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L'ACCORDO SCRITTO: IL CASO DEL CONTRATTO TRA L'AS.PRO.FRUT E L'ALLIONE

(%) DESTINAZIONE (%) PLV SOTTO C

6. I RAPPORTI CONTRATTUALI NELLA FILIERA ORTOFRUTTICOLA PIEMONTESE: LE TIPOLOGIE RILEVATE

6.2. IL RAPPORTO TRA IL PRODUTTORE AGRICOLO E L'ACQUIRENT TRASFORMATORE DEL PRODOTTO FRESCO

6.2.5. L'ACCORDO SCRITTO: IL CASO DEL CONTRATTO TRA L'AS.PRO.FRUT E L'ALLIONE

INDUSTRIA ALIMENTARE

S.p.A.

RELATIVO ALLA

"

FRUTTA CONTROLLATA

"

6.2.5.1. Generalità

E' dal 1986 che l'Allione ha avviato, su richiesta di alcuni dei propri clienti, la lavorazione di prodotti frutticoli "puliti" - ottenuti con i metodi della lotta integrata - che definiremo semplicemente "frutta controllata"23. Tali prodotti vengono acquistati, sia in Piemonte che in altre regioni, attraverso la stipulazione di contratti, molto dettagliati e vincolanti per i produttori che vi aderiscono.

Dalla trasformazione della frutta si ottengono semilavorati (puree di frutta) successivamente destinati alla preparazione di alimenti dietetici, per i quali è necessario che la materia prima offra assoluta garanzia di salubrità. Gli acquirenti sono infatti alcune importanti imprese, leader del mercato nel segmento dei prodotti dietetici, quali omogeneizzati ed alimenti per l'infanzia. I quantitativi maggiori vengono acquisiti, per quanto concerne i semilavorati ottenuti con materia prima di produzione regionale, dalla Plasmon.

Limitatamente al Piemonte, le aree di acquisto dei prodotti "puliti" sono: per le mele, il cuneese (per la varietà Golderì) ed il torinese (per la varietà Imperatore); per le pere, in ordine di importanza, le provincie di Cuneo, Alessandria, Torino ed Asti; per le pesche, Cuneo e, in subordine, Torino.

6.2.5.2. Le caratteristiche del contratto

In generale, il contratto è stipulato dall'Allione con la singola azienda (o cooperativa) produttrice o con l'azienda organizzata e coordinata da una associazione di produttori. In Piemonte, tali contratti riguardano esclusivamente produttori aderenti all'As.Pro.Frut e le

2^11 contratto, nel titolo, riporta la dicitura "Coltivazione frutta a trattamenti antiparassitari controllati - Accordo di produzione frutta". Per motivi di riservatezza questo contratto non è stato riportato nell'Allegato II.

aziende coinvolte sono circa 180. Per quanto concerne il prodotto "controllato" reperito fuori regione, i contratti vengono siglati con altre realtà associative.

Le quantità di prodotto soggette a contratto

Negli anni 1992-94, come si evince dalla colonna (e) della tab. 6.2, l'Allione ha acquistato sotto contratto, in Piemonte, oltre 26 mila quintali di "frutta controllata", così ripartiti: 8,7 mila quintali di mele, 8,1 mila quintali di pere e 9,3 mila quintali di pesche.

Da sottolineare che il contratto in parola vincola il produttore a consegnare esclusivamente la produzione di particolari appczzamenti di terreno, quelli ritenuti maggiormente idonei per conseguire i prodotti con le caratteristiche desiderate e sui quali saranno eseguiti tutti i dovuti controlli.

Le condizioni inerenti la qualità del prodotto

Al fine di ottenere un prodotto con i requisiti qualitativi richiesti, sono previsti ben cinque differenti disciplinari:

- disciplinare prodotto: specifica che i prodotti oggetto del contratto devono possedere adeguate caratteristiche tecniche e qualitative che li rendono idonei ad essere impiegati per alimenti per la prima infanzia e per alimenti dietetici;

- disciplinare terreni: precisa che i terreni su cui vengono coltivate le piante da frutto debbano essere distanti da possibili fonti di contaminazione di metalli pesanti (autostrade, discariche, stabilimenti di produzione a rischio, etc.); sono inoltre definite alcune regole da rispettare per la concimazione dei terreni: si specifica che i prodotti impiegati debbono essere autorizzati sia dai tecnici dell'Allione, sia dalle ditte che acquistano i semilavorati. Si richiede anche al produttore di registrare tutti i trattamenti effettuati su un prospetto apposito allegato al contratto;

- disciplinare coltivazione frutta (lo si può indicare come disciplinare di processo): richiede l'esecuzione delle tecniche agronomiche adottate per la frutta da tavola e privilegia l'aspetto qualitativo; si ribadisce il concetto della minore quantità prodotta a vantaggio di un più elevato standard qualitativo. In allegato al contratto sono indicati i fltofarmaci non ammessi. L'Allione si riserva di vietare anche fltofarmaci ammessi dalla normativa italiana: taluni principi attivi potrebbero infatti non essere ammessi in paesi stranieri destinatari dei prodotti finiti (alimenti dietetici);

- disciplinare raccolta frutta: contiene tutte le indicazioni relative all'epoca di raccolta (nel contratto si fa esplicito riferimento al "giusto grado di maturazione") e, soprattutto, ai tempi di sicurezza; vengono vietati i trattamenti post-raccolta;

- disciplinare trasporto frutta: specifica che il trasporto deve seguire immediatamente la raccolta e vieta trattamenti per la conservazione.

All'atto della consegna è previsto che vengano eseguiti - presso l'Allione e l'Università di Torino - controlli (organolettici, chimici, fitosanitari), sulle singole partite, per verificare il rispetto di quanto previsto dal contratto.

Le industrie di trasformazione prese in considerazione in questo paragrafo sono: Ponti SpA, Di Vita, "Impresa 1 " e "Impresa 2".

Come si vedrà, solo alcune delle situazioni descritte prevedono la stipulazione di contratti scritti o la messa in atto di accordi verbali.

Il rapporto di fornitura alla Moderna Distribuzione si configura in sostanza in più modi.

a) L'impresa fornisce alla Moderna Distribuzione il proprio prodotto, confezionato con apposizione del proprio marchio. L'impresa di trasformazione presenta ogni anno o periodicamente un listino di referenze, con il relativo prezzo, le promozioni e gli sconti praticabili.

La Ponti è in grado di chiedere ed ottenere la sottoscrizione di un contratto di fornitura annuale: in esso comunque non si stabiliscono le quantità di prodotto ritirato per articolo perché questo è deciso dal Responsabile Acquisti della catena distributiva, di volta in volta, a seconda dell'andamento del mercato e, quindi, del consumo di conserve.

Tale accordo non specifica i volumi di prodotto che saranno acquistati durante l'anno, per categoria di articolo, e, in ultima analisi, non permette all'industria di programmare la produzione, ma consolida le sue scelte e ne aumenta il peso contrattuale al momento del conferimento.

Da parte industriale pare accettato come inevitabile il fatto che la Moderna Distribuzione affidi alla richiesta dei consumatori l'andamento degli ordini.

Per la Di Vita, le cose sono un po' diverse, poiché le forniture avvengono sulla base di un ordine di acquisto a scadenza settimanale e senza la garanzia di alcun accordo.

La Exica invia periodicamente un listino degli articoli disponibili al Responsabile Acquisti del CRAI. Le referenze proposte sono presentate con il marchio proprio di Exica. Il collegamento tra i due operatori avviene in base alle esigenze delle catene distributive, a cadenza non prefissata.

L'"Impresa 1", che opera nella filiera IV gamma, appone il marchio di una importante catena della Moderna Distribuzione a sue produzioni. L'accordo tra le due parti è verbale. Per T'Impresa 2", operante anch'essa nel segmento della IVa gamma, si possono indicare due differenti tipi di rapporto con le catene della Grande Distribuzione: il primo è di tipo diretto e prevede un accordo verbale, con il Responsabile Acquisti di una catena distributiva. Il secondo tipo è indiretto, perché passa attraverso il Mercato Ortofrutticolo all'ingrosso di Torino, dove tale impresa porta la mercé, che viene acquistata da un fornitore accreditato da più catene distributive. Sarà poi compito di quest'ultimo smistare i prodotti alle catene distributive che ne fanno richiesta.

b) Una seconda modalità di fornitura è costituita da un rapporto commerciale peculiare delle imprese di trasformazione (tra cui Ponti e Di Vita), ed è il cosiddetto capitolato di fornitura. La natura di un capitolato, com'è noto, è ben diversa da un semplice contratto: in esso si richiede un prodotto finito con caratteristiche estremamente precise e dettagliate.

L'agricoltore si impegna altresì a seguire le indicazioni dei tecnici dell'Allione, nonché di quelli delle imprese acquirenti.

Le condizioni relative alla consegna ed al trasporto

Si sottolinea che durante il trasporto si dovranno adottare tutti i possibili accorgimenti per evitare di danneggiare i frutti, nel rispetto delle norme igienico sanitarie.

Per la consegna è previsto che vengano tenute distinte le frutta ottenute dai diversi appczzamenti di coltivazione. Deve inoltre essere possibile identificare l'azienda e l'appezzamento di provenienza delle singole partite.

Il prezzo

Pur non essendo questo elemento definito esplicitamente nel contratto, ogni anno viene indicato un range entro il quale verrà poi definito il prezzo di acquisto del prodotto (il riferimento è dato comunque dalle quotazioni di mercato), sulla base di riferimenti qualitativi valutati all'atto della consegna.

Le penalità

Nel documento scritto non sono indicate penalità di alcun genere, anche se la ditta si riserva il diritto a non acquistare (ritirare) la frutta che non dovesse rientrare nelle specifiche dettate dal contratto. L'Allione ha comunque sottolineato come, sulla base dell'esperienza finora vissuta, non si sia manifestata, in alcuna occasione, l'esigenza di cautelarsi includendo nel contratto clausole compromissorie o penali.

La durata

Si tratta di un contratto annuale.

6.2.6.

L

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ACCORDO SCRITTO

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IL CASO DEL CONTRATTO TRA AS

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PRO

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FRUT

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ED ALLIONE