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IL RAPPORTO TRA IL PRODUTTORE AGRICOLO E L'ACQUIRENTE TRASFORMATORE 24 DEI PRODOTTI DESTINATI ALLA IV a GAMMA

(%) DESTINAZIONE (%) PLV SOTTO C

6. I RAPPORTI CONTRATTUALI NELLA FILIERA ORTOFRUTTICOLA PIEMONTESE: LE TIPOLOGIE RILEVATE

6.4. IL RAPPORTO TRA IL PRODUTTORE AGRICOLO E L'ACQUIRENTE TRASFORMATORE 24 DEI PRODOTTI DESTINATI ALLA IV a GAMMA

6.4.1.

GENERALITÀ

II rapporto coinvolge, in veste di fornitore, l'agricoltore singolo e, in veste di acquirente, alcune industrie di trasformazione che producono per la "IVa gamma".

Con il termine "IVa gamma" ci si riferisce - come noto - alla produzione di ortaggi e legumi freschi e pronti all'uso che, dopo le operazioni di mondatura, lavaggio, asciugatura e taglio, vengono posti in contenitori appositi (vassoi, plateaux, buste) di plastica trasparente e etichettati.

I prodotti di base impiegati sono insalate (numerose cultivar), cavoli verza e cavoli rossi, sedano rapa, carote e legumi (lenticchie, fagioli) per minestroni.

Il canale distributivo principale di questi prodotti, è costituito da supermercati e ipermercati, dove gli stessi vengono conservati in frigorifero a + 4°C.

Le informazioni che hanno consentito la stesura del presente paragrafo sono state fornite dai proprietari di due industrie operanti nella provincia alessandrina, che indicheremo di seguito come "Impresa 1" e "Impresa 2".

L'attività di dette industrie consiste nel reperimento della materia prima (ortaggi e legumi), nella trasformazione e nella distribuzione della stessa.

Gli intervistati hanno descritto le forme più comuni di acquisizione dei prodotti da trasformare, che comportano, sovente, la messa in atto di accordi verbali.

L'"Impresa 1" opera sul mercato dal 1987 e T'Impresa 2" è presente dal 1977. Alcune loro caratteristiche sono evidenziate nella tab. 6.4.

Tabella 6.4 - Principali caratteristiche delle industrie di trasformazione e commercializzazione di ortaggi e di legumi destinati alla preparazione di prodotti della IV" gamma (1994)

DENOMINAZIONE N° DI ADDETTI FATTURATO SPECIALIZZA- ZIONE PRODUTTIVA SUPERFICIE AZIENDALE COMPLESSIVA PROVINCIA "Impresa 1" 13-14 fissi, 4 stagionali

4-5 miliardi IV" gamma 6. 400 m2 Alessandria "Impresa 2" 18 fissi, 34

stagionali

13 m i l i a r d i IV" gamma 4.000 m2 con 400 celle frigorifere

A le s s an d r i a

Fonte: nostre elaborazioni su dati aziendali

6.4.2.

PROVENIENZA DELLA MATERIA PRIMA E FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO

Cavoli verza, zucchine e sedano, vengono reperiti soprattutto nella campagna alessandrina e borgodalese (VC). Compaiono poi ortaggi quali le carote, gli spinaci e le insalate - non inclusi tra le specie oggetto d'indagine - anche questi acquistati per lo più in Piemonte. Le altre regioni da cui le industrie in parola ottengono la materia prima, sono la Puglia, il Veneto, la Sicilia e il Lazio.

6.4.3. LE CARATTERISTICHE DELL'ACCORDO VERBALE

L'accordo è messo in atto direttamente tra gli agricoltori ed i titolari delle due imprese considerate. L'accordo verbale è attuato con regolarità tutti gli anni, dall"'Impresa 1 ". L'altra industria invece si accorda con gli agricoltori solo in annate che si preannunciano scarse dal punto 'di vista produttivo e che perciò comportano il rischio di rendere difficoltoso l'approvvigionamento della materia prima e di pregiudicare, di conseguenza, il ciclo di lavorazione a regime degli impianti. In entrambi i casi, sono direttamente i titolari delle industrie a trattare con gli agricoltori.

Di solito l'incontro tra l'agricoltore e l'acquirente avviene nel periodo precedente la semina.

Le quantità di prodotto soggetto a contratto

I prodotti soggetti ad accordo verbale risultano dalla tab. 6.5. Accade molto spesso che sia l'industria a chiedere la semina di una certa cultivar. Questo punto, però, non è considerato di importanza fondamentale, perché l'industria ritira il prodotto anche se non è esattamente della cultivar desiderata.

Tabella 6.5. - Prodotti orticoli piemontesi destinati alla IV gamma acquistati, nel 1993, con accordo verbale (quintali) "Impresa 1" "Impresa 2" Prodotti Quantità acquistate con accordo verbale (q)

Provenienza Quantità acquistate con accordo verbale (q)

Provenienza

Cavoli verza - - 3.500 Casale Monferrato

(AL)

Sedano - - 1.000 Castelnuovo Scrivia

(AL)

Zucchine 8.000 B.go d'Ale (VC),

B.go S. Martino (AL)

Fonte: nostre elaborazioni su dati aziendali

Le condizioni inerenti la qualità del prodotto

Le due industrie lavorano con l'ausilio di un agronomo, il quale si occupa dell'assistenza tecnica alle aziende agricole, allo scopo di garantire la consegna di prodotti salubri e conformi agli standard qualitativi previsti nell'accordo verbale. Nell'accordo con l'agricoltore, l'industria esige che il tecnico abbia libero accesso alle superfici coltivate. Di solito le visite sono tre o quattro: una all'inizio della coltura, per verificare lo stato generale della stessa e per dare consigli circa i principi attivi da impiegare nonché le quantità ed il numero di trattamenti. La seconda o terza visita è svolta a metà del ciclo colturale e l'ultima a raccolta incipiente, per consigliare opportunamente l'agricoltore circa i tempi di carenza da rispettare a seconda dei principi attivi impiegati.

All'agronomo è anche affidato il compito di prelevare in campo i campioni degli ortaggi coltivati e di inviarli ad un laboratorio convenzionato, che effettua le analisi volte alla verifica dei residui di fitofarmaci.

Secondo i due trasformatori, capita ormai molto di rado che i residui dei prodotti fìtoiatrici superino le dosi massime consentite dalla legge, e questo grazie anche alla loro opera di "addestramento" degli agricoltori.

Le caratteristiche di qualità però riguardano anche gli aspetti morfologici e il prezzo corrisposto all'agricoltore ne tiene conto: la pezzatura, l'assenza di tacche, la giusta maturazione, sono considerati elementi degni di elevare il prezzo della merce.

Le condizioni relative al confezionamento ed alla consegna

Le due industrie ritirano il prodotto presso l'azienda agricola. L'agricoltore è tenuto a caricare la mercé sul camion; il trasporto e lo scarico sono a spese dell'industria. L'industria chiede la consegna di un certo volume di prodotto, opportunamente frazionato nel tempo, che l'orticoltore si impegna a consegnare indicativamente nell'arco di un certo periodo, secondo il ritmo di maturazione.

Il prezzo

L'accordo verbale prevede come riferimento i prezzi praticati sui mercati all'ingrosso delle città più vicine alle aree di acquisto. In Piemonte sono considerati i prezzi praticati ad Alessandria e a Casale Monferrato. Il prezzo è stabilito franco camion.

La corresponsione di anticipi

L"'Impresa 1 " li concede in misura del 30% della somma totale da corrispondere, per la parte residua, a fine stagione colturale, onde permettere all'agricoltore di fare fronte all'acquisto dei fattori produttivi. L'altra impresa li accorda in caso di necessità da parte dell'agricoltore.

Le penalità

L'agricoltore che, senza un valido motivo, non consegna la quantità precedentemente pattuita, è estromesso dalla lista dei fornitori dell'industria.

La durata

I contratti sono annuali.

In entrambi i casi si ritiene che un contratto scritto sia un impegno inutile e pesante per l'agricoltore. Le imprese riconoscono il vantaggio di avere delle fonti produttive conosciute e sicure, e ne cercano la collaborazione, ma non avvertono la necessità di spingere oltre il collegamento, per esempio fornendo i fattori della produzione. Inoltre, l'atteggiamento nei confronti della parte agricola cambia a seconda dell'impresa considerata: mentre V'Impresa 1" reputa importante mantenere un rapporto abbastanza continuativo con gli agricoltori, T'Impresa 2" attiva il collegamento con gli stessi, solo quando le condizioni esterne glielo impongono, altrimenti reperisce quanto occorre sui mercati ortofrutticoli all'ingrosso.

6.5. IL RAPPORTO TRA IL PRODUTTORE AGRICOLO E L'ACQUIRENTE