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Capitolo 4 – La struttura di Teatri di Vita

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Academic year: 2021

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Capitolo 4 – La struttura di Teatri di Vita

4.1 • Il Parco dei Pini

La struttura in cui sorgo oggi Teatri di Vita sorge all'interno del parco dei Pini (ex Parco del Triumvirato, così chiamato perché nel vicino tratto del fiume Reno sorgeva un'isola in cui si incontrarono i Triumviri Marc'Antonio, Lepido e Ottaviano per spartirsi le province romane). Il parco si trova infatti nelle vicinanze di un'ansa del fiume Reno e costituiva in passato parte del bacino del corso del fiume.

L'area è stata quindi soggetta a frequenti inondazioni fino alla

sistemazione del corso del Reno effettuata in via definitiva alla fine del XVIII secolo44 con l'inalveazione del Reno tra S.Agostino (FE) al Mar

Adriatico, utilizzando il "cavo benedettino" (fatto scavare da Papa

44 Brevi note storico-geografiche sul Reno, in Barbieri Magda (a cura di), Reno,

campi e uomini, Rivista periodica della pianura, Anno I, n. 1, giugno-dicembre 2003

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fu compreso in una vasta acquisizione pubblica avvenuta nel 1919 e in seguito accolse impianti dell'acquedotto comunale, come si evince anche dalla tavola catastale del 1941 che indica nella zona “pozzi di erogazione dell'acquedotto” e il fabbricato che attualmente ospita Teatri di Vita.

Il terreno tuttavia rimase sostanzialmente spoglio fino agli anni 30, quando furono piantati gli alberi che costituiscono l'attuale bosco(soprattutto frassini e bagolari, ma sono frequenti anche olmi, tigli, spini di Giuda, platani, ippocastani e gruppi di pini, cedri, cipressi45).

45 Parchi e giardini di Bologna. Una guida sul verde della città, a cura del

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Secondo le testimonianze degli anziani del quartiere46, gli alberi vennero

piantati nel 1936, in occasione della seconda visita di Mussolini in città. Tra gli anni 60 e 70 furono scorporati dall’area di pertinenza dell’acquedotto circa 4 ettari concessi per l'uso pubblico al Comune di Bologna. A questa parte pubblica si può accedere attraverso tre ingressi che si collegano in un vialetto centrale: un ingresso è sulla strada che costeggia la ferrovia e vi si accede dall'uscita posteriore della stazione di Borgo Panigale, un altro è situato in un parcheggio adiacente a via Emilia Ponente, il terzo è sul via del Triumvirato. La parte di verde compresa in questo settore venne attrezzata con panchine e giochi per bambini.

46 Intervista a Stefano Casi, ex direttore artistico di Teatri di Vita e coordinatore

di un laboratorio teatrale svolto nel 1998 sulla storia del luogo che ospita il teatro durante il quale sono state raccolte le testimonianze dei frequentatori del centro anziani di Borgo Panigale.

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Gli edifici compresi in quest'area e che attualmente ospitano Teatri di Vita sono stati costruiti negli anni venti e hanno subito notevoli rimaneggiamenti nel corso degli anni. Come si evince anche dalla cartografia del 1941, in quest'area erano presenti dei pozzi di erogazione dell'acquedotto (strutture cilindriche a sezione ellittica; due di queste sono comprese nell'area di Teatri di Vita e oggi sono adibite una a magazzino e l'altra a foresteria; altre si trovano nel resto del parco gestito dalla società Hera che cura l'erogazione dell'acqua a Bologna) e un fabbricato composto da due corpi di grandi dimensioni e da un elemento centrale di raccordo. In questi spazi trovava posto una officina idrica che verrà trasformata, mezzo secolo più tardi, in centro polisportivo e piscina.

Più precisamente, la piscina viene realizzata nel corpo di fabbrica di

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maggiori dimensioni, dove oggi c'è la sala Pasolini, palcoscenico principale di Teatri di Vita.

All'inizio degli anni novanta, il centro polisportivo cessa l'attività e la struttura ospita un centro per il teatro e la danza noto con il nome di “Atelier del Borgo” che svolge le proprie attività solo nella parte adibita a palestra (l'attuale sala Tondelli) mentre la ex-piscina rimane abbandonata in condizioni di conservazione assai precarie. L'Atelier del Borgo interrompe le sue attività in questa struttura nel 1996 e nel 1998 il Comune di Bologna stipula con la cooperativa Teatri di Vita una convenzione per la gestione dello spazio in cui vengono affidati alla cooperativa anche i lavori di ristrutturazione.

4.2 • La struttura prima dell'intervento

Il progetto di ristrutturazione avviato alla fine degli anni novanta47 si

poneva quale primo stralcio di restauro dell'intero complesso e interessava, in quella prima fase, il fabbricato che ospitava la sala teatrale e il corpo centrale di raccordo, che si trovava in un discreto stato di conservazione.

47Progetto di ristrutturazione ex-atelier del Borgo – via del Triumvirato, Borgo

Panigale, committente: Teatri di Vita piccola società cooperativa a r.l. ONLUS, progettisti: arch. Roberta Boncio, arch. Luciano Baldi, arch. Paola Margheriti, arch. Sergio Melchiorri

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Entrambi i corpi di fabbrica avevano e hanno una struttura in mattoni a due teste, lasciati a vista all'esterno; il fabbricato della sala teatrale ha una pianta rettangolare e conteneva una serie di servizi (bagni, spogliatoi, locali di sgombero e una tribuna). La copertura era costituita da una volta a botte in latero cemento. Il fabbricato centrale di raccordo era anch'esso a pianta rettangolare e aveva una copertura piana in latero cemento.

4.3 • Il progetto di ristrutturazione

Il progetto di ristrutturazione prevedeva lavori nel fabbricato (ex-piscina) destinato a sala teatrale (palcoscenico e platea) e di quello, qualificato come elementi di raccordo fra i due corpi principali, da

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destinare a foyer. L'esigenza di reperire degli spazi a servizio del teatro (camerini, servizi, magazzini, ecc.) rese poi necessario il rifacimento e l'ampliamento del volume ubicato sul lato posteriore della sala teatrale. Nel dettaglio, i lavori consistevano nella:

a. demolizione delle tramezzature interne (relative ai servizi) e del solaio con la sovrastante tribuna;

b. realizzazione di un solaio areato di calpestio che permetta di eliminare i dislivelli dovuti alla preesistenza di una piscina nelle precedenti destinazioni d'uso;

c. demolizione dei parapetti, in laterizi forati, di alcune delle finestre del fabbricato e successivo rifacimento in mattoni pieni e tamponatura delle finestre collocate sul lato posteriore del fabbricato. Questo tipo di intervento è stato realizzato nel rispetto delle preesistenze mantenendo a vista le cornici che delimitavano le vecchie aperture;

d. trasformazione di due delle suindicate finestre in porte, quali uscite di sicurezza secondo quanto previsto dalla vigente normativa antincendio;

e. realizzazione di una struttura metallica, costituita da pilastri e travi reticolari in acciaio, a sostegno del graticcio necessario alla movimentazione di elementi scenici, sipari, fondali, apparecchi per l'illuminazione scenica, pannelli acustici e altro;

f. la gradinata è stata realizzata mediante l'utilizzazione di tribune telescopiche.

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copertura e alla realizzazione di un nuovo solaio, in parte posto a una quota inferiore rispetto a quello originario, che consente la realizzazione della cabina regia e di una uscita di sicurezza in corrispondenza dell'ultimo ordine della tribuna del teatro (il raggiungimento del piano terra è stato garantito dalla realizzazione di una scala compartimentata posta nell'edificio adiacente).

Il locale del foyer è stato realizzato in modo da essere completamente libero, se non per la presenza dei pilastri a sostegno del nuovo solaio. La parete settentrionale in corrispondenza del prospetto posteriore, è stata demolita e vi è stato realizzato un nuovo volume in acciaio e vetro di raccordo tra il foyer e la stecca dei servizi, attraverso la quale si accede alla sala. Il corpo dei servizi, di nuova realizzazione e adiacente a questo lato del fabbricato, è un edificio a pianta rettangolare di un solo piano, destinato oltre che a garantire l'accesso alla sala, anche ad ospitare i servizi riservati al pubblico, i camerini e i locali a servizio della sala. Nella progettazione e nella distribuzione degli spazi se è tenuto conto di garantire l'accessibilità alla struttura da parte dei disabili secondo quanto disposto dal Decreto Ministeriale 2376/89 e dal D.P.R. 503/96, e anche nella collocazione delle uscite di sicurezza ai fini antincendio si è tenuto conto di questa esigenza.

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4.4 • I materiali di progetto

Relativamente alle strutture murarie non è stato previsto nessun intervento di rivestimento o di rifacimento delle murature esterne; si è provveduto, nei punti in cui era necessario, alla stuccatura dei giunti di mattoni e al ripristino deIle cornici di porte e finestre. I vani delle finestre da tamponare sono stati lasciati inoltre visibili, parzialmente o completamente. Tutti gli infissi sono metallici, comprese porte di ingresso e uscite di sicurezza.

All'interno si è provveduto alla ripulitura delle pareti mediante sabbiatura e al rifacimento degli intonaci. Il nuovo manufatto di collegamento tra il corpo dei servizi e il foyer ha una struttura in acciaio e lastre di vetro-camera. La stecca dei servizi ha una struttura in telai di c.a. e tamponatura in laterizio, l'esterno è intonacato. La sala regia ha la struttura in blocchi termici e rivestimento esterno in pannelli in alluminio verniciato.

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idonee a inibire la liberazione di particelle di amianto. Il pavimento della sala e della stecca dei servizi sarà in legno industriale (trattato con prodotti verniciati omologato di classe l di reazione al fuoco) mentre nel foyer verrà utilizzato un pavimento industriale con finitura in resina. Relativamente agli arredi nella sala è stata utilizzata una gradinata telescopica con struttura metallica e poltrone imbottite di classe di reazione al fuoco 1 IM, nel corridoio della stecca servizi e nella scala (che collega il lastrico solare del foyer con il piano terra) l'impiego dei materiali di classe 1 non supererà il 50% della superficie totale (nella restante superficie verranno impiegati materiali di classe 0). Negli altri locali i materiali di rivestimento saranno di classe 1. Nei camerini verranno utilizzate poltrone e sedute non imbottite.

4.5 •Posti a sedere ed esodo del pubblico dalla sala

Il numero dei posti fissi a sedere è pari a 240 e non sono previsti posti in piedi. I posti hanno larghezza> 50 cm e la distanza tra gli schienali è > 80 cm.

L'esodo avviene attraverso tre vie di uscita: due poste al piano terra (una da due moduli e una da tre moduli) e una posta al primo piano (da due moduli) che, attraverso uno spazio a cielo scoperto, immette in una scala protetta che a sua volta, al piano terra, comunica direttamente con l'esterno. L'area di scena (di tipo integrato) dispone di un'uscita di

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sicurezza ad uso esclusivo.

Nel computo dell'affollamento della sala sono stati comunque considerati oltre ai posti a sedere anche gli artisti e il personale di servizio (n° 15). Dimensionamento vie di esodo:

- massimo affollamento (posti a sedere + artisti e personale di servizio): 240 + 15 = 255

- moduli di uscita previsti: 7 (+ 4 della scena) - capacità di deflusso:

piano terra (n° dei moduli x capacità di deflusso): 5 x50= 250 primo piano (n° moduli x capacità di deflusso): 2x37,5= 75

totale 325> 255

Nella progettazione e nella distribuzione degli spazi si è tenuto conto di garantire l'accessibilità alla struttura da parte dei disabili secondo quanto disposto dal Decreto Ministeriale 236/89 e dal D.P.R. 503/96. L'ingresso e il foyer hanno la stessa quota, mentre l'accesso alla sala dal foyer avviene attraverso due rampe con pianerottolo (pendenza 8%). I posti riservati alle persone disabili sono 2 e sono collocati in prossimità delle uscite di sicurezza della sala, senza peraltro ostruirne il passaggio. Un servizio igienico è dimensionato in modo da permetterne la fruizione a persone con ridotta o impedita capacità motoria.

4.6 •Descrizione delle strutture portanti

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meno 1.00 metro dal piano di campagna. La copertura è in laterizio a volta a botte con catene all'imposta delle arcate della volta ad una altezza di circa 6.50 metri.

La nuova struttura realizzata costituisce la zona servizi (camerini e servizi igienici, WC per il pubblico, locale dimmer) ed il foyer, ed è interamente realizzata in cemento armato con solai in laterocemento e fondazioni continue a trave rovescia.

All'interno del teatro è stata montata una struttura in acciaio consistente in n° 2 passerelle sopraelevate a cui accede soltanto il personale addetto alle scenografie.

Le tre tipologie strutturali, l'esistente in muratura, le nuove strutture in c.a. e le passerelle in acciaio, risultano completamente indipendenti le une dalle altre.

Figura

Figura 18: il Parco dei Pini a Borgo Panigale
Figura 20: gli alberi del Parco dei Pini
Figura 21: gli accessi al Parco dei Pini
Figura 22: i lavori nella sala Pasolini in cui era presente una piscina

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