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Prime generazioni, seconde generazioni e generazioni 1.5: huaqiao 华侨,

e di 1.5 dai yimin 第一 1.5 代移民

Una delle espressioni maggiormente diffuse per identificare gli immigrati di origine cinese è “cinesi d’oltremare”, traduzione letteraria del termine haiwai huaren 海外华人 (da haiwai 海外, “oltremare, estero” e huaren 华人 “cittadini cinesi”). La lingua cinese possiede, inoltre, il termine huaqiao 华侨 che indica “i cittadini cinesi che risiedono all’estero”72 (Xiandai hanyu cidian 现代汉语词典). Tra questi, gli huayi 华裔 sono i “figli dei cinesi d'oltremare che hanno acquistato la cittadinanza dello stato in cui risiedono” (“华侨在侨居国所生并取得侨居国国籍的子女”, Hanyu da cidian 汉语大

词典 e Xiandai hanyu cidian 现代汉语词典).73

Con i termini haiwai huaren 海外华人 e huaqiao 华侨, spesso fusi insieme nel composto haiwai huaqiao huaren 海外华侨华人, si intendono solitamente i cinesi d’oltremare di “prima generazione” (di yidai yimin 第一代移民); il termine huayi 华裔 fa invece riferimento alle “seconde generazioni”.

72 Lo Hanyu Cihai 汉语词海 specifica che non appartengono alla categoria degli huaqiao 华侨 i

funzionari politici che vivono all'estero, gli studenti in programmi di scambio, il personale di servizio che si trova all’estero per visite, ricerche, motivi accademici, viaggi di piacere e gli abitanti che attraversano spesso le zone di frontiera della Cina. Anche i cittadini stranieri di nazionalità straniera che hanno origine cinese (anche detti "cinesi di nazionalità straniera") non sono huaqiao 华侨 (《中国政府派往外国的公 务人员、留学生、劳务人员和出国访问、考察、讲学、游历的人员以及经常出入境的我国边境地 区的居民,不是华侨。已经加入外国国籍的中国血统的人是外国公民(亦称外籍华人),也不是 华侨。》, in <http://www.guoxuedashi.com/hydcd/cihai_23208.html>. (Ultima consultazione 31 maggio 2017)

73 Consultabile alle pagine: <http://www.guoxuedashi.com/kangxi/pic.php?f=xdhycd&p=557> e

Con il termine “seconde generazioni”74 (in lingua cinese di erdai yimin 第二代 移民) si intendono, riprendendo il testo della direttiva dei Ministri del Consiglio d’Europa, all’interno della raccomandata n. R (84) 4, “i bambini che sono nati nel paese di accoglienza dei genitori stranieri immigrati, che li hanno accompagnati, oppure li hanno raggiunti a titolo di ricongiungimento familiare e che vi hanno compiuto una parte della loro scolarizzazione o della loro formazione professionale” (Orioles, 2013, p.12)

L’uso al plurale del termine è da ricondursi a una delle sue caratteristiche principali, imprescindibile per chiunque voglia cimentarsi in questo specifico campo di studio: la “pluralità” (Demarie e Molina, 2004). Infatti,

[…] una concettualizzazione di carattere generale sulle seconde generazioni richiede anche l’avvertenza di declinare il concetto su (almeno) tre dimensioni; epoca storica della prima migrazione, origine etnico-nazionale dei flussi migratori, ambito nazionale e addirittura regionale di destinazione. (Ibid., pp.11-12)

Tuttavia, la suddivisione degli immigrati nelle categorie “prime generazioni” e “seconde generazioni” rischia di essere una statica divisione a compartimenti stagni, che non riflette in maniera adeguata la dinamicità e l’eterogeneità dei percorsi migratori. In particolare, questo avviene per le “seconde generazioni”: il fenomeno della migrazione non coinvolge il solo singolo, ma l’intera struttura familiare e i bambini sperimentano la mobilità che coinvolge il nucleo familiare con modalità che sono difformi le une dalle altre.

Tale argomento è approfondito dall’antropologa Vanessa Maher (2008):

[…] Oltre ai bambini lasciati all’estero, ci sono bambini che sperimentano in prima persona la mobilità. Alcuni migrano con i genitori, altri nascono da genitori migranti, oppure emigrano da soli o sono affidati ad altri adulti nell’emigrazione. […] (p. 10)

L’antropologa continua il discorso, asserendo che:

74 Sul tma delle seconde generazioni si vedano i contributi di Ambrosini e Molina (2004), Ambrosini e

[…] Molti genitori partono lasciando i figli alle cure di parenti o di un’istituzione nel paese di origine. […] Nel contesto delle migrazioni internazionali degli ultimi decenni siamo di fronte a un fenomeno specifico e poco studiato, quello dei figli lasciati in patria e dell’impatto su di loro della migrazione dei genitori. I genitori possono decidere per scelta (volontariamente) oppure costretti da circostanze insostenibili (per forza) di lasciare i figli nel paese di origine, sia perché intendono tornare entro poco tempo sia perché sperano di riunire la famiglia più tardi […] (Maher, 2008, p. 9)

Per questo motivo, dalla definizione “seconde generazioni” è stato fondamentale far affiorare negli ultimi anni, i cosiddetti “immigrati di prima generazione e mezzo” (in lingua cinese di 1.5dai yimin 第 1.5 代移民).

Il 17 maggio 2011, la sezione Yingyu dianjin 英语点津 (“Dritte in inglese”) del quotidiano elettronico Zhongguo Renbao wang 中国人报网 (China Daily) pubblicava un articolo intitolato Di 1.5dai yimin 第 1.5 代 移 民 (“Gli immigrati di prima generazione e mezza) in cui sosteneva:

说到“移民”这个事儿,很多人都听过“第一代移民”和“第二代移民”这两种 说法。前者说明他本人就是移民,而且是成年后移居国外的;而后者则是前者在 国外所生的后代,也就是生长在国外的华裔。不过,还有一类“第 1.5 代移民” […] “第 1.5 代”(1.5 generation 或 1.5G)指年幼时就移民到另一个国家的人 。之所以被称为“第 1.5 代”是因为他们身上带有来自祖国的一些特点,而又要 在一个新的国家被同化和社会化。因此,他们的身份特征是新旧两种文化和传统 的一个组合体。基于移民年龄、居住社区、在祖国受教育程度,以及其他因素的 影响,“第 1.5 代”每个个体身上来源国特征的表现程度各不相同。不过,他们 身上的这些特征也会随着在新国家的成长经历而受到影响。“第 1.5 代”的移民 通常都能讲两种语言,在融入当地文化和社会方面也比成年移民要容易一些。(Di

1.5dai yimin 第 1.5 代移民,“Gli immigrati di prima generazione e mezza”, in “Yingyu

dianjin” 英语点津 “Dritte in inglese” del quotidiano elettronico Zhongguo Renbao

wang 中国人报网, China Daily)75

75 In: <http://language.chinadaily.com.cn/trans/2011-05/17/content_12525752.htm>, (ultima

[Trad.] Parlando di immigrati, in molti avranno sentito usare le espressioni "prima generazione" e "seconda generazione". Il primo definisce l'immigrato che in prima persona emigra in età adulta, mentre il secondo fa riferimento ai figli nati fuori dal paese di origine dei genitori, oppure i cittadini di origine cinese che sono cresciuti fuori dalla Cina. Eppure, esiste anche "la prima generazione e mezzo" […] Con "prima generazione e mezzo" si indicano coloro che sono emigrati in giovane età. Sono chiamati tali poiché si portano dietro caratteristiche del paese di origine, ma anche una nuova convergenza e socializzazione. Per questo motivo, il loro tratto distintivo è l'assimilazione della nuova e vecchia cultura. In base all'età, al luogo di residenza, al livello di istruzione ricevuto in Cina e ad altri fattori influenti, il grado con cui si manifestano le caratteristiche del paese di origine di ciascuno di loro è completamente diverso.

Tuttavia, queste loro caratteristiche saranno influenzate dal crescere in un paese nuovo. L'immigrato di prima generazione e mezza è spesso bilingue e, rispetto all'immigrato adulto, gli/le risulterà un po' più facile immergersi nella società e cultura locale. (Di

1.5dai yimin 第 1.5 代移民,“Gli immigrati di prima generazione e mezza”, in “Yingyu

dianjin” 英语点津 “Dritte in inglese” del quotidiano elettronico Zhongguo Renbao

wang 中国人报网, China Daily)

Il termine “prime generazioni e mezzo” (dette anche “generazioni 1.5”) fa riferimento agli immigrati che si sono trasferiti in giovane età, sia perché hanno seguito il percorso migratorio dei genitori, sia perché si sono ricongiunti ad essi successivamente. Essi non possono essere inseriti tra gli immigrati di “prima generazione” perché hanno un grado di assorbimento culturale diverso rispetto ai genitori, né possono considerarsi al pari delle “seconde generazioni” che sono nate nel paese di accoglienza dei genitori e non hanno sperimentato la migrazione in prima persona.

La distinzione della prima generazione e mezzo rappresenta un avanzamento nello studio delle migrazioni e implica una sensibilità emergente, che coglie il caleidoscopio di sfumature attraverso le quali si manifesta tale fenomeno.

Tuttavia, rimangono ancora sommersi nella generica categoria delle “seconde generazioni” i cittadini cinesi di giovane età che sono nati in Italia da una prima generazione ormai radicata sul territorio italiano e, dopo essere cresciuti tra le cure dei parenti in Cina, si ricongiungono ai genitori in Italia, proseguendo gli studi nel nostro paese.