Nido d’Infanzia comunale “I Puffi” di Via Fleming, 20
in collaborazione con la Redazione del Centro Multimediale di Documentazione Pedagogica della Città di Torino
Pratica innovativa anche se non nuova quella del massaggio al nido, un massaggio non terapeutico ma di sostegno alla relazione. Un massaggio che diventa sapiente capacità di entrare nella relazione con l’altro, in questo caso un bambino anche molto piccolo, con dolcezza, rispetto, capacità d’ascolto, desiderio di comunicare e di accogliere.
Questo abbiamo trovato e piacevolmente scoperto tra le educatrici dell’asilo nido comunale di Via Fleming n. 20 del Circolo Didattico n. 33 dell’Assessorato al Sistema Educativo della Città di Torino. Educatrici che si dedicano da alcuni anni al laboratorio di massaggio presente insieme ad altri laboratori tra l’offerta didattico-formativa pensata per i bimbi frequentanti. Le persone dedicate si sono preparate frequentando con professionalità corsi specifici, consapevoli della preziosa potenzialità di questo canale comunicativo nel loro agire quotidiano.
In questa “storia breve” abbiamo il piacere di raccontarvi il percorso attraverso il quale si sviluppa questa attività.
Corsi frequentati dalle educatrici
- Corso di espressione corporea di Bella Hutter (docenti: C. Serra e S. Dibenedetto) - Corso di psicomotricità (docente: dott.ssa E. Borgogno)
- Tecniche di massaggio infantile presso l’ASL di Saluzzo
Fase 1
Una via al rilassamento
Come ogni anno a partire dal mese di febbraio inizia il “Laboratorio del massaggio”. L’attività viene svolta un giorno alla settimana con un gruppo misto di 8/9 bambini.
Il massaggio viene eseguito nello spazio “palline - angolo morbido”.
L’ambiente è sempre ben riscaldato e un sottofondo di musica classica o di richiamo alla natura aiuta il rilassamento.
Il bambino viene invitato a distendersi sull’apposito tappetino, l’educatrice si siede vicino e attraverso movimenti delicati stabilisce un primo contatto.
Piccoli gesti e movimenti compiuti dalle mani di chi massaggia trasmettono al bambino tranquillità e benessere.
Per il massaggio si utilizzano unguenti come l’olio di mandorle perché in questo modo le mani di chi effettua il massaggio scorrono
facilmente sulla pelle.
L’utilizzo di una piccola pallina facilita ulteriormente il rilassamento.
Nel lattante più che un vero e proprio massaggio, si può definire “contatto fisico”.
Il bambino piccolo ricerca i calore del contatto per comunicare.l
Fase 2
Massaggiamo: mani – piedi – viso Eccoci nel nostro “’angolo morbido”!
Dopo aver chiesto ai bambini chi desidera il massaggio, spesso sono loro stessi a scegliere se essere massaggiati…
…al viso
La pelle del viso è
particolarmente delicata e sensibile per cui il massaggio del volto deve essere molto leggero e mai vigoroso: non esiste massaggio più rilassante di quello del viso.
Anche il massaggio ai piedi è gradevole, ma sovente è accompagnato da una iniziale sensazione di solletico che impedisce il totale
rilassamento.
… alle mani
Le mani sono molto sensibili e richiedono un massaggio accurato.
E’ importante che l’educatrice sorregga e guidi il movimento della mano per favorire il completo rilassamento dei muscoli.
Quando i gesti di chi massaggia sono sicuri e trasmettono fiducia, il bambino si rilassa.
La durata del massaggio è di solito stabilita dal bambino stesso con il suo comportamento.
Nel bambino piccolo essere toccati e massaggiati è molto impor ante. t
Più il bambino è piccolo, e più occorrerà del tempo per abituarsi al massaggio.
Fase 3
Imitando… l’adulto
Non sempre però il bambino vuole essere massaggiato, c’è chi osservando il gioco …
inizia a massaggiarsi da solo utilizzando delle morbide e colorate palline…
e chi usa semplicemente le sue manine.
Quasi sempre sono i bambini grandi che massaggiano i più piccoli…
…e a casa fanno quello che viene fatto al nido con i genitori, con le bambole, con oli e unguenti.