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3. IL PROGETTO ARCHITETTONICO

3.2. Accessibilità e aspetti distribut

Dopo aver accolto le varie esigenze della committenza, si è fatta un’analisi degli aspetti distributivi che caratterizzano stessi tipi architettonici. Dal punto di vista macroscopico si è visto come atrio d’ingresso e area funzionale per le attività sportiva, siano i nuclei attorno al quale ruota l’intera organizzazione distributiva, iniziando tutto dalla zona di accoglienza, quale è il parcheggio esterno.

La distribuzione esterna è stata studiata in funzione diretta delle realtà esistenti e di quelle che coesisteranno all’interno dell’area ad intervento ultimato. Ci riferiamo in primo luogo alla viabilità stradale, alla zona

industriale e alle situazioni campestri, in secondo luogo all’impianto per piscine il cui progetto è già stato definito.

Da un lato le due strade comunali dalle quali si è voluto appositamente allontanare il volume da realizzare, dall’altro la presenza dell’impianto per piscine occupante la zona a sud hanno guidato la scelta nella posizione a nord est del Palazzetto dello sport. In questo modo si ottengono anche altri due aspetti non marginali: l’allontanamento dalla zona industriale e l’avvicinamento alla zona campestre.

Gli spostamenti appena descritti non hanno ripercussioni a livello macroscopico urbanistico, ma ad un livello micro territoriale interno al lotto di terreno, consentendo, in un verso, la schermatura artificiale, mentre nell’altro la più progressiva integrazione con il territorio circostante.

A fronte di tali scelte si è creato uno spazio nella zona a nord ovest che ha consentito l’inserimento di un ampio parcheggio, studiato per consentire la manovrabilità di mezzi ingombranti, in particolar modo gli autobus, e di un filtro naturale costituito da un terreno gradualmente in pendenza che dalla quota parcheggio sale fino alla quota superiore delle gradinate. Quest’ultimo aspetto caratterizza il Palazzetto, inserendolo gradualmente nell’ambiente circostante non creando uno stacco netto e improvviso ad un osservatore che da ovest guardi verso est.

Quest’ultima scelta ha condizionato le scelte distributive interne che saranno prospettate più avanti.

Dal parcheggio ci si avvicina al Palazzetto seguendo due percorsi che, legandosi al linguaggio usato per la definizione dell’area, seguono il perimetro della grande circonferenza tramite la quale si può accedere, nella zona ad est, ad un ingresso secondario dedicato all’ingresso degli atleti durante l’uso straordinario dell’edificio, mentre seguendo il percorso dall’area centrale del parcheggio si arriva alla piattaforma attrezzata di connessione, elemento di collegamento e d’interazione con l’impianto delle piscine. Da tale piattaforma si accede all’area di accoglienza coperta del Palazzetto, il grande atrio in vetro strutturale. È da esso che parte l’interazione vera e propria dell’utente con la struttura: all’interno sono presenti subito le due biglietterie che serviranno da primo smistamento per gli spettatori, nonché gli accessi alle zone controllate quali appunto le gradinate e gli spazi riservati agli atleti.

Nelle due aree subito adiacenti all’atrio, trovano spazio l’ufficio amministrativo, i servizi igienici, i collegamenti verticali al settore est, i collegamenti orizzontali all’area destinata agli spogliatoi ed il pronto soccorso; quest’ultimo è stato collocato nelle immediate vicinanze di un’uscita di sicurezza per un collegamento diretto con eventuali mezzi di soccorso che, in caso di emergenza, possono arrivare fino in prossimità di detta apertura. Il collegamento è stato pensato anche in prossimità della zona gioco per una riduzione dei tempi d’intervento anche a fronte dell’esigenza di poter entrare in campo con una barella.

Nell’area ad ovest dell’atrio sono presenti esclusivamente i collegamenti verticali e orizzontali al settore ovest e i collegamenti orizzontali agli spazi di supporto.

Vale la pena di rilevare come tali aree di collegamento siano compartimentate, quindi risultanti e prova di fumo, in modo da aumentare il livello di sicurezza globale dell’intera struttura.

È opportuno a questo punto fare alcune considerazioni sulle scelte distributive interne.

Vari sono i tipi di Palazzetto esistente soprattutto in funzione della disposizione delle gradonate: quest’ultima può essere disposta su tutti i quattro lati del campo in maniera discontinua creando quattro settori separati, oppure in maniera continua creando degli anelli cosa che succede anche nei campi da calcio; è questo il caso dei grandi palazzetti dello sport quali ad esempio il palasport di Livorno di recentissima costruzione o il Palaterme di Montecatini.

Le gradonate possono essere però disposte anche su parte dei lati perimetrali del campo: su tre di essi destinando il quarto ad altri servizi come ad esempio il nuovo palazzo dello sport costruito a Santa Croce sull’Arno. Altre realtà più modeste propongono anche gradonate sistemate su un unico lato collocandosi nell’ambito delle grandi palestre comunali e non più in quella dei palazzetti.

Nel nostro caso, dovendo la struttura recepire un numero non piccolo di persone, ma nemmeno elevatissimo, come da esigenze comunali, si è optato per una via di mezzo inserendo le gradonate su entrambi i lati lunghi destinando i lati corti a servizi di accoglienza, di collegamento e di sicurezza. L’orientamento del lato lungo del campo secondo la direzione nord sud è stata scelta in funzione del collegamento obbligato della struttura a sud con l’impianto per piscine. Non volendosi precludere la possibilità di inserire ambienti di supporto inferiormente alle gradonate si è optato per il posizionamento delle due gradonate ad est e ad ovest. Questo aspetto ha permesso anche di dare aerazione diretta agli spogliatoi evitando di sovraccaricare gli impianti di circolazione dell’aria.

Nella zona ad est trovano spazio subito dopo l’area destinata agli uffici amministrativi, l’ampio spazio destinato agli spogliatoi. Anziché creare due spogliatoi sovradimensionati se ne sono creati quattro seguendo anche una logica di ottimizzazione dei tempi: infatti, in caso di più partite successive e consecutive, non ci sarà bisogno di attendere lo svuotamento degli spogliatoi per farvi accedere gli atleti della partita seguente, ma questi ultimi troveranno direttamente uno spazio libero per cambiarsi d’abito e così via a rotazione.

In posizione centrale rispetto al blocco costituito da tali aree si è inserito un ingresso secondario comodo per differenziare l’ingresso tra gli utenti spettatori da quello giocatori.

Nella restante parte dell’area sotto le gradonate ad est trovano spazio altri servizi igienici da desinare agli spettatori occupanti i posti nella parte a nord. La suddivisione in più servizi igienici distribuiti in modo più capillare nella struttura permetterà di evitare sovraffollamenti e code durante le pause di gioco in occasione delle manifestazioni

Nella zona ad ovest sempre sotto le gradonate, oltre ai servizi igienici, sono situati altri importanti locali destinati ad ospitare servizi di supporto e servizi tecnici. Ci si riferisce al deposito per il materiale di pulizia nel quale saranno stivate tutte le attrezzature per la pulizia ordinaria del Palazzetto. La sala stampa, la quale può svolgere anche la funzione di sala riunioni. Seguono gli spogliatoi del custode e degli arbitri; questi ultimi sono in numero di due per la possibilità che possano essere presenti arbitri di entrambi i sessi e devono, quindi, essere divisi.

Lo spogliatoio arbitri sarà usato durante le manifestazioni, mentre durante l’esercizio ordinario del Palazzetto potrà essere occupato dagli istruttori delle varie discipline.

L’ultima area di supporto prevista in questa zona è l’ampio magazzino posizionato all’estremità nord del settore ovest: qui saranno collocati tutti i materiali inerenti alle varie discipline e tutto ciò che riguarda eventuali parti sostitutive di attrezzature fisse. Il magazzino è direttamente collegato all’esterno per consentire operazioni di carico e scarico agevoli, potendo arrivare in prossimità dell’apertura con mezzi adeguati; il collegamento è

assicurato anche alla zona gioco sempre per consentire il trasporto delle attrezzature con il percorso meno tortuoso possibile.

Per ultime rimangono le aree per i servizi tecnici quindi la centrale termica, il locale trattamento aria e il locale quadri elettrici. Soprattutto per la centrale termica si sono seguiti particolari accorgimenti atti ad assicurare una maggior sicurezza degli utenti. Ad esempio il soffitto del locale centrale termica si trova in una zona esterna al Palazzetto sulla cui sommità non è previsto l’accesso agli utenti; il locale è provvisto come da normativa di un accesso autonomo esterno.

Il locale trattamento aria è stato previsto per un’eventuale installazione di filtri per il ricircolo dell’aria interna per un risparmio energetico invernale ed è provvisto di accesso autonomo dall’esterno.

Il locale quadri elettrici ospita tutti i quadri necessari per dare tensione alle apparecchiature presenti all’interno della struttura. Sarà provvisto di gruppi di continuità adeguatamente dimensionati per fornire tensione all’impianto d’emergenza, e più in particolare a quello antincendio, per un periodo di almeno 30 minuti dalla perdita di tensione fornita dalla rete esterna.

Occupandoci adesso della distribuzione degli ambienti al piano superiore troviamo, sopra la zona in cui ha sede l’ufficio amministrativo, il bar che fornisce il servizio di ristoro. Dotato di tre sale due interne e una esterna, fruibile soprattutto nella bella stagione, fornirà servizio di ristoro breve durante il funzionamento ordinario e straordinario del Palazzetto e potrà

fornire primi piatti agli addetti ai lavori. Il cuore del bar è costituito da due locali, il primo destinato a piccolo magazzino e laboratorio, il secondo alla vendita diretta al pubblico direttamente dal banco. Adiacente e in comunicazione con questi due locali, previo disimpegno, c’è il servizio igienico destinato ai lavoratori del bar. Il disimpegno spazioso servirà per un eventuale cambio d’abito del personale.

Nella parte superiore delle gradonate vi sono inoltre gli spazi per i collegamenti orizzontali: in essi anche se non espressamente richiesto dall’utenza si sono lasciate ampie zone per poter ospitare, in futuro, parte di spettatori in piedi, delimitando opportunamente le aree a loro destinate. Nella zona ad est è inoltre presente una terrazza esterna che funziona da elemento di sicurezza essendo collegata all’interno dalle varie uscite ed ha funzione d’irrigidimento nei confronti della struttura esterna.

3.3.

La struttura

La struttura verticale dell’interno edificio è stata pensata in cemento armato; è suddivisa in una struttura principale ed in una secondaria non tanto per ordine d’importanza, quanto per le dimensioni che entrano in gioco.

La struttura verticale principale è quella che porta il sistema di copertura in legno lamellare superiormente al campo da gioco e alle gradonate. Sulla parte est essa, in posizione perimetrale, è costituita da pilastri in cemento armato a sezione rettangolare che dal piano terra arrivano direttamente alla copertura, in posizione intermedia, alla sommità delle gradonate, da pilastri a sezione circolare.

La parte ovest è realizzata, esternamente all’edificio, da pilastri a forma di “lambda” rovesciata in cemento armato; internamente in prossimità della facciata esterna da pilastri a sezione circolare.

Entrambe le strutture più esterne sono irrigidite al livello intermedio, corrispondente al piano di calpestio in sommità delle gradonate, da travi in cemento armato che hanno la funzione di portare anche i solai; inoltre la struttura esterna a lambda rovesciato è connessa tramite travi cordolo, sempre in cemento armato, aventi pura funzione di collegamento e d’irrigidimento.

Le due parti di struttura appena descritte servono per fare d’appoggio alle travi portate in legno lamellare che si vanno ad impostare sulla grande struttura spaziale di spina sempre in legno lamellare.

Quest’ultima è portata da due grandi doppi pilastri a sezione rettangolare, che rastrema verso l’alto, posizionati alle estremità della zona gioco.

La struttura verticale, cosiddetta secondaria, è interamente in cemento armato e comprende anche le gradonate stesse, e la struttura che porta la parte dell’atrio e dei collegamenti verticali. Queste ultime parti sono caratterizzate volumetricamente da altezze minori rispetto al grande volume centrale della zona gioco.

Nell’ambito dell’atrio in vetro strutturale i pilastri in cemento armato servono da collegamento tra le varie strutture d’acciaio che portano le lastre di vetro. A questo argomento è riservata una parte del paragrafo successivo. La struttura verticale della zona dei collegamenti è anch’essa costituita da maglie di pilastri in cemento armato collegate al livello del piano di calpestio in sommità delle gradonate da travi e cordoli in cemento armato.

La stabilità della struttura è assicurata dalla controventatura verticale costituita all’esterno dai collegamenti rigidi tra i pilastri in cemento armato e le relative travi di collegamento sopra menzionate, e dalla controventatura di falda realizzata unitamente alla copertura. Inoltre, anche se non si tiene conto di tali rigidità, sia i solai sia la copertura forniscono contributi irrigidenti a tutto i complesso strutturale.

Le fondazioni dell’intera struttura si sono pensate come fondazioni superficiali costituite da una platea nervata, che si estende anche al di sotto della zona gioco evitando così cedimenti differenziati nell’arco del tempo.

3.4.

I materiali

Come da esigenze richiesto si sono usati materiali moderni per la realizzazione dell’edificio.

In particolare si evidenziano:

o il vetro strutturale, usato nel grande atrio;

o Il legno lamellare, usato per la struttura di copertura; o Facciate ventilate a pannelli metallici

4.1.1. Vetro strutturale

In ogni opera di architettura la luce naturale riveste una notevole importanza: le trasparenze, i riflessi, il tempo che passa e i cambiamenti climatici, contribuiscono a delineare l'opera nella sua interezza.

L'elemento che in qualche modo si comporta da filtro, che permette di addomesticare e ammorbidire la luce per consentire di sfruttarla secondo le nostre esigenze, è sicuramente la parete vetrata.

Essa condiziona la qualità dell'edificio, sia dal punto di vista del carattere architettonico che da quello degli ambienti interni.

Volendo mettere in comunicazione lo spazio interno dell’edificio con quello

esterno, evitando per quanto possibile, le ostruzioni, si è trovato nel vetro un elemento ideale per questa funzione. Il vetro è un materiale che mette insieme caratteristiche di luminosità e trasparenza oltre a proprietà di isolamento termico, isolamento acustico, protezione solare, protezione dagli urti, protezione antincendio, ecc.

Sono delicate, per questo tipo di materiale, usato strutturalmente le sollecitazioni di tipo meccanico: è quindi fondamentale che le capacità di risposta del vetro siano adeguate a questo scopo. Inoltre, è stato necessario esaminare aspetti come l'installazione dei vetri, i principi di trasmissione delle sollecitazioni e le interfacce di lavoro (collegamento / contatto) tra i diversi materiali costitutivi del sistema globale, tenendo conto di due condizioni funzionali essenziali:

a) condizioni di appoggio,

b) spostamento tra elementi costitutivi.

Altro aspetto fondamentale dell’elemento vetro è quello dell’analisi degli apporti termici per avere un adeguato apporto calorico nella situazione invernale e un ridotto carico energetico durante la stagione estiva.

Tra le varie tecnologie esistenti sul mercato ne è stata scelta una particolarmente funzionale e dotata di notevoli accorgimenti tecnologici riguardanti il risparmio energetico.

Questa è costituita da vetrate temperate monolitiche o temperate stratificate ancorate ad una struttura portante in acciaio.Tale struttura ha apposite staffe per ricevere quanto necessario a sostenere i vetri ed è in grado di riprendere le tolleranze ortogonali.

Il contatto metallico tra vetro/accessori di supporto/struttura portante viene accuratamente evitato. Le vetrate, verso l'esterno, non presentano sporgenze, grazie agli attacchi perfettamente a filo con la superficie del vetro. Le lastre di vetro sono

collegate alla struttura portante tramite attacchi in acciaio,che attraversano il vetro in prossimità dei quattro angoli del pannello stesso.

Un sistema di fissaggio intermedio permette ad ogni singolo pannello: • Di essere totalmente indipendente l'uno dall'altro.

• Di assorbire tutte le dilatazioni termiche.

• In caso di sisma le lastre flottano sulla struttura senza alcun punto di bloccaggio.

• La rottura di una o più lastre non altera le tensioni e l' equilibrio della struttura portante delle altre lastre.

• In caso di rottura di una qualsiasi delle lastre l'intervento di sostituzione è effettuato senza dover intervenire su quelle adiacenti. In

questo modo non occorre nessun tipo di telaio perimetrale. come nei tradizionali sistemi di facciata.

È inoltre possibile unire tutte le caratteristiche sopra elencate all’uso di vetri camera. Difatti, verso l'esterno, la nostra vetrata presenta la sola superficie piana del vetro isolante, senza viti in vista. Il vetro camera avrà la lastra esterna

senza alcuna foratura e/o bulloni o piastre in vista. La vetrata isolante avrà il vetro interno con inseriti gli accessori per consentire la regolare posa in opera della struttura. I quattro lati delle lastre saranno molati a filo lucido.

Ogni lastra di vetro isolante è collegata alla struttura indipendentemente dalle sue limitrofe. Tra le lastre isolanti rimane una fuga di 10 mm, che viene sigillata con appositi mastici. La struttura di ancoraggio è stata ideata per poter dare una linea altamente tecnologica a tutta la facciata. La sua struttura modulare permette di combinare in pochi attimi tipologie di attacchi a 1,2,3,4 staffe, utili negli ancoraggi sugli angoli, a muro e a pavimento oppure nella necessità di dove inserire una porta in vetro temperato senza telaio perimetrale. La sua forma e il materiale che gli dà corpo, si integrano con il resto della struttura, evidenziando la particolarità degli ancoraggi di ogni singolo pannello e donando un elegante motivo architettonico, mantenendo inalterata la sua funzione strutturale

Per migliorare ancora le prestazioni termiche della struttura saranno impiegati cristalli laminati di alta tecnologia con un film di controllo solare posto tra due lamine di PVB. La principale caratteristica di questi cristalli consiste in un efficace controllo selettivo

dell'energia solare infrarossa, permettendo, a differenza dei normali vetri a controllo solare, un'alta trasmissione luminosa. Tali vetri consentono:

• Oltre il 70% di trasmissione luminosa. • Riflessione di calore superiore al 50%. • Protezione ai raggi ultravioletti del 99%. • Isolamento acustico.

• Sicurezza e resistenza agli attacchi esterni.

• Protezione della parte riflettente al calore dagli agenti esterni.

• Maggiore livello di sicurezza con minore spessore di vetro rispetto ad un vetro stratificato convenzionale

L'abbattimento energetico riduce i costi di gestione dell’impianto di climatizzazione. Si hanno inoltre una riduzione del consumo elettrico per l'illuminazione e l’annullamento di costi in accessori per il controllo solare

quali tende, persiane, frangisole etc. con una simultanea riduzione dello spessore del vetro.

4.1.2. Legno lamellare

Il legno lamellare sta avendo negli ultimi anni una crescita notevole dal punto di vista del suo impiego. Questo perché unisce tante qualità positive in un unico materiale. Il suo impiego è stato espressamente richiesto dalla committenza e una trattazione specifica sarà ampiamente sviscerata nel capitolo successivo.

4.1.3. Facciate ventilate a pannelli metallici

La connotazione tecnica di una facciata ventilata è ben nota: si tratta di un rivestimento a sbalzo rispetto alla superficie di tamponamento, tale da consentire la circolazione di un flusso d’aria nell’intercapedine, dal basso verso l’alto, con cosiddetto “effetto camino”.

Tale sistema consente l’applicazione di rivestimenti esterni di svariato genere, dalle lastre di marmo e granito ai pannelli in fibrocemento, pannelli metallici ecc.

Il flusso continuo d’aria creato fa sì che l’isolamento esterno possa definirsi “isolamento a secco”, con eliminazione dei fenomeni di condensa, normalmente determinato dalla migrazione del calore dall’interno verso l’esterno.

Poiché il paramento esterno è costituito dalla facciata ventilata, l’isolamento dell’edificio può essere effettuato a cappotto. Di per sé, inoltre, la facciata ventilata a sbalzo costituisce uno schermo all’irraggiamento solare, con un notevole “effetto ombra” sulla struttura. Non essendo peraltro la stessa esposta ad agenti atmosferici, bensì essendo protetta dal flusso continuo di una “lama d’aria” possono ritenersi altresì evitati tristi fenomeni di corrosione, quali l’ammaloramento del calcestruzzo, dovuto ad un processo di carbonatazione.

Sotto l’aspetto architettonico, i risultati possono essere straordinari, sia per la grande varietà di lastre disponibili sul mercato, sia per la notevole componibilità cromatica e strutturale.

Per quanto concerne il maggior costo determinato dall’adozione di un rivestimento a parete ventilata, dobbiamo dire che lo stesso deve ritenersi del tutto ammortizzato nel tempo, sia in funzione del cospicuo risparmio energetico, per spese di riscaldamento e/o condizionamento, sia in funzione

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