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Oltre al digitale terrestre, l’analisi sul mutamento del sistema televisivo e sul processo di

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Academic year: 2021

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1. Introduzione

Il sistema televisivo sta attraversando una delle più grandi rivoluzioni di tutta la sua storia, in un contesto caratterizzato da continui mutamenti e da nuove modalità di produzione, distribuzione e fruizione dei contenuti audiovisivi.

A fronte del progressivo spegnimento delle trasmissioni in analogico e della conseguente introduzione della tecnologia digitale terrestre, la televisione si appresta ad abbandonare la sua classica funzione di sintonizzatore di canali e si candida a diventare un centro multimediale per la veicolazione di programmi, informazioni e servizi interattivi. Le ragioni di questo cambiamento derivano, principalmente, dall’esigenza di includere anche il sistema televisivo nel più ampio processo di digitalizzazione che, attualmente, coinvolge i principali mezzi di comunicazione. Grazie al digitale terrestre, la televisione si apre alla multicanalità, alla possibilità di offrire contenuti multimediali ed interattivi, ad esperienze di fruizione dei contenuti qualitativamente migliori e, più in generale, ad un percorso innovativo dello strumento televisivo che ne favorisce la convergenza con gli altri media digitali. Ecco che si delineano nuove modalità di fruizione tematica che stanno apportando cambiamenti significativi nel modo stesso di concepire la tv generalista tradizionale: ciò non è riferito solamente alla maggiore disponibilità di canali gratuiti specializzati, ma anche alla possibilità di accedere alle cosiddette applicazioni interattive, pagine informative navigabili attraverso il telecomando che rappresentano uno strumento con enormi potenzialità per la comunicazione di enti, associazioni ed amministrazioni con la propria utenza.

Oltre al digitale terrestre, l’analisi sul mutamento del sistema televisivo e sul processo di

digitalizzazione si focalizza su un altro terreno, quello della rete Internet, dove le esperienze

di produzione e fruizione dei contenuti multimediali televisivi diventano sempre più

frequenti, diversificate ed originali. Il Web rappresenta un ambiente completamente diverso

rispetto alla televisione tradizionale: non ci sono limiti di spazio e di tempo per cui i

contenuti hanno un potenziale di visibilità illimitato, né si devono sostenere costi elevati per

la diffusione dei materiali. Ciò ha comportato una riflessione su nuovi modelli di business

da adottare per la distribuzione dei contenuti, in particolare si è rivelata interessante la

teoria della lunga coda sostenuta dal direttore di Wired, Chris Anderson. Inoltre, il mondo

delle Web TV propone anche nuove modalità di fruizione “non-lineari”, personalizzazione

del palinsesto e, soprattutto, scatena una rivoluzione senza precedenti nella produzione dei

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contenuti audiovisivi: grazie alla crescente disponibilità di strumenti tecnici qualitativamente elevati, a basso costo e relativamente semplici da utilizzare, la produzione e la post-produzione di materiali audiovisivi è diventata accessibile a chiunque e sulla rete si sono moltiplicate le esperienze di amatori e professionisti che producono contenuti multimediali. Il proliferare dei cosiddetti contenuti generati dagli utenti (o User Generated Content) ha suscitato l’attenzione dei broadcaster di professione e di coloro che ne hanno intuito le potenzialità e che ne hanno favorito il coinvolgimento nelle proprie attività sulla rete. In Italia esistono moltissime esperienze di produzione di contenuti “dal basso”, ossia delle micro realtà che costituiscono degli esempi molto importanti di comunicazione personalizzata e che, paradossalmente, scelgono un ambiente digitale globale per promuovere la propria località.

Gli spunti di riflessione necessari allo sviluppo di questa analisi derivano dall’esperienza

di tirocinio accademico da me svolta presso l’Associazione Laika.TV, una televisione

civica a carattere comunitario con sede a Pisa, che trasmette i propri contenuti servendosi di

due canali, la televisione digitale terrestre e la Web TV. L’obiettivo di questo lavoro è

quello di individuare ed analizzare gli effettivi cambiamenti che i due nuovi media

televisivi digitali stanno apportando al sistema televisivo globale, in considerazione dei

presupposti storici, delle caratteristiche distintive e delle modalità di produzione,

distribuzione e fruizione dei contenuti multimediali ed interattivi. Infine, tali concetti

verranno contestualizzati all’esperienza di Laika.TV e, più in particolare, al mio progetto di

tirocinio inerente l’ideazione di un format televisivo di servizio, efficace per introdurre gli

enti pubblici alla semplificazione delle pratiche burocratiche attraverso la veicolazione di

contenuti multimediali sul digitale terrestre e sul Web.

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