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a.C., Ai Khanum - Afghanistan

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Academic year: 2021

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SELEZIONE DI DOCUMENTI

Avvertenza – In questa appendice presento alcuni dei documenti più significativi segnalati e discussi nel corso della trattazione. Al fine di una consultazione più agevole, ho cercato di ridurre all’essenziale le indicazioni bibliografiche, così come gli apparati critici, limitandomi a segnalare solo i casi degni di nota.

1. Epigramma del filosofo Clearco di Soli per commemorare la sua trascrizione delle massime delfiche nel temenos di Cinea (III sec. a.C., Ai Khanum - Afghanistan ).

ROBERT (1968), pp. 421-430.

jAndrw'n toi sofa; tau'ta palaiotevrwn ajnavkei[ta]i rJhvmata ajrignwvtwn Puqoi' ejn hjgaqevai:

e[nqen tau't[a] Klevarco" ejpifradevw" ajnagravya"

ei{sato thlaugh' Kinevou ejn temevnei.

Queste sagge parole di illustri uomini del passato sono consacrate nella santa Pytho (=Delfi).

Da laggiù Clearco, dopo averle accuratamente trascritte, le ha collocate nel temenos di Cinea.

2. Dedica di un altare ad Estia da parte di Eliodoto per la salvezza del re Eutidemo e di suo figlio Demetrio (II sec. a.C., provincia di Kuliab – Tajikistan) BERNARD-PINAULT-ROUGEMONT (2004), pp. 352.

Coll. privata.

Tovnde soi bwmo;n quwvdh/ prevsba kudivsth qew'n JEstiva, Dio" k<a>t j a[lso" kallivdendron e[ktisen kai; klutai'" h[skhse loibai'" ejmpuvroi" JHliovdoto", o[fra to;m pavntwn mevgiston Eujquvdhmon basilevwn 5 ,tou' te pai'da kallivnikon ejkpreph' Dhmhvtrion

preumhne;" swvizh/" ajkhdei'<"> su;n Tuvcai qeovfron[i]

l. 2, incisione incompleta dell’alfa KLT - l. 6, aplografia AKHDEISUN

Questo altare profumato, dedicato a te, o venerabile, la più illustre delle dee, Estia, lo ha innalzato nel bosco sacro di Zeus dai begli alberi

(2)

Eliodoto e lo ha ornato bruciandovi sacre libagioni affinché il più grande di tutti i re, Eutidemo 5 ed il suo illustre figlio Demetrio Callinico

Tu li protegga benevolmente da ogni male, con l’aiuto della Sorte dai divini [pensieri.

3. Stele di Sophytos (II sec. a.C., necropoli di Kandahar) BERNARD-PINAULT-ROUGEMONT (2004), pp. 333-356.

Coll. privata.

Swfuvtou sthvlh

DDD

D Dhro;n ejmw'n kokuw'n ejriqhleva dwvmat j ejovnta ,IIII i]]]]" a[maco" Moirw'n ejxovlesen triavdo":

A A A

A aujta;r ejgw; tunno;" komidh'i biovtoiov te patrw'n S S S

S Swvfuto" eu\ni" ejw;n oijktra; Naratiavdh",

5 W W W W wj" ajreth;n jEkavtou Mousevwn t j h[s<k>hka su;n ejsqlh'i≥

F F F

F furth;n swfrosuvnhi <t>h'mo" ejpefrasavmhn U U U

U uJJJJywvsaimi ke pw'" mevgaron patrwvi>on au\qi":

T T T

T teknofovron de; labw;n a[lloqen ajrguvrion, O O O

O oi[koqen ejxevmolon memaw;" ouj provsq j ejpanelqei'n

10 U U u{yiston ktavsqai p≥r≥i;m m j ajgaqw'n a[feno": U U T T T

T tou[nek j ejp j ejmporivhisin sin iJw;n eij" a[stea polla;

O O O

O o[lbon ajlwbhvtw" eujru;n ejlhisavmen.

UUU

U.... JUmnhto;" de; pevlwn pavtrhn ejtevessin ejsi'gmai N

N N

N nhrivqmoi" terpnov" t j eujmenevtai" ejfavnhn:

15 A A ajmfotevrou" d j oi\kovn te seshpovta pavtrion ei\qar A A ,

, ,

,R R R rJevxa" ejk kainh'" krevssona suntevlesa R A A A

A ai\avn t j e]" tuvmbou peptwkovto" a[llon e[teuxa, T

T T

T th;n kai; zw'n sthvlhn ejn ojdw'i ejpevqhka lavlon.

O O O

O Ou{tw" ou\n zhlwta; tavd j e[rgmata suntelevsanto"

20 U U uiJeve" uiJwnoiv t j oi\kon e[coien ejmou'. U U

l. 5, hschka l. 6, qemo" l. 18, il pentametro ha due sillabe di troppo, HOLLIS propone la lettura: th;n t jejn ojdw'i sthvlhn zw'n ejpevqhka lavlon.

Stele di Sophytos La casa dei miei antenati da lungo tempo fiorente la distrusse la forza imbattibile delle tre Moire;

(3)

ed io, ancor giovane e privato della fortuna dei miei padri, perdita miserevole, io, Sophytos figlio di Naratos,

5 che avevo praticato l’arte dell’Arciere e delle Muse unita ad una nobile saggezza, cominciai allora a pensare

a come avrei potuto nuovamente ristabilire la casa dei miei padri;

e avendo preso da altri denaro da far fruttificare, lasciai il mio paese, deciso a non farvi ritorno

10 prima di aver accumulato un’altissima ricchezza di beni;

perciò, dedicandomi ai commerci e andando in molte città ho raccolto senza danno un’immensa fortuna.

Colmo di lodi sono tornato in patria dopo innumerevoli anni e ciò ha rappresentato una gioia per i miei amici.

15 E la casa dei padri, che era in rovina, subito l’ho ricostruita di nuovo e l’ho fatta migliore

e poiché la loro tomba era crollata, ne ho costruita un’altra;

ed essendo ancora in vita ho posto la stele sulla strada perché parli.

Così dunque, poiché ho compiuto queste imprese degne di emulazione, 20 possano i miei figli e i miei nipoti conservare la mia casa.

Acrostico: Fatto ad opera di Sophytos figlio di Naratos.

4. Pergamena di Asangorna (quarto anno di regno di Antimaco I Theos in coreggenza con Eumene ed Antimaco (II), ca. 174 a.C.(?), probabilmente rinvenuta presso il villaggio afghano di Sangcharak).

REA-SENIOR-HOLLIS (1994), pp. 261-280, pl. V-VI; BERNARD-RAPIN (1994), pp. 261-294, foto p. 262; GRENET-RAPIN (1996), pp. 458-69.

Oxford, Ashmolean Museum.

b≥a≥s≥il≥e≥u≥o≥ntwn qeou' jAntimavcou kai; Eujmevnou" kai; jAntimavco[u]

t≥o≥u'≥ u≥iJ/o≥u'≥ a≥uj/tou' e[tou" d j mhno;" jOlwivou ejn jAsaggw/r≥noi" nomofu- l≥a≥kou'≥n≥to"≥. . ou e[cei Mhnovdoto" logeuth;" sumparovn≥tw≥n≥

.e≥o≥u≥ tou/ sunapestalmevnou uJpo; Dhmwvnakto" [ ] tou' genomevno≥[u 5 e≥. . . .ew≥" kai; Si≥vm≥o≥u tou' dia; Diodwvrou tou' ejpi; tw'n p≥r≥o≥s≥o≥vd≥w≥n≥

. . . .e.ap≥o≥s≥. . . .ou tou' Data≥ou ejx iJer/eivwn tra . . . .w≥i≥ n≥. .s≥t≥a≥t≥h≥v≥rw≥n k j ta; kaqhvkonta.

l. 5., APERGHIS (2004) integra con ejklogevw"; l. 7, REA-SENIOR-HOLLIS, leggono th/' wjnh/' dalla quinta lettera in poi.

Durante il regno di Antimaco Theos, di Eumene e di Antimaco

(4)

figlio di quest’ultimo (?), anno 4, mese di Oloios, ad Asangorna, essendo nomophylax X, Menodoto, un logeutes, riceve in presenza di

Y delegato da Demonax, che in precedenza ha esercitato la carica di (eklogeus?)…

5 ed in presenza di Simos…da parte di…Diodoro il responsabile delle entrate,

da Z, figlio (?) di Dataes, ciò che è dovuto di una somma di venti stateri (derivanti dalla vendita?) di n animali da sacrificio (?).

5. Iscrizioni della tesoreria di Ai Khanum /Eucratidia, (c. 150-146 a.C.) RAPIN (1983), pp. 315-372; Id.(1992), pp. 96-100.

1a

[Etou" kd j. [--]

ejlaivou ejlaivno[u ]

ajpodeh;" a j to; m[etaggisqevn ] ajpo; keramivwn duv[o- - - ] 5 tou' hJmio[l]ivou k[ai; - - -

Anno 24.

…di olio d’oliva. . .

(il vaso) parzialmente vuoto A (della riserva) di uno stamnos e mezzo (contenente l’olio) travasato a partire da due giare…

4c

Para; Filivskou

kasapana taxahna/; A dia; jAruavndou kai; M

Stra . . - - -

l. 4, Stravtwno".

Da parte di Filisco (è stato effettuato il versamento);

10.000 karshapana di Taxila per il tramite di Aryandes e Stratone…

6

Para; Filivskou nandagac/wraga

(5)

hjrivqm[hta]i dia;

[ . . . 7-8. .]" kai;

5 ejsg. a[ ] A M/

Da parte di Filisco (è stato effettuato il versamento);

sono state contate 10.000 nandagachoraga da X e da Y.

8d

Para; Stravtwno"

dia; Molossou' ka/i;/

Stravtwno" kai; ejs - - - . . .bara. .dou kai; tavrzou 5 [kasa]pana nand/hnav A

M l. 3, ejsfravgistai

Da parte di Stratone (è stato effettuato il versamento);

contate da Molosso e Stratone, e sigillate da […]-bara[..]dos e Tarzos 10.000 karshapana della regione di Nanda.

6. Iscrizione di Eliodoro (regno di Antialcida, ca. 100 a.C.).

LÜDERS (1912), N° 669;SIRCAR (1965), I, n. 2; NARAIN (1957), pp. 118-120, pl. VI.

Vidiśa – Besnagar.

Lato A

1.[De]vadevasa Va[sude]vasa Garudadhvaje ayam

2.kārite i[a] Heliodorena bhāga-

3.vatena Diyasa putrena Takhkhasilākena 4.Yona dūtena [ā]gatena mahārājasa 5.Amtalikitasa upa[m]tā sakāsam-raño 6.[Ko]sipu[tra]sa [Bh]āgabhadrasa trātārasa 7.vasena ca[tu]dasemna rājena vadhamānasa.

Lato B

1.Trini amuta-padāni [ia] [su]-anuthitāni

(6)

2.neyamti [svagam] dama cāga apramāda.

Lato A

Questa colonna-Garuda di Vasudeva, dio degli dèi, fu eretta da Eliodoro, bhagavata

figlio di Dione, un greco di Taxila,

che venne in qualità di ambasciatore del grande re Antialcida presso il re Kasiputra Bhagabhadra, il salvatore, allora regnante prosperamente

nel quattordicesimo anno del suo regno.

Lato B

Tre precetti [lett. passi] immortali, se messi in pratica, portano al cielo:

temperanza, carità, rettitudine.

7. Iscrizione del meridarca Teodoro (valle dello Swat, non più tardi della metà del I sec. a.C.).

KONOW (1929), vol. II/1.

Museo di Lahore.

Theüdorena meridarkhena pratihavid(r)a

ime śarira śakamunisa bhaga(r)avato bahujanastitiye.

Queste reliquie del Signore Śākyamuni (Buddha) furono stabilite da Teodoro, il meridarca, per la sicurezza di molte persone.

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