguono in fondatori, ordinari ed onorari.

Sono soci fondatori: a) coloro che hanno partecipato alla costituzione dell'Associazione; b) coloro ai quali la qualifica di fondatore è stata attribuita successivamente dal Consiglio Direttivo.

Sono soci ordinari tutti coloro che chiedono ed ottengono l’ammissione all’Associazione dopo la sua costituzione.

Sono soci onorari quelle eminenti personalità a cui il Consiglio Direttivo conferisce tale qualifica per essersi adoperati per l'attuazione e la diffusione delle finalità statuarie.

36) Le domande di adesione dovranno essere inoltrate a mezzo posta ordinaria, elettronica, oppure consegnate a mano, quando ciò è possibile.

Sull’accoglimento delle domande di adesione dei nuovi iscritti delibera il Consiglio Direttivo, senza obbligo di motivazione. L’appartenenza alla massoneria, a sette e associazioni segrete, ad organizzazioni razziste e/o malavitose, ovvero il tesseramento ai partiti già esistenti sarà motivo ostativo all’iscrizione, in alcun modo derogabile. L’aspirante dovrà dichiarare esplicitamente nella domanda di non avere, e di non avere avuto, alcun tipo di rapporti con tali organizzazioni, associazioni e sette.

37) Perdita della qualifica di socio. La qualifica di socio può venir meno per i seguenti motivi: a) per dimissioni da comunicarsi per iscritto; b) per decadenza o perdita di qualcuno dei requisiti in base ai quali è avvenuta l'ammissione; c) per delibera di esclusione del Consiglio Direttivo per accertati motivi di incompatibilità e/o per aver contravvenuto alle norme ed obblighi del presente statuto; d) per ritardato o mancato pagamento della quota sociale: in tal caso il socio moroso viene diffidato per

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iscritto a provvedere al pagamento di quanto dovuto e, ove persista la morosità, l’esclusione è deliberata dal Consiglio Direttivo.

38) Assemblea degli iscritti. Hanno diritto di partecipare all'Assemblea ordinaria tutti gli iscritti al partito, a qualunque categoria appartengano. Ogni iscritto ha diritto ad un unico voto, esercitabile anche per delega scritta ad altro socio. Ciascun iscritto non può essere portatore di più di una delega.

Hanno diritto di partecipare e votare all’Assemblea straordinaria soltanto i soci fondatori.

La convocazione deve avvenire per iscritto almeno sette giorni prima della data stabilita. La convocazione deve contenere l’ordine del giorno, la data, il luogo e l’ora della prima e seconda convocazione, che potrà essere tenuta dal giorno successivo a quello stabilito per la prima.

39) Compiti dell'Assemblea. All'Assemblea spettano i seguenti compiti: in sede ordinaria. a) discutere e deliberare sui bilanci consuntivi e preventivi e sulle relazioni del Consiglio Direttivo; b) eleggere i Membri del Consiglio Direttivo; c) deliberare sulle direttive d'ordine generale del Partito; d) deliberare su ogni altro argomento di carattere ordinario sottoposto alla sua approvazione dal Consiglio Direttivo; e) deliberare sul trasferimento della sede dell'Associazione. In sede straordinaria:

f) deliberare sulle proposte di modifica dello statuto; g) deliberare sullo scioglimento del Partito.

40) Costituzione e deliberazioni dell'Assemblea. L’Assemblea in sede ordinaria è regolarmente costituita in prima convocazione con la presenza, in proprio o per delega, di almeno la metà più uno dei soci fondatori e del cinquanta per cento degli altri iscritti. In seconda convocazione essa è validamente costituita con la presenza di tanti iscritti che dispongono di almeno il trenta per cento dei voti.

L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Partito o, in caso di sua assenza, dal Vicepresidente; in assenza di entrambi dal Segretario. I verbali delle riunioni dell'Assemblea sono redatti da persona scelta dal Presidente dell'Assemblea fra i presenti. L'Assemblea ordinaria delibera, sia in prima che in seconda convocazione, con la maggioranza minima della metà più uno dei presenti. In caso di parità di voti l'Assemblea deve essere chiamata subito a votare una seconda volta.

L’Assemblea straordinaria, sia in prima che in seconda convocazione, è validamente costituita con la presenza, in proprio o per delega, dei 4/5 dei soci fondatori. Per la validità delle deliberazioni dell'Assemblea straordinaria occorre il voto favorevole, sia in prima che in seconda convocazione, dei 2/3 dei presenti quando decide sulle proposte di modifica dello statuto, ovvero dei 4/5 dei presenti quando delibera sullo scioglimento del Partito.

Le deliberazioni prese in conformità allo statuto obbligano tutti gli iscritti anche se assenti, dissidenti o astenuti dal voto. L'Assemblea deciderà, volta per volta, le modalità di votazione.

41) Compiti del Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo elegge per un triennio tra i suoi componenti il Presidente del Partito, il Vicepresidente ed il Segretario. Spetta al Consiglio Direttivo:

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a) formulare i regolamenti interni; b) predisporre i bilanci preventivi e consuntivi da sottoporre all'Assemblea; c) predisporre ed approvare il programma delle attività da svolgere, anche su proposta dell’Assemblea degli iscritti; d) deliberare su ogni atto di carattere patrimoniale e finanziario di ordinaria e straordinaria amministrazione; e) procedere all'inizio di ogni anno sociale alla revisione degli elenchi dei tesserati per accertare la permanenza dei requisiti di ciascun socio prendendo gli opportuni provvedimenti del caso.

Il Consiglio Direttivo si riserva la facoltà: f) di conferire incarichi, uffici e creare organi; g) di nominare ed attribuire, nel corso di ogni anno solare, la qualifica di socio fondatore ad uno o due tesserati ordinari già iscritti all’Associazione.

42) Composizione del Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo è formato da tre a sette membri nominati dall'Assemblea ordinaria scelti tra i soci fondatori. Il Consiglio Direttivo dura in carica tre anni e comunque fino all'Assemblea ordinaria che procede al rinnovo delle cariche sociali. Al termine del mandato i Consiglieri possono essere riconfermati. Negli intervalli tra Assemblee sociali ed in caso di dimissioni, decesso, decadenza od altro impedimento di uno o più dei suoi membri, purché meno della metà, il Consiglio Direttivo ha facoltà di procedere, per cooptazione, alla integrazione del Consiglio stesso fino al limite statutario. I membri del Consiglio non riceveranno alcuna remunerazione in dipendenza della loro carica.

43) Riunioni del Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo si riunisce, sempre in unica convocazione, possibilmente una volta al trimestre e comunque ogni qualvolta il Presidente lo ritenga necessario o quando lo richiedano un terzo dei componenti.

Le riunioni del Consiglio sono valide con la presenza di almeno la maggioranza dei suoi componenti e sono presiedute dal Presidente o, in sua assenza, dal Vicepresidente. Il Consiglio Direttivo delibera a maggioranza semplice e, in caso di parità di voti, prevale il voto del Presidente. Le sedute e le deliberazioni del Consiglio sono fatte constatare da un processo verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.

44) Compiti del Presidente. Il Presidente dirige il Partito e lo rappresenta, a tutti gli effetti, di fronte a terzi ed in giudizio. Egli ha la responsabilità generale della conduzione e del buon andamento degli affari sociali. Al Presidente spetta la firma degli atti sociali che impegnino l'Associazione sia nei riguardi dei soci che dei terzi. Il Presidente sovrintende in particolare all'attuazione delle deliberazioni dell'Assemblea e del Consiglio Direttivo; egli può delegare, ad uno o più consiglieri, parte dei suoi compiti in via transitoria o permanente.

45) Vicepresidente. Il Vicepresidente coadiuva il Presidente nelle sue funzioni e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento.

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46) Segretario del Partito. Il Segretario coordina l’attività del Partito, cura il disbrigo degli affari ordinari, provvede alla firma della corrispondenza corrente e svolge ogni altro compito a lui demandato dalla Presidenza dal quale ricevere direttive per lo svolgimento dei suoi compiti. Il Segretario avrà cura, in particolare, di mantenere contatti, di carattere continuativo, con gli Uffici Pubblici e Privati, gli Enti e le Organizzazioni che interessano l'attività del Partito.

Lo stesso Segretario svolge anche le funzioni di Tesoriere, in tale veste cura la gestione ordinaria della cassa dell’Associazione, provvedendo alla riscossione delle entrate ed al pagamento delle spese.

Egli è responsabile della conservazione delle somme percepite in virtù del suo ufficio.

47) Patrimonio sociale. Il patrimonio del Partito è costituito: a) dalle quote versate dagli iscritti; b) da lasciti, donazioni, permute o acquisti destinati a contribuire o incrementare le dotazioni dell’Associazione; c) dalle contribuzioni straordinarie che allo stesso fine fossero conferite da soci o terzi.

Alle spese per il funzionamento del Partito si provvede, oltre che con le quote versate dai soci: a) mediante proventi derivanti dallo svolgimento dell’attività; b) mediante eventuali contributi stanziati da enti pubblici, utili alla promozione ed all’attività dell’Associazione.

48) Esercizi sociali. L'esercizio sociale inizia il 1 gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno.

L'amministrazione, la tenuta contabilità del Partito è affidata al Segretario secondo le direttive del Presidente del Consiglio Direttivo.

49) Scioglimento e liquidazione. In caso di scioglimento l'Assemblea designerà uno o più liquidatori determinandone i poteri. Il netto risultante dalla liquidazione sarà devoluto ad altra associazione od ente che persegue gli stessi scopi dell’Associazione liquidata.

50) Regolamento interno. Particolari norme di funzionamento e di esecuzione del presente Statuto saranno disposte con regolamento interno da elaborarsi a cura del Consiglio Direttivo.

51) Leggi applicabili. Per quanto non espressamente previsto dal presente statuto, valgono le norme del Codice Civile. Ai fini della tutela dei dati personali sensibili, prevista dalle leggi, con l’adesione all’Associazione, quest’ultima si impegna ad utilizzare tali dati a fini interni, statistici e per le attività di comunicazione e promozione, senza previa alcuna formalità. Con la domanda l’aspirante socio dovrà fornire i seguenti dati: cognome e nome anagrafici, residenza anagrafica, stato civile, nazionalità, autorizzando l’Associazione al loro trattamento come previsto dal presente articolo.

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