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Ambiente e Territorio

Siti Natura 2000 in Sardegna

Descrizione U.M. Anno Sardegna (1) Italia (2) UE 15 (2)

Superficie territoriale regionale in Natura 2000: % Vari anni 15,1% (1) 15,4 (4) 13,2 (4) Superficie agricola utilizzata regionale in Natura 2000 % Vari anni 11,0 (2) 11,8 (5) 12,1 (5) Superficie forestale regionale in Natura 2000 % Vari anni 18,0 (3) 14,6 (5) 11,8 (5)

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Uso e copertura del suolo (categorie 2 e 3 del CORINE Land Cover) nelle aree della Rete Natura 2000

Categoria CORINE Land Cover Ettari

2111 - Seminativi in aree non irrigue 11.174,93 2112 - Prati artificiali 16.818,37 2121 - Seminativi semplici e colture orticole a pieno campo 27.638,38 2122 - Risaie 133,07

2123 - Vivai 12,35

2124 - Colture in serra 2,13 221 - Vigneti 867,47 222 - Frutteti e frutti minori 546,91 223 - Oliveti 1.227,17 231 - Prati stabili 3.111,49 2411 - Colture temporanee associate all'olivo 695,81 2412 - Colture temporanee associate al vigneto 5,86 2413 - Colture termporanee associate ad altre colture permanenti 7.315,05 242 - Cistemi colturali e particellari complessi 1.782,23 243 - Aree prev. occupate da colture agrarie

con presenza di spazi naturali importanti 1.927,63 244 - Aree agroforestali 5.956,22 3111 - Boschi di latifoglie 103.423,29 31121 - Pioppeti saliceti eucalitteti 908,39

Categoria CORINE Land Cover Ettari

31122 - Sugherete 11.271,87 31123 - Castagneti da frutto 19,82 31124 - Altri impianti arborei da legno 8,82 3121 - Boschi di conifere 6.923,53 313 - Boschi misti di conifere e latifoglie 1.803,60 321 - Aree a pascolo naturale 32.435,97 3221 - Cespuglieti ed arbusteti 7.600,14 3222 - Cormazioni di ripa non arboree 549,53 3231 - Macchia mediterranea 70.832,76 3232 - Gariga 62.761,17 3241 - Aree a ricolonizzazione naturale 5.800,14 3242 - Aree a ricolonizzazione artificiale 11.572,91 3311 - Spiagge di ampiezza superiore a 25m 929,94 3312 - Aree dunali non coperte da vegetazione di ampiezza superiore a 25m 244,88 3313 - Aree dunali coperte da vegetazione di ampiezza superiore a 25m 517,08 3315 - Letti di torrenti di ampiezza superiore a 25m 103,07 332 - Pareti rocciose e falesie 5.378,46 333 - Aree con vegetazione rada > 5% e< 40% 25.838,84

TOTALE 428.139,27

Rete Ecologica Regionale (RER)

La Rete Ecologica Regionale è costituita dall'insieme delle aree naturali protette istituite ai sensi delle leggi nazionali n. 394/1991 e n. 979/1982, ai sensi della L.R. n. 31/1989 e dalla già analizzata Rete Natura 2000.

La rete delle aree protette comprende 3 Parchi nazionali (Arcipelago di La Madda- lena, Golfo di Orosei e Gennargentu, Isola dell'Asinara), 5 Aree Naturali Marine pro-

tette (Penisola del Sinis-Isola del Mal di Ventre, Tavolara-Punta Coda Cavallo, Capo Carbonara, Isola dell'Asinara e Capo Cac- cia-Isola Piana), 2 Parchi Naturali regiona- li (Molentargius-Saline e Porto Conte), 22 Monumenti Naturali e la Riserva Naturale privata di Monte Arcosu.

Rispetto a tale elenco c'è da rilevare la controversa questione del Parco del Gen- nargentu per il quale, successivamente alla procedura di sospensione dei vincoli

dell'ottobre 2005, è attesa la ridisegnazio- ne del perimetro di competenza. L'attuale superficie della Rete Ecologica Regionale (escluso il Gennargentu, per i motivi sopra esposti) ammonta a 590.083,001ettari ed è così composta:

Aree protette ufficiali (Parchi): 113.463,35 ettari

ZPS: 296.229,15 ettari SIC: 426.277,21 ettari

Il patrimonio forestale regionale

La Sardegna è una regione caratterizzata da una significativa estensione della superficie forestale che interessa una por- zione consistente del territorio regionale (indice di boscosità), variabile a seconda della fonte informativa utilizzata. Il Piano Regionale Antincendi 2005-2007 riporta un valore pari a 1.095.847 ettari di bosco e altre aree forestali, corrispon-

dente ad un indice di boscosità2del 45%. Nella Relazione Generale del Piano Fore- stale Ambientale Regionale3 del gennaio 2007, sono analizzate in dettaglio le nume- rose fonti informative disponibili (Carta Forestale Regionale del 1988, Inventario Forestale Regionale del 1995, Carta dell'U- so del Suolo del 2003, rilievi del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale del 1995 e del 1998 e l'Inventario Nazionale delle

Foreste e del Carbonio del 2005) le quali vengono messe a confronto.

Dai dati di sintesi si evidenzia una sostan- ziale variabilità del valore relativo all'e- stensione della superficie forestale sarda4. Tuttavia, in base a quanto stabilito dal PFAR, per quanto concerne le aree foresta- li ci si avvale del dato relativo all'INFC, mentre per la categoria “bosco” ci si atte- sta su un valore medio presuntivo di

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2. Rapporto percentuale tra la superficie forestale e la superficie territoriale regionale.

3. Il Piano Forestale Ambientale Regionale è uno strumento quadro di indirizzo finalizzato alla pianificazione, programmazione e gestione del territorio forestale e agroforestale regionale per il perseguimento degli obiettivi di tutela ambientale e di sviluppo economico rurale sostenibile.

4. Le differenze tra le varie fonti scaturiscono dalla diversità delle metodologie di rilievo, dei criteri di classificazione e dalle differenti scale adottate.

Carta Forestale, 1988 IFRAS, 1995 Rilievi C.F.V.A 1995 Rilievi C.F.V.A 1998 Uso del suolo 2003 IFNC 2005 Definizioni ISTAT Definizioni FRA2000

Superficie a bosco 489.976 251.104 511.633 590.929 535.973 540.000 Superficie forestale 1.284.328 838.704 872.541 1.095.847 1.310.270 1.242.880 Indice di boscosità (%) 53 35 36 45 54 52

Fonte: Corine Land Cover 1990 e 2000

540.000 ettari che dovrà essere consoli- dato nell'ambito delle successive fasi di elaborazione dell'Inventario Nazionale del- le Foreste e del Carbonio.

Anche il trend di crescita annuale della copertura forestale varia in funzione della fonte informativa cui si fa riferimento. Secondo i dati ISTAT (2004) riportati nel PFAR è stato registrato un incremento ele- vato delle aree forestali nel periodo 1992 - 1996 (in media +2,9%); tale tendenza si arresta a partire dal 2000 (anno in cui è stato rilevato addirittura un decremento

dello 0,4%) per attestarsi nel 2003 e 2004 intorno al +0,01%.

Mettendo invece a confronto i dati di copertura forestale registrati dal Corine Land Cover del 1990 e del 2000 si osserva che in 10 anni l'aumento della superficie forestale è stato dello 0,7% corrisponden- te ad un incremento medio annuo molto basso (0,07%). Il dato più significativo che si evince è un decremento percentualmen- te piuttosto consistente (3,3%) dei boschi misti di conifere e latifoglie.

Entrambe le fonti confermano comunque il

fenomeno di espansione della superficie forestale regionale nel periodo 1990-2000, fenomeno che non riguarda tanto la cate- goria dei “boschi” veri e propri quanto le “altre formazioni forestali” come macchie, cespuglietti etc.. Tale incremento è avve- nuto a discapito delle superfici a pascolo il cui abbandono, dovuto alla riduzione del patrimonio zootecnico ovicaprino dell'Isola verificatosi nel decennio, ha permesso la ripresa dei processi di colonizzazione da parte della vegetazione forestale. Va inoltre ricordato che circa il 18% della

codice uso del suolo 1990 2000 variazione 1990 - 2000

311 Boschi di latifoglie 304.867 308.546 1,2 312 Boschi di conifere 67.529 66.946 -0,9

313 Boschi misti 15.362 14.851 -3,3

322 Brughiere e cespuglieti 3.587 3.587 0 323 Aree a vegetazione sclerofilla 620.861 669.096 7,8 324 Aree a vegetazione boschiva e arbustiva in evoluzione 13.730 13.789 0,4 Totale aree forestali 1.025.935 1.076.815 0,7

Fonte: Corine Land Cover 1990 e 2000

superficie forestale è rappresentato da aree boschive protette per la salvaguardia della biodiversità, del paesaggio e di altri elementi naturali ricadenti nelle zone del- la Rete Natura 2000.

Le Statistiche Ambientali ISTAT (2002) stimano che la superficie forestale sarda sia per il 65,1% di proprietà privata, per il 21,7% appartenente ai Comuni e per il restante 13,2% ad altri Enti pubblici (cfr. Rapporto di Valutazione Ex Ante del PSR 2007-2013).

In Sardegna la principale minaccia per le aree forestali è rappresentata dagli incen- di. Il Piano Regionale Antincendi 2005-

2007 riporta una media di circa 3.400 incendi all'anno nel periodo 1971-2005 e una superficie forestale percorsa annual- mente dal fuoco pari a poco meno di 8.000 ettari (corrispondente allo 0,7% del totale delle aree forestali sarde). Il dato relativo alle medie mobili quinquennali evidenzia un decremento delle superfici percorse dal fuoco. Nel decennio 1995-2005 si è passa- ti infatti dai 10.733 ettari bruciati del 1995 ai 5.003 ettari del 2005.

L'analisi di verifica della correlazione fra punti di insorgenza degli incendi e la viabi- lità stradale, contenuta nel PFAR, indica che il 70% dei punti di insorgenza ricade in

una fascia areale di 500 metri dai bordi del- la viabilità principale (cfr. PSR 2007-2013). Nel 2008 si sono verificati 2.389 incendi che hanno percorso una superficie di 6.681 ettari, di cui 1.839 boscati. Trecen- to incendi hanno interessato l'interfaccia urbana e 118 hanno invece interessato la fascia perimetrale dei centri urbani e del- l'edificato sparso.

Sono stati 189 i giorni interessati da atti- vità di spegnimento durante il 2008. Con questo dato la stagione si colloca, nel perio- do di riferimento 2000-2008, al secondo posto dopo il 2001 per il maggior numero di giornate con la presenza di incendi.

La valorizzazione delle produzioni agricole e di qualità, l'adozione di nuove strategie di difesa delle colture attraverso l'adozio- ne di tecniche agricole a basso impatto ambientale, l'interesse per la crescente attenzione da parte dell'opinione pubblica e delle istituzioni verso la salute e la sal- vaguardia dell'ambiente hanno portato ad una graduale riduzione dei prodotti fitosa- nitari; infatti la quantità distribuita nel 2008 è calata, a livello nazionale, del 2,3% rispetto al 2007. Nel 2008 il dato a livello regionale mostra una riduzione, rispetto al 2003, dell'uso di alcuni prodotti chimici, quali erbicidi (-16,3%), insetticidi e acari- cidi (-30,0%) ed una leggera riduzione dei fungicidi (-1,1%). Una forte diminuzione si registra anche nell'uso dei prodotti biologi- ci (-82,6%), mentre in aumento risultano i prodotti raggruppati nella categoria vari (+74,2%) quali fitoregolatori, fumiganti, molluschicidi; nell'ultimo biennio, si rileva un consistente aumento anche nell'uso di trappole per la lotta contro gli insetti dan- nosi alle colture.

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