(%) DESTINAZIONE (%) PLV SOTTO C
6. I RAPPORTI CONTRATTUALI NELLA FILIERA ORTOFRUTTICOLA PIEMONTESE: LE TIPOLOGIE RILEVATE
6.3. IL RAPPORTO TRA IL PRODUTTORE AGRICOLO/TRASFORMATORE E L'ACQUIRENTE TRASFORMATORE DEL PRODOTTO SEMILAVORATO
6.3.1.
GENERALITÀ•
Questo rapporto riguarda in Piemonte la Cooperativa Rogelfrut, situata a Rossana (CN), che raccoglie il prodotto (frutta) da soci situati nella provincia cuneese e provvede alla sua trasformazione. Le specie frutticole trattate, sono: mele, delle varietà Imperatore e Golden Delìcious, pesche e pere. Oltre alla raccolta del prodotto, la cooperativa si occupa di effettuare una prima, parziale lavorazione della frutta, per ottenerne un semilavorato: i frutti vengono trasformati in cubetti, che sono poi surgelati e venduti come tali alle industrie di trasformazione, e da queste impiegate soprattutto nella produzione di yogourth. Tali industrie acquisiscono, stipulando un contratto scritto di fornitura, pressoché l'intero volume dei semilavorati prodotti dalla cooperativa rossanese.
6.3.2.
PROVENIENZA DELLA MATERIA PRIMA E FONTI DI APPROVVIGIONAMENTOLa totalità delle mele Golden, delle pere e delle pesche e parte delle mele Imperatore utilizzate per la produzione semilavorati, è conferita alla cooperativa dai propri associati. Si tratta perciò di produzioni piemontesi. Per ciò che concerne le mele della varietà Imperatore, la cooperativa ne acquista una certo quantitativo anche nella provincia di Verona. Tale cultivar, sebbene non recente, presenta caratteristiche organolettiche (sapore un po' acidulo e sapido), che la rendono particolarmente adatta alla lavorazione industriale. La percentuale di mele Imperatore sul totale delle mele trattate dalla cooperativa varia di anno in arino, in relazione alla domanda dell'industria trasformatrice acquirente che, a sua voltarsi adegua ai gusti del consumatore (che potrà desiderare lo yogourth più o meno acido). Di recente, oltre a questa cultivar viene richiesta, anche se saltuariamente, la Granny Smith. La percentuale di mele appartenenti a queste cultivar, reperite fuori regione, oscilla approssimativamente tra il 30 e 40% delle mele complessivamente lavorate . Questo dato, è però solo indicativo poiché, a seconda degli anni, la stessa percentuale può salire, o scendere solo al 10%.
6.3.3. LE CARATTERISTICHE DEL CONTRATTO SCRITTO
Le industrie interessate all'acquisto dei semilavorati sono estere, dell'Unione Europea e non (Svizzera), pur essendo i maggiori acquirenti francesi e, soprattutto, tedeschi.
Il rapporto contrattuale, in atto da dieci-quattordici anni, prevede un primo contatto con gli acquirenti durante la campagna di raccolta della frutta, nel periodo estivo- autunnale. Solitamente nel corso della campagna di raccolta, risulta venduto dal 60 al 70% del prodotto. Il documento è firmato da entrambe le parti ma, bisogna sottolinearlo, si tratta di un impegno relativo, poiché in taluni casi non vi è l'effettivo rispetto di tutti gli elementi sopra elencati, così come indicateci dal Responsabile della cooperativa
Grazie a questi rapporti ormai consolidati accade, non infrequentemente, che l'acquirente eviti di ricorrere ogni anno alla stesura di tale documento e chieda alla cooperativa di reiterare gli accordi dell'anno precedente.
All'accordo di cui si è detto, segue una trattativa nei mesi successivi, quelli invernali- primaverili, in cui i clienti confermano, ridimensionano o incrementano il volume di prodotto che intendono effettivamente acquistare. Gli ordini e le decisioni sono comunicate tramite fax e/o per telefono.
Le quantità di prodotto soggetto a contratto
Le quantità complessive di mele, pere e pesche trasformate in semilavorati, che la cooperativa vende alle industrie di trasformazione, sono riportate nella tab. 6.3.
Nei contratti sono di solito indicate le quantità che le industrie intendono ritirare e, per quanto sopra esposto, anche la cultivar. Può accadere che le industrie non rispettino l'impegno e che il quantitativo effettivamente acquistato dalle stesse si riduca anche di molto. Ciò causa comprensibili difficoltà: per il collocamento del prodotto sul mercato, o per lo stoccaggio del prodotto in celle frigorifere per periodi più lunghi del previsto, fatto quest'ultimo, che induce a vendere in condizioni meno vantaggiose per svuotare in tempi rapidi le celle stesse.
Tabella 6.3 - Prodotti frutticoli piemontesi mediamente trasformati, nel triennio 1992-94, dalla Cooperativa Rogelfrut e relative quantità vendute con contratto scritto (quintali/anno)
Prodotti Quantità trasformate e vendute con contratto scritto Mele 12.000
Pere 3.500 Pesche 5.000 TOTALE 20.500
In tali casi, il Responsabile ricorre alla vendita dei semitrasformati ad altri acquirenti, commercianti o intermediari. Non è però possibile, indicare i quantitativi di semitrasformati che seguono questo canale, perché la vendita a tali acquirenti dipende da situazioni piuttosto variabili, non solo di anno in anno, ma anche di mese in mese.
Le condizioni inerenti la qualità del prodotto
Ciascuna industria acquirente provvede a dettare le specifiche qualitative in relazione alla destinazione del prodotto che acquista. Per esempio, viene indicata la dimensione del cubetto surgelato, il numero di nòccioli o di semi tollerato per unità di prodotto, etc.
Le condizioni relative al confezionamento ed alla consegna
I semitrasformati sono di solito venduti in cubetti surgelati contenuti in cartoni. Questo può non essere specificato sul contratto, così come le condizioni relative alla consegna.
Il prezzo
Sui contratti sono stabiliti i prezzi di ritiro dei semitrasformati (franco partenza). Le penalità
Se la mercé non è conforme, l'industria si riserva di rispedirla al fornitore, accollandogli gli oneri della spedizione. Inoltre spesso è nominato un Foro competente nel Paese d'origine dell'industria acquirente. Tuttavia il Responsabile della Rogelfrut ha lamentato il fatto che a volte gli acquirenti, in situazioni sfavorevoli di mercato, pur ricevendo un prodotto con le caratteristiche precisate sul contratto, ne contestano la non conformità e rifiutano la partita inviata.
La durata
I contratti sono annuali e si intendono, perlopiù, tacitamente rinnovati ogni anno.
6.4. IL RAPPORTO TRA IL PRODUTTORE AGRICOLO E L'ACQUIRENTE