(%) DESTINAZIONE (%) PLV SOTTO C
6. I RAPPORTI CONTRATTUALI NELLA FILIERA ORTOFRUTTICOLA PIEMONTESE: LE TIPOLOGIE RILEVATE
6.9. IL RAPPORTO TRA IL RACCOGLITORE E L'ACQUIRENTE TRASFORMATORE DEL PRODOTTO SECCO O DISIDRATATO
6.9.1. CENNI INTRODUTTIVI
La nostra indagine ha rilevato in Piemonte l'esistenza di un rapporto che coinvolge due industrie di trasformazione specializzate nel prodotto ortofrutticolo secco o disidratato: la Life di Sommariva Perno, in provincia di Cuneo e la Exica, in provincia di Torino.
In Piemonte queste industrie reperiscono un modestissimo quantitativo di fagiolo secco, intrattenendo un rapporto continuativo con alcuni raccoglitori. La Life e la Exica trattano però una gamma molto ampia di prodotti tra cui: frutta secca o disidratata (prugne, albicocche, pesche, mele, pere, ananas, papaya, mango, datteri, fichi); frutta sgusciata: noci del Cile, della California, del Brasile, nocciole, pinoli; frutta con guscio, come il pistacchio. Tra i legumi ricordiamo le lenticchie, i ceci, i piselli, i fagioli (cultivar diverse: Bianco di Spagna, Cannellino, Lamon, etc.).
Il reperimento di questi prodotti avviene sui mercati europei e mondiali: Cina e Thailandia, America (Sud, Nord, Centro), Turchia e Tunisia, Iran, Grecia, Ceylon, etc. e si impiega molto spesso, quale mezzo strumentale per l'acquisto, il contratto scritto o, meno di frequente, l'accordo verbale30.
Considerando da un lato, l'importanza che l'approvvigionamento all'estero assume per queste due industrie piemontesi, e dall'altro, la stipulazione di contratti o di accordi verbali, con vari operatori commerciali (stranieri e non), riteniamo interessante esporre, anche se a margine - perché le specie vegetali trattate non rientrano tutte fra quelle oggetto di indagine - le informazioni rilevate.
Per industrie specializzate, quali quelle in esame, le caratteristiche di qualità, attitudine alla trasformazione, salubrità, sono un requisito imprescindibile.
6.9.2.
PROVENIENZA DELLA MATERIA PRIMA E FONTI DI APPROVVIGIONAMENTOGli acquisti di tali industrie in Piemonte, sono molto circoscritti, poiché esse comprano nella regione solo il fagiolo borlotto della varietà Lamon, ortaggio tipico della zona di Centallo, in provincia di Cuneo.
In tale caso l'industria non ha un rapporto diretto con l'agricoltore perché i quantitativi offerti sono eccessivamente modesti e ciò costringerebbe il Responsabile Acquisti dell'industria a contattare un numero elevato di agricoltori.
Ecco allora che a questo livello si inserisce la figura del raccoglitore-grossista, il quale è un commerciante che si incarica di fornire le quantità ordinate dal Responsabile dell'industria di trasformazione. Tra le industrie di trasformazione ed i raccoglitori sussiste un accordo verbale.
Il raccoglitore acquista il fagiolo borlotto direttamente all'azienda di produzione, oppure frequenta il mercato alla produzione di Centallo (CN).
Il fagiolo viene poi, dallo stesso raccoglitore, sottoposto ad una prima lavorazione: viene pulito da impurità vegetali e viene posto in sacchi. In alcuni casi è anche sterilizzato (in questo caso, a rigore, si tratterebbe di una prima trasformazione). Il ruolo
Circa le caratteristiche "di salubrità", si possono presentare casi particolari per i vari prodotti: per esempio la frutta secca che proviene dall'estero è spesso addizionata con una dose di anidride solforosa (SO2) superiore a quella ammessa dalla legislazione italiana. In tal caso occorre procedere ad una seconda trasformazione dei prodotti per fame scendere la concenti-azione; ciò accade per le prugne, le albicocche, i datteri, le pesche. L'assenza di tossine di origine fungina, quale la temuta aflatossina, sono poi un altro importante requisito.
I controlli sanitari sono severissimi e negli ultimi due anni si sono moltipllcati causando una drastica eliminazione di numerose e piccole aziende di trasformazione che lavoravano in modo approssimativo.
E' interessante rilevare che il ricorso al contratto di fornitura (scritto) è una forma usuale da parte di queste industrie per regolare e tutelare i propri rapporti commerciali con l'estero.
La Life ogni anno predispone degli incontri (con anticipo anche notevole rispetto all'inizio della campagna di raccolta) con i Responsabili di aziende agicole estere, accompagnati dai brokers che hanno curato la fase di contatto tra l'azienda italiana e quella straniera. Nel corso di tali incontri preliminari vengono definiti numerosi punti-chiave: l'entità della partita, le date di spedizione, la quotazione internazionale del prezzo del prodotto, la modalità di pagamento, lo stato che la mercé deve presentare al momento dell'arrivo in Italia. Fin qui gli accordi, o comunque le ipotesi di accordo, sono verbali. Le date di partenza delle partite di frutta secca o disidratata, sono un elemento di forte competitivita sul mercato: in Italia, nonostante i tentativi di "destagionalizzare" il consumo di frutta secca, la richiesta più importante si verifica all'inizio della stagione oppure nel periodo delle feste natalizie. Mancare o arrivare in ritardo ad un "appuntamento" con i consumatori, significa una perdita economica che impone di chiedere un rigoroso rispetto delle date di partenze dei mercantili. Per questo motivo, a scadenze precise, che variano a seconda del prodotto, viene confermato l'accordo con una "conferma d'ordine" scritta, nella quale vengono precisati i punti essenziali, già citati. La gran parte della frutta e dei legumi secchi viaggia su nave da un continente all'altro e le modalità di pagamento descritte dal contratto possono essere molto restrittive per l'industria italiana; per esempio ciò accade quando la stessa deve ricorrere alla cosiddetta "apertura di credito". Con questo modo di procedere, la Banca che cura gli interessi dell'industria italiana si impegna a pagare la mercé alla ditta straniera prima del ricevimento della mercé e quindi della verifica dello stato igienico-sanitario della stessa, fatto che può generare sgradevoli sorprese. Quasi sempre chi si occupa del contratto con l'estero è un broker che lavora come libero professionista o come socio di uno studio.
II contratto è anche impiegato vantaggiosamente per assicurarsi l'esclusiva di un prodotto di elevata attitudine tecnologica come, per esempio, una particolare cultivar di prugne da essiccare, la Santa Giara, molto ricercata sui mercati da industrie che producono la stessa tipologia di articoli. L'industria individua un'area di produzione vocata e si accorda con una o più aziende frutticole del luogo: l'industria si impegna a ritirare il prodotto e l'azienda assicura l'approvvigionamento della frutta nel periodo concordato.
svolto dall'industria di trasformazione consiste nella sterilizzazione del fagiolo, eventualmente sottoponendolo ad ulteriore essiccazione (se quella avvenuta in campo non è stata sufficiente), affinchè la percentuale di umidità sia quella ottimale per una buona conservazione (12%).
Il fagiolo essiccato è poi confezionato in buste di plastica da 0,5-1 kg, a cui viene apposto il marchio dell'industria.
6.9.3. LE CARATTERISTICHE DELL'ACCORDO VERBALE
II prodotto contrattato è sempre lo stesso e la quantità da reperire oscilla di poco da un anno all'altro: ciò facilita il mantenimento di questo accordo, senza variazioni sostanziali.
I quantitativi di fagiolo secco della cultivar Lamon coltivato in Piemonte, destinati alle due citate industrie di trasformazione, sono modestissimi:
- la Life ne assorbe mediamente 1.250 quintali all'anno; - la Exica ne acquista 150 quintali.
Quest'ultima fa notare che in Piemonte non riesce a reperire sufficienti quantitativi di tale prodotto; poiché il suo fabbisogno annuale è di 400 quintali, dal mercato piemontese essa ricava solo il 37,5% del suo fabbisogno. Di tale cultivar la Life, invece, reperisce tutto il fabbisogno in Piemonte.
Con i raccoglitori l'industria si accorda sui seguenti punti: - entità della partita da conferire e cultivar;
- date di consegna delle frazioni di partita, concordate in modo tale da soddisfare le capacità di lavorazione dello stabilimento industriale;
- luogo di consegna della mercé;
- prezzo: la determinazione di tale parametro è fatta con riferimento al prezzo dei mercati alla produzione piemontesi o anche al prezzo di listino della Borsa Merci di Bologna;
- penalità previste: nessuna; - durata dell'accordo: stagionale.