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L’applicazione della misura 112 di primo insediamento giovani

Nel documento I giovani nell'agricoltura molisana (pagine 74-119)

Capitolo 4 L’applicazione delle politiche di ricambio generazionale previste

4.4 L’applicazione della misura 112 di primo insediamento giovani

Nel corso degli anni 2010 e 2011 di apertura del bando pubblico relativo alla misura 112, sono state presentate 308 domande di primo insediamento, secondo le modalità telematica, attraverso il Modello unico di domanda (MUD) corredato del relativo fascicolo di misura e della documentazione tecnica prevista, e in formato cartaceo, tutte attivate in combinazione con altre misure del pacchetto giovani.

A seguito di istruttoria positiva sia di ricevibilità che di ammissibilità, sono state ammesse a finanziamento 157 domande di primo insediamento (circa il 50% di quelle presentate nelle cinque sottofasi temporali previste dai bandi), rimanendo non soddisfatta l’altra metà di potenziali beneficiari che hanno presentato domanda (Fig. 4.1).

Le cause della mancata ammissione attengono alla non ricevibilità delle domande di aiuto derivante dalla carenza di documentazione essenziale, quale la mancanza del PSA, del BPOL (Business plan on line), della richiesta di concessione edilizia, degli elaborati progettuali e all’assenza dei requisiti e delle condizioni di ammissibilità previsti dai bandi (mancanza di validità economica dell’iniziativa a seguito di valutazione del PSA o BPOL; assenza dei requisiti riguardanti il Piano di utilizzazione agronomica; assenza dei requisiti e documenti essenziali, quali non apertura di partita IVA e posizione contributiva presso l’INPS, contratto di affitto bilaterale regolarmente registrato).

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Figura 4.1 - Domande di aiuto presentate e finanziate per sottofase. Anni 2010 e 2011

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

A livello di singola sottofase temporale si evidenzia un andamento decrescente del tasso di ammissibilità delle domande di aiuto fino alla terza, attestandosi al 40% del totale delle istanze presentate; dopo una inversione della tendenza registratasi nella quarta sottofase, la percentuale delle domande non ammesse scende nuovamente, fino al livello minimo riscontrato in precedenza.

I premi assegnati ai 157 neo insediati oscillano da un livello minimo di 20.000 euro, importo percepito dal 18,5% di essi, a un massimo di 40.000 euro fruito dall’8,3%. Circa il 30% dei giovani percepisce un premio di 25.000 euro, mentre scende al 19,7% e al 24,2% la percentuale di beneficiari a cui è riconosciuto un premio di importo rispettivamente pari a 30.000 euro e 35.000 euro (Fig. 4.2).

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 I II III IV V Domande presentate Domande ammesse e finanziate Tasso di ammissibilità

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Figura 4.2 - Giovani insediati per classe di premio per primo insediamento. Valori %

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Per quanto riguarda l’attivazione delle misure presentate dai giovani all’interno del pacchetto, si evidenza che circa il 46% delle domande di aiuto finanziate ha ad oggetto la combinazione minima di attuazione del pacchetto, costituita dall’iniziativa di primo insediamento abbinata esclusivamente alla realizzazione di un PSA, nell’ambito della misura 121 di ammodernamento dell’impresa agricola (Fig. 4.3).

18,5% 29,3% 19,7% 24,2% 8,3% 20.000 euro 25.000 euro 30.000 euro 35.000 euro 40.000 euro

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Figura 4.3 – Misure del pacchetto giovani correlate all’attivazione della misura 112. Valori %

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Circa il 36% delle domande di aiuto prevede oltre alla combinazione minima anche il ricorso alla formazione (misura 111), volta ad assicurare le adeguate competenze professionali di gestione al giovane insediato. Solo poco più del 13% delle domande attiva, insieme alle misure 111, 112 e 121, anche il beneficio concesso dal bando 114 per la consulenza aziendale. L’esiguo ricorso a questa ultima forma di sostegno, da parte dei neo insediati, deriva dal ritardo avutosi nella fase di avvio della misura stessa, che ha richiesto l’attivazione di procedure pubbliche per la definizione di un elenco regionale degli organismi di consulenza idonei all’erogazione del servizio.

Ugualmente esiguo risulta essere il ricorso alla misura 132, derivante presumibilmente dal vincolo fissato nel relativo bando riguardo all’inammissibilità delle spese per l’ottenimento delle certificazioni del metodo di produzione biologico.

Quanto all’associazione tra primo insediamento e prepensionamento, emerge che dei 106 beneficiari della misura 113, solo 36 sono i nuovi giovani insediati subentrati nelle aziende da questi abbandonate, pari al 34% del totale subentrati e al 23% del totale giovani insediati a valere sulla misura 112 (Tab. 4.6).

45,9% 35,7% 13,4% 1,9% 0,6% 1,3% 1,3% 112-121 111-112-121 111-112-114-121 111-112-121-132 111-112-114-121-132 112-114-121 112-121-132

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Tabella 4.6 – Giovani insediati subentrati ai beneficiari della misura 113

Sottofase temporale Domande di aiuto ammesse e finanziate su misura 113 Subentrante con domande di aiuto su pacchetto giovani I 51 21 II 10 3 III 11 4 IV 11 1 V 23 7 Totale 106 36

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Approfondendo l’analisi delle domande di aiuto a valere sulla misura 112, emerge che l’85% dei nuovi insediamenti di giovani agricoltori si ha in aziende localizzate nei comuni in provincia di Campobasso (133 aziende), mentre il restante 15% in provincia di Isernia (24 aziende). Nella cartina 4.2, che riporta i comuni dove operano i nuovi insediati, si evince che buona parte del territorio regionale è interessato da iniziative di primo insediamento, precisamente 71 comuni, di cui il 76% ricade in provincia di Campobasso e il 24% in quella di Isernia.

Riguardo la concentrazione dei premi e dei relativi investimenti per comune, si regista la realizzazione di una singola iniziativa di primo insediamento nella maggior parte dei comuni interessati, ovvero nel 45% di essi (Fig. 4.4). La restante parte vede una quota del 27% circa e del 15,5% di comuni dove sono localizzati rispettivamente due e tre interventi di primo insediamento, il 9% dei comuni registra un numero di iniziative uguale o superiore a quattro, mentre i comuni di Cercemaggiore e San Martino in Pensilis, in provincia di Campobasso, sono le due uniche località dove sono state rilevate, per entrambe, ben 11 interventi di primo insediamento. Nel primo comune, in area montana, le iniziative si concentrano nei settori lattiero-caseario e delle carni, nel secondo, in collina irrigua, nell’ortofrutticolo e nell’olivicolo-oleario, in piena coerenza con gli orientamenti produttivi più frequenti e tipici che contraddistinguono le due aree.

E’ evidente che la significatività di tali concentrazioni è correlata alla estensione territoriale del comune ed alla numerosità delle aziende agricole in esso presenti, ma l’attivazione anche di una sola iniziativa da parte di una nuova forza giovane in agricoltura rappresenta comunque un segnale positivo che contribuisce alla ripresa dell’area.

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Cartina 4.2 – PSR 2007-2013 Molise. Distribuzione dei premi primo insediamento per comune

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Figura 4.4 - Comuni per numero di domande primo insediamento giovani. Valori %

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

In riferimento alla tipologia di zona territoriale, la figura 4.5 evidenzia come il 52% degli interventi di primo insediamento finanziati nell’ambito del pacchetto giovani ricade in aree montane (ovvero quelle interne e dell’alto Molise), il 28,5% in aree di collina rurale e circa il 20% in quelle di collina irrigua (prevalentemente del litorale).

La classificazione delle domande di aiuto rispetto al genere del richiedente (titolare dell’azienda agricola o legale rappresentate nelle società) fa rilevare come ci sia una prevalenza di giovani maschi beneficiari, pari al 68%, rispetto alle donne che invece rappresentano il 32% del totale.

L’analisi di genere a livello di area territoriale rileva ovunque la prevalenza dei maschi, in una quota sempre superiore al 60% (Fig. 4.6).

45,1% 26,8% 15,5% 4,2% 5,6% 2,8% 1 Domanda 2 Domande 3 Domande 4 Domande 5 Domande 11 Domande

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Figura 4.5 – Giovani insediati per ambito territoriale. Valori %

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Figura 4.6 – Giovani insediati area territoriale e genere. Valori %

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Si osserva inoltre che nelle aree montane si concentra la più elevata percentuale di neo insediati totali, sia maschi (56,6% del totale maschi) che femmine (43,1% del totale femmine) (Fig. 4.7). Al contrario, nelle aree collinari la

19,6% 28,5% 51,9% D1 - collina irrigua D2 - collina rurale D3 - aree montane 0% 20% 40% 60% 80% 100% D1 D2 D3 Maschi Femmine

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concentrazione dei giovani conduttori donne prevale in termini relativi sui maschi, pari al 21,6% del totale nell’area collina irrigua (contro il 18% circa osservato per i maschi) e al 35,3% nell’area collina rurale (contro il 25,5% stimato per i maschi).

Figura 4.7 - Giovani insediati per ambito territoriale. Valori %

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

L’analisi delle iniziative progettuali avanzate dai neo insediati nell’ambito dei PSA, come già osservato sviluppate per fruire degli aiuti erogati dalla misura 121, se fatta in funzione dei settori produttivi in cui esse ricadono rileva che la quasi totalità dei giovani conduttori concentra gli interventi in un solo settore, deducendosi la specializzazione degli investimenti; solo in pochi casi gli interventi proposti attengono a due distinti comparti, configurandosi pertanto di tipo misto.

Dall’esame della figura 4.8, che riporta la distribuzione delle iniziative per settore di intervento, si nota come il settore zootecnico (prevalentemente lattiero- caseario e carne) è quello interessato dal 49% delle iniziative totali. Seguono i settori dell’ortofloricoltura e delle coltivazioni permanenti, ambedue con una quota di progetti finanziati prossima al 20% del totale, il settore dei seminativi con circa il 10% degli interventi, mentre la restante percentuale del 3,2% interessa più comparti. 17,9% 21,6% 25,5% 35,3% 56,6% 43,1% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Maschi Femmine D1 - Collina irrigua D2 - Collina rurale D3 - Aree montane

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Figura 4.8 – Iniziative progettuali dei giovani insediati per settore di intervento. Valori %

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Gli interventi plurisettoriali e quelli attinenti la zootecnia si concentrano prevalentemente nelle aree montane, rispettivamente nella misura dell’80% e del 68% del relativo totale (Fig. 4.9). Sempre coerentemente con la vocazione produttiva del territorio è nelle aree di collina rurale che si concentrano gli interventi nei settori dei seminativi e delle colture permanenti (vitivinicolo e olivicolo/oleario), mentre le aree irrigue vedono realizzare prevalentemente interventi nel settore ortofloricolo e in quello delle colture permanenti.

In riferimento alla tipologia degli investimenti strutturali è stata individuata un’ampia gamma di interventi riconducibili alle seguenti categorie: acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature, edilizia rurale ed infrastrutture aziendali, investimenti di natura fondiaria, investimenti in strutture per il miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali, sviluppo di energie rinnovabili, strutture di protezione delle coltivazioni.

49,0% 19,7% 18,5% 9,6% 3,2% Zootecnia Ortofloricoltura Colture permanenti Seminativi Misto

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Figura 4.9 – Iniziative progettuali per settori produttivi e ambito territoriale. Valori %

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Circa 1/3 dei neo insediati ha realizzato interventi finalizzati all’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature, allo scopo di perseguire un miglioramento sia della competitività, sia del rendimento globale aziendale (Fig.4.10). Seguono gli interventi di edilizia rurale, attuati dal 27% dei neo insediati, quelli diretti al miglioramento del benessere degli animali (15%), gli investimenti fondiari (12%) e di sviluppo dell’energia rinnovabile (10%). Solo il 3% dei giovani insediati attua interventi finalizzati alla realizzazione di strutture di protezione delle coltivazioni.

Approfondendo l’analisi degli interventi per combinazioni di tipi di investimento, quanto riportato in tabella 4.7 consente di evidenziare la complessità degli investimenti programmati con PSA. Come si osserva solo l’11% dei piani ha ad oggetto la realizzazione di un solo tipo di intervento, sale al 45% e al 36% la quota dei PSA che hanno previsto la realizzazione rispettivamente di due e tre tipi di investimento, mentre è pari all’8,3% la percentuale di giovani che intende realizzare quattro o più tipologie di interventi. Le tendenze osservate a livello complessivo si rinvengono nella gran parte dei settori produttivi, dove la combinazione di due tipi di investimento risulta essere prevalente. Nel comparto zootecnico, in cui ricade circa la metà dei neo insediati, si riscontra un maggior orientamento alla diversificazione degli investimenti, tanto che circa il 64% dei PSA prevede tre o più tipologie di intervento. In definitiva, il ricorso ai PSA determina investimenti volti all’incremento di più componenti del capitale

0% 20% 40% 60% 80% 100% Zootecnia Ortofloricoltura Colture permanenti Seminativi Misto D1 - Collina irrigua D2 - Collina rurale D3 - Aree montane

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aziendale, confermando quanto emerso in altri lavori finalizzati all’analisi del sostegno pubblico agli investimenti in agricoltura (Ievoli, Rubertucci e Scardera, 2010).

Figura 4.10 – Tipologia di investimenti realizzati. Valori %

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Tabella 4.7 - Complessità degli investimenti realizzati

Tipi di investimento Zootecnia Ortofloricol- tura Colture

permanenti Seminativi Misto Totale

n. % n. % n. % n. % n. % n. % 1 tipo 3 3,9 5 16,1 4 26,7 4 13,8 1 20,0 17 10,8 2 tipi 25 32,5 16 51,6 6 40,0 22 75,9 2 40,0 71 45,2 3 tipi 40 51,9 6 19,4 5 33,3 3 10,3 2 40,0 56 35,7 4 e più tipi 9 11,7 4 12,9 0 0,0 0 0,0 0 0,0 13 8,3 Totale PSA 77 100,0 31 100,00 15 100,0 29 100,0 5 100,0 157 100,0

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Quanto sopra osservato è dettagliato nell’analisi delle tipologie di investimento in funzione dei settori di intervento in cui essi sono stati previsti (Fig. 4.11).

Nel settore zootecnico, caratterizzato da un maggior grado di complessità degli interventi, si concentrano gli investimenti finalizzati al miglioramento delle

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35%

Acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature

Edilizia rurale ed infrastrutture aziendali Condizioni di igiene e benessere degli

animali

Investimenti di natura fondiaria Sviluppo di energie rinnovabili Strutture di protezione delle coltivazioni

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condizioni di igiene e benessere degli animali (91%), coerentemente con la finalità delle azioni. Solitamente si tratta di interventi di adeguamento tecnologico, in particolare a favore del comparto granivori, per innalzare il livello degli standard in materia di tutela dell’ambiente e di prevenzione degli inquinamenti. Sempre nel settore zootecnico si registra la più elevata quota di investimenti in edilizia rurale ed infrastrutture aziendali (69%), quali costruzione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di fabbricati rurali. Sono compresi anche gli impianti tecnologici da utilizzare per la produzione, la lavorazione, la trasformazione, la conservazione e la commercializzazione dei prodotti aziendali, il ricovero delle scorte e del parco macchine, la realizzazione di punti vendita all’interno dell’azienda e per le sole produzioni aziendali, ed inoltre opere per la viabilità aziendale e di elettrificazione.

Figura 4.11 - Tipologia investimenti realizzati per settore di intervento

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Anche gli interventi finalizzati all’acquisizione di impianti ed attrezzature sono previsti principalmente nel comparto zootecnico, per il 48% del totale. Si tratta di acquisti volti alla riduzione dei costi di produzione, al miglioramento della qualità delle produzioni, al miglioramento delle condizioni di lavoro e degli standard di sicurezza. Particolare attenzione è posta dai giovani alla diversificazione delle attività agricole (allestimenti di mini caseifici e macellerie, di punti vendita aziendali), che consentono di chiudere la filiera produttiva con la trasformazione e commercializzare di prodotti a “chilometro zero”, di allargare le funzioni delle aziende agricole oltre a quella produttiva e, nel contempo, di valorizzare le produzioni agricole e di garantire un presidio e tutela del territorio.

0 50 100 150

Edilizia rurale ed infrastrutture aziendali

Acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature Investimenti di natura fondiaria

Strutture di protezione delle coltivazioni Miglioramento delle condizioni di

igiene e benessere degli animali Sviluppo di energie rinnovabili:

Zootecnia Ortofloricoltura Seminativi Colture permanenti Misto

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Nel comparto zootecnico ricadono ancora gli investimenti finalizzati alla trasformazione energetica di biomasse (55%) prodotte in azienda per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili (esclusivamente sole) e attraverso tecnologie di cogenerazione, limitatamente alla copertura dei fabbisogni aziendali e comunque con impianti di potenza non superiore ad 1 MW.

Quanto agli investimenti di natura fondiaria programmati dai neo insediati, si nota che questi hanno ad oggetto soprattutto i settori ortofloricoltura (43%) e colture permanenti (36%). Tali interventi concernono le sistemazioni idraulico- agrarie, gli impianti per irrigazione, gli interventi di miglioramento degli impianti arborei e dei pascoli e prati pascoli.

Gli investimenti in strutture di protezione si concentrano invece nel settore ortofloricolo (90%) e nei seminativi (10%).

Non si registrano investimenti per la realizzazione di impianti di stoccaggio e prima lavorazione, per produzioni che rientrano in sistemi di qualità certificati ai sensi della normativa comunitaria, nel caso in cui i disciplinari di produzione prevedano la gestione separata delle produzioni. E’ bassa pertanto l’attenzione posta dai giovani al settore biologico, nonostante la forte vocazione dell’agricoltura regionale a tale pratica.

In merito alla spesa pubblica impegnata per la realizzazione dei PSA presentati dai neo insediati, complessivamente pari a poco meno di 27 milioni di euro, emerge che il 60% degli investimenti totali previsti interessa il settore zootecnico, confermando l’attenzione posta dai giovani all’ammodernamento delle aziende zootecniche (Tab. 4.8). Si discostano di molto i settori produttivi dell’ortofrutticolo e delle colture permanenti, con quote di investimenti inferiori e ambedue pari al 15% degli impegni totali, mentre i seminativi e l’ordinamento misto, congiuntamente, assorbono il 10%.

Il livello medio più elevato della spesa impegnata si riscontra a favore del settore zootecnico, con un importo di circa 211 mila euro, superiore al dato medio complessivo (171.898 euro) e ai valori stimati per i rimanenti comparti analizzati, che oscillano da un importo medio minimo di circa 121 mila euro nel comparto dei seminativi, ad un massimo di circa 145 mila euro per i giovani che hanno scelto di investire in più comparti produttivi (misto).

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Tabella 4.8 – Spesa impegnata per settore produttivo

PSA Spesa totale Spesa media

n. euro % euro Zootecnia 77 16.229.766 60,1 210.776 Ortofloricoltura 31 4.200.794 15,6 135.509 Seminativi 15 1.812.850 6,7 120.857 Colture permanenti 29 4.019.796 14,9 138.614 Misto 5 724.765 2,7 144.953 Totale 157 26.987.971 100,0 171.898

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

Un ulteriore aspetto di interesse rilevato nell’analisi dei dati di monitoraggio concerne l’attivazione di unità di lavoro aggiuntive da parte dei neo insediati nelle proprie aziende. Come in precedenza osservato, l’adesione alla misura 121 ha concesso l’opportunità, nell’ambito dello sviluppo del PSA, di incrementare il volume del massimale degli investimenti (fissato a 180.000 euro) di ulteriori 90.000 euro a seguito dell’attivazione di una unità lavorativa aggiuntiva, fino ad un massimo di 500.000 euro di investimento e di 4 ULU aggiuntive (Tab. 4.9).

Tabella 4.9 - Modulazione investimenti – ULU aggiuntive attivate

Volume Investimento

ULU

Interventi Spesa impegnata

Aggiuntive Attivate totale media

n. n. n. % euro euro <= 180.000 0 0 114 72,6% 14.280.662 125.269 >180.000 e <=270.000 1 32 32 20,4% 8.451.853 264.120 >270.000 e <=360.00 2 16 8 5,1% 2.855.456 356.932 >360.000 e <=450.000 3 6 2 1,3% 900.000 450.000 > 450.000 4 4 1 0,6% 500.000 500.000 Totale 58 157 100,0% 26.987.971 171.898

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

I dati in tabella mostrano che delle 157 iniziative di ammodernamento oltre il 72% non ha attivato ULU aggiuntive, con una spesa media di poco superiore a 125 mila euro, inferiore al massimale previsto dal bando. Solo 43 giovani (pari 27,4% del totale) hanno creato unità di lavoro aggiuntive, per complessive 58 ULU. In dettaglio, circa il 20% di essi ha realizzato nuova occupazione inserendo una sola unità lavorativa aggiuntiva in azienda, con una spesa media di poco superiore a 264 mila euro, mentre il 5,1% ha attivato due ULU (con una spesa

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media di 357 mila euro) e il rimanente 1,9% tra tre e quattro ULU, con una spesa media investita di importo rispettivamente pari a 450 e 500 mila euro, valore quest’ultimo previsto in un solo PSA.

Spostando l’attenzione ai settori di intervento (Tab. 4.10) si nota che il comparto in cui è stata attivata la gran parte delle ULU aggiuntive è quello zootecnico, dove 35 giovani (l’81% del totale giovani che attivano ULU) hanno attivato 47 unità lavorative nell’ambito dei PSA previsti con il loro primo insediamento in azienda. I rimanenti giovani insediati attivano ULU nei comparti ortofloricolo e colture permanenti, per complessive 8 unità, ugualmente ripartite tra i due settori, mentre un solo neo insediato ha scelto di realizzare un investimento in più comparti produttivi (misto) creando 3 unità lavorative aggiuntive. Nel settore dei seminativi, invece, non è stata attivata nessuna ULU, pertanto non è stata colta dai giovani l’opportunità prevista dal bando di incrementare il volume del massimale degli investimenti in questo comparto.

Tabella 4.10 – ULU aggiuntive attivate per settore di intervento

Settore di Intervento

Giovani che attivano ULU nei

PSA ULU attivate n. n. Zootecnia 35 47 Ortofloricoltura 3 4 Seminativi 0 0 Colture permanenti 4 4 Misto 1 3 Totale 43 58

Fonte: elaborazioni PRR Molise su dati Regione Molise monitoraggio PSR Molise 2007-2013

In sintesi, l’analisi svolta ha permesso di evidenziare che nelle aziende beneficiarie del sostegno al primo insediamento, agli investimenti attuati sulla base del piano di sviluppo aziendale è associata la crescita sia del capitale agrario e fondiario, che dell’impiego di lavoro.

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SINTESI CONCLUSIVA

La presenza dei giovani nella conduzione delle aziende agricole rappresenta da tempo una delle principali leve atte a promuovere la competitività dei sistemi agroalimentari e rurali, tanto che l’attenzione al tema è andata crescendo nel tempo all’interno delle politiche pubbliche attivate ai vari livelli di governo, concretizzandosi nell’obiettivo di favorire l’insediamento dei giovani in agricoltura e di permettere l’adeguamento strutturale delle loro aziende, tuttora qualificante la strategia di sviluppo rurale delineata per il periodo di programmazione 2014-2020.

Questa prospettiva, parallelamente al processo di cambiamento e di ridimensionamento del lavoro impiegato nel settore, in termini sia di caratteristiche che di quantità, ha stimolato la comprensione e la riflessione sulla specificità e sull’impiego del lavoro giovanile in agricoltura, fondata in questo studio su una base informativa costituita dai dati sia censuari che di fonte RICA-INEA.

L’approccio utilizzato ha consentito di inquadrare il fenomeno dell’occupazione giovanile a livello regionale e di indagare le specificità del caso regionale rispetto a quanto osservato a livello nazionale, mettendo in luce le qualità del capitale umano e la situazione strutturale e reddituale delle aziende agricole

Nel documento I giovani nell'agricoltura molisana (pagine 74-119)

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