INTRODUZIONE
La Cartella Clinica viene definita come “diario diagnostico-terapeutico in cui sono annotati i dati anagrafici ed anamnestici del paziente, gli esami obiettivi, di laboratorio e specialistici, le terapie praticate, nonché l’andamento, gli esiti e gli eventuali postumi della malattia” (Cass., Sez. Un. pen., 11 luglio 1992, n. 7958)
La cartella clinica, come insieme di dati, informazioni e atti, svolge un ruolo di importanza centrale all'interno delle strutture sanitarie poiché è, allo stesso tempo, sia uno strumento di lavoro per la raccolta delle informazioni relative alle attività assistenziali, sia uno strumento di verifica della qualità delle scelte operate e dei servizi forniti.
Il progressivo processo di informatizzazione del sistema sanitario risponde alle crescienti necessità di memorizzazione, elaborazine e trasmissione dei dati clinici attraverso l'uso dei calcolatori e delle reti telematiche.
La gestione e il controllo della salute stessa sono basati sull'uso, la trasmissione ed il confronto di una grande quantità di dati, informazioni e conoscenze eterogenee. Il bisogno stesso di scambiare dati è aumentato vertiginosamente, sia all'interno di una struttura sanitaria (tra i diversi soggetti e tra unità operative specializzate) sia tra strutture anche geograficamente distanti.
L'innalzamento dei costi in sanità e la complessità delle organizzazioni richiedono appunto un adeguato sistema informativo, che garantisca l'efficienza (attraverso l'ottimizzazione dell'organizzazione locale) l'efficacia (attraverso la pianificazione e il controllo) e l'adeguatezza delle prestazioni effettuate rispetto alle migliori pratiche e alle evidenze scientifiche. Tutto ciò però deve essere inquadrato ed interpretato in un sistema ampio di gestione ed organizzazione sanitaria così come ormai dettato dalle indicazioni ministeriali ed internazionali, orientandosi sempre più verso una politica gestionale di area vasta e non più di singola azienda o di unità operativa.
Al contempo la cartella clinica "cartacea" nelle varie realtà è divenuta sempre più voluminosa
e “pesante“ da gestire, con documenti provenienti da moltissime fonti, ne consegue,
inevitabilmente, una sempre maggiore difficoltà di reperibilità tempestiva delle informazioni
necessarie, di organizzazione e di garanzia della sicurezza. Inoltre per quanto riguarda la
cartella clinica cartacea, l'assenza di criteri univoci e di linee guida ufficiali sulle modalità di
notevolmente tra ospedali ed anche tra le diverse unità operative di una stessa struttura sanitaria.
Occorre dunque ripensare sia ai metodi usati finora per memorizzare e organizzare l'informazione clinica, sia alle procedure per scambiare e mettere in comune i dati tra operatori sanitari. Cresce la richiesta di un trattamento uniforme di dati clinici e amministrativi sui singoli e sulle strutture sanitarie, insieme a quella di letteratura scientifica e di protocolli, nell'ambito di sistemi informativi sempre più complessi ed estesi, con bisogni informativi e di comunicazione estremamente intensi e diversificati.
Si delineerà quindi, nel prossimo futuro, una cartella clinica elettronica pienamente inserita nel Sistema Informativo Ospedaliero (SIO) che rappresenta la serie di procedure e tecniche volte all’acquisizione dei dati sul paziente, l’elaborazione, la fruizione e l’archiviazione dei dati stessi.
Questo lavoro offre una descrizione a più livelli della Cartella Clinica Elettronica (CCE), una
fotografia della gestione attuale delle informazioni cliniche in ambito riabilitativo della Aziende
Sanitarie della Regione Toscana ed analizza, nello specifico settore di riabilitazione territoriale
dell'età evolutiva della U.O.R.F. - A.U.S.L. 12 Viareggio , le criticità riscontrate nei confronti
della documentazione riabilitativa cartacea (Cartella Riabilitativa) e le aspettative risolutive
attese da un sistema elettronico.
INDICE
INTRODUZIONE 1
INDICE 3
PREMESSA 5
1 LA CARTELLA CLINICA ELETTRONICA (CCE) 7
1.1 Definizione 7
1.2 Funzioni Principali 9
1.3 La CCE: una piattaforma aziendale trasversale, requisiti generali 10
1.4 Interoperabilità 12
1.5 CCE è un pre-requisito del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) 15 1.6 La CCE e il modello assistenziale per intensità di cura 16 1.7 Continuità terapeutica-assistenziale ospedale-territorio e CCE 17
1.8 Elementi tecnologici 18
1.9 Order entry 18
1.10 Impiego della CCE 19
1.11 Revisione sistematica della letteratura 19
2 STORIA DELLA CARTELLA CLINICA E GENERALITA' 20
3 CARTELLA CLINICA: DEFINIZIONE, RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI IN ITALIA 23
3.1 Definizione 23
3.2 Riferimenti normativi e legislativi in Italia 23
3.3 Contenuti, requisiti, gestione e responsabilità 25
3.4 Archiviazione 26
3.5 Conservazione 27
3.6 Tutela della riservatezza 28
3.6 Il segreto professionale 28
4 CONTESTO DI SVILUPPO DELLA CCE 29
5 ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI DELLA CCE 31
5.1 L'obbligo di certificazione CE 32
5.2 Compliance della CCE 32
5.3 Trattamento dei dati personali (Privacy) 34
5.4 Consenso al trattamento 34
5.5 Oscuramento 35
5.6 Gestione della privacy on-line 36
6 REQUISITI DI SICUREZZA DELLA CCE 38
6.1 La firma elettronica 39
6.2 Riservatezza 41
6.3 Integrità 42
6.4 Disponibilità 43
6.5 Misure di sicurezza: minime, necessarie, idonee 44
6.6 Parere Gruppo Garanti Europei 46
7 I VANTAGGI DELLA CCE 49
7.1 Vantaggi per gli operatori, per gli utenti e per le amministrazioni 49
8 INDAGINE SULLA DIFFUSIONE DELLA CCE IN RIABILITAZIONE 51
8.1 L'indagine e il questionario 51
8.2 Risultati dell'indagine 53
9 CRITICITA' DEL MODELLO CARTACEO - ASPETTATIVE DA QUELLO ELETTRONICO NEL DISTRETTO TERRITORIALE DI RIABILITAZIONE DELL'ETA' EVOLUTIVA DELL'A.U.S.L. 12
VIAREGGIO 57
10 "NATIVI ED IMMIGRATI DIGITALI", APPROCCIO E PUNTO DI VISTA DEGLI OPERATORI
ALLO STRUMENTO ELETTRONICO 62
11 CONCLUSIONI 63
12 BIBLIOGRAFIA 64
PREMESSA
L'evoluzione del modello di gestione dei dati sanitari porterà gradualmente al passaggio dal supporto cartaceo a quello elettronico mediante l'uso delle tecnologie ICT (Information and Communication Technologies). Assisteremo ad una trasformazione della “sanità cartacea“ in
“sanità elettronica“. Il futuro vede l'impiego di archivi elettronici che gestiscono informazioni strutturate e che le rendono disponibili in vari contesti operativi nel pieno rispetto dei vincoli di sicurezza e privacy che anche la gestione elettronica richiede.
Quanto descritto nell'introduzione trova seguito alle indicazioni del Ministero della Salute e dell'ultimo decreto di semplificazione, a sua volta ciò fa specchio all'andamento internazionale. Esistono diverse realtà che si stanno approcciando attraverso vari progetti a tali indicazioni. Ne sono un esempio il progetto della Regione Toscana gruppo Gestione Rischio Clinico sulla Cartella Paziente Integrata, le Linee Guida sulla cartella clinica informatizzata, progetto tra Regione Toscana e Regione Sicilia. Esiste poi una grande eterogeneità di scelte fatte dalle verie Aziende Sanitarie che hanno adottato sistemi informatici di cartelle notevolmente differenti tra loro, spesso anche tra diverse unità operative di una stessa struttura. Quest'ultimo modo di procedere „a macchia di leopardo“ non facilità lo scambio di informazioni tra unità e tra strutture o meglio non rispecchia la caratteristica di interoperabilità tanto attesa dai processi di informatizzazione della sanità.
La cartella clinica, inoltre, non sempre è percepita dagli operatori nella sua duplice veste di documento avente valore legale e di strumento di lavoro che integra le informazioni provenienti da tutti gli attori che partecipano e contribuiscono al processo di cura, ciò può influire sulla ricostruzione dei processi assistenziali ai fini della sicurezza dei pazienti. Pertanto, sono necessari strumenti che, consentendo la tracciabilità di ogni atto sanitario, che garantiscano qualità, efficienza ed efficacia delle cure, che facilitino e semplifichimo il flusso delle informazioni intra ed inter strutture.
Ad oggi comunque l'informatica entra faticosamente nell'ambiente sanitario a causa sia di una
percezione non sempre adeguata dello strumento cartella da parte degli operatori stessi sia
perchè molti di essi appartengono a generazioni scarsamente digitalizzate. La maggior parte
dei documenti e delle cartelle sono scritti a penna con grafie spesso scarsamente
comprensibili, i dati in esse contenuti non sono gestibili statisticamene se non dopo
macchinose e dispendiose elaborazioni successive.
E' inoltre da sottolineare la difficoltà di archiviazione, consultazione, ritrovamento dati e spesso rischio di errore durante il processo di trascrizione.
Alla luce di tutto ciò si fa più forte l'esigenza di trattare tali dati in un linguaggio informatico
attraverso l'uso di una cartella elettronica dove è lo stesso data-base creatosi a fornire la
raccolta dati.
1 LA CARTELLA CLINICA ELETTRONICA (CCE)
1.1 Definizione
Con specifico riferimento alla Linee Guida sul Fascicolo Sanitario Elettronico del Ministero della Salute, alle medesime linee guida del Garante per la protezione dei dati personali, alle linee guida della Joint Commission International vers. 2011 e ad alcuni documenti regionali, per
“cartella clinica elettronica ospedaliera” si intendono i processi del percorso diagnostico- terapeutico-assistenziale ospedaliero supportati dalle tecnologie informatiche. La Cartella Clinica Elettronica (CCE) costituisce un’evoluzione della Cartella Clinica Cartacea (CCC) ovvero è lo strumento per la gestione organica e strutturata dei dati, riferiti alla storia clinica di un paziente in regime di ricovero o ambulatoriale, che garantisce il supporto dei processi clinici (diagnostico-terapeutici) e assistenziali nei singoli episodi di cura e che favorisce la continuità di cura del paziente tra diversi episodi di cura, afferenti alla stessa struttura ospedaliera, mediante la condivisione e il recupero dei dati clinici in essi registrati.
Nella prassi e nella normativa italiana sono state adottate terminologie che non coincidono
con le definizioni in uso a livello internazionale nella tabella n1. si espone una sintesi di tali
differenze.
Tabella n. 1 Definizioni internazionali ed italane (tratto da "Cartella Clinica Elettronica Ospedaliera, indicazioni per un progetto sostenibile" Asis, Anorc, Clusit
Electronic Medical Record Electronic Patient Record Electronic Health Record Personal Health Record
Dossier Rientra nell'amb ito dell'FSE FSE Non esiste
Dati Trattati
Tipologia dei Processi e dei dati trattati
verbale PS
referto ambulatoriale
area ospedaliera area CCE ospedaliera
Esiti esami strumentali Esiti esami strumentali
Esiti imaging Esiti imaging
Bilanci di salute Bilanci di salute Bialanci di salute Igiene pubblica ambientale Igiene pubblica ambientale
Igiene pubblica all'individuo Igiene pubblica all'individuo Medicina del lavoro Medicina del lavoro area territoriale Assistenza consultoriale Assistenza consultoriale
Assistenza Domiciliare integrata Adi
Piani terapeutici Piani terapeutici Piani terapeutici
Patient Summary Patient Summary Patient Summary
Definizione internazionale secondo Medical Record Institute
Architettura orientata alla gestione integrata dei flussi inform ativi dell'area clinico- sanitaria di una singola azienda finalizzata ad assicurare un governo com plessivo del
percorso diagnostico-
terapeutico-assistenziale
Architettura basata sul sistema EMR ma con ambito di operatività più am pio,soluzione condivisa da profess ionisti che operano in strutture diverse dis tribuite sul territorio
Insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio- sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti un cittadino. Ha un'orizzonte temporale che copre l'intera vita del cittadino. Il cittadino può accedere al EHR ed inserire informazioni circa il proprio stato di salute al fine di garantire un processo di continuità terapeutico-assistenziale.
Il contenuto dei dati è lo stesso dell'EHR ma la gestione del PHR è a totale carico del cittadino che in ragione al principio di self-determination, decide quali dati, come e a chi renderli disponibili. Il cittadino decide com e gestire i propri dati dal punto di vista informatico.
Coinvolgimento del cittadino
Effettiva titolarità dei dati del cittadino m a gestione a carico della struttura organizzativa che li produce
Effettiva titolarità dei dati del cittadino m a gestione a carico della struttura organizzativa che li produce
Effettiva titolarità dei dati del cittadino ma gestione a carico sia della struttura organizzativa che li produce sia del cittadino
Effettiva titolarità dei dati del cittadino e gestione diretta degli stessi da parte del cittadino o di suo delegato (service provider)
Definizione Italiana secondo le Linee guida esistenti
Coinvolgimento del cittadino
Titolarità dei dati del cittadino ma gestione a carico della struttura organizzativa che li produce. In Italia specifico consenso al dossier del cittadino
Titolarità dei dati del cittadino m a gestione a carico della struttura organizzativa che li produce
Titolarità dei dati del cittadino m a gestione a carico della struttura organizzativa che li produce. In Italia specifico consenso all' FSE del cittadino che può inserire alcune inform azioni
Tutti gli episodi clinici accaduti nella storia di un cittadino. Ogni episodio può essere com posto da più eventi e da più prestazioni erogate in una singola azienda
Tutti gli episodi clinici accaduti nella storia di un cittadino. Ogni episodio può essere composto da più eventi e da più prestazioni erogate nelle strutture utilizzate dal cittadino
Tutti gli episodi clinici accaduti nella storia di un cittadino. Ogni episodio può essere composto da più eventi e da più prestazioni erogate nelle strutture utilizzate dal cittadino
Tutti gli episodi clinici accaduti nella storia di un cittadino. Ogni episodio può essere com posto da più eventi e da più prestazioni erogate nelle strutture utilizzate dal cittadino
episodio di pronto soccorso:
verbali di PS
episodio di pronto soccorso:
verbali di PS episodio ambulatoriale:
definizione problema, assessm ent clinico, referto ambulatoriale
episodio ambulatoriale:
definizione problem a, assessm ent clinico, referto am bulatoriale
episodio di ricovero ospedaliero: assessm ent clinico, piano diagnostico- terapeutico-assistenziale, diaristica, ciclo del farm aco, prescrizioni SSN, referto sala operatoria, lettera dim iss ione, sdo
episodio di ricovero ospedaliero:
assessm ent clinico, piano diagnostico-terapeutico- assistenziale, diaristica, ciclo del farm aco, prescrizioni SSN, referto sala operatoria, lettera dimissione, sdo
lettera dimissione, prescrizioni, copia CCE
Assistenza Domiciliare integrata
Assistenza Residenziale e semiresidenziale
Assistenza Residenziale e semiresidenziale
Assistenza Residenziale e
sem iresidenziale
La cartella clinica elettronica (ospedaliera) rappresenta una concreta possibilità di qualificare i livelli di servizio erogati dalle aziende sanitarie in un’ottica di razionalizzazione dei processi organizzativi e delle risorse ad essi connesse. Rappresenta inoltre la possibilità di fornire servizi maggiormente efficienti ai cittadini e nel contempo di poter disporre, a fronte di un unico investimento, di informazioni utili sia per la gestione dei processi di qualità/rischio clinico (tracking del processo) sia di cost accounting, appare un obiettivo raggiungibile grazie a un utilizzo strategico ed intensivo delle tecnologie informatiche.
I progetti di CCE vanno intesi come la gestione del percorso diagnostico-terapeutico- assistenziale attraverso un utilizzo pervasivo della tecnologia informatica (cartella clinica elettronica ospedaliera), attraverso soluzioni, strumenti e metodologie che possano consentire a questi progetti di essere sostenibili, intendendo con questo termine la probabilità oggettiva che questi vengano avviati e completati in tempi e costi certi.
1.2 Funzioni principali
La realizzazione di sistemi informatici di CCE presuppone la necessità di una forte sinergia tra revisione dei processi organizzativi e revisione del sistema informativo che deve essere perseguita come requisito di successo del progetto. Esistono requisiti organizzativi, funzionali e applicativi della CCE che precedono per importanza quelli relativi all’infrastruttura tecnologica.
Le funzioni principali della CCE sono:
Supportare la pianificazione e la valutazione delle cure (predisposizione del piano diagnostico- terapeuticoassistenziale).
Costituire l’evidenza documentale dell’appropriatezza delle cure erogate rispetto agli standard.
Essere lo strumento di comunicazione volto a facilitare l’integrazione operativa tra i professionisti sanitari coinvolti in uno specifico piano diagnostico-terapeutico-assistenziale al fine di garantire continuità assistenziale.
Costituire una fonte dati per studi scientifici e ricerche cliniche, attività di formazione e
aggiornamento degli operatori sanitari, valutazione delle attività assistenziali ed esigenze
amministrativo-legali nonché rispondere ad esigenze di cost-accounting.
deve cioè consentire di tracciare tutte le attività svolte per permettere di risalire (rintracciabilità) ai responsabili, alla cronologia e alle modalità di esecuzione.
La CCE è pertanto un sistema informatico che contiene tutte le informazioni necessarie per la gestione di un processo diagnostico-terapeutico-assistenziale che di norma comprende informazioni di assessment clinico (anamnesi) e infermieristico (rilevazione dei fabbisogni infermieristici), esame obiettivo, diario clinico integrato (medico e infermieristico), referti di prestazioni ambulatoriali e di altri esami diagnostico-specialistici (ad es. laboratorio, anatomia patologica, radiologia...) gestione del ciclo del farmaco e delle attività di nursing, gestione del percorso chirurgico, gestione della lettera di dimissione con eventuali suggerimenti di continuità assistenziale, vari documenti amministrativi quali ad es. i consensi informati.
Si ritiene opportuno precisare, riprendendo le indicazioni del documento di Linee Guida della regione Lombardia, che “la CCE si configura quindi come un sistema informatico integrato aziendale", da intendersi come trasversale alle varie tipologie di regimi clinico-sanitari di accesso e ai vari processi di cura, in sostituzione della cartella clinica cartacea, che da un lato ne rispetti i requisiti e le funzioni, e dall’altro risolva alcune criticità ad essa legate, offrendo l'opportunità di aumentarne il valore attraverso l’integrazione con altri strumenti informatici.
Lo strumento elettronico ha una sua dignità che ne determina anche una forte differenza nel modo di assolvere alle sue funzioni rispetto allo strumento cartaceo.
La cartella elettronico oggi è in grado di assolvere a tutti i compiti formalmente definiti per la cartella clinica cartacea ma è necessario e auspicabile che lo faccia in modo diverso, ovvero secondo la logica di una efficace ed efficiente gestione elettronica del dato. Infatti la CCE non va vista come una copia “digitalizzata” della cartacea: richiede un’adeguata revisione dei processi interni per poterne valorizzare il potenziale in termini di gestione integrata delle informazioni, tempestività, automazione, semplificazione insite nell'ergonomia dello strumento digitale.
1.3 La CCE: una piattaforma aziendale trasversale, requisiti generali
La CCE intesa come strumento utilizzato per la gestione del processo diagnostico-
terapeuticoassistenziale, che è suddiviso in fasi che possono essere eseguite in posti diversi, in
momenti diversi e da diverso personale clinico-assistenziale, è quindi basata su una forte
integrazione di processo di tipo informativo. Parte di questo processo nasce in anticipo sulla
fase di ricovero (attraverso attività svolte in regime ambulatoriale e/o di pre-ricovero) e termina formalmente con la dimissione, ma può proseguire con una fase di follow-up ambulatoriale. Appare quindi evidente la necessità che la soluzione informatica garantisca questo livello di integrazione e di trasversalità che è richiesta proprio dal processo organizzativo. La CCE si configura quindi come una piattaforma aziendale trasversale ovvero deve essere utilizzata da tutti i reparti, servizi ambulatoriali e servizi diagnostici per condividere le informazioni necessarie per la gestione dell’intero processo diagnostico- terapeutico-assistenziale sinteticamente illustrato nello schema seguente (Fig. 1) .
Fig. 1. Sistemo Informativo Ospedaliero di supporto ai processi e ruolo dellaCCE di ricovero ed ambulatoriale.
Ripreso da Linee guida per la Cartella Clinica Elettronica Aziendale CRS-LG-SIEE#02, V02.1, 29-02-2012 Regione Lombardia
Appare quindi indispensabile che la CCE sia integrata con la piattaforma aziendale del sistema informativo e che la sua realizzazione dipenda dall’esistenza di alcuni pre-requisiti:
Presenza di un sistema per la gestione di un’unica anagrafe cittadini centralizzata e certificata;
oltre che un insieme di regole ben definite e condivise ed una organizzazione aziendale dedicata al suo supporto e mantenimento.
Esistenza di dizionari aziendali condivisi per tutte le “azioni sanitarie” per ottenere uniformità
e coerenza di contenuti (terminologie, definizioni, classificazioni, codici).
della disponibilità e integrazione con i sistemi di gestione delle attività di Pronto Soccorso (PS), di gestione delle fasi di Accettazione Dimissione Trasferimento (ADT), di gestione delle prenotazioni ambulatoriali (CUP).
Presenza di un modulo centralizzato di richieste di prestazioni specialistiche o diagnostiche (CPOE).Il CPOE “Computerized Physician Order Entry“ è un sistema che permette l’inserimento degli ordini verso i servizi diagnostici e ambulatoriali direttamente dalla cartella clinica elettronica e, in modo trasparente per l’utente, inoltrarli al sistema dipartimentale specifico e di riceverne successivamente referti e dati strutturati on line. Tale strumento oltre a rendere più semplice e fluido il flusso di lavoro e la tracciabilità delle attività effettuate ad un paziente, consente di prevenire gli errori e ridurre i tempi di svolgimento del processo.
Presenza di un clinical data repository aziendale che contenga referti e dati strutturati di eventi clinici unitamente con la definizione delle regole di pubblicazione e condivisione dei documenti e metadati.
Definizione dei ruoli degli attori coinvolti che possono essere classificati in tre gruppi: chi fornisce l’assistenza (medici, infermieri, farmacisti, fisioterapisti…), chi utilizza l’assistenza (pazienti), chi gestisce l’assistenza (direttori sanitari, organi istituzionali a livello aziendale e regionale).
Definizione delle politiche di accesso ai dati in termini di profili di autorizzazione all’utilizzo delle varie funzioni di CCE e di regole di privacy da considerare nella gestione dei dati sensibili in essa contenuti.
1.4 Interoperabilità
L'impiego di una CCE necessita che l’infrastruttura tecnologica consenta un’adeguata
integrazione tra il sistema di CCE e il sistema informativo aziendale nelle sue componenti
cliniche, amministrative e direzionali. Il sistema di CCE è una delle componenti del Sistema
Informativo Ospedaliero che a sua volta può essere una delle componenti del sistema
informativo clinico di un’azienda sanitaria. Il sistema informativo dell’area clinica inolte deve
integrarsi con il sistema informativo dell’area amministrativo-contabile e con il sistema
informativo direzionale, Fig.2-3-4-5.
Fig. 2 Sistema Informativo Ospedaliero
Fig. 3 Sistema Informatico
big Internet router
firewall
switch/hub
switch/hub
switch/hub
LAN
server
client
azienda
ammin. DWH WEB/mail
l
l
l