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ACCESSORI SPECIALI

Nel documento MANUALE INSTALLAZIONE (pagine 41-46)

Il seguente paragrafo descrive 3 accessori speciali che presentano la stessa scheda elettronica, ma che grazie alla diversa impostazione dei jumper soddisfano funzioni totalmente diverse.

12.1. Interfaccia 2 o 4 ingressi analogici

La prima funzione di questa scheda è un'interfaccia per un massimo di 4 ingressi analogici che può essere collegata alla scheda madre o collegata al terminale RS485 remote I/O, e che consente alla DREAM 2 di leggere direttamente gli ingressi analogici 4-20 mA.

Il Jumper che decide la funzione della scheda e la imposta come interfaccia ingressi analogici e il jumper JP12 ponticello che dovrebbe essere impostato come dimostrato nel disegno a destra. Quando questa scheda e collegata alla scheda madre non richiede la connessione del cavo di comunicazione RS485 e la fornitura 12V DC (vedi immagine sopra). In base all'indirizzo indicato durante la definizione "hardware e connessioni"

all’interfaccia ingressi analogici. L'impostazione degli altri jumper sulla scheda dovrebbe essere lasciata invariata.

DREAM 2 – MANUALE INSTALLAZIONE

12.2. Ripetitore RS485 con isolamento opto

La seconda funzione di questa particolare scheda è di servire come un ripetitore sulla linea di comunicazione seriale RS485.

Quando funge da ripetitore, la connessione tra l'ingresso e l'uscita dell’unita ottica è solo un collegamento, quindi fornisce un buon isolamento galvanico tra l'ingresso e l'uscita delle linee. Questa funzione aiuta a superare i problemi creati da linee problematiche che creano difficolta di comunicazione.

Ancora una volta, il jumper che definisce la funzione della scheda e la

rende un ripetitore, è il jumper JP12. L'impostazione dovrebbe essere in posizione centrale, come indicato nel disegno a destra

Un ripetitore può essere necessario in due casi:

• quando la linea RS485 da scarsi risultati ed esige il rafforzamento del segnale.

• quando il sistema contiene diverse interfacce monocavo.

Fatta eccezione per la prima interfaccia, che è collegata direttamente alla DREAM 2 tutte le altre saranno alimentate separatamente e avranno la loro linea di comunicazione RS485 isolata da ripetitori. In questo caso, si vogliono eliminare le influenze tra le diverse linee monocavo, quindi creare un isolamento galvanico tra le stesse. Pertanto, ha molta importanza l'alimentazione della scheda con il 12V DC dalla parte dell’uscita in cui l'interfaccia 2W è collegata e non dal lato dell’ingresso, che arriva dalla DREAM 2. In caso contrario, si perderà l'effetto di isolamento. A tal fine, il ripetitore ha la capacità di essere alimentato sia dal lato di ingresso o dal lato di uscita mentre le due parti rimangono isolate galvanicamente. Per impostare l'alimentazione dal lato dell’uscita, i quattro jumper JP7, JP9, JP10, JP11 dovrebbero essere in posizione destra (al contrario di quello che appare nella foto sopra).

Nel sistema DREAM 2 il baud rate utilizzato e 9600.

JP12 set per

DREAM 2 – MANUALE INSTALLAZIONE

12.3. Bridge RS485

La terza funzione di questa particola scheda e di servire come un ponte sulla linea di comunicazione RS485 tra la DREAM 2 e le interfacce remote. Il ponte è collegato su un lato alla scheda madre della DREAM 2 e, dall'altro lato è collegato all'ingresso remoto delle interfacce. È importante impostare l'indirizzo del BRIDGE uguale a quello dell’interfaccia con il più basso indirizzo tra quelle che lavorano attraverso il BRIDGE.

Il collegamento della linea remota dovrà essere collegato ai terminali di destra.

JP12 set per funzione bridge

Quando la scheda BRIDGE è installata esternamente al box DREAM 2, i terminali 12V saranno usati per l'alimentazione e i terminali P e N saranno connessi con i terminali P2 e N2 remote I/O sulla scheda madre della DREAM 2

Non in uso ripetitore Terminale per il

collegamento della linea remota

DREAM 2 – MANUALE INSTALLAZIONE

Appendice "A" – CONVERSIONE DECIMALE BINARIO

Nella seguente tabella il microinterruttore in posizione ON è indicato con 1 e in posizione OFF con 0.

Indirizzo decimale Valore binario

da impostare sui microinterruttori:

1 2 3 4 5 6

Indirizzo decimale Valore binario da impostare sui microinterruttori:

DREAM 2 – MANUALE INSTALLAZIONE

Appendice "B" – CAVI

Regole per i cavi

Le seguenti regole devono essere osservate quando si utilizzino cavi su lunghe distanze nel sistema Dream:

 Mai utilizzare un unico cavo per differenti linee monocavo. Es. non utilizzare un quadripolare dove esistono due interfacce monocavo

 Mai utilizzare lo stesso cavo per la linea monocavo e la linea di comunicazione RS485.

 Mantenere sempre una distanza minima di 20 cm tra i cavi di differenti linee monocavo e/o RS485 quando interrate.

 Per le reti interrate usare sempre cavi doppio isolamento NYY.

 La sezione del cavo raccomandata è di 1.5 mm2

 Per la linea monocavo la capacitanza riveste un estrema importanza, minore è meglio è. Una capacitanza di 0,1 µF per km è buona. La capacitanza totale del cavo connesso con una interfaccia monocavo non dovrebbe superare 1 µF.

 La resistenza del cavo dovrebbe essere ragionevolmente bassa, senza perdite tra i cavi e tra i singoli cavi e la terra (vedi test più avanti).

Test resistenza cavi

 Il cavo deve essere testato per verificare la continuità dei suoi fili, il buon isolamento tra i fili e tra ogni filo e la terra.

 Scollegare entrambe le estremità del cavo in prova (anche da qualsiasi RTU) e assicurarsi che i fili non si tocchino vicendevolmente.

 Controllare la resistenza tra i fili. Utilizzare la scala più elevata disponibile sul tester (decine o centinaia di KΩ). La resistenza deve essere infinita, o almeno non inferiore a 1 MΩ.

 Controllare la resistenza tra ogni filo al suolo Utilizzare la scala più elevata disponibile sul tester (decine o centinaia di KΩ). La resistenza deve essere infinita, o almeno non inferiore a 1 MΩ.

 Creare un corto circuito tra i fili a una delle estremità del cavo e provare la resistenza tra i fili alla fine altra. In questo caso usare la scala più bassa del tester (decine o centinaia di Ω). La

resistenza nella una coppia di fili aumenta con la lunghezza dei cavi e diminuisce con il loro spessore. Per 1 km di distanza e con un paio di fili con sezione 1,5 mm2 la resistenza deve essere di circa 22Ω. La formula per il calcolo della resistenza previsto un filo di rame è la seguente:

Resistenza (in Ω) = 0.017 x Lunghezza (in metri) Sezione (in mm2)

DREAM 2 – MANUALE INSTALLAZIONE

Appendice “C" – TEST MONOCAVO

Procedura Test sistema Monocavo

1. La fornitura di energia a tutte le stazioni remote nel sistema.

2. La scansione delle stazioni remote ogni secondo.

3. Lo scambio di informazioni con la Dream ogni secondo.

Il cavo bipolare che parte dall'interfaccia monocavo e serve tutte le RTU, svolge sia la funzione di alimentazione che quella di comunicazione con le stesse. A causa della natura variabile del segnale trasportato dal monocavo, la tensione non può essere misurata con un voltmetro, né come una tensione continua né come tensione AC. La procedura di test qui descritta aiuta a superare questo ostacolo e permette di distinguere tra un sistema funzionante e di un sistema con problemi.

Mettere l’interfaccia Monocavo in modalità SPECIALE TEST: impostare l'indirizzo 000000 sull’interfaccia e premere il tasto RESET dell’interfaccia. Di conseguenza, il led rosso che indica la comunicazione tra la DREAM e l'interfaccia, smette di lampeggiare e rimane costantemente accesa.

Controllo della tensione di alimentazione: Provare la fornitura dei 12V DC all'interfaccia.

Verifica della tensione di uscita di interfaccia: verificare l'esistenza di 36V DC ai terminali dell’interfaccia a cui e cablato il cavo bipolare del monocavo.

Misurare il consumo a "carico libero" dell’interfaccia: scollegare il cavo della linea monocavo dall’interfaccia. Collegare un Amperometro con scala a 200 o 500 mA tra il cavo positivo a 12 V di alimentazione del sistema e il terminale +12V sulla scheda interfaccia dove è previsto il collegamento. In questo modo si misura il consumo di interfaccia stessa. Il valore rilevato dovrebbe essere di circa 115-120 mA.

Misurare il contributo del cavo al consumo dell’interfaccia:scollegare tutte le RTU dalla linea e ricollegare il cavo all’interfaccia. A questo punto il consumo misurato dell’interfaccia può aumentare a causa di possibili perdite sul cavo.L’aumento dipende dalla lunghezza, dalla sezione e dalla qualità del rivestimento dei fili. Fino a 20-30 mA può essere considerato ragionevole.

Misurare il contributo delle RTU al consumo dell’interfaccia:Ilcontributo di ogni RTU al consumo misurato all’interfaccia deve essere di circa 1,5-2,2 mA. Collegare Le RTU una ad una al cavo e assicurarsi che il consumo cresca di max 2,2 mA x N, dove N rappresenta il numero di RTU nel sistema. Se il consumo è significativamente più elevato significa che alcune delle stazioni remote consumano troppo.

Misurare il consumo delle RTU in campo: il consumo di ogni RTU può essere misurati in campo dal "2W tester" o con un normale amperometro. Per la misurazione con il “2W tester”, vedere le istruzioni del manuale.

Per la misurazione con un Amperometro, l'interfaccia monocavo deve essere nella modalità “SPECIALE TEST" (vedi sopra), in questo caso l'interfaccia alimenta la linea con 36V DC. Tuttavia, una caduta di tensione lungo il cavo fino a 20V DC è ancora accettabile. Il consumo individuale di una RTU può essere misurato mediante l'inserimento dell’Amperometro (scala 10-20 mA) in serie con uno dei fili del monocavo. Un normale risultato sarà 0.75 mA per la RTU modulare e 0,5 mA per la RTU ECO.

Uscire dalla MODALITÀ TEST SPECIALE: Per tornare alla normale modalità di funzionamento impostare l'indirizzo corretto sui microinterruttori e premere il tasto RESET. Di conseguenza, il led rosso che indica la comunicazione tra DREAM e l'interfaccia inizierà a lampeggiare, un breve lampeggia ogni secondo.

Nel documento MANUALE INSTALLAZIONE (pagine 41-46)

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