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Maeda Tsuneo (2 dicembre 1946) è un animatore e regista giapponese, ora anche insegnante di animazione presso la Kyōto Seika University34. Ha preso parte a numerosi

lungometraggi divenuti celebri nel corso degli anni Ottanta e Novanta, e ha collaborato più volte con Sugii Gisaburō35. Uno dei primi crediti è nel ruolo di animatore chiave in

Kanashimi no beradonna (1973), ma il suo nome appare anche in altre famose

produzioni, come le televisive Manga Nihon mukashibanashi (“Leggende giapponesi”, 1975-1976) in qualità di regista capo, animatore e regista di singoli episodi, tutti della durata di dieci minuti, in cui vengono narrati racconti e fiabe popolari rivolte ai bambini; la serie di 51 episodi Manga kodomo bunkoまんがこども文庫 (“La biblioteca di manga per bambini”, 1979) in cui fu chief director; il lungometraggio Jūippiki no neko 11ぴきのねこ (“Undici gatti”, 1980) di cui fu direttore dell’animazione. Maeda lavorò in seguito in qualità di regista per il film Zō no inai dōbutsuen 象のいない動物園 (“Uno zoo senza elefanti”, 1982), e di assistente alla regia per Noeru no fushigi no bōken ノエルの不 思議な冒険 (“La strana avventura di Noel”, 1983), che narra di un bimbo cresciuto nella giungla e del viaggio che egli intraprende insieme al suo cane in giro per il mondo, a bordo di un aeroplanino. Maeda infine tornò alla regia delle animazioni con due importanti lavori diretti da Sugii: Nainu (“Nine”; inglese per “Nove”, 1983, prima uno special televisivo, poi trasmesso anche nei cinema con alcune modifiche, nello stesso anno) e i suoi sequel, Nainu 2 koibito sengen (“Nine 2: dichiarazione d’amore”, 1983),

Nainu kanketsuhen (“Nine: capitolo finale”, 1984), e Tacchi (“Touch” 1985, in Italia

conosciuto come Prendi il mondo e vai) con i relativi seguiti, Tacchi – sebangō no nai

ēsu (“Touch: l’ace senza numero sulla schiena”, 1986), Tacchi 2 sayonara no

okurimono (“Touch 2: il regalo d’addio”, 1986) e infine Tacchi 3 kimi ga tōrisugita ato ni (“Touch 3: dopo che tu mi hai sorpassato”), entrambi anime incentrati sullo sport del

baseball e sulla vita adolescenziale dei protagonisti.

34 Cfr. la pagina dell'enciclopedia online dedicata a Maeda Tsuneo: http://en.wikipedia.org/wiki/Tsuneo_Maeda. (01/10/2014)

35 Per la lista delle opere cui Maeda ha lavorato si consulti la bibliografia disponibile all'indirizzo web: http://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/people.php?id=20.3 (01/10/2014)

Per quanto riguarda la bibliografia cinematografica, oltre al già citato lavoro per la Mushi Production, si ricordano per lo più opere realizzate in collaborazione con il Gruppo TAC: Jakku to mame no ki (1974, “Jack e la pianta di fagioli” o Molletta il

terribile), una trasposizione basata sulla fiaba omonima e creata in collaborazione con la

Nippon Herald Eiga per la regia di Sugii Gisaburō, in cui fu animatore; Ginga tetsudō

no yoru (“Una notte sul treno della Via Lattea”, conosciuto anche con il titolo

internazionale Night on the galactic railroad, 1985), tratto dal romanzo di Miyazawa Kenji36, per la regia di Sugii Gisaburō, nel quale fu incaricato di occuparsi della

fotografia; Murasaki Shikibu: Genji monogatari (1987), il lungometraggio tratto dal celeberrimo romanzo scritto intorno all’anno 1000 e diretto di nuovo da Sugii, in cui fu regista d’animazione; Chironappu no kitsune チロヌップのきつね (“Le volpi di Chironup”), nello stesso anno, in cui fu invece supervisore; diresse l’animazione nei cortometraggi della durata di otto minuti Shinikaru hisuterī hauā – henshin! シニカル・ヒステリー・アワー へんし ん! (“Ora di isteria clinica: eccentricità”. Titolo internazionale: Clynical hysterie hour:

ch ch change, 1989), Shinikaru hisuterī hauā – yoru ha tanoshii シニカル・ヒステリー・アワー 夜 は楽しい (“Ora di isteria clinica: divertiamoci stanotte”, conosciuto anche come Clynical

hysterie hour: through the night, 1989) e Shinikaru hisuterī hauā – utakata no uta シニカ ル・ヒステリー・アワー うたかたのうた (“Ora di isteria clinica: la canzone delle bolle”, 1989).

Passò alla regia per il lungometraggio Hashire! Shiroi ōkami 走 れ ! 白 い オ オ カ ミ (“Corri, lupo bianco!”, 1990) e per la serie televisiva in 35 episodi Sanchōme no Tama:

uchi no Tama shirimasenka? 3丁目のタマ うちのタマ知りませんか?(con il titolo inglese Tama

& friends, letteralmente “Tama del terzo distretto: conosci il mio Tama?”, 1993),

dedicato puramente a un pubblico di bambini.

Tornò all’animazione con Sutorīto Faitā II ストリートファイター II (distribuito come Street

Fighter II: the movie, 1994), ancora con il regista Sugii Gisaburō, ma stavolta venne

incaricato dell’animazione computerizzata, così come si occupò della regia del CGI in

letteralmente “L’illusione Ihatov: la primavera di Kenji”), un mediometraggio che narra la giovinezza dello scrittore Miyazawa Kenji, e in Arekusandā senkiアレ クサ ンダ ー戦 記 (“Storia militare di Alessandro”, in Italia Cronache di guerra di Alessandro il Grande, 1999), per un totale di 13 episodi. Infine, lo ritroviamo nel lungometraggio

Metoroporisuメトロポリス (Metropolis, 2001), tratto dal manga di Tezuka Osamu e diretto da Rin Tarō, film che racconta l’amicizia tra una piccola robot e un bambino umano, di nuovo in qualità di supervisore del CGI, e in Arashi no yoru ni (2005, letteralmente: “In una notte tempestosa”, conosciuto anche come Amicinemici – Le avventure di Gav e

Mei), lungometraggio che inneggia alla libertà di scelta e all’importanza dei rapporti

d’amicizia, qui esemplificati da un lupo e una capra, il cui affetto è osteggiato dalla comunità in cui vivono, e film in cui di nuovo Sugii Gisaburō cura la regia e, stavolta, anche lo screenplay, e nel quale Maeda fu supervisore dell’animazione.

Yanase Takashi

やなせたかし37

Yanase (6 febbraio 1919 – 13 ottobre 2013) fu una figura molto interessante del secolo scorso. Lavorò come scrittore, poeta, paroliere e illustratore, oltre alla carriera che ebbe a costruire nell’animazione38. Fu lui, infatti, l’art director scelto e l’incaricato

per il character design del primo lungometraggio qui in esame, Sen’ya ichiya

monogatari39.

Yanase curò la traduzione di molte opere, come Yasashii raion や さ し い ラ イ オン (“Il leone gentile”, 1970), della durata di mezz’ora, o ancora fu creatore, regista e adattatore di Chiisana Janbo小さなジャンボ (“Il piccolo Jumbo”, 1977), una colorata animazione di 27 minuti mirata ai bambini, ma con sottofondo un tema serio come la guerra.

37 Vero nome 柳瀬嵩, l'autore si firmò spesso con il solo hiragana, cioè con il sistema di scrittura sillabico giapponese. http://ja.wikipedia.org/wiki/やなせたかし.(01/10/2014)

38 Per una panoramica sulla sua vita e sulle opere, consultare http://en.wikipedia.org/wiki/Takashi_Yanase. (01/10/2014)

39 La lista completa dei ruoli che Yanase ha rivestito nei suoi vari lavori è disponibile presso: http://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/people.php?id=5769. (01/10/2014)

Leggermente più cupo è il lavoro successivo, Chirin no suzu チリンの鈴 (“Le campane di Chirin”, 1978), di cui scrisse anche i testi delle canzoni, un lungometraggio che tratta le vicende di un agnellino alla ricerca di vendetta nei confronti del lupo che ne ha ucciso la madre, e il tentativo di divenire un suo pari. Nel 1979 diresse il lungometraggio Hoshi

no Orufeusu 星のオルフェウス (“Orfeo delle stelle”), ispirato ai racconti di Ovidio.

È meglio conosciuto per la creazione del buffo supereroe Anpanman, di cui si occupò anche della trasposizione televisiva e cinematografica, in veste di creatore originale, paroliere per la colonna sonora del film Sore ike! Anpanman: yūki no hana ga hiraku

toki それいけ!アンパンマン 勇気の花がひらくとき (1999, “Vai, Anpanman!: il momento in cui sboccia il fiore del coraggio”) e Sore ike! Anpanman: Dadandan to futago no hoshi それ いけ! アンパン マン だだ んだん とふたごの 星 (2009, “Vai, Anpanman!: Dadandan e le stelle gemelle”), o capo produzione di Sore ike! Anpanman: soratobu ehon to garasu no kutsu それいけ!アンパンマン 空とぶ絵本とガラスの靴 (1999. “Vai, Anpanman!: il quaderno di disegni che vola nel cielo e le scarpe di vetro”). Yanase divenne inoltre il chairman del Japan Cartoonists Association Award40 dal maggio 2000 al 2012. Come omaggio al suo

defunto collega Tezuka Osamu, egli prestò la propria voce a un personaggio minore del film Metoroporisu (2001), tratto proprio dal manga del famoso creatore di Tetsuwan

Atomu.

Nel 2008 è ancora character designer per lo special Shinjuku Shin chan patorōru:

warui otona ni ki wo tsukete 新宿シンちゃんパトロール わるい大人に気をつけて (“Agente di pattuglia di Shinjuku Shin chan: attento ai cattivi adulti!”, opera di 20 minuti), mentre nel 2011 è un creatore originale di Haru no fue ハ ル の ふ え (“Il flauto di Hal”, di 47 minuti).

I personaggi da lui creati per la produzione di Sen’ya ichiya monogatari hanno il merito di avere caratteristiche distintive che li differenziano l’uno dall’altro. Aladdin, per esempio, è raffigurato come un uomo dalla pelle scura (quindi molto realistico,

40 La Nihon Mangaka Kyōkai 日本漫画家協会, cioè “L'associazione mangaka del Giappone”. Dal 1972 ha istituito un premio per i fumettisti nipponici, Nihon Mangaka Kyōkai Shō 日本漫画家協会賞

essendo la narrazione ambientata a Baghdad), il corpo slanciato e un naso e mento importanti, particolari che riescono a suscitare un immediato senso di simpatia nello spettatore. Badhli, invece, con il suo incarnato sui toni del blu, il viso magro e il naso lungo e sottile aiuta a comprendere la sua natura viscida e fondamentalmente poco virtuosa. Mardia, invece, ha l’aspetto di una donna occidentale, con un cespuglio di capelli rossi, una tuta attillata (a differenza dell’abbigliamento degli altri personaggi, che rispecchia di certo più fedelmente la loro provenienza) e un seno spesso scoperto, il viso tondo, occhi grandi e naso piccolo. Queste peculiarità nel disegno dei singoli personaggi, a partire dalla corporatura esile del protagonista che cozza con le forme morbide e voluttuose delle donne serpente, rendono più semplice capire la somiglianza tra Miriam e sua figlia Jalis, entrambe donne dal viso a forma di cuore, gli occhi grandi e penetranti, rendendolo uno dei punti focali della storia. La caratterizzazione fisica dei personaggi, così diversi tra loro anche se secondari, è di certo stata studiata appositamente per rappresentarlo al meglio.

Miyamoto Sadao

宮本貞雄

Miyamoto Sadao (16 maggio 1937) fu incaricato della direzione dell’animazione per il film Sen’ya ichiya monogatari, ma è piuttosto conosciuto per il ruolo preponderante nella serie televisiva Ribon no kishi (1967-68, letteralmente “Il cavaliere del fiocco”; in Italia noto come La principessa Zaffiro), nella cui produzione ricoprì il ruolo di

character designer, art director e direttore dell’animazione41. La serie fu inspirata di

nuovo da un manga di Tezuka (che ne fu il produttore per la Mushi Production) e narra le vicende della principessa Zaffiro, in verità un ragazza nata per errore anche con il cuore di un fanciullo, che deve fingere di essere un uomo per non perdere il proprio diritto al trono. Miyamoto fu anche regista dell’animazione di un’altra serie andata in onda quasi contemporaneamente, nel 1968, che vedeva invece come protagonista un

41 Cfr. la lista di opere di Miyamoto Sadao al link:

ragazzino, aspirante wrestler, che coltiva il sogno di partecipare alle Olimpiadi in Messico: Animaru 1 アニマル1(“Animal 1”). Lavorò in qualità di regista dell’animazione anche per Kagaku ninjatai Gacchaman 科 学 忍 者 隊 ガ ッ チ ャ マ ン (1972-74, “Gruppo scientifico ninja Gatchaman”, conosciuto universalmente come soltanto Gatchaman e in Italia La battaglia dei pianeti), di cui Miyamoto fu direttore dell’animazione per lo Studio Tatsunoko. La serie narra le avventure di un gruppo di cinque giovani, una consolidazione dell’action team che sarà poi predominante in molte serie successive, intenti a salvare la Terra da un nemico alieno, il Generalissimo X. Miyamoto ricoprì questo ruolo anche per i sequel della serie, tra cui i 52 episodi della seconda stagione,

Kagaku ninjatai Gacchaman II 科 学 忍 者 隊 ガ ッ チ ャ マ ン II (“Gruppo scientifico ninja Gatchaman II”, 1978-1979), e la terza stagione di 48 episodi Kagaku ninjatai

Gacchaman F “fainaru” 科学忍者隊ガッチャマン F <ファイター> (“Gruppo scientifico ninja Gatchaman F – final”, 1979-1980).

Miyamato figura anche come key animator per il film Chirin no suzu (“Le campane di Chirin”, 1978), lavoro originale di Yanase Takashi, e animatore nel cortometraggio

Tanpen Yuniko 短編ユニコ (“Unico: il cortometraggio”, 1979), storia dell’unicorno Unico e della sua padroncina Psyche, tanto bella da rendere gelosa la dea Venere, e di cui due anni dopo avremo una rivisitazione della storia, più lunga, con alcune varianti nella trama e nei personaggi (ma Unico sarà sempre un unicorno in fuga dalla furia degli Dei). Intervenne come regista di sequenza per il film Hoshi no Orufeusu (“Orfeo delle stelle”, 1979), per la regia di Yanase Takashi e la production design di Fukai Kuni, e come regista capo dell’animazione nello special Kaitō Rupan – 813 no nazo 怪盗ルパン 813の謎 (“Il misterioso ladro Lupin: l’enigma 813”, 1979).

Nel 1981 seguì tre progetti: Ōgon senshi – Gōrudo Raitan 黄金戦士ゴールド・ライタン (“Il guerriero dorato: Gold Lightan”), una serie di 52 episodi, in qualità di regista dell’animazione; Kaitei daisensō – ai no 20000 mairu 海底大戦争 愛の 20,000 マイル (“La grande guerra sul fondo del mare – 20000 miglia d’amore”), un lungometraggio in cui fu supervisore dell’animazione; Dasshu Kappei ダッシュ勝平 (“Kappei il veloce”, Gigi la

Kappei, un ragazzo abile negli sport. Nel 1985, infine, ha curato le image boards per il lungometraggio Yosei Furōrensu 妖 精 フ ロ ー レ ン ス (Viaggio nella fantasia in Italia, letteralmente “La fata Florence”), il cui protagonista è un musicista appassionato di fiori, destinato a capire l’importanza della propria musica per le piante dopo l’incontro con la fata Florence, che lo trasporterà in un mondo incantato, FlowerWorld.

Kojima Kō

小島功

Kojima Kō (3 marzo 1928) ebbe il suo debutto come mangaka nel 1949 e nel 1956 iniziò la serializzazione di strisce comiche Sennin buraku 仙 人 部 落42 (di cui si ebbe

anche un adattamento televisivo tra il 1963 e il 1964), che narrano di Lao Shi e del suo discepolo Zhi Huang, e della loro vita a Taoyuan, un villaggio del periodo Edo popolato esclusivamente da asceti Taoisti.

Kojima Kō si occupò del character design di Kureopatora43, e fin dalle immagini

della trasposizione animata di Sennin Buraku è possibile notare il tratto distintivo dell’artista. Le donne, infatti, conservano tutte un profilo deciso, un naso lungo che non stona con le fattezze del viso, gli occhi allungati e le ciglia folte, le bocche piccole. Cleopatra, in realtà, è nata come una ragazza insignificante, dalla faccia sproporzionata e lentigginosa, gli occhi stretti, la bocca troppo grande e il naso troppo importante. Dopo la trasformazione in un tempio diverrà bellissima, la femme fatale che la Storia tramanda. Cesare, dal canto suo, ha una faccia molto meno caratteristica, molto simile a quella di Antonio, che però è più in carne e più giovane. Entrambi, comunque, sono muscolosi, e la differenza di corporatura (ben chiara anche alla vista della coppia Ionius 42 Il titolo Sennin buraku è composto dai kanji sennin 仙人 (“eremita taoista”) e buraku 部落 (“piccolo

agglomerato”, “villaggio”). Può essere pertanto tradotto come “Villaggio di eremiti”. Viene pubblicato dal 1956 presso il Shūkan Asahi Geinō, e nel 2006 ha raggiunto il cinquantesimo anniversario, divenendo in questo modo il più longevo manga curato da un solo autore, e battendo il precedente record detenuto da Charles Shultz, autore dei celebri Peanuts (49 anni e 4 mesi). Cfr.

Sennin Buraku Celebrates 50th Anniversary, in “Anime News Network”, 2006,

http://www.animenewsnetwork.com/news/2006-10-06/sennin-buraku-celebrates-50th-anniversary, 01/10/2014.

43 Cfr. le sue opere presso http://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/people.php?id=59966. (01/10/2014)

e Libia) è dovuta certamente anche alla diversa nazionalità cui appartengono. La bella Libia, infatti, conserva un canone di bellezza simile a quello della sua regina, nonostante l’incarnato più scuro.

Itō Kazue

伊藤主計

L’arte di Kureopatora fu curata da Itō Kazue, che partecipò anche a varie produzioni le quali, nei decenni successivi, raggiunsero anche l’Italia. Fu art director per Yama

nezumi Rokkī Chakku 山 ね ず み ロ ッ キ ー チ ャ ッ ク (1973, “Rocky Chuck, il topo della montagna”, in Italia conosciuto come Le favole della foresta e trasmesso dal 1979). Partecipò inoltre a numerose produzioni che, raggruppate, sono conosciute come Sekai

Meisaku Gekijō 世界名作劇場, o World Masterpiece Theater, per la Nippon Animation44,

il cui precursore fu il celeberrimo Arupusu no shōjo Haiji ア ル プ ス の 少 女 ハ イ ジ (letteralmente: “Heidi, la ragazza delle Alpi”), in Italia semplicemente Heidi, tuttora trasmesso qui ad intervalli quasi annuali45. Molte di queste opere sono state adattate e

portate nel nostro Paese, soprattutto perché esse si rifacevano più o meno fedelmente a famose opere letterarie occidentali, e sono ancora apprezzate e amate. La prima cui lavorò (e che inaugurò la serie) fu Furandāsu no inu フランダースの犬 (1975, “Il cane dei Flanders”, in Italiano Il fedele Patrashe), di cui fu Takahata Isao, fra gli altri, a curare lo

storyboard e in cui Itō fu art director. Seguì Torappu ikka monogatari トラップ一家物語 (“La storia della famiglia Trapp”, 1991, in Italia Cantiamo insieme), tratto dal famoso musical Tutti insieme appassionatamente (The Sound of Music)46 e di cui curò il layout

artistico e le immagini dei fondali; Wakakusa monogatari Nan to Jō sensei 若草物語ナンと

44 Cfr. http://ja.wikipedia.org/wiki/世界名作劇場. (01/10/2014)

45 Tratto dal romanzo per ragazzi Heide's Lehr- und Wanderjahre (1880) di Johanna Louise Spyr (1827- 1901), letteralmente “Gli anni di apprendimento e viaggio di Heidi”. L'anime risale al 1974, ed è una collaborazione nippo-tedesca. Cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Johanna_Spyri (01/10/2014) e http://it.wikipedia.org/wiki/Heidi_%28anime%29 (01/10/2014).

46 Di Robert Wise, 1965, 20th Century Fox. Il film in realtà si ispira alle memorie di Maria Augusta von Trapp, raccolte nel libro The Story of the Trapp Family Singers, pubblicato nel 1949 dalla J.B.

ジョー先生 (“Piccole donne: le insegnante Nan e Jo”, 1993, in Italia Una classe di monelli

per Jo), tratto dalle avventure di Jo in Piccole Donne Crescono47, dove si occupò

dell’art layout; sempre lo stesso ruolo ricoprì in Daisōgen no chiisana tenshi basshu

beibī 大草原の小さな天使 ブッシュベイビー (“Il piccolo angelo della savana: bushbaby” 1992, in Italia Le voci della savana), in Nanatsu no umi no Tico 七つの海のティコ (“Tico dei sette mari”, 1994, distribuito qui con il titolo Un Oceano di Avventure) e in Romio no aoi no

sora ロミオの青い空 (“I cieli azzurri di Romeo”, 1995, noto come Spicchi di cielo tra baffi

di fumo), e creò anche la parte artistica, quali l’art design, l’art establishment, il background art, in Meiken Rasshī 名 犬 ラ ッ シ ー(“Il famoso cane Lassie”, 1996, una