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3b.4. Consistenza degli organici

Nel documento 15° Rapporto Sanità (pagine 146-150)

Dalle analisi del paragrafo precedente appare evidente che dietro il trend complessivo, si cela an-che una ricomposizione degli organici.

Analizziamo qui due macro fenomeni. Il primo, riguarda i ruoli professionali: il personale sanitario si è anch’esso ridotto (Figura 3b.5.), ma di circa un terzo (-2,3% verso -6,5%) rispetto al totale, e questo implica che in media è aumentata la quota ad esso riferita. In generale nel Nord il personale sanitario aumenta, mentre nel Sud diminuisce tranne che in Basilicata, Puglia e Sardegna.

Figura 3b.4. Variazione % 2018/2004 nominale e reale della spesa per dipendente

Italia Piemonte

Valle d'AostaLombardia

P. A. di BolzanoP. A. di Trento

Veneto Friuli Venezia Giulia

Liguria Emilia Romagna

Toscana Umbria Marche LazioAbruzzo MoliseCampania PugliaBasilicata Calabria SiciliaSardegna

-1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 Valori %

v.m.a. nominale v.m.a. reale Fonte: elaborazione su dati Corte dei Conti e Istat - © C.R.E.A. Sanità

L’altro fenomeno è quello della modifica di distri-buzione degli organici fra strutture di ricovero e altre strutture.

Il personale dipendente delle strutture di ricovero si è anch’esso ridotto (Figura 3b.6.), ma di circa due terzi (-4,9% verso -6,5%) rispetto al totale; anche in questo caso ne risulta che in media è aumentata la quota ad esso riferita. Anche in questo caso, il Nord vede aumentare il personale delle strutture di rico-vero, mentre nel Sud diminuisce tranne che in Sar-degna.

Parallelamente il personale dipendente delle strutture non di ricovero, si è ridotto (Figura 3b.7.) più che proporzionalmente (-10,9% verso -6,5%) ri-spetto al totale; risultano in controtendenza solo P.A. di Trento, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Mar-che, Abruzzo, Puglia e Basilicata.

In definitiva, le strategie regionali sono fortemente diversificate; in media si è assistito ad un depaupe-ramento (con poche eccezioni) degli organici nelle strutture non di ricovero, in buona misura inaspetta-to data la continuamente ribadita volontà politica di rafforzare “il territorio”. La distribuzione degli orga-nici, sempre considerando la riduzione media com-plessiva, si sposta verso le strutture di ricovero e, in

qualche modo coerentemente, verso il personale dei ruoli sanitari.

Nondimeno, per meglio apprezzare l’entità dell’impatto delle riduzioni citate, va considerato che nel periodo in osservazione l’attività ospedaliera si è drasticamente ridotta, mentre sul “territorio” è lecito aspettarsi un incremento, se non altro legato all’in-vecchiamento.

Rapportando il personale delle strutture di ricove-ro alle giornate di degenza ericove-rogate, otteniamo che nel 2004 (Figura 3b.8.) i dipendenti per 1.000 gior-nate di degenza erano in media 8,4 ed aumentano a 10,7 nel 2017; il dato si conferma considerando il ruolo sanitario, per il quale si passa da 6,1 a 8,1.

In altri termini, nel complesso la dotazione organi-ca delle strutture di ricovero è aumentata, ed è altresì aumentato il rapporto fra sanitari ed altri (da 2,7 a 3,1).

La riduzione delle altre figure è certamente effetto delle politiche di esternalizzazione, più frequenti per i non sanitari.

Lo spostamento di una parte dell’onere dal per-sonale ai servizi conferma, e anzi aumenta la quan-tificazione dell’incremento di dotazione per unità di “erogazione”,

Figura 3b.5. Variazione 2017/2014 unità di personale sanitario

Italia Piemonte

Valle d'AostaLombardia

P. A. di BolzanoP. A. di Trento

Veneto Friuli Venezia Giulia

Liguria Emilia Romagna

Toscana Umbria Marche LazioAbruzzo MoliseCampania PugliaBasilicata Calabria SiciliaSardegna

-30,0 -25,0 -20,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 Valori %

Allo stesso tempo lo spostamento di una quota di attività sui day service, almeno in parte potrebbe compensare il fenomeno osservato; non si tiene, inol-tre, neppure conto della specialistica, per la quale si assiste però ad una costanza, se non una riduzione nel tempo delle prestazioni erogate (si veda Capitolo

8a).

Si noti che la dotazione organica delle strutture di ricovero è aumentata in tutte le Regioni, tranne la Campania in cui è rimasta immutata, con un massi-mo di 6,8 unità per 1.000 giornate di degenza nella P.A. di Bolzano.

Figura 3b.6. Variazione 2017/2014 unità di personale strutture di ricovero

Italia Piemonte

Valle d'AostaLombardia

P. A. di BolzanoP. A. di Trento Veneto Friuli Venezia Giulia

Liguria Emilia Romagna

Toscana Umbria Marche LazioAbruzzo MoliseCampania PugliaBasilicata Calabria SiciliaSardegna

-40,0 -30,0 -20,0 -10,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 Valori %

Fonte: elaborazione su dati Ministero della Salute - © C.R.E.A. Sanità

Figura 3b.7. Variazione 2017/2014 unità di personale delle strutture non di ricovero

Italia Piemonte

Valle d'AostaLombardia

P. A. di BolzanoP. A. di Trento Veneto Friuli Venezia Giulia

Liguria Emilia Romagna

Toscana Umbria Marche LazioAbruzzo MoliseCampania PugliaBasilicata Calabria SiciliaSardegna -120,0 -100,0 -80,0 -60,0 -40,0 -20,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Valori %

Figura 3b.8. Personale strutture di ricovero per 1.000 giornate di degenza

Italia Piemonte

Valle d'AostaLombardia

P. A. di BolzanoP. A. di Trento Veneto Friuli Venezia Giulia

Liguria Emilia Romagna

Toscana Umbria Marche LazioAbruzzo MoliseCampania PugliaBasilicata Calabria SiciliaSardegna 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 20,0

Valori per 1.000 giornate

2014 2017 Fonte: elaborazione su dati Ministero della Salute - © C.R.E.A. Sanità

Analogamente (Figura 3b.9.) la dotazione orga-nica di personale sanitario delle strutture di ricovero è aumentata in tutte le Regioni, da un mimino di 0,3 unità per 1.000 giornate di degenza del Friuli Vene-zia Giulia ad un massimo di 4,1 della P.A. di Bolzano.

Infine, aumenta di norma il rapporto fra sanitari e altri, con un massimo di 1,8 unità sanitarie in più in Abruzzo e Campania; fanno eccezione Valle d’Ao-sta, P.A. di Bolzano, Veneto, Toscana, Umbria e Ba-silicata con minime diminuzioni.

Figura 3b.9. Personale sanitario strutture di ricovero per 1.000 giornate di degenza

Italia Piemonte

Valle d'AostaLombardia

P. A. di BolzanoP. A. di Trento Veneto Friuli Venezia Giulia

Liguria Emilia Romagna

Toscana Umbria Marche LazioAbruzzo MoliseCampania PugliaBasilicata Calabria SiciliaSardegna 2014 2017 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

Valori per 1.000 giornate

Figura 3b.10. Personale sanitario strutture non di ricovero per abitante 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 2014 2017

Valori per 1.000 abitanti

Italia Piemonte

Valle d'AostaLombardia

P. A. di BolzanoP. A. di Trento

Veneto Friuli Venezia Giulia

Liguria Emilia Romagna

Toscana Umbria Marche LazioAbruzzo MoliseCampania PugliaBasilicata Calabria SiciliaSardegna

Fonte: elaborazione su dati Ministero della Salute e Istat - © C.R.E.A. Sanità

Parallelamente diminuiscono da 3,2 a 2,7 per 1.000 abitanti, le unità dipendenti delle strutture non di ricovero (Figura 3b.10.).

La diminuzione massima si registra nella P.A. di Bolzano (-3,1 unità per 1.000 abitanti), seguita la La-zio e Liguria (-1,4).

Il personale “sul territorio” aumenta solo in Friu-li Venezia GiuFriu-lia (+2,0 per 1.000 abitanti), P.A. di Trento (+0,2), Marche (+0,6), Abruzzo (+0,8), Puglia (+0,3) e Basilicata (+1,2).

In definitiva, contrariamente alle aspettative, si conferma che la riduzione dei dipendenti è in gene-rale meno che proporzionale alla riduzione della atti-vità (misurata in giornate di degenza) e che si raffor-za la componente sanitaria nelle strutture di ricovero. Allo stesso tempo, “sul territorio” (ovvero nelle al-tre strutture non di ricovero), il personale dipendente in generale diminuisce, confermando lo scarso inve-stimento sull’assistenza primaria.

Nel documento 15° Rapporto Sanità (pagine 146-150)