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SECONDA COMMISSIONE: CONCORDATA LA PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI

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SECONDA COMMISSIONE: CONCORDATA LA PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI

GENNAIO-FEBBRAIO 2022. IL PRESIDENTE MANCINI ANNUNCIA PROSSIMA AUDIZIONE DELL’ASSESSORE MORRONI SU SITUAZIO-NE PESTE SUINA

Perugia, 12 gennaio 2022 – Si è riunita stamani a Palazzo Cesaroni, ed in videoconferenza, la Seconda Commissione presieduta da Valerio Mancini. All’ordine del giorno la programmazione dei lavori nei primi due mesi del 2022. Sin dalla prossima settimana, la Commissione riprenderà dunque la sua piena attività con la discussione e audizioni su atti di varia tipologia e che riguarda-no principalmente le infrastrutture, i trasporti, l’ambiente e l’agricoltura.

Riguardo al settore agricolo, il presidente Mancini ha comunicato ai commissari una sua interlocu-zione di ieri, a margine della seduta dell’Assemblea legislativa, con l’assessore Rober-to Morroni il quale gli avrebbe assicuraRober-to la pre-senza in una prossima riunione della Commissio-ne per relazionare sull’impatto, in Umbria, delle Peste suina africana.

“QUANTI SONO I PAZIENTI RICOVERATI NON PER IL COVID MA CON IL COVID?” - NOTA DEL PRESIDENTE SQUARTA

Perugia, 13 gennaio 2022 - “Necessaria una rico-gnizione negli ospedali dell’Umbria per sapere quanti sono i pazienti ricoverati non per il Covid ma con il Covid, vale a dire di tutti coloro che sono arrivati nei reparti o al pronto soccorso per altri problemi e che al momento del tampone sono risultati positivi ma senza sintomi”: è quan-to si legge in una nota del Presidente dell’Assemblea legislativa Marco Squarta.

Squarta chiede di “capire, numericamente, quan-ti sono i pazienquan-ti affetquan-ti da altre patologie che non abbiano carattere polmonare ma pur sempre positivi al virus, scoperto per caso durante la cura di malattie concomitanti. Approfondire que-sto aspetto è fondamentale per conoscere l’effettiva pericolosità della variante Omicron e fare le scelte giuste per contenere la sua diffu-sione”.

Il presidente dell’Assemblea suggerisce di “e-stendere la raccolta dei dati non solo in Umbria ma in tutti gli ospedali d’Italia: la strategia deve essere comune, il Covid si sconfigge uniti. Se-condo uno studio della Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere pubblicato dal Sole 24 Ore, portato avanti su sei strutture tra Brescia, Genova, Bologna, Roma, Avellino e Bari, i cosid-detti pazienti 'centauro’ rappresentano il 34 per cento degli ingressi. È fondamentale comprende-re quanti sono i positivi asintomatici che arrivano negli ospedali per curare traumi, infarti e tumori e in alcuni casi sono costretti a veder rallentate le proprie cure proprio a causa dell’inaspettata e per loro inoffensiva presenza del virus. Non co-nosco il dato percentuale dei pazienti centauro in Umbria - aggiunge Squarta - lo studio pubblicato

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dal quotidiano economico però è emblematico e suggerisce un cambio di strategia e di gestione da realizzare nel più breve tempo possibile per-ché in questa fase, rispetto ad altre più critiche di lockdown e uscite serrate, la gente è tornata a uscire e ad avere incidenti e altri tipi di influenze, situazioni ugualmente meritevoli di intervento e attenzione. La Spagna, come anche il Portogallo, o l’Inghilterra, guardano ai futuri scenari con un prudente ottimismo e iniziano a pensare di trat-tare il virus alla stregua di una normale influen-za. Con tutta l’avvedutezza che la fase attuale richiede, è necessario che anche l’Italia impari a convivere con il Covid e le fisiologiche varianti.

Oggi – conclude - è importante sapere come proteggere i cittadini attraverso strumenti alter-nativi a chiusure e restrizioni spesso inconciliabili con la vita sociale e lavorativa”.

"DANNI POTENZIALMENTE ENORMI PER L'ECONOMIA. SERVONO RISORSE PER LA MESSA IN SICUREZZA, A PARTIRE DAGLI ALLEVAMENTI ALLO STATO BRADO" - DE LUCA (M5S) SULLA PESTE SUINA AFRICANA Perugia, 20 gennaio 2022 - “La diffusione della peste suina africana in Umbria potrebbe avere un impatto devastante e arrecare gravi danni a eco-nomia, allevamento, raccolta dei tartufi e turismo in caso di blocco delle attività outdoor tra cui trekking e mountain bike. La Psa è altamente contagiosa e spesso letale per suini e cinghiali, non è trasmissibile agli esseri umani ma ha pe-santi ripercussioni economiche”. Queste le valu-tazioni emerse durante l’incontro in diretta Face-book organizzato dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, ed a cui hanno partecipato il capogruppo regionale M5S del Piemonte, Sean Sacco, e il capogruppo nel-l'Assemblea legislativa della Liguria, Fabio Tosi.

Oltre a Giovanni Lo Vaglio, dirigente Veterinario Usl Umbria 1 e coordinatore intersindacale medi-ca dell'Umbria, Filippo Gallinella, presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Depu-tati, Sauro Presenzini del WWF Umbria e Giusep-pe Fausti, allevatore.

“Piemonte e Liguria sono due regioni colpite dalla Psa in cui sono già attive le misure di conteni-mento per contenere i focolai e dare ristori agli allevatori. In Umbria – spiega De Luca - è neces-sario garantire la sorveglianza ma non possiamo distruggere l'economia. Gli effetti dei cambia-menti climatici sono ormai evidenti, quello che dobbiamo fare è adattarci. Servono risorse per aiutare gli allevatori e per garantire la sicurezza degli allevamenti allo stato brado. Un sostegno economico per gli allevatori che predispongono le doppie recinzioni, reti metalliche, muri di cinta, barriere di altra natura e cancelli che assicurino il confinamento degli animali dell'allevamento ed impediscano l'accesso di altri suini. L'alternativa in caso di propagazione della malattia sarebbe l'abbattimento dei capi con tutte le conseguenze del caso anche dal punto di vista economico.

Serve – prosegue il consigliere M5S - una

gover-nance che prenda atto della situazione. La pre-senza di 70.000 cinghiali sul territorio regionale non è un problema banale. L'atteggiamento re-pressivo con il divieto di fare attività all'aperto, dal trekking alla raccolta di funghi e tartufi, oltre ad avere ricadute dal punto di vista economico e turistico rischia di non essere sufficiente senza una adeguata informazione. Chiederemo alla Giunta regionale un impegno a sostenere la me-dicina territoriale. I servizi veterinari vanno po-tenziati: dal 2009 al 2019 abbiamo perso mille veterinari. Il personale sanitario nello stesso periodo ha perso 40 mila unità. Serve dotazione del personale e organizzazione capillare, altro che cinque distretti. La sorveglianza non si fa senza truppe".

“Filippo Gallinella – riporta De Luca - ha annun-ciato la richiesta di un commissario straordinario nazionale con risorse speciali che possa coordi-nare un'azione centralizzata. Le task force regio-nali, secondo il presidente della commissione agricoltura alla Camera, sono già impegnate a gestire l'emergenza pandemica e non potrebbero affrontare anche questa situazione. Bisogna tute-lare l'IGP, pensando a quale danno deriverebbe dal non poter più esportare fuori regione i nostri salumi".

“NUOVO DECRETO SUPER GREEN PASS, MI-SURE INACCETTABILI CHE DANNEGGIANO IMPRESE E TURISMO” - NOTA DI MANCINI (LEGA)

Perugia, 21 gennaio 2022 - “Nel 2021 i dati dei consumi si sono chiusi in negativo per molti dei settori. Rispetto al 2019, alberghi a -34,8 per cento, la ristorazione -27,3, i servizi culturali registrano un -21,5 e i trasporti -16 per cento”.

Lo scrive il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega-presidente Seconda Commissione) che esprime “forte preoccupazione per le gravi riper-cussioni che le scelte del Presidente Draghi stan-no avendo sull’ecostan-nomia italiana. Il Goverstan-no – osserva - deve invertire la rotta o la nostra eco-nomia sarà irrimediabilmente compromessa”.

“Le nuove regole del Decreto legge ‘Super Green Pass’, entrate in vigore ieri, sono un oltraggio ai diritti dei lavoratori. Si tratta di misure sempre più severe che rappresentano un danno irrepara-bile per la nostra economia, già pesantemente vessata da chiusure e restrizioni che di fatto però non si sono rivelate risolutive per il contenimento della diffusione del Covid 19, considerata la me-dia di quasi 200mila contagi giornalieri. Dal 1 febbraio inoltre – aggiunge - andrà in scena l’ennesima follia: per entrare alle poste, in banca e in attività commerciali non essenziali, servirà il green pass base, e questo implica che chiunque voglia svolgere una qualsiasi operazione, com-preso pagare le tasse, sarà costretto a spendere almeno 15 euro per un tampone: una vergogna”.

“Quelle predisposte dal Governo sono scelte in-comprensibili - rimarca Mancini –. Si pensi ai tantissimi giovani studenti non vaccinati che non hanno accesso ai mezzi pubblici, ma possono poi

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seguire regolarmente lo svolgimento delle lezioni in classe insieme ai vaccinati, come giustamente avviene. Enormi disagi che si assommano alle tante altre che si trovano a vivere coloro che abitano in zone colpite dal sisma del 2016. Nella frazione di San Pellegrino di Norcia, ad esempio – commenta Mancini -, ci sono genitori costretti a svegliarsi alle 5 del mattino per accompagnare i propri figli a scuola, in quanto non essendo vac-cinati, hanno il divieto di utilizzare il trasporto pubblico. Coloro che hanno ideato queste misure, sono menti simili a quelle che hanno partorito l’assurdità dei banchi a rotelle, questo vale la pena ricordarlo. Ormai – aggiunge - è evidente che la volontà del Premier Draghi sia quella di imporre una vaccinazione di massa nonostante i dati dimostrano l’insufficiente efficacia di questi vaccini. Ad oggi infatti, il 48,10 per cento degli italiani ha effettuato anche la terza dose e quasi l’80 per cento della popolazione risulta vaccinata, sottacendo il dramma di tantissime persone che hanno avuto effetti avversi anche gravissimi.

Nonostante questa evidenza, però - prosegue Mancini -, il Presidente del Consiglio continua a promuovere decreti sempre più severi, che di fatto stanno riportando il Paese all’epoca del lo-ckdown”.

Secondo il consigliere leghista, “la frase pronun-ciata come mantra ‘salveremo il Natale’ è smen-tita senza appello dai dati sulla ristorazione, che registrano un calo importante della clientela, e anche il comparto del turismo è in negativo del -71 per cento . Solo gli arroganti non capiscono la necessità di cambiare le strategie quando l’evidenza smentisce il loro pensiero. E mentre noi perseveriamo – sottolinea Mancini -, altri Paesi esteri, più avveduti, hanno già annunciato cambi di strategia nella gestione della pandemia, uno fra tanti la Svizzera, notoriamente non sprovveduta nella gestione della sanità e dell’economia, per non parlare poi dell’Inghilterra”.

“Nessuno, in questi primi giorni dell’anno – ag-giunge Mancini - ha dato peso all’enorme e inso-stenibile aumento dei costi energetici per fami-glie, imprese e mondo agricolo. Nella testa di chi ci governa, solo vaccini sperimentali da sommini-strare anche ai giovanissimi e restrizioni. È evi-dente il depistaggio del Governo nel quale a falli-re sono stati proprio i tecnici che dovevano esse-re la soluzione dei problemi, che invece – con-clude Mancini - si sono rivelati loro stessi il primo problema per la tenuta economica del paese e della democrazia”.

“LA LEGA UMBRIA RISPONDE” - PASTOREL-LI (LEGA): “A DISPOSIZIONE DEI CITTADI-NI UN NUMERO DI TELEFONO E UNA CASEL-LA MAIL”

Perugia, 24 gennaio 2022 - Il capogruppo della Lega a Palazzo Cesaroni, Stefano Pastorelli, an-nuncia “l’attivazione dalla mattinata di oggi del numero di telefono 075/5763070, a disposizione dei cittadini umbri che vogliono parlare con la

Lega per richiedere informazioni, esporre critici-tà, presentare proposte o che vogliono essere indirizzati verso il canale idoneo alla risoluzione dei problemi. Il servizio è fruibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 10-13, in alternativa è

possibi-le inviare una mail a [email protected]”.

“Si tratta - spiega Pastorelli - del servizio ‘La Lega Umbria risponde’, che abbiamo reso opera-tivo già due anni fa e poi purtroppo interrotto a causa delle misure di sicurezza conseguenti al diffondersi della pandemia. In questi mesi ab-biamo mantenuto attiva la mail per le segnala-zioni dei cittadini, rispondendo alle richieste per-venute e da oggi siamo in grado di attivare an-che il numero telefonico. È importante, in un momento come questo, essere vicini alle persone e alle loro esigenze, cercando il più possibile di far sentire la presenza delle istituzioni sul territo-rio e di coinvolgere i cittadini umbri nel processo decisionale delle politiche pubbliche. Non abbia-mo la pretesa di risolvere tutti i problemi - con-clude il capogruppo regionale - ma abbiamo la voglia di ascoltare le famiglie, gli imprenditori, i giovani e di abbattere quella distanza che il Co-vid ha contribuito a creare tra politica e società, tra istituzioni e territori. Mi auguro che questo servizio possa diventare presto un punto di rife-rimento. Siamo aperti ai suggerimenti e, perché no, anche alle critiche, se costruttive, poiché è da queste che possiamo crescere e migliorare”.

“UFFICI POSTALI, LA REGIONE ABBANDO-NA I CITTADINI. NESSUNO DEVE RESTARE INDIETRO” – MELONI (PD): “SERVE CAM-BIO DI PASSO”

Perugia, 24 gennaio 2022 - “Da un lato si inneg-gia alla bellezza indiscussa dei piccoli borghi, alla loro virtù e alla loro forza, ma dall’altro non si fa nulla per difenderli e la Regione resta inerme di fronte alla smobilitazione dei servizi, aggravata da scelte proprio della giunta regionale. Un fatto grave che sta danneggiando tanti piccoli centri”.

Così la capogruppo del Partito democratico, Si-mona Meloni, chiedendo “un cambio di passo e un interessamento reale, e non di facciata, nella tutela dei servizi di tutto il territorio”.

“L’ultima occasione è la continua chiusura degli uffici postali – spiega Meloni – come nel caso di Sant’Arcangelo, dove questa mattina si è svolta una protesta dei cittadini. Protesta sacrosanta, di fronte alla chiusura di un servizio fondamentale per la comunità. Chiusure che, sul territorio, fan-no il paio con la smobilitazione delle banche, la cui presenza, dopo il caso di Intesa San Paolo, è ridotta lasciando sguarniti comprensori davvero vasti. In 5 anni in Umbria sono stati persi il 25 per cento degli sportelli, passati da 511 a 389, con solo 73 comuni su 92 con almeno uno spor-tello”.

“Quindi uffici postali, banche ma, come non manchiamo di sottolineare, anche gli ospedali e i presidi sanitari - prosegue Meloni - che con un piano anticovid davvero caotico, hanno lasciato

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migliaia di umbri senza un punto di riferimento certo. Gli umbri non meritano di essere abban-donati. La Giunta regionale deve mettersi in te-sta che l’Umbria è una regione dai mille borghi e deve fare di tutto per un modello organizzativo dei servizi che non lasci indietro nessuno. La necessità di servizi e assistenza si è dimostrata soprattutto in questi periodi di pandemia. Per questo - conclude - lavorerò ad una proposta di legge regionale per garantire a tutti i territori accesso al credito, assistenza e consulenza che le Poste e le banche devono garantire”.

QT 4 “CHIARIMENTI SU PROCEDURE CON-CORSUALI DI UMBRIA DIGITALE” - A ME-LONI, BORI, PAPARELLI, BETTARELLI (PD) RISPONDE ASSESSORE FIORONI “CONCOR-SO BANDITO PERCHÉ FUNZIONALE A SUC-CESSIVA FUSIONE”

Perugia, 26 gennaio 2022 - L'Assemblea legislati-va dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata dei consi-glieri regionali del Partito democratico Simona Meloni (capogruppo e prima firmataria), Tomma-so Bori, Fabio Paparelli e Michele Bettarelli (Pd) che chiede chiarimenti alla Giunta sulle procedu-re concorsuali di Umbria Digitale.

Illustrando l’atto in Aula, Meloni ha ricordato che

“la legge regionale ‘13/2021’ ha portato alla norma del 14 dicembre 2021 per la fusione per incorporazione di Umbria Digitale in Umbria Salu-te e Servizi, che dal primo gennaio 2022 si chia-ma PuntoZero. Nelle more del perfezionamento delle operazioni societarie per la costituzione della società Puntozero, la società Umbria Digita-le ha comunque indetto a partire da ottobre 2021, ben 17 procedure concorsuali per la coper-tura di 36 posizioni professionali a tempo inde-terminato, ognuna delle quali si è svolta e poi conclusa alla fine del mese di dicembre 2021, non solo nel periodo natalizio ma anche a ridosso dell’imminente incorporazione nella società Pun-toZero.

Per questo chiediamo di conoscere quali misure sono state adottate per dare vasta e piena pub-blicità a tutte le procedure di selezione del per-sonale ricordate in premessa; se tutti i candidati ammessi all’unica prova concorsuale prevista per il reclutamento di 2 posizioni nel profilo di ‘Multi-channel Content Specialist’ abbiano svolto la stessa in presenza, così come previsto, oppure se si siano verificate eccezioni; se ritiene che le succitate procedure di selezione del personale siano coerenti e funzionali alle attività di Umbria Digitale, che è confluita in PuntoZero. Inoltre vogliamo sapere dalla Giunta se ritiene opportu-no che ben 17 procedure concorsuali per l’assunzione a tempo indeterminato di 36 nuove unità di personale vengano bandite dall’amministratore unico, di nomina politica del-la stessa Giunta, che era in scadenza il successi-vo 31 dicembre 2021, e se ritiene opportuno valutare, in autotutela, la possibilità che i

com-petenti organi annullino tali procedure di selezio-ne”.

L’assessore Michele FIORONI ha risposto: “Ho letto questa interrogazione con perplessità. Si fa riferimento al fatto che un amministratore uscen-te, a seguito di una fusione, abbia bandito un corso, ma, in questa situazione, il concorso è stato bandito perché funzionale alla successiva fusione, perché servivano quei profili. Il tema del digitale, delle competenze, del supporto al citta-dino con tutti gli strumenti digitali non può pre-scindere dalle tempistiche tecniche di una fusio-ne. Quindi bene ha fatto l’amministratore unico che con efficacia ed efficienza ha fatto uscire i bandi come da mandato e come richiesto dall’Assemblea dei soci con un piano approvato il 30 aprile 2021. Si trattava di un obiettivo che prevedeva di traghettare Umbria digitale alla fusione. Per quanto concerne la pubblicità, ci sono criteri di trasparenza pubblica, quella chia-mata ‘amministrazione trasparente’, ci sono se-zioni dei portali sia di Umbria digitale che della Regione in cui vengono esplicitamente riportati gli avvisi. E non si può sentire che qualcuno non ha partecipato a causa del periodo e del clima natalizio. Per i 120 avvisi sono state presentate complessivamente 123 candidature. Non si può quindi dire che non è stata prevista una adegua-ta pubblicità. Rispetto ai titoli di studio, essi ven-gono definiti in maniera esclusiva o cumulativa.

In questo caso il bando prevedeva che, in manie-ra alternativa, poteva andare bene sia il diploma che la laurea. È chiaro che chi è laureato è au-tomaticamente anche diplomato. Quindi, dove viene indicato il diploma, questo è alternativo anche al titolo della laurea. La Commissione di selezione era diversa da quella che ha poi fatto le domande. I criteri di trasparenza adottati forse non si sono mai visti in passato. Rispetto all’impossibilità di partecipare all’orale per impe-dimento medico, era previsto nel bando che essa poteva essere svolta in video conferenza, come previsto per tante altre situazioni, legate oggi, soprattutto, alla pandemia”.

Nella replica, Meloni ha definito le risposte dell’assessore “irricevibili. Non accettiamo lezioni di etica e di morale quando poi non è stata data nessuna risposta sulle questioni poste nell’interrogazione. Non possiamo accettare ar-ringhe fumose in Aula come quella di oggi. Non ci è stata data alcuna risposta tecnica ai quesiti posti, anzi c’è una contraddizione continua ri-spetto alle procedure concorsuali”.

“INACCETTABILE PROVOCAZIONE DEGLI ESTREMISTI NO VAX. LA GIUNTA CHIEDA AL PREFETTO DI NON AUTORIZZARE UNA OLTRAGGIOSA MANIFESTAZIONE NEL GIORNO DELLA MEMORIA” - NOTA DI ME-LONI (PD)

Perugia, 26 gennaio 2022 - “Ho inviato alla pre-sidente della Giunta, Donatella Tesei, una richie-sta formale e urgente affinché si attivi presso la Prefettura allo scopo di ritirare l’autorizzazione

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alla manifestazione annunciata dagli estremisti No Vax del ‘Fronte del dissenso’. Stando a quanto da loro stessi annunciato, infatti, essi intende-rebbero manifestare il proprio, legittimo, dissen-so sulle politiche di contenimento della pandemia da Covid 19 ritrovandosi domani, giorno della Memoria, anche a Perugia, ‘vestendo le stesse divise dei deportati nei campi di concentramento su cui sarà esposta la stella di David con su scrit-to No green pass’”. Lo annuncia il capogruppo regionale del Partito democratico, Simona Melo-ni, spiegando che “la convocazione rilanciata a tutti i media regionali da parte del Fronte del dissenso è inquietante oltre ad essere un insulto alla Memoria dei milioni di persone a cui il 27 gennaio è stato dedicato. Scrivere che ‘la depor-tazione nei campi di concentramento di ebrei e oppositori politici fu l’ultimo capitolo, preceduto da atti persecutori del tutto simili a quelli che oggi vengono adottati nel nostro paese dal go-verno Draghi’, significa cancellare la memoria, la

alla manifestazione annunciata dagli estremisti No Vax del ‘Fronte del dissenso’. Stando a quanto da loro stessi annunciato, infatti, essi intende-rebbero manifestare il proprio, legittimo, dissen-so sulle politiche di contenimento della pandemia da Covid 19 ritrovandosi domani, giorno della Memoria, anche a Perugia, ‘vestendo le stesse divise dei deportati nei campi di concentramento su cui sarà esposta la stella di David con su scrit-to No green pass’”. Lo annuncia il capogruppo regionale del Partito democratico, Simona Melo-ni, spiegando che “la convocazione rilanciata a tutti i media regionali da parte del Fronte del dissenso è inquietante oltre ad essere un insulto alla Memoria dei milioni di persone a cui il 27 gennaio è stato dedicato. Scrivere che ‘la depor-tazione nei campi di concentramento di ebrei e oppositori politici fu l’ultimo capitolo, preceduto da atti persecutori del tutto simili a quelli che oggi vengono adottati nel nostro paese dal go-verno Draghi’, significa cancellare la memoria, la