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75Le recenti riforme, come Agenda 2000 e la

Riforma Fischler, hanno cercato di ridi- mensionare il peso del primo pilastro della PAC dedicato agli interventi sui mercati agricoli a favore del cosiddetto secondo pilastro dedicato allo sviluppo rurale. Tuttavia la spesa dedicata al primo pila- stro continua ad essere predominante rap- presentando la quasi totalità della dotazio- ne finanziaria complessivamente destina- ta all'agricoltura europea.

All'interno del primo pilastro la più impor- tante forma di sostegno all'agricoltura vie- ne erogata attraverso il pagamento unico

aziendale, introdotto con Regolamento CE n. 1782/2003 e successive integrazioni, insieme al disaccoppiamento degli aiuti, la modulazione e la condizionalità.

I dati ufficiali pubblicati da AGEA per il 2006 riferiti alla Sardegna indicano un aiuto erogato complessivo pari a circa 217 milioni di euro. I soli pagamenti diretti erogati attraverso la domanda unica ammontano a circa 145 milioni di euro, pari al 67% degli aiuti erogati attraverso il Feoga garanzia e distribuiti a 126.927 aziende. All'interno della domanda unica la voce di spesa predominante è sicura-

mente costituita dal regime di pagamento unico (RPU). Alla domanda unica vanno aggiunti gli importi associati ad altri tipi di aiuti di provenienza comunitaria e nazionale. Tra questi sono particolarmen- te significativi, per l'ammontare dell'im- porto e numero delle aziende beneficiarie, gli aiuti erogati nell'ambito dello Sviluppo Rurale il cui peso relativo è pari a circa il 24%. Significativi sono anche gli aiuti ero- gati nell'ambito del settore zootecnia, del- l'olio d'oliva, dell'ortofrutticolo e vitivini- colo sebbene rappresentino complessiva- mente una quota inferiore al 10% degli

Feoga garanzia Esercizio Finanziario 2006 - aiuti erogati per settore (euro)

SSeemmiinnaattiivvii OOlliioo dd''oolliivvaa ZZoooocctteenniiaa SSvviilluuppppoo OOrrttooffrruuttttaa VViittiivviinniiccoolloo RRiissoo LLaattttee ee pprroodd.. RReessttiittuuzziioonnii AAllttrrii aaiiuuttii DDoommaannddaa TToottaallee PPAACC oolliivvee ddaa ttaavvoollaa rruurraallee LLaattttiieerroo ccaasseeaarrii ee aammmmaassssoo UUnniiccaa

Importo 388.000 7.304.000 4.083.000 51.861.000 2.563.000 4.610.000 14.000 2.000 1.802.000 186.000 145.087.000 217.122.000 Incidenza

settore sul totale 0% 3% 2% 24% 1% 2% 0% 0% 1% 0% 67% 100% n. aziende 12.401 30.175 4.883 13.595 9 372 1 16 42 38 126.927

aiuti complessivamente erogati attraverso il Feoga garanzia.

La distribuzione provinciale dei finanzia- menti vede un'equa partecipazione delle province di Cagliari, Sassari e Nuoro con una percentuale sul totale regionale rispettivamente del 27, 28 e 29%. La pro- vincia di Oristano incide solo per il 16% sugli aiuti complessivamente erogati alla Sardegna attraverso il Feoga Garanzia.

Tuttavia, se si escludono gli aiuti associati allo Sviluppo Rurale, il peso relativo della provincia di Nuoro subirebbe una sensibile diminuzione.

L'analisi della distribuzione dei pagamenti erogati evidenzia che in Sardegna, in ana- logia alle altre regioni del Sud Italia, il 55% delle aziende riceve importi inferiori a 1.000 euro e circa l'80% importi inferio- ri a 5.000 euro.

Feoga garanzia esercizio finanziario 2006 - aiuti erogati per provincia (euro)

Province Domanda Totale Incidenza Unica Provincia su Totale Cagliari 41.459.000 59.515.000 27% Nuoro 35.818.000 60.618.000 28% Oristano 26.333.000 34.695.000 16% Sassari 41.478.000 62.295.000 29% 145.088.000 217.123.000 100%

Fonte: Elaborazione su dati AGEA

Distribuzione dei pagamenti erogati per fascia di importo dei beneficiari esercizio finanziario 2006

M€<1.000 1.000>, <5.000 5.000>, <10.000 10.000>, <25.000 25.000>, <50.000 50.000>, <100.000 >100.000

iimmppoorrttoo nn.. aazziieennddee iimmppoorrttoo nn.. aazziieennddee iimmppoorrttoo nn.. aazziieennddee iimmppoorrttoo nn.. aazziieennddee iimmppoorrttoo nn.. aazziieennddee iimmppoorrttoo nn.. aazziieennddee iimmppoorrttoo nn.. aazziieennddee 7.862 31.701 34.880 13.331 47.640 6.655 75.976 5.151 27.655 848,00 12.226 182 11.088 59

55% 23% 11% 9% 1% 0% 0%

Il periodo di programmazione 2007-2013 per le politiche di sviluppo rurale prevede una serie di rilevanti novità e modifiche rispetto al precedente periodo 2000-2006. Il primo aspetto riguarda il grande sforzo di semplificazione per rispondere alla logi- ca “un fondo un programma”. Il Program- ma di Sviluppo Rurale 2007-2013 è infatti finanziato (per la quota parte comunitaria) dal solo Fondo Europeo Agricolo per lo Svi- luppo Rurale (FEASR) integrando in un solo documento tre diversi programmi atti- vati nella passata programmazione: Il POR- Feoga, il PSR e il programma LEADER Plus. Il secondo aspetto è da ricondurre al con-

cetto di “approccio strategico”, ossia all'i- dentificazione di un numero limitato di priorità strategiche comunitarie che vengo- no adattate a livello nazionale attraverso il Piano Strategico Nazionale (PSN) e, infine, specificate a livello regionale attraverso il Programma di Sviluppo Regionale (PSR). Un ulteriore elemento di discontinuità rispetto alla passata programmazione è la particolare attenzione verso l'approccio tematico e soprattutto territoriale, ricono- scendo e traducendo in atti concreti la necessità di coniugare gli obiettivi agricoli o settoriali con obiettivi più generali e di carattere territoriale.

Il PSR della regione Sardegna costituisce quindi il principale strumento di program- mazione ed attuazione della strategia regionale in materia di agricoltura e svilup- po rurale per il periodo 2007-2013. E' stato approvato dalla Commissione Europea con decisione n. C (2007) 5949 del 29 Novem- bre 2007. Così come previsto dal Regola- mento (CE) 1698/2005 che ne disciplina la struttura e il funzionamento, il PSR si com- pone di 4 Assi ciascuno dei quali dedicato a precisi obiettivi prioritari coerenti con le indicazioni dei documenti strategici sovraordinati (PSN ed Orientamenti strate- gici comunitari). In particolare l'Asse I è dedicato ad accrescere la competitività del settore agricolo e forestale attraverso la ristrutturazione, lo sviluppo economico e l'innovazione nel rispetto della sostenibili- tà ambientale e la tutela del paesaggio. L'Asse II è rivolto alla valorizzazione del- l'ambiente e dello spazio rurale. L'Asse III si concentra sulla qualità della vita nelle zone rurali e sulla diversificazione dell'eco- nomia rurale. Infine l'Asse IV promuove lo

Piano finanziario PSR regione Sardegna pre Health Check

Assi % Totale FEASR € Stato € Regione € Totale Spesa Note Fondo Pubblica € Asse 1 28 154.350.000 137.511.818 58.933.636 350.794.455 Asse 2 56 308.700.00 392.890.909 0 701.590.909 Assi 3 -4 15 82.687.500 73.667.045 31.571.591 187.926.136 169.926.136 Approccio Leader Assistenza Tecnica 1 5.512.500 4.911.136 2.104.773 12.528.409 Totale 100 555.250.000 608.980.909 92.610.000 1.252.840.909

Fonte: Regione Autonoma della Sardegna, PSR 2007-2013

sviluppo economico e sociale integrato attraverso l'utilizzo degli interventi previ- sti dall'Asse III secondo “l'approccio Lea- der” ormai completamente inserito nel fra- mework della programmazione. Le risorse destinate al finanziamento degli interventi sono pari a euro 1.292.253.805, di cui 574.899.000 euro provenienti dal FEASR. L'importo complessivo è stato prevalente- mente destinato all'Asse II che assorbe cir- ca il 57 % della dotazione complessiva. Il recente accordo raggiunto in sede comuni-

taria dai Ministri dell'agricoltura UE sulla valutazione dello stato di salute della PAC, il cosiddetto Health check, ed i nuovi rego- lamenti che sono seguiti faranno sì che ulteriori risorse finanziarie vengano desti- nate allo sviluppo rurale e, dunque, al PSR regionale. Tali ulteriori finanziamenti sono tuttavia vincolati al raggiungimento di par- ticolari obiettivi individuati nelle cosiddet- te “nuove sfide” europee. Tali sfide riguar- dano: a) cambiamenti climatici; b) energie rinnovabili; c) gestione delle risorse idri-

che; d) biodiversità; e) misure di accompa- gnamento della ristrutturazione del setto- re lattiero-caseario; f) innovazione connes- sa alle priorità di cui alle lettere a, b, c e d (Reg. (CE) n. 74/09, del 19 gennaio 2009). Le scelte strategiche della regione Sarde- gna si concentrano sulla tutela della risor- sa idrica, le energie rinnovabili e lo svilup- po della banda larga nelle zone rurali. Per affrontare le nuove sfide sono a disposizio- ne risorse aggiuntive pari a 23.649.000 euro spendibili dal primo gennaio 2010.

Nuove sfide post Health Check

Misure Priorità Tipi di operazioni Effetti potenziali Contributo FEASR €2009-2013

121 Energie rinnovabili Produzione di biogas da rifiuti organici Sostituzione di combustibili fossili, riduzione del metano 2.570.200 Produzione di energia da altre fonti rinnovabili Sostituzione di combustibili fossili

123 Energie rinnovabili Produzione di biogas da rifiuti organici Sostituzione di combustibili fossili, riduzione del metano 2.570.200 Produzione di energia da altre fonti rinnovabili Sostituzione di combustibili fossili

125 Gestione delle risorse idriche Infrastrutture per il risparmio idrico Miglioramento della capacità di utilizzo razionale 11.514.600 dell'acqua e della capacità delle risorse idriche di cui provenienti dall'OCM vino e modulazione di base € 3.804.000 321 Banda larga nelle zone rurali Creazione di nuove infrastrutture a banda larga Completamento dell'infrastruttura in fibra 6.994.000

ottica nelle zone rurali

TOTALE 23.649.000

Ammortamenti

Calcolati secondo il criterio del valore di sostituzione per piantagioni (inclusi gli impianti forestali), fabbricati, impianti fis- si, miglioramenti fondiari, macchine e attrezzi.

Attività secondarie

Sono le attività effettuate nel settore agri- colo (agriturismo, trasformazione azienda- le di latte, frutta e carne, acquacoltura, vendita diretta) e quelle conseguenti ad altre branche produttive (commercio e tra- sformazione) ma relative a beni e prodotti agricoli.

Consumi intermedi

Derivano dalla somma dei costi specifici (inclusi i reimpieghi) e dei costi generali di produzione sostenuti nell'anno contabile di riferimento (costi non attribuibili speci- ficatamente ad una singola produzione: manutenzione ordinaria di edifici e mac- chine, energia, contoterzismo acqua, assi- curazioni sulle produzioni, utenze, ecc.).

Contributi alla produzione

Con l'entrata in vigore nel 2005 della riforma della PAC e l'introduzione del pagamento unico per azienda è stata rivi- sta la classificazione degli aiuti che prima confluivano nel prezzo base. Ora vengono classificati in: Contributi ai prodotti, Altri contributi alla produzione, e Contributi per altre attività economiche. Solo la pri- ma categoria contributi ai prodotti rientra nella valutazione del prezzo base.

Consumi intermedi

Aggregato delle spese correnti delle azien- de agricole. Accanto a quelle tradizionali (sementi, concimi, antiparassitari, mangi- mi, energia, acqua irrigua e servizi vari) sono state calcolate anche: manutenzione e riparazione di macchine e attrezzature agricole, spese veterinarie, spese di tra- sformazione e imbottigliamento, collaudi e analisi tecniche, spese di pubblicità, studi di mercato e servizi di ricerca, spese asso- ciative, assicurative, bancarie e finanzia- rie, per consulenze legali e contabili. A

queste voci vanno aggiunti i reimpieghi.

Contoterzismo

Fornitura di mezzi meccanici da parte di ditte e/o società specializzate nello svolgi- mento di attività produttive aziendali (ara- tura, semina, raccolta, ecc.).

Costi fissi

Comprendono gli oneri sostenuti per l'im- piego di fattori produttivi (ammortamenti, salari, oneri sociali, quote di accantona- mento per il TFR, affitti passivi di terreni, interessi di capitali presi a prestito, impo- ste e tasse, altre spese generali e fondia- rie, contributi IVA passivi) che vengono impiegati per più anni nel processo pro- duttivo, nonché le sopravvenienze passive (derivanti da crediti, portafoglio, debiti).

Costi variabili

Includono tutti gli oneri sostenuti, com- presi i reimpieghi di prodotti aziendali, per i mezzi tecnici a logorio totale, quelli cioè che esauriscono il loro effetto nel corso

Glossario

dell'annata (sementi, concimi, mangimi, energia, ecc.), nonché per l'impiego di manodopera avventizia.

Famiglia del conduttore

L'insieme delle persone coabitanti legate da vincoli di matrimonio o parentela, affi- nità, adozione, tutela o affettivi.

Fattori esterni e Stato

Questa voce rappresenta i costi sostenuti dall'azienda per salari e oneri sociali, per affitti passivi, interessi passivi, e per tas- se e IVA (sia sulle operazioni correnti, sia sugli investimenti).

Fatturato

L'ammontare di tutte le fatture emesse nel periodo di riferimento per vendite sul mer- cato interno ed estero. Il valore del fattu- rato si intende al netto dell'IVA fatturata ai clienti, degli abbuoni e sconti e al lordo delle spese (trasporti, imballaggi, ecc.) e delle altre imposte addebitate ai clienti (per es. imposta di fabbricazione). Nel fat-

turato sono comprese anche le vendite di prodotti non trasformati dall'impresa e le fatture per prestazioni di servizi e per lavorazioni eseguite per conto terzi su materie prime da essi fornite; sono escluse le vendite dei capitali fissi dell'impresa.

Grande distribuzione

L'impresa che possiede punti vendita ope- ranti nella forma di supermercato, iper- mercato, discount, grande magazzino, altra impresa specializzata di grande superficie.

Imposte

I prelievi obbligatori operati dalle ammini- strazioni pubbliche. Sono di due specie: le imposte dirette, che sono prelevate perio- dicamente sul reddito e sul patrimonio; le imposte indirette, che operano sulla pro- duzione e sulle importazioni di beni e ser- vizi, sull'utilizzazione del lavoro, sulla proprietà e sull'utilizzo di terreni, fabbri- cati o altri beni impiegati nell'attività di produzione.

Manodopera extrafamiliare

Operai a tempo indeterminato, categorie speciali, impiegati, dirigenti, operai a tem- po determinato e coloni impropri.

Manodopera familiare

Persone di 15 anni e più appartenenti alla famiglia del conduttore che svolgono lavo- ro agricolo nell'azienda.

OTE - Orientamento tecnico economico

La classificazione delle aziende agricole per OTE si basa sulla determinazione del peso economico delle varie attività produt- tive presenti in azienda e sulla loro combi- nazione. A tal fine, utilizzando i RLS della zona in cui ricade l'azienda, si moltiplica- no gli ettari coltivati o il numero dei capi allevati per il corrispondente RLS. La com- binazione ottenuta si confronta con uno schema tipologico che serve ad individua- re gli OTE secondo criteri stabiliti a livello comunitario e validi per tutte le statisti- che ufficiali. Un'azienda viene detta spe- cializzata quando il RLS di una o più atti-

vità produttive affini supera i 2/3 del RLS totale dell'azienda. Dal 2001 la tipologia adottata è quella del reg. 1555/01.

PIL - Prodotto interno lordo

Il PIL è costituito dal valore complessivo dei beni e servizi prodotti all'interno di un paese, durante un determinato periodo di tempo (di solito un anno solare). Non comprende il valore dei beni e servizi intermedi.

PL - Produzione lorda

Valore delle produzioni delle colture e degli allevamenti e di altri prodotti aziendali; comprende: vendite, reimpieghi, autocon- sumi, variazioni delle scorte vive e del magazzino, prodotti aziendali. A tale valo- re è stato sommato l'ammontare dei con- tributi pubblici ricevuti da ciascuna azien- da; la variabile così ottenuta misura quin- di l'ammontare effettivo ricevuto dall'agri- coltore per i propri prodotti in accordo con il criterio del “prezzo di base” indicato nel- la metodologia del SEC95.

PLV - Produzione lorda vendibile

Valore dei prodotti aziendali venduti, di quelli destinati all'autoconsumo, alla remu- nerazione dei salariati, alle immobilizza- zioni; tiene conto delle variazioni delle gia- cenze di prodotti in magazzino. Per gli allevamenti, l'utile lordo, oltre che delle vendite e degli acquisti, tiene conto degli incrementi di valore registrati nell'eserci- zio per i capi destinati all'ingrasso e per quelli di allevamento che passano di cate- goria. La produzione vendibile comprende anche le sopravvenienze attive (derivanti da crediti, portafoglio, debiti) e altre entra- te aziendali tra le quali quelle derivanti da attività agrituristiche collegate all'azien- da, dagli affitti attivi e dal noleggio di mac- chine aziendali (se occasionale), nonché i contributi pubblici percepiti dall'azienda per calamità, per sostegno agli oneri, per terreni presi in affitto, per contributi IVA attivi.

Produzione al prezzo di base

Con il SEC 95 vengono inclusi nella produ-

zione i reimpieghi e gli scambi fra le azien- de agricole, nonché i servizi annessi all'a- gricoltura. La valorizzazione della produ- zione viene effettuata al prezzo di base, cioè al prezzo ricevuto dal produttore per unità di prodotto, dedotte le imposte sul prodotto e inclusi tutti i contributi legati al prodotto stesso. Si escludono i contribu- ti non commisurati ai prodotti.

Reddito netto familiare

Calcolato come (PL - (consumi intermedi + ammortamenti + fattori esterni e Stato). Rappresenta la remunerazione dei fattori fissi di produzione apportati dall'imprendi- tore e dalla sua famiglia (terra, lavoro familiare e capitale) e del rischio impren- ditoriale.

RLS - Reddito lordo standard

Si tratta di un parametro determinato per definite attività produttive mediante diffe- renza tra la produzione vendibile e l'im- porto di alcuni costi specifici (sementi, concimi, antiparassitari, mangimi, foraggi,

ecc.) esclusi quelli per l'impiego della manodopera e delle macchine. I redditi lor- di così determinati vengono definiti “stan- dard” in quanto la produzione vendibile ed i costi sono calcolati su una media trien- nale e con riferimento a determinate aree geografiche (regioni e province autono- me). I RLS sono espressi in euro ed aggior- nati dall'INEA in occasione delle indagini strutturali e dei censimenti condotti dall'I- STAT. L'ammontare dei RLS corrisponden- ti alle attività produttive aziendali diviso 1.200 equivale alla dimensione economica dell'azienda ed è espresso in UDE.

Reimpieghi

Con il SEC 95 si distingue tra quelli reim- piegati nell'ambito della stessa azienda e quelli oggetto di scambio tra aziende agri- cole con contropartita di carattere econo- mico. Dalla nuova valutazione vanno escluse dal calcolo le seguenti produzioni: uve per la produzione di vino da parte del- le aziende agricole, in quanto il relativo valore è compreso nella trasformazione

del vino; olive destinate alla produzione di olio direttamente da parte delle aziende agricole; il latte destinato all'alimentazio- ne dei redi nell'ambito della stessa azienda agricola; le foraggere permanenti non oggetto di compravendita tra aziende agri- cole; i sottoprodotti senza valore economi- co; le sementi riutilizzate nell'ambito della stessa azienda agricola. Vanno invece incluse nel calcolo dei reimpieghi: le sementi, che hanno un valore economico e che sono vendute ad altre aziende agrico- le; i prodotti utilizzati anche nell'alimenta- zione del bestiame; le produzioni foraggere direttamente commercializzabili (fieno, insilati di mais, ecc.).

Servizi connessi

Esercizio per conto terzi e noleggio di mez- zi e di macchine agricole con personale; raccolta, prima lavorazione (esclusa tra- sformazione), conservazione di prodotti agricoli e altre attività dei servizi connessi all'agricoltura svolti per conto terzi; siste- mazione di parchi, giardini e aiuole; attivi-

tà dei servizi connessi all'allevamento del bestiame, esclusi i servizi veterinari.

SN - Saldo normalizzato

È dato dal rapporto percentuale tra il sal- do semplice (esportazioni - importazioni) e il volume di commercio (esportazioni + importazioni); varia tra -100 (assenza di esportazioni) e + 100 (assenza di importa- zioni) e consente di confrontare la perfor- mance commerciale di aggregati di prodot- ti diversi e di diverso valore assoluto.

SAU - Superficie agricola utilizzata

E' la superficie costituita dall'insieme dei seminativi, prati permanenti e pascoli, col- tivazioni legnose agrarie, orti familiari e castagneti da frutto.

UDE - Unità di dimensione europea

È dato dal RLS aziendale diviso 1.200.

UL - Unità di lavoro

Unità di analisi che quantifica in modo omogeneo il volume di lavoro svolto da

coloro che partecipano, con diverse moda- lità ed intensità di tempi, al processo di produzione un paese, a prescindere dalla loro residenza. L'insieme delle unità di lavoro è ottenuto dalla somma delle posi- zioni lavorative a tempo pieno e dalle posi- zioni lavorative a tempo parziale (princi- pali e secondarie), trasformate in unità a tempo pieno.

ULA - Unità di lavoro annuo

L'ULA equivale al contributo di almeno 2.200 ore/annuo per un lavoratore familia- re e di 1.800 ore/annuo per un salariato.

ULF - Unità di lavoro familiare

Persone che lavorano in azienda e che non ricevono salario o stipendio ma sono remunerate attraverso il reddito che rima- ne alla famiglia derivante dallo svolgimen- to dell'attività agricola.

VA - Valore aggiunto

È il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata ai prezzi di base, cioè al netto delle impo- ste sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti. La produzione valutata ai prezzi di base si differenzia da quella valutata al costo dei fattori: quest'ultima è al netto di

tutte le imposte (sia quelle sui prodotti, sia le altre imposte sulla produzione) e al lor- do di tutti i contributi (sia i contributi commisurati al valore dei beni prodotti, sia gli altri contributi alla produzione).

Valori concatenati

Il concatenamento è il sistema di valuta- zione della produzione e dei prezzi in ter- mini reali. L'indice a catena considera le variazioni di prezzo o di volume non solo nei valori assunti dalle variabili nell'anno corrente e nell'anno base, ma anche rispet- to all'andamento complessivo del fenomeno nell'intero intervallo temporale esaminato.

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