• Non ci sono risultati.

La regione di Khana è da sempre uno snodo fondamentale per le rotte commerciali che collegano la Mesopotamia alla Siria ed è caratterizzata dalla non sempre facile coesistenza tra culture sedentarie e nomadiche. Le città minori sono guidate da governatori incaricati dai principati indipendenti, che gestiscono anche il rapporto con le tribù pastorali della regione303, accogliendo nel palazzo i

rappresentanti dei vari gruppi per il cerimoniale scambio di doni.

Nonostante si tratti di un’area commerciale con un ottimo artigianato favorito dall’abbondanza delle materie prime, manca fortemente di risorse e di operai specializzati e questo ha spesso comportato la necessità di trasferire il personale da città a città.

Il ritrovamento a Mari nel 1933 di un archivio contenente oltre 25'000 tavolette, tra testi amministrativi e lettere private, permette di comprendere meglio la storia politica di Khana della prima metà del XVIII sec. a.C. per circa tre generazioni durante le quali la guida della regione sembra alternarsi tra la stessa Mari e Shubat-Enlil.

Mari acquista un ruolo di primo piano grazie a Yakhdun-Lim (1810? – 1796 a.C.), che amplia i confini del regno e si dedica ad una grande attività edilizia che prevede lo scavo di nuovi canali, ma anche la costruzione di templi e mura cittadine e, non da ultimo, la fondazione di Dur-Yakhdun- Lim. Le prime vittorie “contro sette re” e i primi cantieri sono brevemente elencati in un’iscrizione su disco di terracotta304 nella quale Yakhdun-Lim si fregia del titolo esplicativo di “re di Mari,

Tuttul e Khana”.

In un’iscrizione di fondazione del tempio di Shamash305, il re di Mari celebra le sue vittorie sulla

tribù dei Benu-Yamina e la sottomissione del territorio da Tuttul a Emar; certo della stabilità del suo potere, Yakhdun-Lim realizza un’impresa che nessun re “da quando Enlil aveva costruito Mari” aveva mai affrontato: raggiungere il mare (Mediterraneo)306

Da suo padre Yaggid-Lim, Yakhdun-Lim aveva ereditato la rivalità con l’Assiria e per contrastare Shamshi-Adad il re di Mari stringe un’alleanza con Yamkhad (che lo aveva agevolato per raggiungere la costa) e Eshnunna (che favorirà un cambiamento nella gestione dell’amministrazione). In un primo tempo Mari riesce a conquistare il triangolo del Khabur,

303 Spesso legato al reclutamento delle truppe.

304 Conservato presso il Louvre (AO 18236); RIME 4 E4.6.8.1 305 DOSSIN 1955.

87

espugnando Nagar307, ma soprattutto raggiunge vittoriosamente Ekallatum, che era stata scelta da

Shamshi-Adad come capitale all’inizio del suo regno.

Questa felice situazione si ribalta rapidamente. Il re d’Assiria non soltanto riconquista facilmente Ekallatum (dove pone suo figlio Ishme-Dagan come reggente), ma riconquista l’area del Khabur e stabilisce la propria residenza a Shubat-Enlil, in modo da controllare agevolmente i tuoi territori. Shamshi-Adad marcia vittorioso verso Mari, la conquista, e a Yakhdun-Lim non resta che tentare di rifugiarsi a Yamkhad308; Mari viene lasciata nelle mani di Yasmakh-Addu, il problematico e

svogliato figlio del re d’Assiria. La presa di Mari apre all’esercito assiro la strada verso Yamkhad, ma la resistenza locale porta Shamshi-Adad ad adottare una politica più morbida, fatta di alleanze da Karkemish (a Nord) dalla meridionale Qatna per garantirsi uno sbocco sul “Mare Superiore”. A questo proposito, molto acutamente, Shamshi-Adad si accorda con Ishki-Adad di Qatna per far sposare la figlia di questi con il suo sciagurato figlio re di Mari.

Un altro fronte aperto è quello contro Eshnunna, che sotto Dadusha, dopo un primo momento di svantaggio, riesce a resistere all’attacco di Shamshi-Adad e lo costringe ad un accordo.

Il potere assiro è ormai così ampio da costituire il “regno dell’Alta Mesopotamia”, gestito e controllato da Shubat-Enlil e nel quale era in vigore il sistema di datazione utilizzato in Assiria, ma non sufficientemente stabile da resistere alla rapida successione di eventi che si verificò.

A Yamkhad sale al trono Yarim-Lim e in breve tempo ai re alleati di Shamshi-Adad succedono i loro eredi bramosi di indipendenza. Alla morte di Shamshi-Adad suo figlio Yasmakh-Addu viene cacciato e grazie all’appoggio di Yarim-Lim il trono di Mari passa a Zimri-Lim, mentre il più amato Ishme-Dagan subisce un sensibile ridimensionamento del suo regno e viene relegato tra Ekallatum e Assur.

Fin dai primi anni del suo regno, Zimri-Lim riesce a riconquistare il triangolo del Khabur e intesse con i piccoli principati dell’alta Mesopotamia rapporti garantiti da matrimoni interdinastici per mantenere il controllo sull’intera regione, anche se in alcuni casi il contratto matrimoniale fu rescisso per l’eccessiva incompatibilità con il tenore di vita delle principesse di Mari nelle nuove collocazioni, troppo diverso economicamente e culturalmente rispetto a quello a cui erano abituate. Come aveva fatto Sargon di Akkad prima di lui nei confronti del clero di Ur, Zimri-Lim offre una delle sue figlie al tempio di Shamash presso Sippar, al fine di non inimicarsi la nascente Babilonia.

307 Fino a quel momento in mano assira.

308 Anche se non gli era stata leale appoggiando il figlio di Yakhdun-Lim contro di lui, ma i vecchi rancori vengono

88

Quest’ultima mossa si dimostrò vincente nel momento in cui Ibal-pi-El di Eshnunna raduna un esercito alla conquista dell’alta Mesopotamia. Il primo a fare le spese della politica espansionistica di Eshnunna è Ishme-Dagan, cacciato da Assur e costretto a chiedere asilo a Babilonia, che inizia a temere per l’eccessiva fortuna di Ibal-pi-El, che marcia indisturbato verso il triangolo del Khabur. Zimri-Lim, però, riesce a resistere ai continui attacchi di Eshnunna e, grazie all’aiuto ancora una volta di Yamkhad e di Babilonia, costringe Ibal-pi-El a ripiegare e a firmare la pace.

I rapporti tra Zimri-Lim e Eshnunna erano da sempre molto tesi; all’inizio del suo regno, il re di Mari aveva ricevuto da Ibal-pi-El una lettera309 in cui gli veniva richiesto di ufficializzare la

subordinazione del suo regno con una sorta di ricatto morale “Proprio come tuo padre Yakhdun- Lim ha toccato l’orlo della veste della casa di Tishpak, e così è diventato forte ed ha ingrandito il paese, anche tu, se sarai mio figlio, ti protenderai verso di me e toccherai l’orlo della mia veste, io ti corrisponderò estendendo i tuoi confini, riporterò la città di Mari alle sue antiche dimensioni, fisserò le fondamenta del tuo regno”310. Dal canto suo, Zimri-Lim continua ad accogliere gli ambasciatori

di Ishme-Dagan nonostante il re di Eshnunna pretenda a gran voce che gli vengano consegnati e infine, costretto da Yarim-Lim a scegliere tra un’alleanza con Yamkhad e quella con Ibal-pi-El, rifiuta di “baciare la veste della casa di Tishpak” e sposa Šibtu, la principessa di Aleppo.

L’alleanza con Babilonia viene nuovamente sollecitata quando un esercito elamita si muove verso Eshnunna, contro cui le due potenze si schierano in favore dell’Elam, ma quando è Babilonia ad essere minacciata gli equilibri cambiano. Zimri-Lim raduna i suoi alleati in soccorso a Babilonia e dopo due anni riesce a cacciare gli elamiti, che avendo perso con la coalizione di Mari ripiegano su Eshnunna e la espugnano.

L’epoca di Zimri-Lim è certamente l’età d’oro di Mari che segue un periodo turbolento, il sistema di alleanze che durante il suo regno si è dimostrato così solito cambierà rapidamente e sarà proprio la fedele Babilonia, tra il XXXII e il XXXIV anno di regno di Hammurabi, a conquistare e distruggere il palazzo di Zimri-Lim.

309 DURAND 1997, pp. 434 ss.

89