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4a.2. I consumi delle famiglie

Nel documento 15° Rapporto Sanità (pagine 161-168)

Secondo l’Indagine Istat sulla ‘Spesa delle fa-miglie’, nel 2017, le famiglie italiane hanno soste-nuto una spesa media annua per consumi pari a € 30.749,7, con un livello minimo, pari a € 14.383,0, riscontrato per quelle afferenti al I quintile di consu-mo, ed uno massiconsu-mo, pari a € 54.098,2 per quelle dell’ultimo quintile.

Analizzando la composizione dei consumi si os-serva come quasi il 90% della spesa totale sia as-sociata a quattro voci di spesa: “Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” (35,0%), “Affitti figurativi” (22,9%), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (17,8%) e “Trasporti” (11,3%); i consu-mi sanitari rappresentano il 4,7% dei consuconsu-mi delle famiglie.

Sebbene con valori assoluti differenti, tali voci di spesa conservano lo stesso ordine in tutte le ripar-tizioni geografiche ad eccezione del Mezzogiorno, dove, “Affitti figurativi” e “Prodotti alimentari e bevan-de analcoliche” invertono la loro posizione.

La spesa per “Servizi sanitari e spese per la sa-lute” occupa l’ottava posizione in tutte le ripartizioni geografiche, nuovamente ad eccezione del Mezzo-giorno, dove è settima, scambiando la sua posizione con “Ricreazione, spettacoli e cultura” (Figura 4a.1.)

Rispetto al 2011 si è registrata una riduzione dei consumi totali delle famiglie dello -0,1% medio an-nuo, più netta nel periodo post crisi (2012); la ridu-zione è massima per le famiglie del II quintile (-0,6%), segue quella delle famiglie dell’ultimo (-0,1%); le fa-miglie del III e IV quintile hanno invece registrato un

aumento complessivo rispettivamente dello 0,1% e 0,3% medio annuo (Figura 4a.2.).

La crisi ha allargato le disparità in termini di

con-sumo, in particolare, a partire del 2017, si è registra-ta una ripresa soprattutto per i più abbienti.

Figura 4a.1. Consumi familiari, per ripartizione geografica e tipologia. Anno 2017

0,0 500,0 1.000,0 1.500,0 2.000,0 2.500,0 3.000,0

Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole

Valori in

Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili, di cui:

Affitti figurativi

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

Trasporti Abbigliamento e calzature

Servizi sanitari e spese per la salute

Mobili, articoli e servizi per la casa

Manutenzioni straordinarie Comunicazioni

Bevande alcoliche e tabacchi

Fonte: elaborazione su dati Istat, 2019 - © C.R.E.A. Sanità

Figura 4a.2. Variazione 2017/2011 consumi familiari per quintile di consumo

-0,7 -0,6 -0,5 -0,4 -0,3 -0,2 -0,1 0,0 0,1 0,2 0,3 0,4

I quintile II quintile III quintile IV quintile V quintile Media

Valori %

Nel periodo preso in analisi (2011-2017) non sembrano essere cambiate le priorità di spesa delle famiglie residenti in Italia per le voci sopra elenca-te; hanno invece perso qualche posizione “Abbi-gliamento e calzature”, passata dal 9° al 13° posto,

“Mobili, articoli e servizi per la casa”, dal 6° al 10°; non si registrano importanti differenze di ranking tra le diverse ripartizioni geografiche. Anche la spesa per la sanità non ha variato la sua posizione negli anni (Tabella 4a.1.).

Tabella 4a.1. Ranking consumi sanitari e differenza 2017-2011 per ripartizione geografica

Voce di spesa

Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e isole 2017 2017-2011Diff 2017 2017-2011Diff 2017 2017-2011Diff 2017 2017-2011Diff 2017 2017-2011Diff

Prodotti alimentari e bevande

analcoliche 3 1 3 1 3 1 3 1 2 0

Bevande alcoliche e tabacchi 12 1 12 1 13 2 12 1 12 2 Abbigliamento e calzature 9 4 9 3 9 3 10 5 6 1 Abitazione, acqua, elettricità, gas e

altri combustibili, di cui: 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 Manutenzioni straordinarie* 13 n.d. 13 n.d. 12 n.d. 13 n.d. 13 n.d. Affitti figurativi* 2 n.d. 2 n.d. 2 n.d. 2 n.d. 3 n.d. Mobili, articoli e servizi per la casa 10 4 10 5 9 4 9 3 9 3 Servizi sanitari e spese per la salute 8 0 8 0 8 0 8 0 7 0

Trasporti 4 1 4 1 4 1 4 1 4 1

Comunicazioni 11 2 11 2 11 2 11 2 11 2

Ricreazione, spettacoli e cultura 7 0 7 0 7 0 6 -1 8 0

Istruzione 14 4 14 4 14 4 14 4 14 3

Servizi ricettivi e di ristorazione 6 n.d. 6 n.d. 6 n.d. 7 n.d. 10 n.d.

Altri beni e servizi 5 1 5 1 5 1 5 1 5 1

*voci non disponibili nell’anno 2011

Fonte: elaborazione su dati Istat, 2019 - © C.R.E.A. Sanità

Figura 4a.3. Variazione 2017/2011 consumi familiari per ripartizione geografica

-15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 Spesa media mensile Prodotti alimentari e bevande analcoliche Bevande alcoliche e tabacchi Abbigliamento e calzature Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili, di cui:

Mobili, articoli e servizi per la casa

Servizi sanitari e spese per la salute

Trasporti Comunicazioni Ricreazione, spettacoli e cultura

Istruzione Servizi ricettivi e di ristorazione

Altri beni e servizi*

Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole

Valori %

Le voci di spesa che hanno registrato un incre-mento nel periodo in analisi più elevato sono state: “Bevande alcoliche e tabacchi” (+14,6% medio an-nuo), “Comunicazioni” (+5,1%) ed anche “Servizi sanitari e spese per la salute” (+4,9%); le spese per l’”Istruzione” hanno invece registrato la maggiore ri-duzione, pari al -5,8% medio annuo. Nelle diverse ripartizioni geografiche, seppure con valori diversi, gli andamenti descritti hanno lo stesso “segno” (Fi-gura 4a.3.).

4a.3. La spesa delle famiglie per

con-sumi sanitari

Secondo l’Indagine Istat sulla ‘Spesa delle fami-glie’, nel 2017, il 77,9% delle famiglie ha sostenuto spese per consumi sanitari.

La quota è cresciuta negli anni: nel periodo 2011-2017 è passata dal 61,8% al 77,9%; si è registrato sono un calo nell’anno successivo alla crisi (2013), quando si è ridotta al 58,2%.

Si tenga anche conto che, nel 2017, 4,2 milioni di famiglie hanno dichiarato di aver cercato di

limi-tare le spese sanitarie, e di queste 1,1 milioni non le hanno in effetti sostenute: convenzionalmente le as-sumiamo quali “nuove” rinunce alle spese sanitarie.

La spesa sanitaria media annua delle famiglie, nel 2017, è stata pari a € 1.495,4, pari al 4,7% dei con-sumi totali. Si passa da un’incidenza del 3,7% per le famiglie del I quintile ad una del 5,3% per quelle dell’ultimo. Nel periodo 2011-2017 si è registrato un aumento di incidenza dal 3,8% al 4,7%, concentra-ta soprattutto nei primi tre quintili: +1,1, +1,2 e +1,1 punti percentuali rispettivamente.

Considerando le sole famiglie che sostengono spese per consumi sanitari, la spesa media (che de-nomineremo “effettiva”) risulta di € 1.867,9 e l’inci-denza sui loro consumi si è ridotta nel periodo 2011-2017, passando dal 5,9% del 2011 al 5,6% del 2017 (Figura 4a.4.).

Nel 2017, l’incidenza della spesa sanitaria effet-tiva sui consumi non varia significaeffet-tivamente con le disponibilità economiche familiari: si passa da un va-lore minimo pari al 5,5% per le famiglie del I quintile di consumo, al 5,4% di quelle del II quintile, al 5,4% di quelle del III, al 5,5% di quelle del IV e al 5,8% per quelle dell’ultimo (Figura 4a.5.).

Figura 4a.4. Spesa effettiva delle famiglie per consumi sanitari per quintile di consumo

0,0 500,0 1.000,0 1.500,0 2.000,0 2.500,0 3.000,0 3.500,0 2011 2013 2015 2017 Valori in

I quintile II quintile III quintile IV quintile V quintile Media Fonte: elaborazione su dati Istat, 2019 - © C.R.E.A. Sanità

Figura 4a.5. Incidenza effettiva della spesa per consumi sanitari su quella totale, per quintile di consumo 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 2015 2016 2017 Valori %

I quintile II quintile III quintile IV quintile V quintile Media Fonte: elaborazione su dati Istat, 2017 - © C.R.E.A. Sanità

Si evidenzia quindi che l’incidenza della spesa aumenta con il reddito (nella misura in cui assumia-mo una proporzionalità diretta con i consumi), ma questa è effetto di una maggiore percentuale di fami-glie che consumano e non della spesa effettiva per famiglia: indirettamente ci sembra che emerga una indicazione sul fatto che nelle fasce meno abbienti incide maggiormente il fenomeno delle rinunce, che analizzeremo nel seguito.

L’invarianza della incidenza sembra contrastare con l’assunzione di una natura della assistenza sa-nitaria riconducibile ad un bene di lusso (ovvero con una crescita dell’incidenza dei consumi più che pro-porzionale rispetto al reddito): in altri termini, sembra che si potrebbe argomentare che i consumi sanitari privati in Italia abbiano un forte componente di “ne-cessità”.

Rispetto al 2016 la spesa per consumi sanitari è cresciuta del +9,0%: +11,6% per quelle del I quinti-le, +8,0% per quelle del II, +6,7% per quelle del III, +8,3% per quelle del IV e +10,2% per quelle dell’ulti-mo, a fronte di un contestuale aumento dei consumi totali, anche se di minore entità, per le famiglie di III,

IV e ultimo quintile (+4,1%, +2,0% e +2,9% rispet-tivamente); nelle famiglie dei quintili medio-bassi questi si sono, invece, ridotti del -3,2% (I quintile) e -2,3% (II quintile).

A differenza del biennio precedente (2015-2016), in cui la spesa media era cresciuta solo perché era-no sempre più le famiglie che sostenevaera-no spese sanitarie (il livello di spesa per singolo nucleo si ridu-ceva), nel biennio 2017-2016 la crescita ha riguarda-to effettivamente il livello di spesa sostenuta.

Guardando a tutto il periodo considerato (2011-2017) la spesa media effettiva delle famiglie pas-sa da € 1.891,7 a € 1.867,9 con un decremento dell’1,3%; per quelle del I quintile di consumo pas-sa, però da, € 804,2 a € 843,2 con un incremento del 4,9%; analogamente per il II quintile si passa da € 1.169,5 a € 1.211,1 con un incremento del 3,6%; per il III quintile si passa da € 1.526,3 a € 1.595,4 con un incremento del 4,5%; per il IV quintile si pas-sa da € 2.120,3 a € 2.045,7 con invece una riduzio-ne del -3,5%; per il V quintile si passa da € 3.318,6 a € 3.235,2 con una riduzione del -3,2% (Figura 4a.6.).

Figura 4a.6. Variazione spesa media effettiva familiare. Anno 2017/2011 -0,8 -0,6 -0,4 -0,2 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 Valori % 2017 Diff 2017-2011 Fonte: elaborazione su dati Istat, 2017 - © C.R.E.A. Sanità

Figura 4a.7. Incidenza della spesa sanitaria su quella totale e variazione per quintile di consumo

-2,0 -1,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0

I quintile II quintile III quintile IV quintile V quintile Media

Valori %

2017 Diff 2017-2011 Fonte: elaborazione su dati Istat, 2017 - © C.R.E.A. Sanità

Nello stesso periodo aumentano i consumi sani-tari totali delle famiglie del III e IV quintile, mentre diminuiscono quelle degli altri, ma in modo rilevante nei primi due quintili e modesto per il quinto.

Ne segue che l’incidenza della spesa sanitaria “effettiva” sui consumi totali (Figura 4a.7.) si è

ridot-ta di 0,2 punti percentuali, rispetto al 2011. Però, le famiglie del I e II quintile sono quelle per le quali si è registrata una minore riduzione di incidenza (-0,3 e -0,2 punti percentuali rispettivamente); quelle del IV e V invece hanno registrato la maggiore riduzione (-0,8 e -0,6 punti percentuali rispettivamente).

Figura 4a.8. Diseguaglianze di spesa per consumi sanitari. Anno 2017 e differenza 2017-2011 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0

Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole

Valori assoluti

2017 Diff 2017-2011 Fonte: elaborazione su dati Istat, 2019 - © C.R.E.A. Sanità

3 Rapporto fra il reddito equivalente totale ricevuto dal 20% della popolazione con il più alto reddito e quello ricevuto dal 20% della popolazione con il basso reddito. Fonte: Istat, Indagine Eu-Silc (Rapporto BES - Istat)

Analizzando il dato per area geografica, os-serviamo che la spesa media annua familia-re effettiva per consumi sanitari è massima nel Nord-Ovest (€ 2.135,4) e minima nel Mezzogiorno (€ 1.500,9).

Rispetto al 2011 la spesa media effettiva sanita-ria è cresciuta complessivamente del +15,3% nel-le famiglie del Mezzogiorno, dell’8,1% in quelnel-le del Nord-Ovest e si è ridotta del -2,6% e dell’-1,0% nel Nord-Est e Centro rispettivamente.

Il rapporto tra il valore massimo e minimo di spe-sa media “effettiva” regionale è pari all’1,8; a livello di ripartizione si va dall’1,3 nel Nord-Ovest, Centro e Mezzogiorno, all’1,2, nel Nord-Est.

Nel periodo 2011-2017, la differenza si è ridotta di 1 punto a livello nazionale; a livello di ripartizione si è registrata una riduzione ovunque, ad eccezione del Centro (+0,1 punto); nel Nord-Ovest si è ridotto di -0,5 punti, e nel Nord-Est e nel Sud di -0,2 (Figura 4a.8.).

In altri termini, la spesa media privata del Meri-dione si avvicina a quella delle Regioni settentrionali, malgrado si tratti di Regioni con un reddito medio inferiore.

In parallelo, si noti che, a fronte di un indice di diseguaglianza del reddito3 pari a 5,9 a livello nazio-nale (2017), si arriva al 6,7 nel Mezzogiorno, contro il 4,3 nel Nord-Est. Rispetto al 2011, a fronte di un aumento delle disuguaglianze a livello nazionale di 0,3 punti, quello massimo, pari a 0,4, si è registrato nel Nord-Ovest e nel Mezzogiorno, mentre nessuna variazione è stata invece registrata nel Nord-Est del Paese (Figura 4a.9.).

In sintesi, nel periodo 2011-2017, le spese per consumi sanitari sono cresciute per i quintili più poveri (I, II e III quintile) e diminuite per quelle più ricche (IV e V quintile), mentre il consumo totale è diminuito per le prime e aumentato per le seconde.

Questo si accompagna ad un avvicinamento del-le spese private deldel-le famiglie del Mezzogiorno a quelle settentrionali, malgrado abbiano una minore disponibilità economica.

Il Mezzogiorno è anche gravato da una maggiore disuguaglianza di reddito, che tende anche ad au-mentare.

Nel complesso, si osserva una chiara tendenza al peggioramento delle iniquità.

Figura 4a.9. Diseguaglianze di reddito 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0

Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e isole

Valori assoluti

2017 Diff 2017-2011 Fonte: elaborazione su dati Istat, 2019 - © C.R.E.A. Sanità

4a.4. Il profilo del consumo sanitario

Nel documento 15° Rapporto Sanità (pagine 161-168)