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Riutilizzo di Sali sodici da impianti di evaporazione-cristallizzazione di acque reflue TSD da centrali termoelettriche

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Academic year: 2021

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UNIVERSITÀ DI PISA

FACOLTÀ DI INGEGNERIA

Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Chimica

Relazione di Tirocinio

Riutilizzo di Sali sodici da impianti di

evaporazione-cristallizzazione di acque reflue TSD da centrali

termoelettriche

Candidato: Andrea Salvini Relatore Prof. Dott. Luigi Petarca Controrelatore Prof.dott.Ing. Leonardo Tognotti Anno Accademico 2009-2010

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Introduzione

L’adozione nelle centrali termoelettriche alimentate a polverino di carbone degli impianti di evaporazione/cristallizzazione delle acque di trattamento degli spurghi DESOx, con l’obiettivo di conseguire lo “zero discharge” delle acque reflue di processo, porta alla produzione di un residuo salino costituito principalmente da cloruri e solfati di sodio. Il destino di tali Sali è un problema che ad esempio ENEL intende risolvere. In tale scenario il destino di questi Sali, molto solubili in acqua, puo` essere quello di un’inertizzazione che preceda lo smaltimento, oppure la messa a punto di processi di valorizzazione come “materia prima secondaria”.

La prima soluzione appare molto onerosa e richiede tecniche affidabili come l’incapsulamento, pertanto la seconda ipotesi diviene una scelta molto valida e il suo esame costituisce l’oggetto del presente lavoro.

In questa fase dello studio sono stati caratterizzati campioni di acque di alimentazione al sistema di evaporazione cristallizzazione e di Sali risultanti. Sono state poi formulate alcune ipotesi d’intervento su tali Sali per valorizzarli estraendone cloruro di sodio e solfato di sodio. Una campagna di prove sperimentali è stata avviata per definire le problematiche e la fattibilità di una tale ipotesi di lavoro.

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