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2.1. Caratteristiche della serie 1. La storia

2.1.2. Plot e personaggi

2.1.2.4. Abed Nadir

Interpretato da Danny Pudi. Fin dall’episodio pilota, Abed si rivela una sorta di dispositivo narrativo di Community. Il suo personaggio è significativo, perché con lui la sitcom sviluppa il suo linguaggio postmoderno, manifestata attraverso una sorta di Sindrome di Asperger.

Abed, infatti, è un appassionato di cinema e filtra la sua vita attraverso la cultura popolare. I sei membri restanti del gruppo di studio non menzionano mai la strana abitudine del giovane, ma cercano comunque di farlo rimanere nella realtà.

A lezione di Spagnolo. Il gruppo di studio aspetta Jeff prima di iniziare a studiare. Quando Shirley suggerisce di aspettarlo ancora un po’, Britta sembra scocciata, quindi Annie per calmarla dice: “Quando Jeff arriva io sarei per criticare la sua tardività.” Pierce, che fraintende le parole di Annie, cerca di non offendere Abed dicendo di non usare certe parole (“tardività”) davanti lui. Segno che il gruppo in qualche modo è sensibile nei confronti di questa condizione mentale. Poco dopo, Britta racconta al gruppo che alcuni giornalisti, in Guatemala, sono stati uccisi dal proprio governo. Quando Abed commenta che la storia è

“ben scritta”, Britta lo riporta alla realtà: “Abed, questa è Storia. È vita, non ha una trama. Ti rendi conto che la tv e la vita sono due cose diverse, vero?”

Introduzione al cinema (Introduction to film - stagione 1, episodio 3). In questo episodio lo spettatore viene a conoscenza della difficile condizione famigliare di Abed. A inizio episodio, Jeff trova un corso facilissimo e invita il gruppo a unirsi a lui. Abed, però, rifiuta dicendo che il padre gli paga solamente corsi che potrebbero essergli utili a mandare avanti l’azienda di falafel di famiglia, facendo indignare Britta.

BRITTA: Tuo padre ha programmato tutta la tua vita quindi. Voglio dire, quanto ti interessano i falafel?

ABED: A me interessa fare cinema. Per papà però i media sono solo spot occidentali.

Cliché negativi per gli arabi.

[…]

BRITTA: Abed, quanto si paga per il corso di cinema?

ABED: Settanta dollari

Britta stacca un assegno per il corso di Abed; gli altri la avvertono che non è una buona idea interferire con le decisioni famigliari, soprattutto Jeff. Come primo compito per il suo corso, Abed deve girare un documentario, quindi se ne va in giro per il campus con la videocamera sempre accesa.

BRITTA: Ciao! Come va il tuo corso di cinema, Abed?

[… ]

JEFF: Ehi, se il tuo documentario parla di Britta che parla di quanto è brava, allora ti serve una batteria doppia.

ABED: In realtà faccio un film su mio padre.

BRITTA: Sì, è una bella idea! E lui del tuo corso di cinema che cosa ne ha detto?

ABED: Questa parte viene adesso. Sta arrivando.

PADRE DI ABED: Ehi! [rivolto a Jeff] Sei tu che ti impicci degli affari della mia famiglia? dove lo trovo il signor Britta?

BRITTA: Ce l’ha davanti, il signor Britta. Sì, sono una donna, con i suoi diritti, e non nascondo la mia faccia, signore.

PADRE DI ABED; Oh, certo… visto che sono arabo devo odiare le donne. Ascolta invece. Io amo le donne, ma più che una donna tu mi sembri una donnaccia.

[…]

PADRE DI ABED: [parla arabo]

BRITTA: Abed, che ha detto?

ABED: Che andiamo via.

BRITTA: Digli che vuoi restare per studiare cinema!

ABED: Non sono previsto in questa scena.

PADRE DI ABED: Visto? Già prima era difficile parlargli. Ora che ha questa [la videocamera] in mano figuriamoci!

Mentre il padre di Abed cerca di togliere la videocamera dalle mani del figlio, Britta cerca di impedirglielo, e i due finiscono quasi per mettersi le mani addosso, ma Jeff li separa:

“Signore, lei ha dei diritti, come la fede della sua famiglia, la sua privacy… ma Abed è un adulto, e un cittadino americano, e ha il diritto di restare”. Il padre di Abed a questo punto dice: “Ah, questo volete. Te lo vuoi crescere tu? Allora te lo prendi tu. Io me ne vado.” Abed, che ha filmato tutta la scena, rimasto solo con Jeff dice: “Farò una modifica al mio film. Jeff, credo tu debba fare il ruolo di mio padre”. Jeff lo guarda e dice: “Non voglio essere tuo padre”, quindi Abed risponde: “perfetto, conosci già le batture”.

La scena è rappresentativa dell’atteggiamento che le persone assumono nei confronti di Abed.

Il suo carattere difficile impedisce infatti di relazionarsi a lui in modo adeguato: il padre, cercando di educarlo, è fin troppo severo; Britta, sentendo l’obbligo di aiutare sempre tutti a difendere i loro diritti, spesso agisce superficialmente. Il povero Abed, quindi, si trova in mezzo a questi due fuochi. Quando la situazione sfugge al loro controllo, Jeff e Britta cercano di parlare con Abed, finendo per arrabbiarsi ancora di più. Nella scena seguente, Britta entra in aula studio, trovando Abed davanti al computer e Jeff in attesa. Il ragazzo ha chiamato il padre di Abed per provare a fare da paciere, intonando il solito monologo:

JEFF: Dunque, l’unico motivo all’origine di quest casino è che tutti e due volete il meglio per Abed. E la lezione che possiamo imparare da ciò è che ognuno dovrebbe essere sempre libero di fare ciò che vuole senza che gli altri si impiccino

PADRE DI ABED: Così tu credi questo? Ti dico il mio pensiero. Tu e la tua amica con le labbra a canotto vi siete impicciati. Volevate fare i cowboy, e ve la siete fatta sotto quando avete capito che non bastavano le parole e neanche i missili guidati.

Mentre Britta e il padre di Abed discutono, il ragazzo finisce di montare il suo video e vuole mostrarlo ai tre. Il video di intitola Six Candles, e ritrae Jeff e Britta mentre discutono di Abed, ma al posto delle loro facce ha quelle di suo padre e sua madre. Racconta in questo modo la storia della sua famiglia, da quando Abed era piccolo fino al divorzio dei genitori.

Mentre però Jeff e Britta non capiscono il senso del video, il padre di Abed inizia a piangere, dicendogli che non ha mai incolpato il figlio per l’abbandono della moglie, anche se Abed gli risponde che non ce n’era bisogno. Il padre, quindi, ammette di non riuscire a capire il figlio, e riconosce che l’unico modo di esprimersi che Abed conosce è quello di fare film, pagando il corso di cinema. Questo episodio apre alle possibilità di Abed, e quindi di Community, di raccontare storie in modo non convenzionale, sperimentando linguaggi mai affrontati prima in una sitcom.

Durante le sue stagioni, Community stabilisce una dicotomia tra mondo reale e mondo diegetico. Abed, cresciuto guardando la televisione, crede che il mondo sia narrazione e si ordina secondo le strategie diegetiche; analizza tutto quello che accade secondo le logiche televisive o cinematografiche. È infatti colui che vede l’episodio Calligrafia Collaborativa Cooperative Calligraphy – stagione 2, episodio 8) come un “episodio bottiglia”,144. Inoltre, se qualcosa va storto o c’è un conflitto, Abed cerca sempre una maniera di ristabilire l’equilibrio secondo le regole della narrazione.

Studi di comunicazione (Communication Studies – stagione 1, episodio 16). Britta si ubriaca e chiama Jeff, lasciandogli un messaggio compromettente. Abed segnala che nella tensione sessuale tra Jeff e Britta, elemento fondamentale nella sitcom, l’equilibrio si è perso: “Sei tu che hai in mano il carico, ora lei è fuorigioco. Hai fatto l’equivalente delle sitcom in cui uno vede l’altro nudo”. Più tardi tenta di proporre una soluzione a Jeff per ristabilire il rapporto tra lui e Britta

JEFF: Avevi ragione, Britta è parecchio strana con me. Come se io l’avessi vista nuda.

144 Episodio girato con un budget estremamente ridotto. Di solito viene usato un unico set e solo il cast principale.

ABED: Persino Toni ha visto Angela nuda nei i titoli di Casalingo Superpiù.145 JEFF: E ha fatto qualche cosa per rimediare?

ABED: Beh, non ho mai letto entro i titoli di testa. Ma Chandler, che ha visto nuda Rachel in Friends, ha dovuto accettare di farle vedere il suo pene.

Abed, quindi, aiuta Jeff ad ubriacarsi per poter chiamare Britta e ristabilire l’ordine.

Abed è un personaggio centrale quando nella serie vengono esplorati diversi formati e nuove modalità di narrazione. Infatti, è colui che per primo assume il comportamento di un protagonista di un film d’azione in Greendale in guerra (Modern Warfare – stagione 1, episodio 23); dove dice la frase “Rimani con me se vuoi restare senza macchia” come omaggio alla frase “Vieni con me, se vuoi vivere” del film Terminator (James Cameron, 1984). Lui è quello che per primo entra nel Glee Club, sedotto dall’istruttore di canto in Una parodia di “Glee” (Regional Holiday Music – stagione 3, episodio 10), e colui che reimmagina l’intero cast come figure in Claymation in L’incontrollabile Natale di Abed (Abed’s Uncontrollable Christmas – stagione 2, episodio 11). Frequentemente, Abed è effettivamente dietro la macchina da presa, fornendo la logica diegetica per le trasformazioni nello show.

Riprese di un documentario: Redux (Documentary Filmmaking: Redux – stagione 3, episodio 8). È il documentario di Abed riguardo il tentativo del rettore di filmare un nuovo spot per il Greendale, e quando il film del rettore sfugge ad ogni controllo, quello di Abed è stato messo a confronto con Heart of Darkness: A Filmmaker Apocalypse (Fax Bahr, George Hickenlooper, Eleanor Coppola, 1991), un documentario che mostrava simili crolli sul set di Apocalypse Now (Francis Ford Coppola, 1979). Abed, tuttavia, sceglie di finire il suo progetto in modo diverso; più che mostrare semplicemente il rettore mentre scivola nella pazzia e nel fallimento, lo studente interviene all’ultimo minuto per salvare la pubblicità e fornire un lieto fine. Indirizzandosi al pubblico per spiegare la sua decisione, lui rifiuta l’assunto comune che i documentaristi non devono intervenire nelle storie che raccontano:

Noi documentaristi dovremmo essere oggettivi ed evitare di influenzare la storia, ma la influenziamo più di ogni altro. Decidiamo noi di raccontarla e come andrà a finire. La vostra sarà l’ennesima storia sull’ennesimo uomo che voleva solo essere felice, oppure rivelerà la natura stessa delle storie e dimostrerà che a volte condividere storie tristi può renderli felici?

145 Serie televisiva statunitense andata in onda negli Stati Uniti dal 14984 al 1992 su Nbc, il cui titolo originale è Who’s the Boss? (“Chi è il capo?”). Abed, in seguito, seguirà un corso incentrato su questa domanda, riuscendo a capire chi è effettivamente il capo e mendando in crisi il professore del corso.

Il momento è importante, sia per Abed sia per Community nel complesso, perché lo studente non mette semplicemente in scena una storia o segue meccanicamente le convenzioni cinematografiche. Mentre sta ancora vedendo il mondo attraverso uno schermo, lui prende il controllo del mezzo che sta usando e lo trasforma in un mezzo costruttivo e redentivo.146 Qui, abbiamo una dimostrazione che l’apparente pazzia di Abed costituisce un modo positivo di vedere e coinvolgere il mondo; è un momento che valorizza e rivendica il personaggio.147