Sicurezza dei cittadini
ACCESSIBILITÀ DISABILI NEI MEZZI PUB- PUB-BLICI DELLA REGIONE UMBRIA –
AUDIZIO-NE CONGIUNTA DI SECONDA E TERZA COMMISSIONE
Perugia, 20 gennaio 2022 – La Commissioni Se-conda e Terza dell’Assemblea legislativa dell’Umbria hanno svolto stamani una audizione in seduta congiunta con i soggetti portatori di interesse in merito alla tematica relativa all’accessibilità nei mezzi pubblici della Regione Umbria, richiesta da Francesca Peppucci (Lega).
Vi hanno preso parte componenti dell’Osservatorio regionale sulla disabilità, fra cui la presidente Paola Fioroni (anche membro della Terza commissione), l’ex presidente dell’Osservatorio stesso, Raffaele Goretti, i rap-presentanti delle associazioni Fish (Federazione
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italiana superamento handicap), Piergiorgio Dio-ciaiuti, della Federazione associazioni nazionali disabili, Francesca Sbianchi, l’assessore regionale Enrico Melasecche e il direttore generale della sanità umbra Massimo Braganti.
L’assessore Melasecche ha detto che è in corso di predisposizione il prossimo bando per il Trasporto pubblico locale, che prevede espressamente la facilitazione dell’accesso ai mezzi pubblici per le persone con disabilità attraverso nuovi autobus, almeno 244, da acquistare con risorse pubbliche e il cofinanziamento delle imprese di settore. I prossimi bandi pubblici, ha spiegato l’assessore, hanno come obbligo la condizione che i mezzi possiedano caratteristiche tecniche minime indi-spensabili, fra cui postazione disabili, incarroz-zamento con pedana o elevatore e altri sistemi di accesso e discesa. Previsti anche dispositivi utili ad agevolare persone con disabilità psico senso-riali, quindi sistemi di comunicazione sonora e anche visuale e tattile. Le offerte potrebbero essere corredate da una relazione dettagliata sulle soluzioni proposte per garantire l’accessibilità a tutte le persone, onde poter at-tribuire punteggi premianti connessi a tale valu-tazione. Dovrà essere svolta anche un’adeguata formazione del personale in materia di accoglien-za delle persone disabili.
Le associazioni hanno fatto rilevare che i mezzi acquistati negli anni scorsi avevano dei requisiti minimi che non includevano l’accesso per la di-sabilità uditiva e cognitiva, con autobus non do-tati di sintesi vocali né display per la visualizza-zione di immagini ad altezza d’uomo e nemmeno di geolocalizzazione. Sono essenziali sia le infor-mazioni a bordo dei mezzi che i servizi all’esterno, con fermate effettivamente accessibi-li, cioè in territorio piano. Chi non ha la vista deve poter sapere qual’è la prossima fermata, occorrono targette tattili e tattilo-plantari. Ne-cessaria anche la formazione del personale: non c’è la minima consapevolezza - ha detto France-sca Bianchi - di cosa significhi interloquire con persone disabili, si ricevono risposte che non sono neanche raccontabili. Fondamentale anche l’accesso alle informazioni attraverso il web e le app dedicate, che già esistono. Altro aspetto non secondario la riduzione dei costi per la persona disabile costretta a prendere treno e autobus, che paga come tutti gli altri pur non usufruendo di un servizio adeguato alle proprie necessità. In diverse stazioni umbre manca il servizio di assi-stenza alle persone con disabilità che devono prendere un treno. L’obiettivo finale di una pro-grammazione orientata all’inclusione deve essere quello di consentire alle persone con disabilità di salire sui mezzi pubblici in autonomia, senza bisogno dell’assistenza.
La presidente dell’Osservatorio regionale sulla disabilità, Paola Fioroni, ha ricordato che i gruppi di lavoro, dove sono presenti professionalità e competenze di Regione, Asl, Università e asso-ciazioni, stanno predisponendo proposte sul te-ma della mobilità e dell’accessibilità dei mezzi di trasporto che potrebbero essere messe a
dispo-sizione della Commissione. La presidente della Commissione sanità, Eleonora Pace si è detta favorevole ad accogliere le proposte che giunge-ranno dall’Osservatorio regionale e dalle associa-zioni, allo scopo di elaborare un documento su cui Giunta e Assemblea legislativa possano ope-rare per il superamento della discriminazione in tema di mobilità, come prevedono anche le linee programmatiche del Pnrr e la strategia della Co-munità europea su questo tema.
“INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA NATALI-TA', DELLA FAMIGLIA E DEL WELFARE A-ZIENDALE” - RINVIATA IN COMMISSIONE LA PROPOSTA DI LEGGE FORA (PATTO CI-VICO)
Perugia, 26 gennaio 2022 - L’Assemblea legislati-va dell’Umbria ha deciso di rinviare in Commis-sione la proposta di legge del consigliere Andrea Fora (Patto Civico) relativa agli interventi a so-stegno della natalità, della famiglia e del welfare aziendale, con la motivazione che la norma fi-nanziaria dell’atto risulta non più aggiornata.
In Aula, Fora ha ricordato che “c’è anche una proposta presentata successivamente alla mia da parte della Lega, ma quello che serve è dare risposte e servizi, non piantare bandierine politi-che, occorre costruire il futuro di una regione che per troppo tempo non ha sostenuto la natalità e le famiglie. Avevo chiesto quindi di trattare tali tematiche in Commissione, confermando il mio approccio collaborativo perché è urgente interve-nire in favore della famiglia. Eppure il giorno dopo che la mia proposta, ormai da lungo tempo presentata, è stata iscritta in Aula, la Lega ha indetto le audizioni in Commissione sulla loro proposta di legge, con la conseguenza che ci ritroveremo a condurre audizioni simili sugli stessi contenuti e convocando due volte gli stessi soggetti, perché le due proposte non sono state riunite in una trattazione unica, in quanto la Lega non vuole un percorso condiviso. Una decisione sbagliata perché, con un percorso di condivisio-ne, l’intera Aula sarebbe stata coinvolta, invece anche il tema della famiglia diventa divisivo. Sa-rete dunque giudicati sulla vostra reale capacità di incidere su questi temi”.
Sulle procedure da seguire, la vicepresidente Paola Fioroni (che oggi ha guidato l’Assemblea in assenza del presidente Squarta, impegnato nell’elezione del Presidente della Repubblica) ha specificato che il voto in Aula non sarebbe stato possibile a causa della norma finanziaria che risulta non più aggiornata, poiché si riferisce a un bilancio precedente. Da qui il rinvio in Com-missione.
Illustrando la legge in Aula, Fora ha spiegato che l’atto “si focalizza sul tema della natalità legato a quello della famiglia. Una proposta che intende arginare il drastico e costante calo delle nascite in Umbria sostenendo le famiglie con interventi economici e legislativi. Insieme ad esperti ed associazioni ho elaborato le misure e gli inter-venti per provare ad invertire il trend negativo
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regionale. Appare necessario uno strumento normativo che disciplini interventi a sostegno della natalità ed in particolare impegni la Regione a perseguire: la valorizzazione delle funzioni so-ciali della famiglia; il riconoscimento e sostegno delle funzioni svolte dalla famiglia; il riconosci-mento dell’alto valore della maternità e paternità coscienti e responsabili; la rimozione degli osta-coli di ordine sociale, culturale ed economico che impediscono le nuove nascite, l’adozione e la vita della famiglia, prevenendo situazioni di particola-re disagio, povertà o esclusione sociale, ivi com-prese quelle conseguenti a provvedimenti giudi-ziari afferenti la separazione o il divorzio, perse-guendo una inclusione attiva volta al superamen-to delle varie situazioni di disagio; la tutela e promozione della vita fin dal concepimento e in tutte le sue fasi offrendo, alle famiglie e in parti-colare ai genitori, sostegni economici, servizi e un contesto socio-culturale idoneo; la tutela del diritto di un minore ad una famiglia tramite in-terventi a sostegno della genitorialità adottiva; il sostegno alla famiglia nell’opera di educazione dei figli e nella formazione della loro personalità in tutti i suoi aspetti psicologici, sociali, relazio-nali e culturali; la promozione e sostegno della genitorialità in tutte le sue forme; la promozione nel territorio sportelli informativi capaci di essere dei punti di riferimento per i vari bisogni delle famiglie, in collaborazione con le aziende unità locali socio-sanitarie e con i consultori familiari, valorizzandone i servizi di assistenza a famiglie e futuri genitori”.
La legge prevede “interventi a sostegno della natalità mediante assegni, interventi a favore delle famiglie con figli minori di età rimasti orfani di uno o di entrambi i genitori; un intervento specifico a favore delle famiglie monoparentali e per i genitori separati o divorziati in situazioni di difficoltà economica; un intervento generale a favore delle famiglie monoparentali e di genitori separati e divorziati e gli interventi per la conci-liazione dei tempi educativi e il lavoro. La propo-sta di legge inoltre promuove e rilancia il welfare aziendale indicando in maniera puntuale i mem-bri dell’osservatorio regionale, e soprattutto pre-vedendo premialitá per le aziende che adottino politiche di welfare aziendale volte a sostenere la maternità e la conciliazione tra cura e lavoro”.
“Altra caratteristica molto innovativa - ha spiega-to il promospiega-tore - è l’introduzione in Umbria della
‘valutazione di impatto familiare’, uno strumento molto importante per orientare le politiche fami-liari previste in ogni settore, secondo criteri di differenziazione e proporzionalità in rapporto alla composizione del nucleo familiare e alla sua con-dizione economica. La Regione, attribuendo a questo strumento un’importanza strategica per il perseguimento delle finalità della legge, promuo-ve intese con gli enti locali per estendere la valu-tazione di impatto familiare alle politiche setto-riali di loro competenza e ai relativi atti di pro-grammazione, assicurando il pieno coinvolgimen-to dei sindaci tramite il Consiglio delle aucoinvolgimen-tonomie locali”.
INTERVENTI
Paola FIORONI (Lega): “Devo precisare che la richiesta di audizione della Lega è datata aprile 2020, mentre Fora non lo ha fatto. Le proposte di legge che escono dalla Commissione sono di solito condivise, mentre Fora ha manifestato la volontà di mandare in Aula la legge, non c’è sta-ta nessuna forzatura. Quando richiederà le audi-zioni di suo interesse, saranno concesse. Noi non facciamo solo propaganda, come dice lei, gettan-do fango sulle iniziative della Lega, ma sono mol-te le misure messe in atto per sosmol-tenere le fami-glie nei percorsi scolastici, nei centri estivi, nei corsi di studio. Il tema è che manca un sistema strutturato di risposta alle esigenze causate dal problema della denatalità, delle coppie che vanno via da questa regione. Il nostro progetto di legge è stato presentato in maniera diversa, il suo è a sé stante; noi proponiamo una modifica del Testo unico per quanto concerne le politiche familiari, non abbiamo copiato nessuno. Abbiamo svolto un proficuo confronto con le associazioni del ter-ritorio, la proposta nasce dalla condivisione con i portatori di interesse, un percorso che ha una sua forza, e continueremo ad andare avanti con il solo obiettivo di dare sostegno e supporto alle famiglie umbre e al tessuto sociale dilaniato dalla pandemia”.
Thomas DE LUCA (M5S): “Non importa chi ha presentato prima o dopo una proposta di legge.
Sono stato eletto, non nominato, ma non posso presentare leggi perché, di fatto, mi viene impe-dito. La burocrazia sta impedendo l’esercizio del-la democrazia. Per presentare una legge devo fornire una copertura finanziaria, quella di Fora ha una quantificazione dei costi che neanche la Giunta specifica così bene, ma come consigliere non posso individuare dove prendere i soldi per-ché non ho accesso al bilancio, non posso sapere come vengono spesi, vedo solo missioni e pro-grammi, ma non so quanto è stato speso, quanto è vincolato e quanto no. Dovrei ogni volta chia-mare la presidente Tesei per chiedere dove tro-vare le risorse. Il controllato deve autorizzare il controllore, ma ho il diritto di correggere gli sprechi e ho il dovere di farlo. Di fronte a questo muro non si può fare altro che presentare le leg-gi lo stesso, con gli elementi che si hanno a di-sposizione. Gli uffici dovrebbero supportare il nostro lavoro, ma non abbiamo contezza delle risorse a disposizione. Passano i mesi, gli anni.
Sono 9 mesi che due proposte di legge su rischio sanitario nelle aree contaminate e sulla emer-genza energetica per le bollette devono ancora essere calendarizzate in Commissione. Quindi vengono portate in Aula, come ha fatto Fora. A questo punto è indispensabile fare così, visto l’ostruzionismo nei confronti dell’iniziativa legisla-tiva dei consiglieri regionali. Ci impedite di avere una quantificazione delle risorse, le leggi non vengono calendarizzate e quando arrivano in Aula dite che non si conoscono le risorse a dispo-sizione”.
Donatella PORZI (PD): “Stiamo vivendo una criti-cità. Il regolamento va adeguato, ma bisogna
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usare anche il buon senso. Bisogna dare l’opportunità di svolgere il nostro ruolo di fare proposte di legge senza trovare questo ostacolo normativo. Siamo qui per fare il bene degli um-bri, anche dalla nostra posizione di minoranza.
Siete avvezzi alla pratica del copiare, va bene, votiamo quello che prendete dalle nostre propo-ste, ma negare una procedura congiunta è grave, volete fare solo le vostre cose. Spero agiate in tempi decenti perché il tempo delle promesse e degli annunci sta diventando imbarazzante, le cose non arrivano, rispetto alle promesse fatte.
Nel 2010 fu fatta la legge sulla famiglia, fra le poche regioni italiane, ma evidentemente non è stato sufficiente, gli obiettivi non centrati: Sono state affrontate crisi profonde con risorse insuffi-cienti, finanziati asili nido, disabilità, diritto allo studio, centri antiviolenza, ma negli ultimi due anni le ore domiciliari sono calate notevolmente, non state brillando nelle risposte che gli umbri aspettano. Continueremo a fare le nostre propo-ste, che magari diventeranno le vostre, con qual-che lieve differenza. Atti qual-che vengono messi da parte e sostituiti con il vostro marchio di fabbri-ca. Ricordo che i fondi Pnrr sono un’occasione unica di cambiare il volto di questa regione, di-mostriamo di essere all’altezza”.
Valerio MANCINI (LEGA): “La Terza commissione deve seguire la cronologia della presentazione degli atti, ma se decide di calendarizzare atti ritenuti prioritari è una scelta politica, e gli umbri hanno deciso che questa maggioranza deve am-ministrare. La proposta di legge sul welfare ziendale da me presentata nel 2020, ha un a-spetto fiscale notevole qualora l’azienda decides-se di sostenere i propri lavoratori per contribuire al loro benessere, assicurando prestazioni medi-che, dando sostentamento per le mense scolasti-che, flessibilità sugli orari di lavoro. Il Forum delle famiglie raccolse all’epoca 12mila firme per una legge sulla famiglia. Vediamo ora se con la nostra legge facciamo dei passi avanti. La mag-gioranza deve fare la magmag-gioranza e assumersi le proprie responsabilità. Sia chiara la volontà politica di sostenere o meno questa e le altre leggi. La legge sull’Osservatorio, ad esempio, era pronta da tempo e la porterò avanti, chi la rifiuta si assumerà le responsabilità. Decide l’Aula con il voto”.
Simona MELONI (PD): “Qualsiasi atto presentia-mo noi, siete voi della maggioranza a decidere quando verrà trattato, quindi i nostri contributi non servono a niente. Sarebbe opportuno darci regole più chiare, un diverso metodo di lavoro.
Mi auguro che ci si possa trovare come capigrup-po per discutere regole nuove, per essere più snelli e efficaci, altrimenti continuiamo a fare leggi che a fine anno devono essere aggiornate sul bilancio successivo”.
Andrea FORA (Patto civico): “In Aula è stato det-to che non si capisce se sdet-to in maggioranza o con l’opposizione: ne vado fiero, perché sto dalla parte dei cittadini umbri, non ho un capitano che mi dà gli ordini. Sto con chi è più debole e sono contro il metodo di questa maggioranza che non
ascolta, non costruisce relazioni con il territorio, fa di tutto un’arma elettorale, come state facen-do su questa legge sulla famiglia. Apprezzo la schiettezza di Mancini, che non adduce motiva-zioni tecniche, ma chiarisce che si vuole votare la legge della Lega e non altre. La Lega in Umbria non vuole costruire un percorso condiviso sulla famiglia perché vuole votare la sua legge. Di ogni cosa se ne fa una bandiera politica. Sarebbe bastato trasferire la copertura finanziaria agli esercizi 2022 e 2023”.
“GARANTE DEI DIRITTI DELLE PERSONE