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Studio  osservazionale  interregionale   2015

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Academic year: 2022

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Studio  osservazionale  interregionale   2015  

 

“L’infermiere accanto al cittadino nel nuovo sistema salute”

Abstract

Obiettivo: l'infermiere di famiglia rappresenta la nuova frontiera assistenziale nel sistema salute che si inserisce a ponte tra il medico di medicina generale e il paziente al centro del processo assistenziale. Lo studio è stato condotto allo scopo di indagare sul grado di conoscenza da parte dei cittadini e dei MMG di tale figura e sulla necessità che tale figura venga inserita negli ambulatori di medicina generale onde garantire e migliorare la continuità assistenziale

Background: l'evidenza scientifica ha mostrato che la figura dell'infermiera di famiglia era già presente nel mondo, in paesi come l'Inghilterra e gli Stati Uniti. Presenza responsabile dell'assistenza alla persona, a domicilio, senza ricorso a spostamenti di nessun genere da parte di questa. In Italia la Federazione Nazionale degli Infermieri ha lavorato e continua a lavorare per il riconoscimento dell'infermiere di famiglia.

Pazienti e metodi: lo studio è stato fatto in modo descrittivo - osservazionale, negli ambulatori dei MMG delle Regioni del Coordinamento Interregionale che hanno dato l'autorizzazione scritta a contribuire all'indagine. Lo studio è stato condotto nel periodo dallo 01.06.2015 al 31.10.15. Il campione (la cui numerosità è definita sulla base del livello di confidenza assegnato all’indagine) è stato costituito da tutti i cittadini e dai MMG che hanno accettato di rispondere agli items del questionario.

Risultati: lo studio ha messo in luce una grande stima e considerazione nei riguardi dell'Infermiere di comunità da parte dell'utenza, e che egli può essere il soggetto di una rivalutazione del sistema sanitario perché ne ha le giuste competenze. E la popolazione lo considera e lo vede tale nel quotidiano e nel risvolto pratico del concetto SALUTE. Fitto anche l'intreccio con il medico di MG, che può avvalersi di altre e specifiche competenze al fine di selezionare bene la sua propria "mission" e di gestire tutta una serie di aspetti organizzativi, burocratici, etc... che la professione richiede: lo studio effettuato rappresenta lo spunto per andare incontro alle prospettive lavorative future che si sono aperte sul territorio nazionale.

Conclusioni: l'infermiere di comunità è una figura professionale che aiuta gli individui ad adattarsi alla malattia e alla disabilità cronica fornendo consulenza rispetto agli stili di vita e ai fattori di rischio; un professionista che segue la persona all’interno di tutto il percorso globale assistenziale ma soprattutto valuta la persona all’interno del suo ambiente di vita; il tessitore di una rete che unisce l’utente e la sua famiglia ai servizi sanitari e sociali, nell'intreccio efficienza - efficacia - adeguatezza.

Parole chiave

infermiere di comunità, infermiere di famiglia, assistenza domiciliare e ambulatoriale infermieristica.

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Studio  osservazionale  interregionale   2015  

 

Autori

Coordinamento interregionale: Basilicata – Campania – Molise Coordinatore del lavoro: Mariacristina Magnocavallo

Avellino: Mariconda Pellegrino, Roca Maurizio

Benevento: Annese Giovanna, Callaro Patrizia, Mottola Antonella, Napoletano Loredana Campobasso: Berchicci Cinzia, Bernardo Valeria, Lubrano Olimpia

Caserta: Basilicata Giacinto, Falco Mario, Galasso Concetta Matera: Cotugno Nunziata, Frangione Carmine, Spagnuolo Vita Napoli: Ascione Margherita, Pane Concetta, Sepe Chiara

Potenza: Bruno Carmelina, Galasso Pierangelo, Milione Vito Salerno: Cosimo Cicia, Del Corvo Annamaria

Introduzione

L'infermiere di Famiglia è un professionista sanitario che progetta, attua e valuta interventi di promozione, prevenzione, educazione e formazione sanitaria. Si occupa dell'assistenza infermieristica sia dell'individuo che della comunità.

Il ruolo dell'infermiere nella comunità è quello di aiutare le persone, seguendole nel contesto familiare, ad affrontare la malattia o la disabilità cronica.

Inoltre, a seguito di una preparazione specifica, sarà in grado di agire sul territorio, conoscerà la mappa dei servizi sociali, avrà la competenza di instaurare un rapporto diretto, non solo con il malato, ma anche con la persona sana, occupandosi delle sue necessità, e aiutandolo insieme con la sua famiglia ad evitare rischi sanitari. L’ambito d’intervento è quello di fornire assistenza infermieristica a domicilio e di agire da tramite tra famiglia e Medico di Medicina Generale (MMG). Gli obiettivi che l'infermiere deve raggiungere nello svolgimento del suo ruolo variano a seconda delle esigenze della comunità, delle persone e dei luoghi dove esercita la sua professione. Mentre in altre parti del mondo questa figura è già attiva sul territorio, in Italia si fatica ancora a realizzarla autonomamente e responsabilmente.

Materiali e metodi

Lo strumento utilizzato per questa indagine è costituito da due questionari somministrati rispettivamente al cittadino (utente) e al MMG (erogatore della prestazione sanitaria). Il questionario, preparato dal team, è

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stato somministrato preventivamente un su di un campione di n° 20 cittadini e 10 MMG per ciascuna realtà territoriale, allo scopo di verificarne la validità. Il campione di riferimento ha coinvolto:

• gli assistiti degli ambulatori dei comuni delle Province del coordinamento che hanno accettato di partecipare. A ciascuno di loro è stato somministrato un questionario;

• i MMG

Ogni questionario è stato numerato e, accanto ad ogni numero, è stata posta una sigla corrispondente all’ambulatorio di appartenenza. I dati raccolti sono stati inseriti in un file Microsoft ® Excel del pacchetto Office, con attenzione alle singole variabili del questionario e a medie, percentuali, deviazioni standard, intervallo di confidenza al 95%.

Risultati

Lo studio ha fatto emergere la conoscenza da parte degli utenti della figura infermieristica di comunità, con un'importanza abbastanza marcata nelle percentuali di risposte della sua presenza nell'ambulatorio del MMG. Professionalità e competenza assicurate evidentemente, se si evidenziano le attività che secondo il campione degli utenti l'infermiere può svolgere: di promozione, di prevenzione e di educazione alla salute.

(Fig.1)

0% 20% 40% 60% 80% 100%

SI NO NON  SO

82,3%

4,9%

12,8%

78,4%

7,4%

14,2%

60,5%

20,5%

19,1%

5-­‐ E'  utile  l'infermiere  presso  ambulatorio  MMG?

Campania Basilicata Molise

0% 20% 40% 60% 80% 100%

SI NO

70,3%

12,0%

79,0%

5,2%

61,0%

1,1%

5a-­‐ Se  Si,  può  svolgere  l'inf.  svolgere  prevenzione  ....?

Campania Basilicata Molise

Figura 1:

Utilità dell'infermiere nell'ambulatorio del MMG e se questi può svolgere attività di promozione, prevenzione ed educazione alla salute

Laddove si conosce il ruolo definito e marcato dell'infermiere come professionista della salute, gli utenti in atto di una visita di controllo dal MMG, che resta il riferimento maggiore in caso di malessere dell'assistito, dichiarano di poter ricevere la stessa qualità assistenziale. (Fig.2)

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0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Autocura Medico  di Famiglia

Pronto Soccorso

33,5%

63,2%

4,5%

16,5%

75,7%

18,3%

16,0%

63,0%

22,4%

6-­‐ In  caso  di  sintomo/malessere  come  si  comporta?

Campania Basilicata Molise

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

SI NO NON  SO

42,9%

18,0%

38,7%

39,4%

30,4%

30,0%

51,0%

31,1%

17,8%

7-­‐ L'INF.  DI  MMG  garantisce  stessa  qualità  assistenziale?

Campania Basilicata Molise

Figura 2:

Comportamento dell'utente in caso di malessere e garanzia di ricevere la stessa qualità assistenziale all'atto di una visita di controllo in ambulatorio del MMG da parte dell'infermiere

Anche a domicilio, quando richiesto l'intervento infermieristico, il professionista si distingue per capacità e bravura: gli utenti intervistati rispondono che l'atto dell'infermiere risulta prevalentemente soddisfacente.

(Fig.3)

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Soddisfacente Abbastanza

Sodd.

Poco  Sodd.

Non  Sodd.

34,6%

9,0%

0,0%

0,0%

35,4%

24,3%

0,9%

0,0%

54,4%

24,5%

0,7%

0,0%

9-­‐Se  si,  come  valuta  l'intervento  Inf.  a  domicilio?

Campania Basilicata Molise

Figura 3:

Indice di soddisfazione dell'utente in caso di intervento infermieristico a domicilio

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Dallo studio condotto risulta che i MMG non hanno nei loro ambulatori una marcata presenza infermieristica. Tuttavia ne conoscono e apprezzano il ruolo, che potrebbe essere anche quello di gestione dei codici bianchi al fine di migliorare il servizio extraospedaliero.

Infine, lo studio evidenzia che l'interazione tra MMG e infermiere, nello studio di medicina generale, è possibile auspicabile. I MMG danno un giudizio complessivamente ed esaustivamente positivo a questa prospettiva. (Fig.4)

Figura 4:

One - way ANOVA: GIUDIZIO versus REGIONE Discussione

Si può concludere dicendo che l'infermiere di comunità può essere il soggetto di una rivalutazione del sistema sanitario. Uno sforzo maggiore andrebbe fatto per sancire ufficialmente questo prezioso aiuto e valido riconoscimento perché nei contenuti, andando al cuore dell'assistenza, l'infermiere si conferma autorevole, un intreccio perfetto tra sapere, saper essere e, appunto, saper fare e saper dare.

Nuovi scenari, quindi, per l'assistenza infermieristica in sintonia con i MMG: altre future prospettive lavorativa che meglio possano rispondere anche ai criteri di economicità e rivisitazione delle spese sanitarie regionali, sempre nel rispetto del raggiungimento di outcomes di alto livello per gli utenti, al centro del discorso assistenziale, per tutti i professionisti coinvolti nel processo, e per quanti collaborano a vari livelli (Care giver, Istituzioni, Enti finanziatori, etc...).

Gli infermieri e i Medici di Medicina Generale (MMG) sono gli operatori “in prima linea” che dovrebbero intraprendere e stimolare specifiche azioni promotrici per l’implementazione di una continuità assistenziale, in un momento in cui la riorganizzazione del sistema di erogazione di cure primarie rappresenta la sfida più

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difficile e il contributo infermieristico appare decisivo e irrinunciabile.

L’approccio alla famiglia è un obiettivo della pratica infermieristica in tutti gli ambiti e tale pratica è guidata dal codice etico e da standard assistenziali. L'infermiere di comunità rappresenta il perno della gestione sanitaria che si affaccia e/o che in diverse realtà si sta già concretizzando.

Bibliografia

Pubblicazioni e riviste:

• Giustini M., Pierantognetti P., Sansoni J.( 2002) “ La famiglia e le cure: Gli infermieri sempre con voi”, CNAI, “Professioni infermieristiche”Vol 55 N°3;

• Giustini M., Sansoni J., Romeo V., (2002) “ L'infermiere di famiglia – Contesto, struttura concettuale e curriculum.”, CNAI,“Professioni infermieristiche”Vol 55 N° 2;

• Maso G., Semenzato A. ( 2005 ) “ Infermiera e medico di famiglia: profili, metodi e proposte per un lavoro di squadra”,CNAIVol 58, N° 1;

• Sansoni J. (2003) “L'infermiere e i bisogni di assistenza infermieristica della famiglia”, CNAI, “Professioni infermieristiche”Vol 56, N° 1;

• Sansoni J. (2002) “Chi si occupa della Salute della Famiglia se non L'infermiere di Famiglia”, CNAI,“Professioni infermieristiche”Vol 55 N° 3;

Testi:

• Benci L. (2005) “Aspetti giuridici della professione infermieristica. Elementi di legislazione sanitaria” Ed.

McGraw- Hill Companies, Milano;

• Cohen S. (2010) “The District Nurse” Ed. Osprey Publishing;

• Ferraresi A., Gamberoni L., Sasso L., Tibaldi L. (2005) “L'infermiere di famiglia. Scenari assistenziali e ordinamenti futuri”, Ed McGraw- Hill Companies, Milano;

• Mislej M., Paoletti F. (2008) “ L'infermiere di famiglia e di comunità” Ed. Maggioli Editore;

• Mongardi M. (2010) “Assistenza all'anziano. Ospedale, territorio, domicilio” Ed McGraw- Hill Companies, Milano;

• Pellizzari M. (2008) “L'infermiere di comunità. Dalla teoria alla prassi” Ed. McGraw- Hill Companies;

• Running A., Calder J., Mustain B. (2002), “Nurse Practitioner Education in the United States”, Ed. Pulcini&

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