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Fare il doppio gioco; Violare la privacy;

6. Social network e realtà rappresentative:

L’approccio semiotico e l’analisi degli scenari narrativi in un network: gestire, descrivere, interpretare dati narrativi

Sin dalle sue origini la semiotica si è pensata come uno studio dei segni in seno alla vita sociale, pertanto cercare un dialogo con le scienze sociali ha da sempre rappresentato un metodo valido per individuare la significanza delle tracce della contemporaneità. Laddove gli altri vedono fatti ed eventi dati, il semiologo opera applicando la “metodologia del sospetto”, scorge e fiuta significazioni, sostenendo una continua sfida interpretativa nei confronti dei fatti empirici, mirando a rivelare sensi plurimi. Un testo, infatti, non si limita a trasmettere un certo numero di contenuti, piuttosto, presenta al suo interno una pluralità di significanti derivanti dalla situazione comunicativa in cui si trova, dal suo mittente e dal suo destinatario e dal contesto in cui tale testo si colloca, così facendo detta le regole pratiche per la sua fruizione.

Un educatore che voglia indagare sulla rappresentazione di uno studente in un network, non può non tener presente tali elementi, fondamentali all’atto interpretativo e di conseguenza necessari nell’approntare un percorso pedagogico- didattico.

Una chiacchierata in chat, un video o una foto che raccontano di sé, sono espedienti che possono rivelare aspetti incisivi della rappresentazione che una persona osa fare di se stessa, del suo stato emotivo del momento. L’analisi di tutti questi testi narrativi che parlano di un sé che si presenta, che estroflette la propria persona e la propria fisicità e che va esprimendo il proprio status, rappresentano dati narrativi necessari al fine di approntare con il gruppo di riferimento, un intervento di peer e media education orientato a creare consapevolezza della propria presenza in Rete. Nell’analisi interpretativa,

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altrettanto importante per l’opera dell’educatore, l’obbligatorietà di non trascurare che nel procedere ad un’analisi interpretativa non vi sono delle regole date, piuttosto, in educazione occorre operare un’analisi multipla e a svariati livelli204 che ci consente di vedere in un social network, un’area di indagine per le rappresentazioni del sé e per riflettere sui possibili comportamenti a rischio all'interno del web e dei social media, soffermandosi con particolare attenzione sul fenomeno del “sexting”205 tra gli adolescenti, qualora il gruppo lo richieda, per sviluppare un modello di intervento educativo adeguato a favorire un processo di pianificazione strategica volto al recupero corretto del rapporto con il proprio corpo e del valore e implicazioni relazionali che questo acquista, recuperando il concetto di privacy ed intimità nella sfera pubblica e privata. L’obiettivo è diffondere consapevolezza e creare difese preventive nei confronti di comportamenti a rischio, nella considerazione delle grandi potenzialità del lavoro con il gruppo di adolescenti, utilizzabile come risorsa in un’ottica preventivo- educativa. Un percorso da svolgere in aula, intimamente con il proprio gruppo- classe al fine di creare un clima relazionale positivo e consentire a ciascuno di sentirsi a proprio agio nell’esprimere riflessioni, giudizi e opinioni, meta riflettere su esperienze personali d’uso, auspicando, in seguito all’analisi interpretativa dei dati, un intervento pedagogico- didattico capace di produrre:

204 Per approfondimenti e possibilità di analisi di un testo multimediale, vedasi Rivoltella P. C. (a cura

di), L’audiovisivo e la formazione. Metodi per l’analisi, op. cit.

205Il termine sexting, crasi delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare SMS) è un neologismo

utilizzato per indicare l'invio di messaggi sessualmente espliciti e/o immagini inerenti al sesso, principalmente tramite telefono cellulare, ma anche tramite altri mezzi informatici.

Il sexting, divenuto una vera e propria moda fra i giovani, consiste principalmente nello scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il telefono cellulare, o nella pubblicazione tramite via telematica, come chat, social network e internet in generale, oppure nell'invio di semplici MMS. Tali immagini, anche se inviate a una stretta cerchia di persone, spesso si diffondono in modo incontrollabile e possono creare seri problemi alla persona ritratta nei supporti foto e video. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Sexting

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- un incremento delle forme di presenza educativa all’interno dei social network;

- una riflessione sulle dinamiche comunicative della rete; - un uso corretto della propria presenza in ambienti mediali;

- un recupero corretto del rapporto con il proprio corpo e del valore e delle implicazioni relazionali che questo acquista, alla luce del concetto di privacy ed intimità nella sfera pubblica e privata.

6.1 L’esperienza svolta con gli educatori del CREMIT in una Scuola Secondaria di I grado

Le attività guidano lo studente ad acquisire consapevolezza di Facebook come strumento di comunicazione e di rappresentazione del sé e dell’altro e di conseguenza puntano all’insorgere negli adolescenti, di comportamenti corretti e rispettosi dei propri diritti e di quelli degli altri.

Il percorso rappresenta anche un incipit prezioso per quanti, educatori ed insegnanti, vogliono approntare un analisi psico- pedagogica dello studente, delle sue motivazioni, inclinazioni, problematiche e aspettative, attraverso l’analisi degli strumenti con cui, lo stesso si rappresenta e si relaziona, mettendo in atto una narrazione multimediale di se stesso.

Obiettivi:

- Conoscere Facebook come strumento di comunicazione del sé; esplorarne il livello di conoscenza degli studenti e il loro rapporto con tali strumenti;

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- Stimolare a far riflettere gli studenti sulla propria rappresentazione nei social network; in particolare sugli aspetti positivi e negativi che essa comporta.

- Introdurre i temi in modo ludico, far prendere coscienza agli studenti di ciò che sanno e non sanno dei Nuovi Media;

- Verificare il grado di consapevolezza dei rischi e delle opportunità offerte dai social network.

I attività: “Mi presento: Facebook, Twitter, My Space, …” -Presa di coscienza del percorso da svolgere;

-Discussione di gruppo sulle piattaforme network conosciute ed ampiamente utilizzate, a partire da una domanda: “conosci e usi almeno uno di questi

social network?”

-Il formatore illustra i caratteri dei network emersi dalla discussione di gruppo e operando delle generalizzazioni, in riferimento a ciascuno, presenta la fascia di utenti che per lo più lo frequentano, le modalità d’uso e lo scopo dell’utilizzo, improntando alla lavagna lo schema che segue:

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II attività: “Costruisco la mia Homepage”

Rilevato il grande utilizzo di Facebook nel gruppo, si ritiene opportuno procedere in tale direzione: “Costruzione della homepage di Facebook”, al fine di produrre una presa di coscienza degli strumenti del network e del loro utilizzo consapevole e mirato. Le attività procedono con l’intervento partecipativo di ciascuno studente che, riflettendo sull’utilizzo personale di Facebook, apporta contributi al gruppo e dati necessari per analizzarne le funzionalità e le possibili modalità d’uso.

Attività III: “Chi sono in Facebook: strumenti per rappresentarsi” Face book è una grande vetrina che parla di noi, per narrare ad altri chi sono! -Si riflette sugli strumenti per comunicare la propria identità in Facebook, indirizzandone le possibili modalità d’uso. Si costruisce alla lavagna il seguente schema:

Dalla discussione di gruppo è emerso che gli studenti conoscono e praticano le seguenti piattaforme:

- TWITTER UTENTI

- GOOGLE FASCIA D’ETA’ - SKIPE MODALITA’ D’USO - MESSENGER SCOPI

- MY SPACE CARATTERISTICHE - FACEBOOK

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-Dopo l’analisi degli strumenti comunicativi in una homepage di Facebook, si prosegue con un’attività in cui ciascuno studente è chiamato a rappresentare se stesso, proprio come in un social network. In particolare, viene chiesto agli studenti di trasformare il proprio foglio di lavoro in una homepage personale in cui inserire gli elementi principali per rappresentarsi, facendo ricorso a:

- Foto: come vuoi rappresentarti (foto, simbolo, personaggio famoso, …);

- Status: a cosa stai pensando;

- Bacheca: inserimento di link, immagini, frasi, contenuti multimediali che si vogliono rendere pubblici;

- Chat;

- Altro, a scelta.

Ogni studente poi attacca un post-it sulla home page in cui si è rappresentato che consegna a sua volta all’educatore.

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