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ALTRE ATTIVITA’ DI INSTALLAZIONE

Nel documento MANUALE INSTALLAZIONE (pagine 36-41)

11.1. Prove sui cavi prima della connessione di ingressi e uscite

Prima del collegamento dei cavi, ogni coppia di fili deve essere sottoposta a test di continuità, per assicurarsi che non abbiano interruzioni. Per effettuare questo test, collegare insieme i fili da un capo (con l'isolamento rimosso) e misurare la resistenza dall’altra parte. Questa non deve superare i 150 Ohm. Una seconda prova e necessaria per assicurarsi che non vi e alcun corto circuito o dispersione a terra del cavo dovuto ad un danneggiamento dell’isolamento. Per questa prova dobbiamo lasciare entrambi i capi del filo scollegato e misurare la resistenza tra loro, e tra ciascuno di essi con la terra. Il risultato deve essere superiore a 1 Mega Ohm.

11.2. Provare la funzionalità di ingressi e uscite

Il processo di installazione non e completo senza che tutte le uscite e tutti gli ingressi siano stati testati e risultati perfettamente funzionanti. Per la verifica delle uscite, si può utilizzare la modalità

"manuale" che puo essere attivata dallo schermo STATO DELLE USCITE. Nel menu principale selezionare Stato e quindi l’uscita. Premere il pulsante rosso tasto funzione (F2) sotto la parola

"manuale", il cursore cambierà forma in un riga lampeggiante di sottolineatura. Ora, il cursore può

essere spostato a destra e sinistra usando le frecce orizzontali, consentendo la selezione di una uscita dalla lista. Per attivare / disattivare l'uscita selezionata usare lo stesso tasto funzione (F2) che ora e indica "ON / OFF". Le uscite attivate saranno contrassegnate dal simbolo "^". Per uscire dalla modalità di funzionamento manuale viene utilizzato il tasto ENTER.

Lo stato degli ingressi viene visualizzato nella schermata STATO / INGRESSI. Ogni ingresso che rilevi un contatto chiuso appare con un segno "+".

Prima di iniziare ad utilizzare il sistema DREAM 2 vi sono ancora un po’ di cose da fare. Vi sono in primo luogo le DEFINIZIONI DEALER che dovrebbe essere visionate in modo da fare qualche

"regolazione fine " del sistema per renderlo più aderente all'effettiva applicazione. Un altro passo importante e l'impostazione delle COSTANTI, senza le quali il processo di configurazione non e completo. Entrambi questi due temi sono trattati in dettaglio nella sezione "DREAM 2 GUIDA UTENTE".

DREAM 2 – MANUALE INSTALLAZIONE

11.3. Software di simulazione DREAM 2

Il software di simulazione DREAM 2 è un programma che consente di simulare la DREAM 2 sul PC.

Il software di simulazione è uno strumento molto utile per dimostrazioni, formazione, sperimentazione e verifica dei problemi. Il software di simulazione ha il seguente aspetto:

La tastiera del simulatore è utilizzabile nello stesso modo nel quale è utilizzata quella di una DREAM 2 reale.

Per la selezione del file di configurazione desiderato, utilizzare l’opzione nella barra dei menu File/Open. Il software di simulazione avrà gli stessi contenuti della DREAM 2 dalla quale la configurazione è stata presa. L'utente può ora sperimentare la simulazione esattamente come se stesse operando sulla centralina stessa. L'unica differenza è che la DREAM 2 reale è collegata a tutte le valvole e ai contatori in campo e quando si apre una valvola ci sarà un flusso di acqua o di fertilizzanti. Nella simulazione, e possibile ottenere un effetto simile selezionando nella barra dei menu Configuration/Flow-simulation. Il software simulerà il flusso nei contatori acqua e fertilizzante in base al flusso nominale specificato, quando le valvole ad esse connessi sono aperte. I “contatori liberi”, quindi, non avranno la simulazione del flusso, perché non hanno valvole di loro appartenenza.

Il simulatore DREAM 2 può essere utilizzato anche per definire una nuova configurazione che può essere salvata in un file e successivamente scaricata nella centralina DREAM 2.

11.4. Attivazione pompe elettriche

Naturalmente, il controllo di pompe elettriche differisce dall'apertura e chiusura delle valvole, che sono dispositivi idraulici. Poiché nel controllo dell’Accensione/Spegnimento sono coinvolte fonti di elevata potenza elettrica che molte volte possono creare scintille elettriche e interferenze, è meglio avere un buon isolamento galvanico tra le unita di comando e le pompe che devono essere accese.

Pertanto, il controllo di pompe elettriche nei sistemi Talgil e fatto attraverso apposite unità (Relè a fotodiodo) che contengono un relè a stato solido, in cui ingresso e uscita sono collegati otticamente

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e pertanto forniscono un buon isolamento galvanico. Esistono due tipi di unità AC e DC per il comando. Il tipo AC tipo verrà utilizzato quando l’uscita dalla centralina è a 24VAC e il tipo DC quando il comando è 12V DC bistabile. Il tipo di unita con relè DC può essere comandato sia da un sistema a tre fili -con un filo (bianco) che serve come comune il secondo (rosso) per aprire e il terzo (nero) per chiudere- o da 2 fili che lavorano con un’inversione di polarità sul comando. Entrambi i tipi di unità di comando agiscono come un relè normalmente aperto che, quando attivato lascia passare la corrente di potenza quando disattivato la toglie. In ogni caso, la potenza deve essere fornita esternamente. I relè a fotodiodo possono essere utilizzati solo per pompe da 24 a 240 V AC e fino a 10 A. Essi sono previsti solo per l'interruzione di una fase, quindi quando la pompa sia una trifase o abbia un assorbimento superiore a 10 A, non è possibile attivare direttamente la pompa, ma piuttosto attivare un contattore che acceda e spenga la stessa.

AVVERTENZA

Con ogni “relè a fotodiodo” AC e fornito un condensatore di 1 μF 400V. Questo condensatore deve essere installato in parallelo con il carico, altrimenti, in alcuni casi, la pompa potrebbe non spegnersi.

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11.5. Relè a fotodiodo AC

Il seguente schema mostra il cablaggio del relè a fotodiodo AC. L'alimentazione esterna arriva al punto 2 del relè stato solido, ma non passa al punto 1, se non autorizzato dal comando della centralina.

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11.6. Relè a fotodiodo DC

Quanto spiegato in precedenza circa l’unità relè a fotodiodo AC, vale anche per il tipo DC fatta eccezione per il comando. Come accennato in precedenza nell’unità relè a fotodiodo DC è predisposta la ricezione dei comandi da centraline con uscite di comando DC bistabile a 2 o 3 fili.

L'unica differenza e la connessione del comando. Gli schemi seguenti mostrano tale differenza.

AVVERTENZA

È importante sottolineare che a differenza del tipo AC, il tipo di unita DC richiede un’alimentazione a 12V DC, senza la quale non può funzionare. Quando l’unità relè è comandata dalle Uscite locali della DREAM 2 o dal box di espansione remota, il 12V può essere preso dall'alimentazione elettrica della DREAM 2 stessa o del box. Invece, quando il relè DC viene attivato attraverso una RTU (monocavo o RF), l'alimentazione 12V non può essere preso dall’RTU, ma deve essere fornita esternamente da un pannello solare 2.5W e una batteria ricaricabile di 3Ah.

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