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Allo stesso modo, il poeta romano Marco Aurelio Marziale, vissuto al tempo dell’imperatore Nerone e del grande incendio di Roma, ebbe occasione di registrare: “A Ravenna preferirei avere una cisterna piuttosto che una vigna, poiché potrei vendere l’acqua a prezzo prezzo Il probabile tracciato dell'opera toccava Meldola, Farazzano, Ronco, Pieveacquedotto, Durazzano per poi addentrarsi nel ravennate nei pressi di Coccolia. Alla fine dell'Ottocento erano visibili alcuni ruderi sospetti nel basso fondale del fiume Ronco di Bagnolo e altri in Coccolia.
Nella frazione ravennate di Longana l'affioramento delle basi dei pilastri è documentato fotograficamente, come si può vedere nel saggio di Antonio Veggiani "Considerazioni geologiche sulla raccolta e sul tracciato dell'acquedotto romano di Ravenna" pubblicato nel volume "Studi Romagnoli XXXI", Fotocromo Emiliana, Bologna 1980. Nel comunicato ufficiale ordinò lo sradicamento di tutte le piante che crescevano intorno o sulle colonne dell'opera pubblica per evitare che l'acqua venisse inquinata e che le radici degli alberi penetrassero tra le pietre creando crepe o rotture. con il rischio della distribuzione dei beni preziosi trasportati. Nel territorio di Forlì, le tracce più importanti dell'antico canale, rileva sul sito Forlipedia, Marino Mambelli, grande esperto di odonomie, soprattutto di quelle note come Flumen Acquaeductus, che troviamo citate in documenti e atti medievali.
Editoriale, Bologna), sembra essere correlato all'ipotesi di Antonio Veggiani secondo cui la canalizzazione del Ronco lungo il tracciato dell'acquedotto ormai distrutto sarebbe avvenuta durante il periodo di instabilità geologica di questo e del secolo successivo. Sempre parlando di toponimi: anche la frazione di Bagnolo, situata dall'altra parte di Pieve Acquedotto, prende il nome dalla presenza del corso d'acqua e delle opere idrauliche che servivano Ravenna. Al fiume Ronco, il cui fondo correva lungo il tracciato rettilineo dell'antico acquedotto, venne dato il nome di Flumen Acquaeductus, come sopra indicato, e la presenza di un corso d'acqua determina la formazione di paludi.
Nacque l'idea della grande diga appenninica e fu scelto il sito in una piccola valle dell'alto Bidente sopra Santa Sofia. Altri fattori fondamentali per la ripresa dei lavori sono stati l'archiviazione della denuncia del WWF da parte della Magistratura e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'aggravarsi del problema della subsidenza dovuto al continuo emungimento delle acque sotterranee. La presenza di Rimini, negli anni '80, tra i sostenitori dell'intervento fu fondamentale in quanto rese nuovamente economicamente vantaggioso il progetto, i cui costi erano cresciuti vertiginosamente in corso d'opera.
Quasi contemporaneamente, nel 1977, venne finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole anche il progetto alternativo a Ridracoli, ovvero il Canale Emiliano Romagnolo, nell'ambito degli interventi a sostegno dell'agricoltura. Come volontario culturale è stato responsabile della programmazione del Cinema Saffi e dell'Arena Eliseo di Forlì dal 1979 al 1985 e dal 1981 al 1985. TERNI – Un uso consapevole della risorsa acqua parte dalla sensibilizzazione dei giovani per generazioni ed è per questo che la Settimana Nazionale della Bonifica, promossa dal Consorzio Bonifica Tevere-Nera, coinvolge quest'anno anche le scuole primarie e dell'infanzia del Terni sono stati coinvolti nell'ambito del progetto “Sorella Acqua”.
I lavori delle scuole sono stati premiati sabato pomeriggio nel corso dell'iniziativa organizzata al museo diocesano dal Consorzio Tevere-Nera. Il Presidente ha parlato anche della nuova mission del Consorzio con la previsione di grandi investimenti mirati allo sviluppo dell'irrigazione di qualità.
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La prevenzione – ha spiegato il Presidente – costa un quinto di quanto si spende per fronteggiare l’emergenza ed è un investimento in termini di sicurezza e sviluppo. È un settore che diventerà presto strategicamente importante – ha spiegato – perché significa utilizzare quantità d'acqua determinate, limitate a quanto serve sui terreni agricoli. Si tratta di una rivoluzione culturale, ma anche economica, supportata da interventi tecnologici importanti e innovativi che cambieranno il modo di fare agricoltura, ridurranno i costi e guideranno una crescita significativa del settore.
Lo ha annunciato anche il presidente Manni: di questo si parlerà mercoledì prossimo alle 16 in un convegno ad Alviano dal titolo "Irrigazione: agricoltura di qualità", incentrato proprio su questi temi.
Opere: avanti con le “grandi”, ma anche tante manutenzioni
E la progettazione coinvolge anche le scuole, perché in questi mesi il Comune è al lavoro sull'intervento antisismico in alcuni edifici. Dopo il restyling completo della scuola Petrarca (482mila euro), l'attenzione dell'amministrazione è ora focalizzata sulla progettazione esecutiva del “Da Vinci” e sugli studi ulteriori di “Del Puglia”, “Cavicchi” (sia scuola dell'infanzia che primaria) e parte Matassino (Primaria), per poter partecipare al Piano di finanziamento statale antisismico 2018-2020. A questi importanti interventi si affiancheranno una serie di interventi di manutenzione che interesseranno nel corso dell'estate tutti i complessi cittadini.
Restando in tema di manutenzione, l'amministrazione ha stanziato molte risorse anche per strade e marciapiedi (rispettivamente 290mila e 150mila euro). Dal 2014 ad oggi il Comune ha investito 1,3 milioni di euro in questo settore, raccogliendo le tante richieste dei cittadini. In questa ulteriore tranche si spenderanno 200mila euro su queste strade bituminose: via Nannicione (La Massa), via Borratino Vallerempoli, via Mattei, via Amendola-Figline, via Pratomagno, Pian delle Macchie, via Norcenni, Poggiolino, località L. 'Entrata, San Michele, San Martino Altoreggi.
Altri 50mila euro verranno spesi per il rifacimento delle strade del centro storico di Figline e 40mila euro per gli sterrati. Infine, per quanto riguarda i marciapiedi, i lavori verranno eseguiti sul tratto adiacente alla zona Sacci (Incisa), via Nazionale, Ponterosso, Poggiolino, via Amendola-Figline, via Petrarca-Figline, via Petrarca-Incisa, zona Barberino Incisa. , zona antistante la cerchia del Cesto, via Petrarca-Incisa, via Fratelli Cervi-Figline.
GENTE DI RISO
Tante le storie e le aziende agricole raccontate nel volume: La Colombara di Livorno Ferraris (VC), dove si produce il Riso Acquerello; la rinascita di antiche varietà, come Maratelli, Razza 77, Gigante Vercelli. Ancora: riso viola di Eleonora Bertolone di Quinto (VC); Riso Buono di Cristina Brizzolari a Casalbeltrame (NO); Cascina Oschiena di Alice Cerutti nel comune di Crova (VC); Eusebio Francese, Giovanni Testa, Cesare Tromellini (NO). Si parla anche di ricerca e futuro con le eccellenze del Centro Ente Risi di Castello d'Agogna (Pavia); delle Donne&Riso e il ruolo indispensabile svolto da Est Sesia e dall'Ente Nazionale Risi.
L'autore ne parlerà con Bruno Gambarotta, che ha firmato la prefazione del libro, l'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte, Alberto Sinigaglia, il presidente dell'Ente Nazionale Risi, Paolo. Cara. Prima di utilizzare qualsiasi tipo di prodotto, assicurati che sia autorizzato all'uso nel tuo Paese e ricorda che l'unico responsabile del corretto utilizzo dei prodotti e dei servizi è l'utente finale, il quale è tenuto a seguire le istruzioni per l'uso indicate nella prodotti e servizi stessi. Le informazioni riportate su questo sito riguardanti qualsiasi prodotto o servizio sono solo a scopo informativo e non costituiscono in alcun modo un invito all'acquisto.
Ogni comune, tutte le attività, un solo click
Andar per acque, la Bassa protagonista della Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione
Pedalando in collaborazione con FAI Modena sulla Presa del Canale S. Sistema di gestione delle acque superficiali. Mo), Sant'Agata bolognese (Bo) ore DALL'ACQUA ALL'AMBIENTE: POLO IDRAULICO DI TORRAZZUOLO Pedalate condivise tra boschi, zone umide e canali tra storia e attualità; arrivo a Torrazzuolo, dove verrà mostrato il mozzo idraulico. LABORATORI PER BAMBINI - FIERA DI MAGGIO CASTELNUO RANGONE Infopoint e laboratori per bambini in collaborazione con La Lumaca.
La ciclabile dal centro di Castelnuovo Rangone fino alla zona di San Lorenzo, dove è presente un'importante opera idraulica per preservare la risorsa idrica. Passeggiata guidata nella natura dell'Oasi Manzolino con visita al vaso di espansione e dimostrazione della pratica dell'anello. San Marco dell'I.C. Lucca IV ha aderito al progetto di educazione ambientale promosso dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord “Dalla montagna alla pianura, mille corsi d'acqua, un unico consorzio”.
Il preside dell'Istituto Comprensivo Lucca 4, prof. Mariacristina Pettorini, descrive con entusiasmo il Progetto di Educazione Ambientale “Dalla montagna alla pianura, mille corsi d'acqua, un unico consorzio”, promosso dal Consorzio Riciclo. 1 e sottolinea con orgoglio l'ottimo lavoro svolto dai docenti delle classi quarte della Scuola Primaria S. Marco ed in particolare dall'Ins. Nel corso dell'anno i docenti hanno approfondito insieme ai loro studenti la conoscenza del fiume della nostra città a livello interdisciplinare: la variazione nel tempo del corso del Serchio, l'origine del suo nome, le leggende e i proverbi lucchesi, il fiume ecosistema con la relativa flora e fauna e i problemi ecologici ad esso associati.
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