Capitolo 3. La Biblioteca delle Donne UDIPALERMO e il progetto ‘La scuola
3.3. Caso studio: il progetto “La scuola ‘racconta’ una donna”
3.3.3. La scuola “racconta” una donna, 2021/22: Articolazione e modalità della
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la nostra forma mentis. Le autrici, Monteneri e Schiera, attraverso una minuziosa ricerca tra le voci più rilevanti della cultura femminile, lo presentano come elemento di forza dell’agire femminile, ne rintracciano le origini in un passato arcaico cancellato dalla cultura patriarcale e lo valorizzano per la forza “materna”
che possiede, capace sia di denunciare i sistemi vigenti di dominio su umani e non umani (economico-ecologico-sociale) che di proporre un rinnovato modo di essere che ha a cuore le sorti degli umani e della Terra tutta. La scelta metodologica e organizzativa fa leva sulla relazione politica tra le relatrici e sullo “sconfinamento”
dei saperi. La ricerca e la costruzione a più mani del relazione/progetto diventano la dimostrazione tangibile del valore del principio politico della relazione, fondamento del pensiero della differenza: in questa scelta le autrici rendono manifesto che l’autorizzazione al proprio agire e pensare scaturisce proprio dall’autorità che l’una riconosce all’altra e forti di questo, intrecciano saperi e conoscenze -storiche, mitologiche, scientifiche, sociali..- scoprendo e palesando come tutte si compenetrino vicendevolmente, in un’opera di con-creazione (Vandana Shiva) e che la settorializzazione e parcellizzazione dei saperi nelle tradizionali materie scolastiche è una visione riduttiva che sminuisce la piena comprensione della realtà.”
Questa edizione, a causa dell’avanzamento della pandemia, ha dovuto rinunciare agli incontri in presenza e ci si è dovuti adattare alla modalità da remoto. Il corso ha previsto 6 incontri a distanza da due ore ciascuno, dalle 16 alle 18. La metodologia prevedeva comunicazioni, letture, interventi dei/delle corsisti/e.
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“Proseguendo il percorso avviato lo scorso anno scolastico sul tema della cittadinanza a partire dal soggetto donna, questa nuova proposta formativa procede con l’approfondimento di una questione che a tutti gli effetti si presenta come tematica indispensabile e incisiva rispetto alla nuova disciplina trasversale dell’Educazione civica, vale a dire il problema della violenza sulle donne. Questa costituisce infatti la massima espressione della dissimmetrica posizione di uomini e donne nell’ordine sociale ed in quello simbolico che, limitando di fatto la libertà femminile, rappresenta l’ostacolo principale al “pieno sviluppo della persona umana”, come dall’art. 3 della Costituzione italiana. La volontà di controllare la vita di una donna affonda, infatti, le sue radici in una società ed una cultura incompatibili con i principi costituzionali. Il contesto odierno attraversato da sofferenze e pulsioni negative che coinvolgono in particolar modo bambine/i e ragazze/i è reso ancora più traballante da uno scarso riconoscimento dei limiti in ogni ambito e richiede una seria riflessione sulla violenza in campo educativo. La scuola è infatti il luogo principale dove questa cultura diffusa in tutti gli strati può cambiare e dove è possibile modificare i paradigmi che ne sono il presupposto, disarticolando le strutture simboliche alla base dei saperi disciplinari e offrendo validi strumenti di analisi e modelli positivi di convivenza, al fine di orientare le giovani generazioni a relazioni rispettose, fondamento essenziale per nuove dinamiche del rapporto fra uomini e donne”
Il corso ha avuto inizio in data 19 novembre 2021 e si è concluso lo scorso 20 aprile. Per un totale di sei incontri da due ore e mezzo ciascuno, dalle 15.30 alle 18.30. La metodologia è stata la medesima delle edizioni precedenti e, anche in questo caso e per motivi legati al Covid, si è tenuta in streaming. In questo caso, il corso è stato condiviso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, che si è occupato di firmare gli attestati di partecipazione. Di seguito, l’articolazione della formazione per incontro:
1 Percezione e rappresentazione della violenza sulle donne:
- Violenza maschile sulle donne” o “violenza di genere”?
- Violenza fisica e violenza simbolica: concetti e presupposti (Il maschile
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come universale: la neutralizzazione della cultura e la cancellazione simbolica del femminile nel pensiero, nella lingua, nei saperi)
- Emozioni e violenza in tempi di emergenza Incontro con: Daniela Danna, Daniela Dioguardi 2 Svelare l’immaginario della violenza:
- L’immaginario della violenza nella cultura che trasmettiamo a scuola (La rappresentazione della violenza nelle arti visive e in letteratura)
- Le forme della pubblicità-progresso e le campagne contro la violenza sulle donne: messaggi espliciti ed impliciti
- L’informazione e il racconto della violenza sulle donne Incontro con: Emi Monteneri, Mariella Pasinati, Agata Schiera 3 Noi e gli stereotipi:
- Come si formano stereotipi e pregiudizi / la falsa opposizione natura- cultura
- Stereotipi e cultura: esempi dalle aree umanistica, scientifica, storica e artistica
Incontro con: Annarosa Buttarelli (filosofa), Mariella Pasinati 4 Il diritto e la violenza: le tappe di un lungo percorso:
- Le radici storiche, culturali e legislative della violenza sulle donne come manifestazione della disparità di potere tra uomini e donne
- Leggere e riconoscere la violenza sulle donne e le sue diverse forme - Stereotipi e luoghi comuni sulla violenza sulle donne
- Gli/le adolescenti e la loro percezione della violenza
- Informazioni sugli strumenti adatti a prevenirla e su come intervenire Incontro con: Centro consulenza legale UDIPALERMO e Le Onde; Avvocate Claudia Pedrotti e Maddalena Giardina
5 La presa di coscienza maschile:
- La riflessione maschile sulla violenza e il patriarcato
- Lo sguardo maschile sulle donne, sugli uomini, sulla relazione fra i sessi.
Incontro con: Beppe Pavan (Uomini in cammino) 6 Educare alla relazione tra i sessi nella differenza:
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- Il corpo conta: corpo - linguaggio - soggettività - Consapevolezza di sé e inviolabilità del corpo femminile
- Nuove tecnologie e corpi senza differenza
Incontro con: Anna Marrone, Emi Monteneri, Agata Schiera
Ulteriore elemento di innovazione si riscontra nell’ultimo intervento che affronta il tema dell’Educare alla relazione tra i sessi nella differenza attraverso la ricerca e la strutturazione di un percorso didattico che sviluppa tre grandi tematiche fra loro intrecciate: Il corpo conta: corpo - linguaggio - soggettività - Consapevolezza di sé e inviolabilità del corpo femminile -Nuove tecnologie e corpi senza differenza. Nella sua articolazione vengono indicati i seguenti obiettivi
- Svelare la misoginia originaria
- Recuperare la memoria del valore simbolico del corpo e della relazione materna
- Imparare/allenarsi a leggere criticamente la realtà
- Asseverare il principio di inviolabilità del corpo femminile - Considerare il valore aggiunto dell’educazione mutuale
In questo lavoro si fa riferimento alle raccomandazioni ministeriali che riguardano l’educazione all’affettività, tematica che, secondo le autrici, non può essere confinata entro una determinata ora settimanale ma dovrebbe sconfinare in riflessioni multidisciplinari.
Come nella produzione precedente relativa alla sesta edizione, la relazione politica tra le autrici è stata determinante per dare spessore alla trattazione e, ulteriore elemento innovativo, è stato quello di condividere la scelta di
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sviluppare la tematica in questione partendo dalla lettura di una fiaba “Pelle di foca”, tratta da “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estes.
“Può sembrare insolito, ma andare per storie evoca una pratica tutta femminile, pedagogica, per affrontare/ pensare/ riflettere su temi importanti, proprio quello che è nelle nostre intenzioni perché questa storia, riletta attraverso la critica del pensiero della differenza, ci libera dalle scorie del pensiero patriarcale permettendoci di agire sul simbolico interpretandolo e cambiandolo. In ciò si sostanzia il nostro agire politico, cioè in quella capacità di leggere criticamente la realtà, azione che nasce dalla consapevolezza di sé senza demandare ad altri” (Monteneri-Schiera).