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L’albero della Rete: un percorso sulla rappresentazione e sugli usi di Internet

TRA MEDIA E PEER EDUCATION Possibile percorso metodologico didattico

4. L’albero della Rete: un percorso sulla rappresentazione e sugli usi di Internet

I Nuovi Media e in particolare Internet, rappresentano una realtà dove è possibile acquisire strumenti e conoscenze utili per favorire processi reali di integrazione, partecipazione e relazione con il mondo circostante, ma sono anche uno “spazio”, di confronto e di crescita in cui i più giovani possono esercitare e realizzare dimensioni inedite di partecipazione sociale e di arricchimento personale.

Ciò nonostante, i ragazzi pur essendo spesso tecnicamente competenti, tendono a non cogliere le implicazioni dei loro comportamenti, e tale fenomeno è tanto maggiore quanto è più forte il coinvolgimento emotivo nell’utilizzo dei Nuovi Media. È questo spesso il terreno fertile tramite cui certi rischi possono diventare concreti; pertanto l'educazione a Internet e all’uso competente della Rete inizia dall'osservazione delle pratiche di navigazione dei propri allievi, dalla lettura dei loro bisogni, dallo studio dei loro contesti di vita.

Cosa fanno i ragazzi in Internet? Che idea hanno della rete? Quale spazio si ritaglia la navigazione tra le loro attività quotidiane? Un progetto

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d’intervento con le giovani generazioni parte dalla necessità di assicurare alcuni punti fermi della Media Education oggi, ovvero l'educazione alla/della responsabilità, lo sviluppo della meta riflessione, l’educazione al senso critico, la centralità dei bisogni e dei contesti nel consumo.

Descrizione: Con l’obiettivo di orientare gli adolescenti verso un comportamento responsabile nell’utilizzo dei Nuovi Media, è importante comprendere meglio da cosa dipende l’utilizzo che ne fanno. È bene partire dalla conoscenza dei meccanismi motivazionali199 che determinano l’utilizzo della rete e dei social media, attraverso discussioni di gruppo in un cerchio

narrativo, luogo protetto di espressione di sé, in cui un gruppo di persone si

riunisce per raccontare ed ascoltare frammenti di storie di vita vissuta senza paura di essere giudicati. Questa condivisione di esperienze è essenziale per la creazione di un gruppo capace di conoscere, dal racconto di vita degli altri componenti, i limiti e le potenzialità d’uso dei nuovi media ed altrettanto importante per riflettere sulla propria esperienza, porsi delle domande e darsi delle risposte in merito ai propri comportamenti.

Attraverso questa didattica, può emergere in classe il mondo dei ragazzi, il modo in cui essi si rappresentano ed utilizzano i Nuovi Media, i loro interessi, i loro pensieri, le loro emozioni, tutto ciò insomma che orienta il loro comportamento nell’utilizzare tali strumenti.

199In modo schematico, si elencano alcuni meccanismi motivazionali che possono determinare

l’utilizzo di tali strumenti e ne caratterizzano le modalità di fruizione:

• dinamiche affettive e relazionali (emozioni, motivazioni, socialità, bisogni); • dinamiche cognitive (conoscenze e competenze tecniche dello strumento);

• dinamiche valoriali e civiche (valori e principi morali ed etici che guidano la persona, come anche la capacità di assumersi responsabilità sociali, legata alla maturità complessiva del soggetto e allo sviluppo del senso di cittadinanza). Per approfondimenti vedasi, Nanni W., (a cura di) Educazione e

nuovi media. Diritti e responsabilità verso una cittadinanza, digitale, Mondadori Education, 2008, p.

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La metodologia della ricerca Mediappro200 condotta dal Cremit e pubblicata nel testo Screen generation, ci fornisce alcuni spunti pratici per attivare un percorso didattico sulla rappresentazione che gli adolescenti hanno di Internet. In tal modo si propone l’uso di alcuni espedienti, quali la “metafora e il

collage”201, quali mezzi espressivi che consentono di leggere in che misura gli adolescenti attingono al repertorio del sapere sociale in Internet e come riconoscono alcune funzioni attribuite al Web, dunque quale sia la rappresentazione che hanno della rete.

Dunque, la discussione di gruppo, dalla quale si è partiti sarà seguita dalla condivisione di un lavoro in cui i partecipanti, in un clima disteso ed amichevole, hanno il compito di esprimere con una metafora la percezione che hanno della rete, in relazione all’uso individuale e alla funzione sociale che ne fanno.

Tale percezione può essere ulteriormente arricchita dalla produzione individuale di un collage creato con immagini significative che possono sia restituire la rappresentazione e il significato condiviso nelle discussioni di gruppo ed emersa dall’analisi delle metafore o addirittura, può dare luogo a percezioni radicalmente trasformate o comunque arricchite di nuove immagini e molteplici sfumature.

I dati raccolti e l’analisi delle rappresentazioni emerse, ci consentirebbero di comprendere l’uso che il gruppo di riferimento fa della rete e attuare un percorso di peer e media education che parta dalle reali esigenze del contesto, guidando a riflettere come, tutte le dimensioni emerse, rappresentano possibili

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Mediappro, ricerca internazionale sull’uso, la rappresentazione e l’appropriazione dei media digitali (in particolare Internet, telefono cellulare, consolle videogiochi) da parte degli adolescenti di dieci Paesi, tra i dodici e i diciotto anni, i cui risultati vengono presentati nel volume Rivoltella P. C.,

Screen Generation. Gli adolescenti e le prospettive dell’educazione nell’età dei media digitali, V&P,

Milano, 2006

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rischi o eventuali opportunità di utilizzo della rete, restituendo a ciascuno il potere di esercitare i propri diritti e doveri e comportarsi in modo più responsabile e quindi più sicuro, per sé e per gli altri.

Metodologia: Discussioni di gruppo, confronto e dialogo si rivelano la metodologia più altamente significativa per avviare uno spazio di riflessione sul ruolo che i social media rivestono nella quotidianità dell’adolescente e per approntare una risoluzione educativa sull’uso dei media, accompagnando la persona all’acquisizione di quella consapevolezza critica fino a diventare autonomia d’uso nel quotidiano, scolastico ed extrascolastico, collettivo e individuale.

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Box informativo2 Le rappresentazioni di Internet in otto metafore:

In che misura gli adolescenti attingono al repertorio del sapere sociale su Internet e riconoscono alcune funzioni diffusamente attribuite al Web?

Questi sono gli interrogativi a cui tenta di dare una risposta la ricerca Mediappro, ricerca internazionale sull’uso, la rappresentazione e l’appropriazione dei media digitali da parte degli adolescenti tra i dodici e i diciotto anni.

I risultati emersi dal focus group rivelano in otto metafore, il significato e la funzione che gli adolescenti attribuiscono alla Rete per la vita individuale e collettiva.

Intorno alle singole immagini proposte, è emerso l’immagine della Rete come:

1. Biblioteca virtuale “centro di informazioni mondiale”, dispensa infinita di conoscenze da