I) Tariffe alte e in aumento costante
4.1 Implicazioni sociali e spaziali della concezione moderna della morte e la conseguente reazione post-moderna
4.2.2 Alternative alla bara Infinity burial suit
mix biologico costituito da due diversi funghi e altri microrganismi che aiuta la de- composizione del corpo, l’eliminazione delle tossine e che accelera il trasferimen- to di sostanze nutritive all’impianto circostante. Il costume - un’invenzione di Jae Rhim Lee, artista e psicologa, è completamente biodegradabile e co-progettato con Daniel Silverstein, promotore di moda a zero spreco. L’azienda produttrice Coeio55 nasce seguendo la filosofia delle sepolture naturali, sostenendo la tradizione co- mune che c’era prima dell’introduzione della imbalsamazione prima e delle bare impregnate di conservanti poi. Anche se il vestito è stato fatto per ripristinare la connessione primitiva tra l’essere umano e l’ambiente, probabilmente è una delle forme più vivaci e più innovative delle sepolture poiché utilizza solo i funghi presenti nell’ambiente in tutto il mondo e che permettono di eliminare tutti i residui tossici lasciati nei nostri corpi. A tale riguardo, una questione ancora oggetto di ricerca è se l’assorbimento della tossina renda i funghi tossici e quindi non commestibili.
55 http://coeio.com/ (ultima visualizzazione 03/09/2018)
Fig. n°17 – Il sacco infinity burial per animali e il vestito (fonte: Coeio)
Il progetto di Coeio vede la sua prima diffusione in quei paesi dove è legale la sepoltura del corpo intero senza la bara in aree extra-cimiteriali, come ad esempio aree naturali di proprietà privata. Ne consegue il fatto che l’espansione del pro- getto sia limitata in parte da questioni normative e in parte dalla necessità, per le persone che lo scelgono, di possedere un’area in cui effettuare l’interramento o al limite di ottenere un’autorizzazione da un proprietario di aree naturali. Ad esempio, i co-fondatori del progetto dichiarano che, nonostante sia completamente legale
utilizzare tutti i prodotti di Infinity burials (il vestito e il mantello), i cimiteri in alcuni stati richiedono un cofanetto tradizionale, talvolta anche laddove non esiste una legge esplicita sulle modalità vietate. L’azienda afferma che si potrebbe supporre che in alcuni casi le politiche gestionali non facciano capo a veri e propri requisiti legali, ma siano invece meramente legate ad obiettivi commerciali. È possibile che la lobby delle agenzie funebri in tutto il mondo sia forte a tal punto da promuovere l’esistenza di vere e proprie regole nei cimiteri, probabilmente anche a seguito sia di un generale disinteressamento alla questione da parte dei governanti sia di una mancanza di alternative nel mercato. Ma la crescente volontà della società civile di non gravare sull’ambiente naturale sta mano a mano cambiando l’approccio alle decisioni da parte dei consumatori e negli ultimi anni emergono, in risposta, sempre più alternative ‘green’.
Fig. n°18 – L’ideatrice indossa e presenta l’Infinity burial suit (fonte: Ted) Capsula mundi e altre bare
Tra le produzioni di bare e urne dedicate ad un target sensibile alle questioni am- bientali e aperto ad accettare nuove possibilità commemorative, troviamo il progetto
Capsula mundi. L’azienda è italiana anche se, a causa del divieto di sepoltura dei
corpi al di fuori dei cimiteri che vige in Italia, è nata per vendere il suo prodotto ‘bara’ all’estero e il suo prodotto ‘urna’ anche a livello italiano. Si tratta di un progetto di
design che produce delle capsule, appunto: un guscio in materiale biodegradabile e
biologico in cui il corpo deve essere posato in posizione fetale prima del rigor mortis, per essere poi interrato. Il seme di un albero, idealmente scelto dal defunto prima del momento della morte, è piantato proprio sopra. Il corpo nutrirà l’albero che in cambio pulirà il terreno dalle potenziali sostanze nocive contenute nei corpi. L’idea è di due designer uniti dal desiderio di ricollegare il corpo alla terra, in linea con altri progetti di eco-friendly burial già in commercio.
Fig. n°19 – Installazione museale di Capsula mundi e l’urna in commercio (fonte: Capsula mundi) Oltre a Capsula mundi, che spicca per l’originalità della posizione fetale del corpo, peraltro non sempre facilmente attuabile, troviamo numerosi produttori di bare in materiali biodegradabili, che per il fatto di essere più semplici concettual- mente sono probabilmente di più immediata diffusione. Le bare naturali vengono prodotte soprattutto negli stati dove è legale la sepoltura naturale e dove i luoghi preposti alla sepoltura vietano, tramite regole esplicite, l’uso di materiali non com- patibili e vernici tossiche che sono invece utilizzate nella produzione delle tradizio- nali bare in legno laccato. I materiali biodegradabili utilizzati per le cosiddette bare naturali sono i più vari: bamboo, canne, alghe marine, salice, legno, cartone, lana, cotone, foglie di banano intrecciate56. I produttori utilizzano tecniche di intreccio tra-
dizionali, che ricordano la fabbricazione dei cesti nell’Italia dei primi ‘900: tecniche antiche per prodotti attuali. Questo tipo di bare ha visto negli ultimi anni una grande diffusione, probabilmente dovuta al fatto che la bara tradizionale oggi è sempre più oggetto di critiche riguardo allo sfruttamento eccessivo della risorsa legnosa, che ha un tempo di rigenerazione molto più lungo degli altri materiali precedentemente elencati.
56 Alcuni esempi sono visionabili nei seguenti siti: https://www.naturalendings.co.uk/green-coffins/
https://www.anaturalundertaking.co.uk/coffins/ http://www.naturalwovencoffins.co.uk/ (ultima vi- sualizzazione 09/08/2018)
Fig. n°20 – Due differenti modelli di bare biodegradabili (fonte: Leedam e Natural woven coffins) Altri prodotti interessanti sono almeno due: l’urna ‘marina’ che viene posta nei fondali marini e favorisce la vitalità dell’ecosistema marino57 e la cosiddetta Di- saster casket, pensata appositamente per situazioni di emergenza e stragi: facil- mente montabile, leggera e molto economica58. 57 https://www.eternalreefs.com/ (ultima visualizzazione 26/10/2018) 58 Un articolo che approfondisce questo prodotto è https://www.core77.com/projects/60865/Disa- ster-Casket-An-Affordable-Flat-Pack-Burial-Solution-for-Deaths-Caused-By-Natural-Disaster (ul- tima visualizzazione 9/8/2018)
Fig. n° 22 – Il montaggio della Disaster casket (fonte: Core 77)