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Altri eventi del periodo

Rinnovo delle cariche sociali

L’Assemblea dei Soci del 4 aprile, tra le altre deliberazioni, ha eletto i componenti del Consiglio di Amministrazione, tra cui il Presidente e il Vice Presidente, che rimarranno in carica per gli esercizi 2020-2021-2022. Sulla base dei voti ricevuti dalle tre liste presentate sono stati eletti: Massimo Tononi (Presidente), Giuseppe Castagna, Mauro Paoloni (Vice Presidente), Marina Mantelli, Maurizio Comoli, Luigia Tauro, Carlo Frascarolo, Costanza Torricelli, Eugenio Rossetti, Giulio Pedrollo, Manuela Soffientini, Mario Anolli, Alberto Manenti, Nadine Faruque e Giovanna Zanotti.

Il neo costituito Consiglio di Amministrazione ha successivamente provveduto a nominare Giuseppe Castagna Amministratore Delegato di Banco BPM.

La stessa Assemblea ha inoltre eletto i componenti del Collegio Sindacale, ivi compreso il Presidente, che rimarranno in carica per gli esercizi 2020-2021-2022. Sindaci effettivi sono: Marcello Priori (Presidente), Maurizio Lauri, Nadia Valenti, Maria Luisa Mosconi e Alfonso Sonato.

Sindaci supplenti sono Fulvia Astolfi, Wilmo Carlo Ferrari e Gabriele Camillo Erba.

Recepimento delle previsioni di cui alla comunicazione in data 27 marzo 2020 della Banca Centrale Europea

Come sopra ricordato, la Banca ha preso atto della comunicazione adottata in data 27 marzo 2020 dalla Banca Centrale Europea, con la quale, al fine di rafforzare la dotazione patrimoniale delle banche significative sottoposte alla sua vigilanza e per poter disporre di più ampi mezzi a sostegno delle famiglie e delle imprese nella congiuntura derivante dall’emergenza sanitaria da Covid-19 in corso, ha sollecitato, le predette banche a non procedere al pagamento di dividendi (non ancora deliberati) e a non assumere alcun impegno irrevocabile per il loro pagamento per gli esercizi 2019 e 2020 almeno fino all’1 ottobre 2020.

In ragione di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione, al fine di recepire le indicazioni fornite dalla Banca Centrale Europea, ha disposto che nell’Assemblea dei soci di Banco BPM convocata per sabato 4 aprile 2020 non si desse luogo alla trattazione ed alla votazione del punto dell’ordine del giorno in materia di Deliberazioni sulla destinazione e sulla distribuzione degli utili.

Pertanto, l’utile netto risultante dal bilancio d’esercizio della Capogruppo Banco BPM al 31 dicembre 2019 pari a 942,5 milioni è stato interamente attribuito alle riserve della Banca.

Inoltre con successiva comunicazione del 27 luglio, BCE ha esteso al 1° gennaio 2021 il divieto di distribuzione dei dividendi.

Ulteriori raccomandazioni di BCE in materia di dividendi e remunerazioni variabili

Facendo seguito alla comunicazione del 27 marzo 2020 sopra ricordata, BCE ha trasmesso alle banche in data 27 e 28 luglio 2020 le ulteriori seguenti raccomandazioni:

• evitare il pagamento di dividendi o l’assunzione di impegni irrevocabili al pagamento degli stessi per gli esercizi finanziari 2019 e 2020 fino al 1 gennaio 2021 e non effettuare riacquisti di azioni proprie finalizzate a remunerare gli azionisti;

• adottare estrema moderazione per quanto riguarda i pagamenti della componente variabile della remunerazione fino al 1° gennaio 2021, specialmente quelli in favore dei membri del personale individuati come “soggetti che assumono rischi significativi”, contemplando la possibilità di differire la componente variabile su un periodo più lungo, nonché di erogarla sotto forma di azioni.

Concluse importanti operazioni di provvista

In data 14 gennaio Banco BPM ha realizzato una nuova emissione di strumenti Additional Tier 1 destinata ad investitori istituzionali, per un ammontare di 400 milioni, operazione che si inserisce nell’ambito dell’efficientamento della propria struttura di capitale.

I titoli sono perpetui e, in base a quanto stabilito dalla normativa vigente, potranno essere richiamati dall’emittente a partire dal 2025. In caso di non richiamo nel 2025, successivamente la call potrà essere esercitata in corrispondenza della data di stacco cedola.

La cedola semestrale iniziale è fissata al 6,125%. Il regolamento del prestito prevede alcuni meccanismi di limitazione al pagamento della cedola stessa nonché di riduzione a titolo temporaneo del valore nominale.

Il titolo, collocato prevalentemente a fondi, banche ed hedge fund, è quotato sulla Borsa del Lussemburgo.

Nel mese di febbraio si è inoltre concluso con successo il collocamento di una emissione obbligazionaria senior non preferred di 750 milioni e scadenza 5 anni, che si inserisce nel Programma EMTN del Gruppo. Il bond, destinato ad investitori istituzionali, prevede una cedola fissa del 1,625%.

Anima Holding

Con l’Assemblea del 31 marzo 2020 di Anima Holding è divenuto operativo, per la prima volta, il nuovo meccanismo statutario di nomina degli organi sociali previsto nelle modifiche statutarie approvate in data 29 marzo 2019. In base alle regole previste dalla nuova governance, con particolare riferimento alla modalità di presentazione delle liste e all’adozione di un criterio proporzionale, Banco BPM ha potuto designare cinque amministratori, tra cui il Presidente e l’Amministratore Delegato, nell’ambito di un Consiglio di Amministrazione composto da dieci.

La rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione così raggiunta si ritiene rappresenti un’evidenza della capacità del Banco BPM di esercitare un’influenza notevole su Anima Holding attraverso la partecipazione ai processi decisionali della società. Tale evidenza è ulteriormente supportata dall’incremento intervenuto nella percentuale di partecipazione in Anima Holding, divenuta pari al 19,385% (la quota detenuta ad inizio anno era pari al 14,27%). Tale percentuale è infatti molto prossima alla soglia del 20% la cui detenzione, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 28, induce a presumere la sussistenza della possibilità di esercizio di un’influenza notevole sulla gestione della partecipata. Infine, la partecipazione è destinata ad essere detenuta stabilmente visto che il suo carattere strategico è confermato dallo stretto legame di partnership nonché dagli accordi contrattuali riguardanti l’attività di distribuzione dei fondi gestiti dal Gruppo Anima attraverso la rete di Banco BPM.

Per effetto di quanto rappresentato, l’interessenza partecipativa detenuta in Anima Holding, che fino al 31 marzo 2020 era classificata nella voce “30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”, è stata riclassificata con decorrenza dal 1° aprile 2020 nella voce “70. Partecipazioni”.

Per maggiori informazioni sugli impatti economico patrimoniali conseguenti al suddetto cambiamento di classificazione, si rimanda alla Parte A – Politiche Contabili delle Note Illustrative della presente Relazione Finanziaria.

Chiusura della liquidazione della controllata Leasimpresa Finance

Nel mese di gennaio, a conclusione del processo di liquidazione della controllata Leasimpresa Finance, la società è stata cancellata dal competente Registro delle Imprese. la conclusione della liquidazione non ha comportato impatti significativi sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo.

Reclami vertenze e indagini relativi all’attività di segnalazione alla società Intermarket Diamond Business S.p.A. di clientela interessata all’acquisto di diamanti effettuata in passati esercizi Nei mesi intercorsi tra le date di approvazione del progetto di bilancio 2019 e del bilancio intermedio al 30 giugno 2020 i nuovi reclami sono risultati limitati sia come numero che come petitum addizionale complessivo (+11 milioni). Infatti alla data del 31 luglio il petitum complessivo relativo ai reclami ricevuti ammonta a 690 milioni rispetto ai 679 milioni riferiti al 31 gennaio 2020 considerati ai fini della stima del fondo rischi e oneri stanziato nel bilancio 2019.

E’ proseguita nel semestre l’attività di composizione dei reclami presentati dalla clientela con la definizione tramite transazioni extragiudiziali di oltre 3.000 posizioni.

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RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________________________________

Per maggiori dettagli si fa rinvio alla sezione dedicata alla illustrazione dei Fondi per rischi ed oneri delle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Attività ispettive delle Autorità di Vigilanza - Banca Centrale Europea, Banca d’Italia e Consob Nel corso del normale svolgimento della propria attività, il Gruppo è oggetto di accertamenti ispettivi promossi dalle Autorità di Vigilanza. In particolare, nell'ambito del Single Supervisory Mechanism, il Gruppo è soggetto alla vigilanza della Banca Centrale Europea (“BCE”); con riferimento a specifiche tematiche, quali ad esempio il rispetto della normativa antiriciclaggio o la trasparenza, l'attività di vigilanza è di competenza diretta della Banca d'Italia.

L'attività di vigilanza comporta lo svolgimento di ordinarie e ricorrenti verifiche ispettive presso la sede della Capogruppo (“on site inspection”) a cui si affiancano attività di verifica “a distanza”, condotte attraverso scambi informativi strutturati e continuativi piuttosto che attraverso richieste specifiche di documentazione e approfondimenti tematici.

Negli esercizi 2018, 2019 e 2020, il Gruppo è stato oggetto di numerose "on site inspection" che hanno interessato i seguenti ambiti: Credit Quality Review – Corporate, Asset Based or Project Finance Portfolios, Trasparenza, Operational Risk, Liquidity, Funding Risk, IRRBB, Modelli di stima del rischio di credito (AIRB) e del rischio di mercato, contrasto del riciclaggio, product governance e adeguatezza delle operazioni disposte dalla clientela, Internal Governance Remuneration e valutazione della qualità del credito su Retail&SME-Portfolios.

Le attività ispettive si sono per la maggior parte già concluse con il rilascio delle c.d. “Final follow up letter” o delle

“Decision” attraverso le quali la BCE comunica le azioni correttive richieste in relazione agli ambiti di miglioramento rilevati. Nei casi in cui le attività ispettive abbiano interessato aspetti con potenziale impatto sulla rappresentazione patrimoniale (es. credit file review) le osservazioni formulate sono state debitamente considerate nell'ambito di una nuova valutazione delle attività/passività aziendali. Nei casi in cui le attività ispettive abbiano evidenziato ambiti di miglioramento nel contesto dei processi esaminati il Gruppo ha posto in essere specifici piani di azione correttivi.

Alla data della presente relazione talune ispezioni risultano ancora in corso o in attesa della ricezione della Final follow up letter o della Final Decision da parte di BCE e/o degli esiti finali degli accertamenti ispettivi da parte degli altri organi di Vigilanza (Banca d’Italia e CONSOB); per altre, invece, che hanno terminato la fase decisionale, residua solo la conclusione degli interventi correttivi:

- verifica in tema di “Operational Risk”. La fase on site si è conclusa alla fine di gennaio 2019 e Banco BPM ha ricevuto il 21 novembre 2019 la decisione finale con indicazione delle raccomandazioni e dei requisiti qualitativi; in data 19 dicembre 2019 Banco BPM ha inviato il piano di interventi correttivi, attualmente in corso;

- verifica in tema di “Credit Risk” (PD; LGD; CCF) con riferimento ai portafogli "Corporate - Other" e "SME".

La fase di ispezione in loco è iniziata il 17 settembre 2018 e si è conclusa il 16 novembre 2018; Banco BPM è in attesa di una decisione definitiva;

- verifica, nell’ambito del rischio di credito, avente ad oggetto la revisione della qualità del credito, con riferimento ai portafogli corporate, asset based e project finance (“Credit Quality Review – Corporate, Asset based or Project finance Portfolios”). La fase on site è terminata il 28 settembre 2018. Banco BPM ha ricevuto il 21 ottobre 2019 la decisione finale e, il 7 novembre 2019, ha inviato il piano di interventi correttivi, attualmente in corso;

- verifica, nell’ambito del rischio di liquidità e rischio di funding (Liquidity, Funding Risk e IRRBB). La fase on site dell’ispezione è terminata il 17 maggio 2019. Banco BPM ha ricevuto il 4 febbraio 2020 la decisione finale e in data 3 marzo 2020 ha inviato il piano d'azione correttivo, attualmente in corso;

- verifica volta ad ottenere la validazione del Modello interno di rischio di Mercato (VaR, sVaR, IRC) per le categorie di rischio “debt instruments – specific risk; Forex Risk”. La fase on site dell’ispezione è terminata il 19 luglio 2019 e la Banca è in attesa della relativa decisione;

- verifica, svolta da Banca d’Italia, avente ad oggetto il rispetto della normativa in materia di contrasto del riciclaggio nello svolgimento dell’operatività online posta in essere attraverso i canali digitali. La fase on site dell’ispezione è terminata il 2 agosto 2019. Il 6 novembre 2019 è stato presentato l’esito dell’accertamento ispettivo di Banca d'Italia; Banco BPM in data 17 dicembre 2019 ha presentato il piano di interventi correttivi, attualmente in corso di realizzazione;

- verifica, svolta da CONSOB, avente ad oggetto gli assetti procedurali definiti in materia di product governance e le procedure per la valutazione dell'adeguatezza delle operazioni disposte dalla clientela.

La verifica è stata avviata nel mese di aprile 2019 e si è conclusa il 3 dicembre 2019; Banco BPM è in attesa di una decisione definitiva;

- verifica, svolta da Banca d’Italia, in materia di Trasparenza delle operazioni e correttezza dei rapporti con la clientela. La fase on site è iniziata il 15 ottobre 2018 e si è conclusa il 18 gennaio 2019. L'11 aprile 2019 è stato presentato il rapporto ispettivo di Banca d'Italia ed è stato avviato un procedimento sanzionatorio ad esito del quale, in data 15 luglio 2020, a Banco BPM è stata notificata una sanzione amministrativa, ai sensi dell’art.144 TUB, relativa a “carenze nell’organizzazione e nei controlli in materia di trasparenza”. Tale sanzione, di importo pari a 1.760.000 euro (a fronte di un massimo edittale “pari al dieci per cento del fatturato complessivo annuo”), risulta già coperta da relativo accantonamento. Con riferimento al piano degli interventi - già comunicato a Banca d’Italia in data 17 luglio 2019 - la prevista scadenza del 31 dicembre 2020 per la realizzazione del complessivo piano risulta attualmente confermata;

- verifica, da parte della Banca Centrale Europea, avente ad oggetto i modelli interni relativi al rischio di credito (PD e LGD) con riferimento ai portafogli "Corporate" e "SME". La fase di ispezione in loco, iniziata il 19 febbraio 2018, si è conclusa il 20 aprile 2018. Banco BPM ha ricevuto la decisione finale il 24 aprile 2019. Il relativo piano di azione correttivo, inviato il 24 maggio 2019, è confluito nelle modifiche di modello interno di cui al punto successivo;

- verifica, da parte della Banca Centrale Europea, al fine di valutare l'approvazione del modello interno relativo al rischio di credito (CCF/EAD; ELBE; LGD per le attività in sofferenza; PD) per le seguenti classi di esposizioni: Corporate - Other; Corporate - SME; Retail - Other SME; Retail - Retail - Secured by real estate non-SME; Retail - Secured by real estate SME. La fase on site è iniziata il 14 ottobre 2019 e si è conclusa - in modalità off site a causa dell’emergenza sanitaria Covid 19 - il 19 marzo 2020. Banco BPM è in attesa di una decisione definitiva;

- verifica, da parte della Banca Centrale Europea, sulla qualità del credito dei portafogli Retail & SME. La fase in loco è iniziata il 4 febbraio 2020 ed è attualmente sospesa a causa dell’emergenza sanitaria Covid 19;

- verifica, da parte della Banca Centrale Europea, al fine di valutare l’Internal Governance Remuneration. La fase on site è iniziata il 9 ottobre e si è conclusa il 13 dicembre 2019; Banco BPM è in attesa di una decisione definitiva.

Con riferimento alle sopracitate ispezioni per le quali la Banca è in attesa di una decisione definitiva, si rammenta, inoltre, che – con comunicato stampa del 28 luglio 2020, relativo alle misure adottate in relazione all’emergenza Covid-19 – la BCE ha confermato la sospensione di sei mesi, prevista dal precedente comunicato del 20 marzo 2020, dell’emissione di tutte le decisioni relative agli accessi ispettivi e di validazione dei modelli, nonché la sospensione della verifica di compliance alle misure qualitative SREP.

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RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________________________________

RISULTATI

Premessa

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico vengono di seguito rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire in modo tempestivo indicazioni sull’andamento generale del Gruppo fondate su dati economici-finanziari di rapida e facile determinazione.

Di seguito si fornisce informativa sulle aggregazioni e sulle principali riclassificazioni sistematicamente effettuate rispetto agli schemi di bilancio previsti dalla Circolare n. 262/05, in conformità a quanto richiesto dalla Consob con la comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006:

• gli impatti derivanti dalle Purchase Price Allocation effettuate a seguito delle passate operazioni di aggregazione sono stati raggruppati in un’unica voce separata del conto economico riclassificato denominata “Purchase Price Allocation al netto delle imposte”. Tale voce raggruppa gli impatti che nello schema di bilancio del conto economico sono registrati negli interessi attivi (reversal effect della valutazione al fair value di crediti), negli ammortamenti di attività immateriali rilevati nella voce 220 (ammortamenti delle cosiddette “client relationship”) e nella voce “Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente”;

• la quota di pertinenza dei risultati economici delle partecipate valutate a patrimonio netto (compresi nella voce 250) è stata esposta in una specifica voce che costituisce, unitamente al “Margine di interesse”, l’aggregato definito “Margine finanziario”;

i dividendi su azioni classificate tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e sulla redditività complessiva (inclusi nella voce 70) sono stati ricondotti nell’ambito del

“Risultato netto finanziario”;

• il risultato economico correlato all’emissione delle passività di negoziazione rappresentate dai certificates di Gruppo, che nello schema di conto economico redatto in base alla Circolare n. 262 è esposto nella voce “80. Risultato netto dell’attività di negoziazione”, è stato parzialmente ricondotto nella voce di conto economico riclassificato delle “Commissioni nette”. In maggiore dettaglio, nelle commissioni nette figura, secondo un’ottica gestionale, la quota parte della redditività del prodotto che remunera l’attività di collocamento svolta dal Gruppo. Inoltre le commissioni passive relative all’attività di collocamento svolta da reti terze sono ricondotte nell’ambito del risultato dell’attività di negoziazione;

• i recuperi di imposte e tasse e di altre spese (compresi nella voce 230) sono stati portati a diretta riduzione delle altre spese amministrative, dove risulta contabilizzato il relativo costo, anziché essere indicati nell’aggregato riclassificato degli “Altri proventi netti di gestione”;

• gli utili e perdite da cessione di crediti, non rappresentati da titoli di debito (inclusi nella voce 100) e gli utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (iscritti nella voce 140), sono stati accorpati, insieme alle rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti, nella voce “Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela”;

• gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (DGS) sono stati esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata denominata “Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte”, anziché essere evidenziati nelle voci “Altre spese amministrative” e “Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente”.

Negli allegati al bilancio viene fornito un prospetto di raccordo tra il conto economico riclassificato e quello predisposto in base alla Circolare n. 262 con i commenti esplicativi delle riclassifiche effettuate.