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Le altre misure del “pacchetto giovani” e la spesa programmata

Nel documento I giovani nell'agricoltura molisana (pagine 69-74)

Capitolo 4 L’applicazione delle politiche di ricambio generazionale previste

4.3 Le altre misure del “pacchetto giovani” e la spesa programmata

Un aspetto di rilievo del PSR Molise 2007-2013 è l’attivazione del “pacchetto giovani” che concede al neo insediato nel settore agricolo la possibilità di attivare contemporaneamente più misure, tra loro complementari al raggiungimento dell’obiettivo del ricambio generazionale e del miglioramento delle performance aziendali.

La misura 112, in quanto elemento cardine del pacchetto giovani, favorisce l’integrazione degli altri strumenti che sostengono la crescita delle capacità imprenditoriali e la competitività dell’azienda, attraverso l’attivazione delle misure: 111 “Formazione”, 114 “Consulenza aziendale”, 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”, 132 “Sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità”. Il giovane può dunque presentare insieme alla domanda di aiuto a valere sul bando 112, la richiesta di accesso a una o più misure sopra indicate, ciascuna delle quali prevede tra i criteri di selezione una priorità e un punteggio maggiore ai giovani agricoltori insediati.

Nel dettaglio, con la misura 111 la Regione Molise ha inteso promuovere azioni di formazione rivolte a giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in aziende agricole, dirette all’acquisizione delle conoscenze e competenze professionali necessarie al miglioramento delle capacità imprenditoriali e professionali, garantendo un adeguato livello di conoscenze tecniche ed economiche.

Le finalità perseguite si possono sintetizzare nelle seguenti: sviluppo di una cultura d’impresa volta all’attuazione di pratiche agricole che rispettino l’ambiente e che migliorino la qualità dei prodotti e dei processi; realizzazione di investimenti sostenibili e diversificazione delle attività agricole, ivi compresa la vendita diretta; trasferimento di conoscenze relative alle pratiche produttive sostenibili ed innovative; valorizzazione della multifunzionalità agricola.

I soggetti beneficiari sono giovani imprenditori agricoli fino a quarant’anni di età, con priorità riconosciuta a coloro che si insediano per la prima volta in azienda.

Il finanziamento degli interventi di formazione avviene attraverso l’erogazione diretta all’imprenditore beneficiario di un contributo a rimborso delle spese sostenute, fino ad un massimo di 3.000 euro per anno solare e per una percentuale pari al 100% della spesa.

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La misura 114, anch’essa attivabile in combinazione con il primo insediamento, è indirizzata all’erogazione di un sostegno prioritariamente a favore dei giovani imprenditori per la copertura dei costi sostenuti per l’acquisizione di servizi di consulenza, volti questi ad accompagnare il processo di crescita qualitativa e a promuovere il rendimento globale dell’azienda. Nello specifico i servizi di consulenza sono forniti da soggetti preventivamente riconosciuti come Organismi di consulenza dalla Regione Molise, come pure sono diretti ad assicurare un livello minimo di adeguamento aziendale, individuando e proponendo le misure e i miglioramenti necessari in materia di: ambiente, sanità pubblica, salute delle piante e degli animali, benessere degli animali; criteri di gestione obbligatori delle buone pratiche agronomiche ed ambientali; sicurezza sul lavoro; miglioramento del rendimento globale dell’azienda.

I beneficiari della misura, quali destinatari finali del servizio di consulenza, sono gli imprenditori agricoli e forestali ai sensi dell’art. 2135 del codice civile e che ricevono pagamenti diretti dal I pilastro della PAC (regolamento (CE) n. 1782/2003 e successive modifiche).

Il livello dell’aiuto previsto corrisponde all’80% della spesa ammissibile, fino ad un massimo di 1.500 euro di contributo per ciascuna consulenza fornita alla singola azienda.

Per attivare il sostegno programmato dalla misura 112 il giovane insediato ha l’obbligo di prevedere la realizzazione di un PSA da attuare con risorse finanziarie proprie o mediante il ricorso a risorse pubbliche attivate dal PSR nell’ambito della misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”. Questa ultima alternativa è stata quella scelta dalla totalità dei giovani imprenditori agricoli insediati, determinando il notevole rilievo assunto dalla misura 121.

La finalità operativa della misura 121 è quella di concedere un sostegno alle imprese agricole che effettuano investimenti materiali e immateriali, finalizzati a migliorare il reddito e la competitività dell’azienda, nonché conformi alle norme comunitarie applicabili all’investimento interessato. Tra l’altro, il sostegno è concesso per i prodotti di cui all’allegato I del Trattato dell’Unione europea e per filiere produttive specifiche (lattiero–casearia, carne, vitivinicola, cerealicola e legumi, ortofrutticola e pataticola, olivicola-olearia, florovivaistica, sementiera, colture industriali e oleoproteaginose, apistica).

L’aiuto è erogato come contributo in capitale e in conto interesse, con entità variabile in funzione della zona territoriale in cui è ubicata l’azienda, accordando percentuali più alte di aiuto ai giovani agricoltori al primo insediamento.

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Il volume degli investimenti, IVA esclusa, varia da un minimo di 20.000 euro a un massimo di 180.000 euro per azienda che sale a 250.000 euro per le forme cooperative ed associative. In presenza di attivazione di unità lavorative aggiuntive il volume del massimale degli investimenti è incrementabile di ulteriori 90.000 euro per Unità lavorative uomo (ULU) e comunque fino ad un massimo di 500.000 euro.

In combinazione alla misura 112 il giovane può attivare anche la misura 132 diretta a favorire la partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità, al fine di ottenere un miglioramento qualitativo delle produzioni agricole ed agroalimentari e dare garanzia al consumatore.

La misura mira: all’aumento della qualità delle produzioni al di là degli standard commerciali del prodotto relativi a sanità pubblica, salute e benessere degli animali o salvaguardia dell’ambiente; a garantire la tracciabilità dei prodotti; a incentivare la diffusione dei sistemi di qualità riconosciuti; a favorire la partecipazione delle imprese agricole a sistemi di certificazione atti a garantire e a far rilevare le caratteristiche distintive del territorio; ad accrescere il valore aggiunto dei prodotti agricoli primari.

L’aiuto copre il 100% dei costi fissi sostenuti per l’accesso al sistema di qualità, fino ad un importo massimo pari a 3.000 euro per azienda e per un periodo massimo di 5 anni.

Alle misure attivabili nel pacchetto giovani può associarsi anche la misura 113 “Prepensionamento”, nel caso in cui il giovane agricoltore si insedia in un’azienda ceduta da un imprenditore con almeno 55 anni di età, che abbandona definitivamente l’attività agricola, pur non avendo ancora raggiunto l’età pensionabile e che fruisce del sostegno erogato dalla misura.

Con il prepensionamento la Regione ha inteso perseguire da un lato il ricambio generazionale attraverso il subentro nell’attività agricola di giovani e/o la rilevazione dell’azienda da parte di soggetti che possano utilizzare i terreni ceduti per ingrandire la propria azienda agricola, dall’altro il miglioramento della competitività del settore agricolo potenziando il capitale umano, come pure garantire un reddito agli imprenditori e ai lavoratori agricoli che decidono di cessare l'attività.

Gli aiuti correlati alla realizzazione della presente misura, in conformità con i massimali fissati nell’Allegato “Importi e aliquote del sostegno” del regolamento (CE) n. 1698/2005, consistono in un’indennità massima di 18.000 euro/anno per il

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cedente, quale indennità fissa per azienda, con un massimale di 180.000 euro, e in un’indennità di 4.000 euro/anno per i lavoratori agricoli, con un massimale di 40.000 euro.

Il PSR concede quindi ai giovani la possibilità di presentare, insieme alla domanda della misura 112, anche la richiesta di accesso ad una o più delle misure suddette, nell’ambito della progettazione aziendale integrata. La domanda di aiuto per l’adesione al pacchetto giovani deve essere corredata di un PSA contenente la descrizione sia della situazione iniziale dell’azienda, che al termine del periodo di esecuzione del piano, sia dei fabbisogni e del piano finanziario, con l’indicazione della componente di aiuto pubblico richiesta per le diverse tipologie di investimento attivate, relative alle attività di formazione, all’ammodernamento dell’azienda agricola, all’utilizzo dei servizi di consulenza, all’utilizzo del sostegno per la partecipazione a sistemi di qualità certificata, oltre che delle modalità di copertura della quota a carico del giovane.

Relativamente agli aiuti si specifica che nel caso del pacchetto giovani gli importi sono definiti ed erogati secondo le disposizioni previste nell’ambito dei bandi attuativi delle singole misure.

Passando all’analisi della spesa programmata si rileva che il PSR Molise 2007-2013 ha stanziato 6 milioni di euro per l’avvio di giovani agricoltori, pari al 7,2% della spesa pubblica programmata per l’intero asse I (Tab. 4.5). La dotazione finanziaria è stata ripartita per 5 sottofasi temporali corrispondenti a quelle individuate in applicazione del meccanismo prescelto per la presentazione delle domande di aiuto (bando aperto)12.

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Le sottofasi temporali, individuate nei bandi relativi al “pacchetto giovani” pubblicati nel supplemento ordinario n. 1 al BURM n. 30 del 16 dicembre 2009, sono state le seguenti: I sottofase: 1 gennaio 2010 – 15 marzo 2010; II sottofase: 16 marzo 2010 - 31 luglio 2010; III sottofase: 1 agosto 2010 – 31 dicembre 2010; IV sottofase: 1 gennaio 2011 - 30 maggio 2011; V sottofase: 1 giugno 2011 – 20 novembre 2011.

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Tabella 4.5 - PSR Molise 2007-2013. Ripartizione finanziaria per misura - asse I

Asse I - Misura Spesa pubblica programmata di cui FEASR Spesa pubblica sostenuta di cui FEASR % avanzamento spesa A B C D C/A

111 Azioni di formazione professionale e di informazione 1.500.000 660.000 84.000 36.960 5,6%

112 Avvio di giovani agricoltori 6.000.000 2.640.000 4.370.000 1.922.800 72,8%

113 Prepensionamento 8.422.427 3.705.868 8.058.300 3.545.652 95,7%

114 Utilizzo dei servizi di consulenza 2.000.000 880.000 - - -

121 Modernizzazione delle imprese agricole 26.226.902 11.539.837 16.317.720 7.181.928 62,2%

122 Miglioramento del valore economico delle foreste 893.182 393.000 100.000 44.000 11,2%

123 Aggiungere valore ai prodotti agricoli e della silvicoltura 17.925.226 7.887.099 5.572.518 2.451.908 31,1%

124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti 1.500.000 660.000 476.000 209.440 31,7%

125 Infrastrutture relative allo sviluppo e all´adeguamento 13.416.750 5.903.370 10.908.736 4.799.844 81,3%

126 Ripristinare il potenziale della produzione agricola 2.000.000 880.000 - - -

132 Partecipazione degli agricoltori ai programmi di qualità

alimentare 1.318.182 580.000 - - -

133 Attività di informazione e promozione 1.500.000 660.000 68.656 30.209 4,6%

Totale asse I 82.702.669 36.389.174 45.955.931 20.222.741 55,6%

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Se consideriamo tutte le misure del pacchetto giovani (111-112-114-121- 132), finalizzate nel loro insieme alla strategia di ricambio generazionale, ad alcune delle quali è consentito l’accesso anche ad altri operatori, il totale della spesa pubblica programmata supera i 37 milioni di euro, pari a circa il 45% delle risorse messe a disposizione per realizzare gli obiettivi dell’asse I, poco meno del 20% del totale programma (206,6 milioni di euro).

Al 31 dicembre 2013 la spesa erogata a valere sulle misure del pacchetto è pari al 45,2% della spesa complessiva sostenuta nell’ambito dell’asse I. In particolare, ai giovani beneficiari del premio previsto dalla misura 112 sono stati erogati 4,4 milioni di euro, pari a circa il 73% di quanto programmato evidenziandosi un’economia rispetto alla dotazione iniziale. Se rapportiamo tale spesa sostenuta agli impegni giuridicamente vincolanti assunti, superiori a 4,5 milioni euro, derivanti dai provvedimenti di concessione emessi, si riscontra per la misura una capacità di pagamento pari a circa il 97%.

Nel documento I giovani nell'agricoltura molisana (pagine 69-74)

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